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    MotoGp: per Vinales primi test con Aprilia a Misano

    ROMA – E’ arrivato il grande giorno del debutto di Maverick Vinales per i primi test con Aprilia. Il pilota spagnolo, che ha lasciato anticipatamente Yamaha dopo la sospensione arrivata nel Gran Premio d’Austria, si prepara alla nuova avventura in MotoGp con la casa di Noale, per cui correrà sicuramente nel 2022, ma che potrebbe debuttare già a settembre. Intanto, però si pensa ai primi giri in pista con la nuova moto e alla fase di ambientamento. Poi, i dati e le sensazioni daranno maggiori risposte.
    Un anno turbolento
    E’ stata una stagione complicata e piena di colpi di scena quella di Vinales, che dopo una prima parte di stagione conclusasi male con Yamaha, ha subito la sospensione durante il Gran Premio d’Austria, con la separazione anticipata dalla casa di Iwata arrivata poche settimane dopo. Intanto, però, era già arrivata l’ufficialità del suo passaggio in Aprilia. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Sarebbe giusto rimborsare i tifosi di Spa”

    ROMA – Tante le critiche piovute contro la direzione di gara per la gestione della gara del Gran Premio del Belgio di Formula 1, conclusosi dopo soli tre giri per le condizioni meteo. Anche Bernie Ecclestone, ex boss del Circus, ha parlato al Daily Mail del weekend a Spa: “Io avrei detto alle 15:00, quando sarebbe dovuta partire la gara: riproviamo alle 16:00 o alle 16:30. Sembrerebbe che le condizioni vadano a migliorare, ma non lo so. Indipendentemente da quanto accadrà, il GP partirà a quell’ora. Se volete correre bene, altrimenti va bene uguale. Non c’è nessuno che può puntare una pistola alla testa degli altri. Stava a loro scegliere. Se fossi stato nelle retrovie in griglia avrei potuto decidere che non ne sarebbe valsa la pena, perché era drammaticamente pericoloso”.
    D’accordo con Hamilton
    “Se avessi voluto ottenere dei punti per la squadra e per me stesso, avrei potuto pensare di andare avanti – ha aggiunto Ecclestone -.Ciascuno può prendere le proprie decisioni, non è come in Afghanistan. Abbiamo corso in condizioni peggiori di queste in Belgio, senza fermare la gara”. Poi qualche parola sulle dichiarazioni di Hamilton, furioso dopo la gara: Sono d’accordo con Lewis, non mi capita spesso di esserlo ma stavolta ha ragione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio del Belgio: non è escluso il rimborso ai tifosi

    ROMA – Dopo l’appuntamento di Spa, il primo pensiero di piloti e manager è stato rivolto ai tifosi. Poche volte accade, ma questa volta era doveroso. Per ore i fan sono rimasti in attesa di uno spettacolo che di fatto non si è mai concretizzato, sotto la pioggia e il vento. Il Gran Premio del Belgio alla fine è stato vinto da Max Verstappen, ma senza la disputa di una vera e propria gara visti i tre giri disputati dietro la safety car. 
    Il tentativo di rimborso
    “E’ difficile – spiega la direttrice dell’impianto, Vanessa Maes, al sito Dhnet.be – parlare o analizzare un momento di questo tipo, ma voglio rivolgere un messaggio a tutti i tifosi presenti domenica sulle tribune. L’organizzazione esprime profonda delusione per l’esito del Gran Premio, il quale rappresentava la conclusione di un percorso lungo un anno. Il meteo purtroppo è un fattore che non si può controllare. Ho sempre detto che la salute del nostro pubblico era uno degli aspetti chiave dell’organizzazione e lo stesso discorso vale per i piloti. La sicurezza deve sempre essere messa al primo posto, anche se capisco e comprendo la delusione dei tifosi. Rifletterò in questi giorni e con la FOM cercheremo un modo per offrire un risarcimento. Si è trattato di un problema legato a cause di forza maggiore”.  LEGGI TUTTO

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    F1, possibile risarcimento ai tifosi per il Gran Premio del Belgio

    ROMA – Il primo pensiero di piloti e manager al paddock era rivolto verso i tifosi dopo la gara di Spa. Poche volte accade, ma questa volta era doveroso. Per ore i fan sono rimasti in attesa di uno spettacolo che di fatto non si è mai concretizzato, sotto la pioggia e il vento. Il Gran Premio del Belgio alla fine è stato vinto da Max Verstappen, ma senza la disputa di una vera e propria gara visti i tre giri disputati dietro la safety car. 
    I chiarimenti sul rimborso
    “E’ difficile – spiega la direttrice dell’impianto, Vanessa Maes, al sito Dhnet.be – parlare o analizzare un momento di questo tipo, ma voglio rivolgere un messaggio a tutti i tifosi presenti domenica sulle tribune. L’organizzazione esprime profonda delusione per l’esito del Gran Premio, il quale rappresentava la conclusione di un percorso lungo un anno. Il meteo purtroppo è un fattore che non si può controllare. Ho sempre detto che la salute del nostro pubblico era uno degli aspetti chiave dell’organizzazione e lo stesso discorso vale per i piloti. La sicurezza deve sempre essere messa al primo posto, anche se capisco e comprendo la delusione dei tifosi. Rifletterò in questi giorni e con la FOM cercheremo un modo per offrire un risarcimento. Si è trattato di un problema legato a cause di forza maggiore”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Perez: “Un peccato il mio errore, volevo ripagare il lavoro del team”

    ROMA – Sergio Perez non può sorridere dopo il Gran Premio del Belgio nonostante il successo del compagno Max Verstappen. Il messicano, settimo in qualifica, è stato ammesso all’anomala gara di Spa solamente per il ritardo dovuto alla pioggia. Pochi minuti prima delle fatidiche 15:00, infatti, il pilota Red Bull era andato a muro nel giro di posizionamento: “È stato un pomeriggio molto strano ma voglio ringraziare i tifosi, sono stati incredibili a restare con noi sotto la pioggia e con il freddo. È stato un peccato non aver potuto realizzare una gara autentica per loro, ma noi, come sport, abbiamo provato a fare il massimo per poterla concretizzare, ma non è stato possibile. Nel giro di schieramento è stato un mio errore, le condizioni e la visibilità erano veramente scarse, sono andato sul cordolo e ho perso la vettura”, le parole di Perez. 
    Gli applausi di Perez al team
    Alla fine il Gp si è concluso con l’assegnazione di metà dei punti, quindi Perez non si è disperato troppo: “Ho sempre saputo che ci fosse una piccola chance per poter riavere la macchina, il team ha lavorato duro, dimostrando tutto lo spirito appartenente alla Red Bull, che è stato bello vedere all’opera. I meccanici hanno fatto il loro meglio per riparare la vettura, con una velocità incredibile. Avrei voluto ripagare il loro impegno con la gara, ma non è stato fattibile. Fortunatamente torneremo ancora a correre tra qualche giorno a Zandvoort”, conclude il messicano.  LEGGI TUTTO

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    F1, la delusione di Perez: “Errore mio a Spa, ma la visibilità era scarsa”

    ROMA – Non è stato un buon weekend quello di Sergio Perez in Belgio. Il messicano, settimo in qualifica, è stato ammesso all’anomala gara di Spa solamente per il ritardo dovuto alla pioggia. Pochi minuti prima delle fatidiche 15:00, infatti, il pilota Red Bull era andato a muro nel giro di posizionamento: “È stato un pomeriggio molto strano ma voglio ringraziare i tifosi, sono stati incredibili a restare con noi sotto la pioggia e con il freddo. È stato un peccato non aver potuto realizzare una gara autentica per loro, ma noi, come sport, abbiamo provato a fare il massimo per poterla concretizzare, ma non è stato possibile. Nel giro di schieramento è stato un mio errore, le condizioni e la visibilità erano veramente scarse, sono andato sul cordolo e ho perso la vettura”, dichiara Perez. 
    Le parole di Perez
    Alla fine il Gp si è concluso con l’assegnazione di metà dei punti, quindi Perez non si è disperato troppo: “Ho sempre saputo che ci fosse una piccola chance per poter riavere la macchina, il team ha lavorato duro, dimostrando tutto lo spirito appartenente alla Red Bull, che è stato bello vedere all’opera. I meccanici hanno fatto il loro meglio per riparare la vettura, con una velocità incredibile. Avrei voluto ripagare il loro impegno con la gara, ma non è stato fattibile. Fortunatamente torneremo ancora a correre tra qualche giorno a Zandvoort”, conclude il messicano.  LEGGI TUTTO

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    Toyota riattiva i minibus autonomi dopo l'incidente al villaggio Paralimpico

    Una brutta esperienza, quella di Toyota al villaggio olimpico: i robotaxi della Casa, gli e-Palette, sono la flotta messa a disposizione degli atleti paralimpici per gli spostamenti, come già era successo alle Olimpiadi. Qualche giorno fa, però, un veicolo a guida autonoma ha colpito uno sportivo.

    Scontro a bassa velocità

    L’e-Palette Toyota viaggiava a una velocità contenuta, sotto i 2 km/h, quando ha colpito lo sportivo. Grazie alla marcia molto lenta del veicolo, non ci sono state conseguenze per la vittima, che è stata portata in un centro medico prima di poter tornare a piedi nella sua residenza. Per Toyota, invece, è scattata un’indagine interna insieme alla Polizia locale, per individuare le cause dell’incidente. Il servizio dei robotaxi è stato sospeso per qualche giorno, mentre il presidente Akio Toyoda si è scusato e ha evidenziato le difficoltà di circolare per un veicolo a guida autonoma in presenza di persone con disabilità.

    Dacia Jogger, il Salone di Monaco 2021 accoglie la nuova 7 posti

    Impossibile nel mondo reale

    Ora il servizio è stato ripristinato, la Casa ha fatto sapere di aver innalzato il livello di controllo dei mezzi in circolazione e aumentato il numero di funzionalità gestibili manualmente. L’inconveniente, purtroppo per Toyota, è stato un brutto colpo all’immagine della Casa e anche la dimostrazione che la guida autonoma è ancora un’idea poco applicabile al mondo reale, perché ad oggi è molto difficile prevedere le infinite possibilità del comportamento umano.  

    Senza patente, bloccano il traffico per un balletto su TikTok: le influencer sono nei guai LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone dopo Spa: “D'accordo con Hamilton”

    ROMA – “Io avrei detto alle 15:00, quando sarebbe dovuta partire la gara: riproviamo alle 16:00 o alle 16:30. Sembrerebbe che le condizioni vadano a migliorare, ma non lo so. Indipendentemente da quanto accadrà, il GP partirà a quell’ora”. Bernie Ecclestone, intervistato dal Daily Mail, ha parlato dopo il Gran Premio del Belgio di Formula 1 criticando la decisione di far correre una gara di tre giri assegnando la metà dei punti. “Se volete correre bene, altrimenti va bene uguale – ha affermato l’ex boss del Circus -. Non c’è nessuno che può puntare una pistola alla testa degli altri. Stava a loro scegliere. Se fossi stato nelle retrovie in griglia avrei potuto decidere che non ne sarebbe valsa la pena, perché era drammaticamente pericoloso”.
    Appoggio a Lewis
    “Se avessi voluto ottenere dei punti per la squadra e per me stesso, avrei potuto pensare di andare avanti – ha aggiunto Ecclestone -.Ciascuno può prendere le proprie decisioni, non è come in Afghanistan. Abbiamo corso in condizioni peggiori di queste in Belgio, senza fermare la gara”. Poi qualche parola sulle dichiarazioni di Hamilton, furioso dopo la gara: Sono d’accordo con Lewis, non mi capita spesso di esserlo ma stavolta ha ragione”. LEGGI TUTTO