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    Ferrari, Vasseur dopo il Qatar: “McLaren più veloce qui, ma prima…”

    LOSAIL – “Nel complesso è stato un weekend molto difficile, per i cordoli, per la sabbia nelle libere e per il vento ma anche e soprattutto per le temperature molto alte”. Queste le parole di Frederic Vasseur dopo il Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1. La Ferrari ha corso la gara con il solo Charles Leclerc, quinto al traguardo, complice il ritiro di Carlos Sainz prima dell’inizio a causa di un problema al serbatoio. “McLaren? Credo che negli ultimi due weekend siano stati vicini alla Red Bull – afferma il team principal ai microfoni di Sky Sport -, ma il circuito di oggi e quello di Suzuka sono molto simili tra loro, mentre a Monza e Singapore siamo stati migliori. Vedremo nelle prossime gare a che livello saremo”.
    Sul forfait di Sainz
    “Il distacco alla bandiera a scacchi è certamente significativo, frutto certamente di un deficit di passo ma anche di un po’ di graining sulle gomme – ha aggiunto Vasseur -. Sainz? Non c’è stato abbastanza tempo per cambiare il serbatoio, il problema è stato scoperto tardi per via del regolamento che non consente di inserire benzina molto prima del pre gara. Analizzeremo il problema, ma penso si tratti di un danno molto importante vista la grande perdita”. LEGGI TUTTO

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    Sainz, Leclerc e la lotta Ferrari-McLaren: Vasseur analizza il GP in Qatar

    LOSAIL – La Ferrari chiude con il quinto posto di Charles Leclerc il Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Complice il forfait di Sainz poco prima della gara, è il solo monegasco a scendere in pista per la scuderia di Maranello, in un weekend non certo positivo per Frederic Vasseur: “Nel complesso è stato un weekend molto difficile – le parole del team principal a Sky Sport -, per i cordoli, per la sabbia nelle libere e per il vento ma anche e soprattutto per le temperature molto alte. McLaren? Credo che negli ultimi due weekend siano stati vicini alla Red Bull, ma il circuito di oggi e quello di Suzuka sono molto simili tra loro, mentre a Monza e Singapore siamo stati migliori. Vedremo nelle prossime gare a che livello saremo”.
    Su Sainz
    “Il distacco alla bandiera a scacchi è certamente significativo, frutto certamente di un deficit di passo ma anche di un po’ di graining sulle gomme – ha aggiunto Vasseur -. Sainz? Non c’è stato abbastanza tempo per cambiare il serbatoio, il problema è stato scoperto tardi per via del regolamento che non consente di inserire benzina molto prima del pre gara. Analizzeremo il problema, ma penso si tratti di un danno molto importante vista la grande perdita”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc sconsolato: “Non ci aspettavamo di faticare così”

    LOSAIL – Non certo il risultato sperato, quel quinto posto arrivato per Charles Leclerc nel Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento della Formula 1. Il monegasco non ha potuto nulla non solo con la Red Bull di Max Verstappen, vincitore con ampio margine, ma anche con le due McLaren e la Mercedes di George Russell. “Ci aspettavamo una McLaren così veloce, così come l’Aston Martin – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Non so cosa pensare sulla Mercedes, dopo l’incidente Russell è andato fortissimo e non riesco a spiegarmelo”.
    Sulle gomme
    Un ruolo cruciale in Qatar lo hanno svolto anche le gomme: “In tutto il weekend abbiamo fatto più fatica del previsto, soprattutto in gara – spiega Leclerc -. Un peccato, al primo stint la macchina non è andata bene, meglio nel secondo e nel terzo”. LEGGI TUTTO

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    Rom-E: il fulcro dell’innovazione in chiave green

    Esperti istituzioni e addetti ai lavori si sono susseguiti sul palco moderati di volta in volta da Ivan Zazzaroni, Direttore del Corriere dello Sport-Stadio, Andrea Brambilla Direttore di Auto, Pasquale Di Santillo Vicedirettore di Auto, coadiuvati dalla conduttrice Roberta Lanfranchi.
    Lo sport e il ruolo nella sostenibilità
    Se il Senatore Claudio Barbaro, Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha aperto con il suo intervento al convegno, il panel di chiusura della giornata ha visto protagonista Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani. Che tra ha subito espresso il concetto del legame tra sport e sostenibilità, anche con una sua particolare visione: “Oggi lo sport non ne è un buon testimone, o meglio, ha potenzialità inespresse che dobbiamo far emergere. Perché non siamo un buon esempio come vorremmo? Ce lo ha fatto capire la crisi energetica. Più dell’80% degli impianti sportivi in Italia non è efficientato. Questo non educa alla sostenibilità, non è amico dell’ambiente come vorremmo e dal punto di vista economico mette in difficoltà i gestori degli impianti. Se la priorità è costruire impianti sostenibili, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità come governo e istituzioni. L’ambiente e lo sport sono obiettivi oggettivi, dobbiamo iniziare un lungo percorso e affidare a chi verrà quello che resta da fare. I giovani devono chiedere alle proprie scuole degli istituti che possano permettere loro di fare dello sport”. Un messaggio chiaro che in pratica ha riassunto quanto scaturito dal convengo. Ovvero siamo noi i responsabili di questo Pianeta e dobbiamo cambiare modo di comportaci per preservarlo.
    L’impegno del Governo e non solo
    Una ricerca di PwC illustrata da Ilaria Mattana, Senior Manager PwC Italia, ha subito fatto il punto su quanto le aziende spendono in sostenibilità e quali sono i processi futuri. In Italia nel 2022 sono stati spesi circa 86,7 miliardi di euro in questo settore e il PNRR ha fondi per 750 miliardi di euro. “La prospettiva futura nel nostro paese però anche grazie al PNRR è quella di crescere e di impegnarsi con risorse e fondi per la transizione energetica. I consumatori premiano la sostenibilità e sono disposti a pagare di più laddove ci sia trasparenza e maggiore responsabilizzazione verso alcune tematiche”. Tre manager di aziende hanno raccontato come affrontano il tema delle sostenibilità nelle loro realtà, Dino Menichetti, di Fercam, Massimiliano Montefusco, RDS e Vincenzo Soria di VMarine per Azimut/Benetti. Il panel sul futuro dell’energia ha fatto entrare il convegno nel cuore del dibattito, ad animarlo il del Professor Livio De Santoli, prorettore alla sostenibilità dell’Università La Sapienza, il Prof. Pietro Putti, Presidente e AD di GME, il gestore dei mercati energetici, Alessandro Sabbini, Public Affair di Eni e EniLive e il Direttore de Il Tempo Davide Vecchi.
    Roma, la Capitale green
    E’ stata poi la volta del tema della transizione della mobilità con anche la presenza dell’Assessore alla mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè: “Le tecnologie legate al concetto di intermodalità vanno incentivate per renderli sempre più sostenibili. Servono anche scelte coraggiose, come la low emission zone più grande d’Europa perché la mobilità è una visione complessiva”. Con lui sul palco anche Andrea Cardinali Direttore Generale UNRAE, che ha affermato: “L’obiettivo è quello della carbonizzazione, ma non va confuso con la qualità dell’aria, e le due cose non vanno confuse. La tecnologia elettrica è più matura, ma c’è da fare ancora tanto anche se le Case auto stanno investendo tanto da anni”. Con loro Simone Lo Piccolo di CA Auto Bank Italia e Stefano Mauri di A2A. 
    L’impegno dell’automotive
    Spazio anche alle case automotive con tanti interventi a partire da Marco Saltalamacchia, di Koelliker, Luca Vetrone, di Toyota, Giuseppe Galassi, di Fiat Italia, Massimo Nalli, di Suzuki, Giovanni Falcone, di Citroen e Massimo Di Tore di DR Automobiles Group. Il panel dedicati ai giovani e l’ambiente è stato realizzato con l’associazione Earth Day e moderato da Fiorella Corrado, Capo Ufficio stampa e Comunicazione del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica.
    La salvaguardia dell’Oceano
    Il panel dedicato alle attività di salvaguardia degli oceani e dei mari hanno visto gli interventi di Alessandra Bianchi, Assessore allo Sport del Comune di Genova, Max Sirena, Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli e di Richard Brisius, Presidente The Ocean Race, e di Andrea Frignani di Kiae il Presidente Fondazione CetaceaSauro Pari. Lo skipper di Luna Rossa ha così esordito: “Il primo mea culpa dobbiamo farlo noi. Il mare è un boomerang, quello che butti prima o poi torna indietro. Dobbiamo diventare più educati noi. Lo sport è il miglior veicolo promozionale per lanciare un messaggio forte. In alcune parti del mondo i pescatori hanno smesso di pescare e hanno iniziato a raccogliere la plastica, e questo dà l’idea della situazione”.
    L’Assessore Bianchi e Richard Brisius hanno raccontato della Carta dei Diritti fondamentali degli Oceani che è stata presentata recentemente dalla delegazione del Comune di Genova e da The Ocean Race all’ONU. L’Assessore Bianchi ha infatti raccontato: “Il Genova Process è un processo che è andato avanti per tantissimo tempo ma è solo all’inizio perché deve portare al riconoscimento dei diritti degli oceani. È stata creata una prima carta coinvolgendo sia le istituzioni, come le Nazioni Unite, come tutti gli altri attori di questa lotta per il mare. Vogliamo posizionarci a livello internazionale tra le città più virtuose. Per noi il mare è un elemento importantissimo, e iniziative come queste hanno reso a Genova ancora più forte il dualismo col mare”.
    Brisius ha concluso: “L’oceano è il posto più importante del nostro pianeta, produce la maggior parte dell’ossigeno e ospita buona parte della biodiversità. Ogni goccia d’acqua su questo pianeta viene dall’oceano”. Non è semplice trarre un’unica conclusione da un dibattito così importante e con interlocutori di questo livello. Le fonti energetiche del futuro saranno diverse e magari non esclusivamente green, la transizione della mobilità non ha la sola strada dell’elettrico e una maggiore sostenibilità e una neutralità carbonica siamo solo noi a contribuire per raggiungerla. LEGGI TUTTO

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    F1: Leclerc quinto con la Ferrari in Qatar, vince ancora Verstappen

    LOSAIL – E’ ancora Max Verstappen a trionfare nel Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1.  L’olandese precede al traguardo le due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Giù dal podio la Mercedes di George Russell, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco è l’unico pilota di Maranello a scendere in pista a Losail, dopo il forfait di Carlos Sainz per un problema alla monoposto che l’ha costretto ad alzare bandiera bianca a un’ora dalla partenza. Sesto posto per l’Aston Martin di Fernando Alonso, davanti all’Alpine di Esteban Ocon.
    La cronaca della gara
    Inizio horror per Hamilton, costretto ad alzare bandiera bianca dopo un contatto con Russell che danneggia la sua monoposto e lo manda fuori in testacoda. Leclerc non sembra all’altezza delle McLaren, che scappano in avanti assieme ad Alonso. Nel finale Russell rischia la penalità per track limits, con la bandiera bianconera e l’ultimo avvertimento prima dei cinque secondi. Il britannico della Mercedes però regge, tenendosi dietro Leclerc che chiude in quinta posizione. Davanti è dominio Verstappen: per lui vittoria e giro veloce.
    L’ordine di arrivo della gara

    Verstappen

    Piastri

    Norris

    Russell

    Leclerc

    Alonso

    Ocon

    Bottas

    Zhou g.

    Perez

    Stroll

    Gasly

    Albon

    Magnussen

    Tsunoda

    Hulkenberg

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    Qatar: Ferrari quinta con Leclerc, dominio Verstappen

    LOSAIL – Max Verstappen vince il Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Mai in dubbio la vittoria dell’Olandese sul circuito di Losail, con l’olandese che riesce a portarsi a casa anche il giro veloce e il punto addizionale. Sul podio anche le due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, davanti alla Mercedes di Georger Russell. Per Charles Leclerc, unico pilota Ferrari in pista dopo il forfait di Carlos Sainz, arriva il quinto posto già scritto ben prima della fine. Sesto Fernando Alonso davanti all’ex compagno di squadra Esteban Ocon.
    GP Qatar: la cronaca
    Si parte subito forte alla prima curva, quando Russell e Hamilton si toccano e quest’ultimo finisce fuori in testacoda. Per Leclerc le cose non sono semplici: McLaren ma anche Alonso ne hanno di più del monegasco. Ha poco da dire la gara di Losail. Charles regge senza incappare nella penalità per track limits, a cui invece molti non scampano, ma chiude comunque la sua gara lontano dal podio, mentre Verstappen trionfa in scioltezza.
    GP Qatar: l’ordine di arrivo

    Verstappen

    Piastri

    Norris

    Russell

    Leclerc

    Alonso

    Ocon

    Bottas

    Zhou g.

    Perez

    Stroll

    Gasly

    Albon

    Magnussen

    Tsunoda

    Hulkenberg

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    Sainz, clamoroso Ferrari: non corre in Qatar, il motivo

    LOSAIL – Carlos Sainz non correrà la gara del Gran Premio del Qatar, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2023 di Formula 1. Il pilota spagnolo non potrà scendere in pista per una perdita dal serbatoio della sua Ferrari, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca non essendo risolvibile per la partenza delle ore 19. La scuderia di Maranello scenderà quindi in pista con il solo Charles Leclerc, pronto a scattare dalla quinta posizione in griglia.
    Il problema delle gomme
    Se Sainz non sarà in gara per problemi alla sua vettura, anche gli altri piloti dovranno modificare le loro strategie a causa della nuova direttiva per la gara in Qatar. I cordoli piuttosto alti di Losail, infatti, hanno portato l’organizzazione a imporre almeno una sosta ogni 18 giri, per evitare danni troppo grandi alle gomme e aumentare la sicurezza per i piloti. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso, Sainz non correrà in Qatar: il motivo è tecnico

    ROMA – Carlos Sainz non correrà la gara del Gran Premio del Qatar, diciottesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari non prenderà parte alla gara di Losail, in programma alle ore 19, per problemi al sistema di alimentazione della sua vettura. Un danno non riparabile entro le ore 19, quando scatterà il semaforo verde sul circuito in medio oriente, con Max Verstappen davanti a tutti a un giorno dalla conquista del terzo titolo mondiale.

    Qatar, problema gomme

    Non solo Sainz. Durante la giornata di domenica, infatti, è arrivata una decisione da parte della Fia, che imporrà a ogni pilota di effettuare una sosta ogni 18 giri a causa dei cordoli piuttosto alti presenti sulla pista in Qatar, che hanno causato nei giorni scorsi diversi problemi agli pneumatici. Attesa quindi una gara diversa da solito, con diverse opportunità per i protagonisti di cambiare le carte in tavola. LEGGI TUTTO