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    Elodie, in Superbike ora la aspettano tutti: la pazzia d’amore per Iannone

    Iannone torna in pista: la dedica d’amore di Elodie
    La cantante ed il campione di Moto GP si frequentano da più di un anno ed appaiono più felici che mai, nonostante i recenti rumors circolati sulla coppia, che riferivano invece di una crisi tra i due. Andrea Iannone ha condiviso nelle scorse ore sul suo profilo Instagram, uno scatto in cui lo si vede guidare una minimoto. A commento dell’immagine le sue parole: “Sono tornato”. Un messaggio che neanche a dirlo ha infiammato i fan, e tra i tanti commenti si è letto anche quello della cantante, che ha scritto: “Ti amo da morire”, poi ha ripostato la foto nel suo account Instagram, dove si legge come didascalia: “Ti amo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo torna ad Austin: “Non vedo l’ora di provare la pista”

    ROMA – In questo settimana ad Austin andrà in scena il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1 e, anche se dal punto di vista dei titoli, non ha più nulla da dire, offrirà diversi interessanti spunti. Tra questi c’è il ritorno in pista di Daniel Ricciardo dopo un lungo stop a causa di un infortunio alla mano. Il pilota australiano, dunque, tornerà alla guida della sua AlphaTauri e scalzerà il giovane Liam Lawson, che lo ha sostituito degnamente nelle ultime gare. Ricciardo è apparso in buona forma fisica, ma ora dovrà dimostrare il suo livello sul tracciato statunitense.
    Ricciardo: “Bello tornare”
    Il pilota dell’AlphaTauri, Danilel Ricciardo, dopo l’annuncio della sua partecipazione al Gran Premio degli Stati Uniti, ha raccontato le proprie sensazioni ai media esteri: “E’ bello essere tornato, la mano va meglio ed ho valutato le mie condizioni al simulatore. In generale posso dire di avere una buona forma fisica, soprattutto perché ho continuato ad allenarmi. La pista di Austin mi è sempre piaciuta e non vedo l’ora di provarla in pista persona. E’ un circuito molto particolare, ti mette a dura prova, ma credo che questo mi piaccia. Ci sono alcune curve particolari che rendono il tracciato eccezionale“. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur punta Austin: “Tornare al livello di Singapore”

    ROMA – La Formula 1 fa tappa ad Austin, in Texas, per correre il Gran Premio degli Stati Uniti 2023, il primo di un trittico che si svilupperà tutto oltreoceano, seguito da Messico e Las Vegas. Nella corsa a stelle e strisce la speranza è quella di rivedere una Ferrari altamente competitiva e che sia in grado di tornare ai livelli mostrati a Singapore, come spiegato anche dal team principal Frederic Vasseur. Quest’ultimo ha parlato anche dei problemi avuti da Sainz nella precedente gara, che ora dovrebbero essere stati risolti.
    Vasseur: “Ottimizzare la performance”
    Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, in vista del Gran Premio degli Stati Uniti, ha raccontato le sue sensazioni al sito ufficiale del team: “Veniamo da una corsa nella quale abbiamo pagato a caro prezzo un problema di affidabilità sulla SF-23 di Carlos e abbiamo lavorato per fare in modo che situazioni simili non ci impediscano più di schierare al via entrambe le vetture. Dobbiamo tornare al livello abbiamo dimostrato a Singapore e in Giappone, perché solo così possiamo ottimizzare la performance del nostro pacchetto e mettere Charles e Carlos in condizione di dare il massimo”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur e la gara di Austin: “Mantenere concentrazione alta”

    ROMA – La Ferrari è pronta a tornare in pista dopo un weekend di pausa, in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1, che andrà in scena sul tracciato di Austin. Anche se il tre volte campione del mondo Max Verstappen ha già conquistato il titolo, sicuramente non sarà appagato e cercherà di vincere anche questa gara, ma i due piloti della Rossa Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno intenzione di provare a rialzare la testa. La speranza di Frederic Vasseur, infatti, è quella di tornare sui livelli di Singapore.
    Vasseur: “Massimizzare opportunità”
    “Ci attende una tripletta di Gran Premi molto impegnativa. Saranno cinque gare in tre settimane considerando anche le Sprint. Squadra e piloti sono dunque chiamati a mantenere altissimo il livello di concentrazione per massimizzare le opportunità che si presenteranno. Il nostro obiettivo è cercare di tornare al livello mostrato a Singapore”. Queste le dichiarazioni del team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, rilasciate al sito della Rossa a pochi giorni dal Gran Premio degli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Ford Bronco, lo sbarco: l’avventura si fa cittadina

    Le emozioni possono viaggiare in tante maniere, anche su ruote. E quando capita questa fattispecie, i motivi sono due. Puoi emozionarti per la velocità che nemmeno ti immaginavi si potesse raggiungere; oppure renderti conto che a bordo di certe vetture la guida autonoma potrebbe avere davvero un… senso. Tanto, camion a parte, è un problema degli altri. Ecco, l’emozione di salire a bordo e guidare il nuovo Ford Bronco, appartiene alla seconda categoria, perchè ti regala subito la certezza di non conoscere ostacoli, nel senso autentico del termine. Che se spuntassero delle autoblindo, anche lì ci sarebbe ben poco da temere, tanta è la solidità che esprime questo veicolo nato per il fuoristrada e i grandi spazi americani.
    Non solo “dedicata” all’America
    Ford, alla caccia di nuovi clienti, ha voluto fi nalmente portarlo in Europa dopo 57 anni di brillante esistenza sul mercato a stelle e strisce con 2 milioni di pezzi venduti nelle sue cinque generazioni. Un’icona trasformata in scommessa, davvero estrema, perché Roma, l’Aurelia e il Muro Torto non sono esattamente identici alla Route 66 e nemmeno alla Route 1. Ma il fascino americano resta intatto anche nelle striminzite proporzioni italiche che fanno temere alla prima frenata «lo schiaccio o non lo schiaccio?» e ti lasciano sempre il dubbio «ci passo o non ci passo?». Eh sì, perché il Bronco, che noi avremmo denominato più appropriatamente Branco, in quanto sembra una moltiplicazione di una Mustang a ruote alte, ha dimensioni, come dire, “importanti”: 4,81 metri di lunghezza, 2,2 metri di larghezza e 1,85 di altezza. Anche se, alla fine, può arrivare fi no a 3 metri nella versione più estrema, con un’altezza da terra che, appunto, sulla versione Badlands (l’altra si chiama Outer Banks), arriva a 261 mm, la capacità di guado a 800 mm, e ha angoli d’attacco, dosso e uscita, rispettivamente, di 41°, 24° e 33°. Praticamente inarrestabile. 
    Design, motore e consumi
    L’impatto visivo iniziale è sconvolgente: muscoloso, selvaggio, duro come la roccia dei canyon da dove sembra essere partorito. Il tetto rigido modulare, apribile manualmente per una versione scoperta, ancora più “wild”, con tanto di telaio a longheroni in acciaio scatolato ad alta resistenza. Per non parlare di quel frontale imponente che manifesta subito la sua carta d’identità. Poi ti metti al volante e comprendi che anche un bisonte può essere ipertecnologico, a cominciare dalla facilità con cui si sposta grazie al V6 biturbo da 2,7 litri capace di erogare 335 cv e 563 Nm di coppia, che lo fa arrivare da 0-100 km/h in appena 6”7. Tutto agevolato dal cambio automatico a 10 rapporti capace di regalare lo spunto in accelerazione, senza per questo perdere la sua dote migliore, cioè l’erogazione fluida per un consumo medio che si aggira intorno agli 11 km/L, tanta roba per un veicolo del genere. A bordo non poteva mancare la trazione integrale che sul Bronco si può trovare di due tipi: semipermanente ad innesto manuale per la Outer Banks, con tanto di sistema di gestione della trazione forte di 6 modalità; e a gestione elettronica con 7 modalità per la trazione sulla Badlands. Per chi ama l’off -road, le telecamere aiutano a vedere dove si mettono le ruote, mentre l’infotainment è molto evoluto, con display centrale da 12”, aggiornamenti over the air, mirroring con smartphone in wireless e tanti sistemi di ausilio alla guida.
    Optional
    Se poi ci volete andare in campeggio, nessun problema: tra gli optional c’è anche una bella tenda. Tanto, con delle fondamenta così solide, chi volete che entri nel castello? Lo chiamano Ultimate Outdoor, noi tradurremo… «col Bronco, noi andiamo dove ci pare, quando ci pare».
    Mercato auto negli USA, l’allarme: i prezzi sono ormai alle stelle LEGGI TUTTO

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    Iannone riparte dalla Superbike, ufficiale l’accordo con la Ducati Go Eleven

    Iannone: “Finalmente torno in pista”
    L’ex pilota della Ducati e della Suzuki, Andrea Iannone, dopo l’annuncio della sua nuova avventura, ha raccontato le sue prime sensazioni al sito ufficiale del team: “Aspetto questo momento da tempo, finalmente torno in pista, lì dove ho trascorso la mia vita. Ringrazio Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Claudio Domenicali, Marco Zambenedetti e tutto il Team Go Eleven per la fiducia, con il loro supporto ho ritrovato l’entusiasmo che avevo da bambino. Un ringraziamento speciale anche alla famiglia del WorldSBK per l’opportunità. Sono carico”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marini propone: “Per le penalità usiamo cartellini gialli e rossi”

    ROMA – La MotoGP non si ferma e, dopo la gara di Mandalika, è tutto pronto anche per il Gran Premio d’Australia, un appuntamento molto importante in ottica lotta per il titolo. Tra i temi importanti della classe regina, però, c’è anche quello relative alle penalità, che in Indonesia hanno fatto molto discutere, soprattutto per Brad Binder. Il sudafricano, infatti, si è reso protagonista in negativo buttando giù due piloti, uno dei quali era Luca Marini, che ha voluto condividere una sua riflessione sulla tematica.
    Marini: “Come nel calcio”
    “Bisognerebbe cambiare qualcosa nella maniera in cui si assegnano le penalità. Per esempio di quelle date a Binder se ne potrebbe parlare a lungo, la prima era giusta, ma forse la seconda doveva essere più severa. Secondo me dovremmo fare un po’ come nel calcio, in cui vengono utilizzati i cartellini gialli e, in caso di nuova scorrettezza, quello rosso”. Queste le dichiarazioni del pilota ad Autosport della Ducati del Team Mooney VR46, Luca Marini, in merito allo spinoso tema relativo alle sanzioni da infliggere ai centauri in pista. LEGGI TUTTO

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    F1, da Alexander-Arnold a McIlroy, quante stelle investono sull’Alpine

    ROMA – In Formula 1 non si guarda soltanto al presente con il Gran Premio degli Stati Uniti, ma si pensa anche al futuro e l’Alpine lo sta facendo in grande stile. La scuderia francese, infatti, ha intenzione di revitalizzare il brand e, dopo l’investimento di oltre 2000 milioni di euro da parte di Otro Capital, sono arrivate delle altre novità. Il team di Formula 1, infatti, ha aperto le porte a nuovi investitori del calibro dei calciatori Trent Alexander-Arnold e Juan Mata, dell’oro olimpico ed ex campione del mondo dei pesi massimi Anthony Joshua e della stella del golf Rory McIlroy. LEGGI TUTTO