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    MotoGp: Valentino Rossi salirà su una Ducati Desmosedici

    ROMA – Valentino Rossi è pronto a salire nuovamente su una Ducati, a dieci anni dal biennio passato nella scuderia di Borgo Panigale in MotoGp, anche se stavolta non gareggerà. Il Dottore, ritiratosi pochi giorni fa dopo il Gran Premio di Valencia, salirà sulla moto del team di Borgo Panigale, come affermato dal collaudatore Michele Pirro: “Condividere la pista con il più grande di sempre del Motociclismo è stato un grande privilegio – ha scritto su Instagram -. Gli ho chiesto di fare qualche giro sulla Ducati DesmosediciGP di oggi, e lo farà, perché quando sono arrivato in Ducati c’era ancora lui, e so cosa ha passato. Io ho avuto gli incubi per anni che la Ducati la guidava e vinceva solo Casey Stoner, che di talento puro ne ha da vendere”.
    L’annuncio di Pirro
    “Vedendo com’è andata domenica a Valencia, si può dire che qualcosa in questi anni dal punto di vista tecnico è cambiato – ha aggiunto Pirro nel suo post -. Molti diranno che il mondiale piloti l’hanno vinto gli altri, mai veri appassionati e ducatisti possono essere orgogliosi dei miglioramentiche sono stati fatti, questo grazie a tutti i ragazzi di Ducati Corse. Dallo scorso anno Ducati ha deciso di puntare su piloti giovani. Diamo loro tempo, che la possibilità di riportare anche il mondiale piloti a Borgo Panigale è alta. Grazie Vale…grazie Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Valentino Rossi proverà una Ducati

    ROMA – Valentino Rossi tornerà in sella a una Ducati DesmosediciGP, stavolta però al di fuori della MotoGp, dove ha corso con la casa emiliana nel 2011 e nel 2012. Il Dottore, ritiratosi pochi giorni fa dopo il Gran Premio di Valencia, salirà sulla moto del team di Borgo Panigale, come affermato dal collaudatore Michele Pirro: “Condividere la pista con il più grande di sempre del Motociclismo è stato un grande privilegio – ha scritto su Instagram -. Gli ho chiesto di fare qualche giro sulla Ducati DesmosediciGP di oggi, e lo farà, perché quando sono arrivato in Ducati c’era ancora lui, e so cosa ha passato. Io ho avuto gli incubi per anni che la Ducati la guidava e vinceva solo Casey Stoner, che di talento puro ne ha da vendere”.
    Le parole di Pirro
    “Vedendo com’è andata domenica a Valencia, si può dire che qualcosa in questi anni dal punto di vista tecnico è cambiato – ha aggiunto Pirro nel suo post -. Molti diranno che il mondiale piloti l’hanno vinto gli altri, mai veri appassionati e ducatisti possono essere orgogliosi dei miglioramentiche sono stati fatti, questo grazie a tutti i ragazzi di Ducati Corse. Dallo scorso anno Ducati ha deciso di puntare su piloti giovani. Diamo loro tempo, che la possibilità di riportare anche il mondiale piloti a Borgo Panigale è alta. Grazie Vale…grazie Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, 14+11+21: la data del ritiro di Valentino fa 46

    La scorsa domenica a Valencia si è chiusa la carriera nel Motomondiale di Valentino Rossi. Ventisei stagioni costellate di successi, che hanno regalato al pilota di Tavullia nove titoli mondiali e 235 podi, su ben 432 Gran Premi disputati. Una giornata ricca di emozioni per Valentino, che si è potuto godere un meritatissimo bagno di folla al termine della corsa, chiusa con un decimo posto che vale quasi quanto una vittoria, dopo le difficoltà incontrate in questa ultima stagione vissuta con i colori del team Petronas.
    Una data che resterà impressa

    Ogni piccolo dettaglio di quella gara sarà impresso nella memoria di Rossi. Non fa eccezione la data del suo addio alla MotoGP, la cui incredibile somma ha fatto il giro del web: 14+11+21= 46. Proprio come il numero sfoggiato da Vale durante la sua invidiabile carriera. Un’incredibile coincidenza che non poteva sfuggire al pesarese, che già in conferenza stampa aveva ironizzato su questo insperato omaggio, dicendo: “Ho scoperto tre o quattro mesi fa che la data di domenica sommata fa 46: non è stato facile convincere Dio (ride ndr)”.
    Uccio: “Durante gli ultimi giri di Rossi mi sono commosso” LEGGI TUTTO

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    14/11/21: ecco perché la data del ritiro di Valentino è diventata virale

    Dopo ventisei stagioni, si è chiusa la carriera nel Motomondiale di Valentino Rossi, che la scorsa domenica a Valencia ha affrontato la sua ultima gara da pilota della MotoGP. Una giornata ricca di emozioni per il pilota di Tavullia, che in Spagna ha messo a segno un decimo posto che vale quasi quanto una vittoria, dopo le difficoltà incontrate in questo ultimo anno da alfiere del team Petronas Yamaha.
    Una data dal grande significato

    Ma se non è tanto il risultato offerto dalla pista, che va a inserisi in un palmarès che conta nove titoli mondiali e 235 podi su 432 Gran Premi disputati, a consegnare alla storia il ritiro di Valentino ci ha pensato la data del Gran Premio della Comunità Valenciana, la cui somma non è sfuggita all’occhio attento del web. 14+11+21= 46. Esattamente come il numero di gara che ha distinto Valentino nel corso della sua invidiabile carriera. “Ho scoperto tre o quattro mesi fa che la data di domenica sommata fa 46: non è stato facile convincere Dio (ride ndr)” aveva detto scherzando il Dottore, che prima di tutti aveva già notato questo incredibile omaggio riservatogli dal destino.
    Uccio sul ritiro di Rossi: “Carriera da leggenda, mi sono commosso” LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Brasile: presentato ricorso dalla Mercedes per la manovra di Verstappen

    ROMA – Continuano le polemiche sul contatto nel corso del quarantottesimo giro del Gp del Brasile in curva 4 tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, finito fuori pista dopo la difesa dell’olandese. La decisione di non intervenire di Micheal Masi aveva scatenato la reazione piccata di Toto Wolff ma alla luce di nuove prove “non disponibili per gli steward al momento della decisione” la Mercedes ha deciso di presentare ricorso.
    Sanzione in arrivo per Verstappen?
    Il giorno del Gp, la direzione gara aveva deciso di non aprire un’investigazione sul fatto, giudicandolo come un normale contatto di gara, decisione presa per stessa ammissione di Masi alla luce delle riprese fornite dalle telecamere a disposizione mentre dopo il ricorso Mercedes verranno giudicate le immagini riprese dalle camere on-board poste sulle vetture dei due sfidanti per il titolo con l’attuale leader in classifica Max Verstappen, ora avanti di quattordici punti rispetto a Lewis Hamilton, a rischio sanzione. LEGGI TUTTO

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    F1, la Mercedes presenta ricorso contro la manovra di Verstappen in Brasile

    ROMA – La mancata penalità inflitta a Max Verstappen per il tentativo di difesa su Lewis Hamilton, terminato poi fuori pista, nella curva 4, nel corso del quarantottesimo giro del Gp del Brasile aveva scatenato diverse polemiche anche nel post-gara con un Toto Wolff molto polemico con la decisione presa da Micheal Masi. Tuttavia alla luce di nuove prove “non disponibili per gli steward al momento della decisione” la Mercedes ha deciso di presentare ricorso.
    Verstappen a rischio sanzione
    La direzione gara non aveva ritenuto necessario aprire un’investigazione sul fatto, giudicandolo come un normale contatto di gara, decisione presa per stessa ammissione di Masi alla luce delle riprese fornite dalle telecamere a disposizione mentre dopo il ricorso Mercedes verranno giudicate le immagini riprese dalle camere on-board poste sulle vetture dei due sfidanti per il titolo con Max Verstappen, attuale leader in classifica con quattordici punti di vantaggio sul campione mondiale in carica Lewis Hamilton, a rischio sanzione. LEGGI TUTTO

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    In sette in auto e senza ruota: il conducente era ubriaco

    Nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2021, sulla provinciale tra Manerbio e Cigole, nella Bassa Bresciana, un trentottenne con un tasso di alcol quattro volte superiore al limite consentito si è messo alla guida della sua auto priva di uno pneumatico e con altre sei persone a bordo, tra le quali due bambini.
    Ubriaco e senza patente, tenta la fuga dai Carabinieri su un’Ape 50
    Panico sulla provinciale
    Il folle, di ritorno da una festa insieme ai genitori, la moglie e i figli, si è messo alla guida incurante del pericolo in cui avrebbe messo se stesso, la sua famiglia e gli altri automobilisti. Sono stati proprio questi ultimi ad allertare le forze dell’ordine quando si sono trovati davanti l’utilitaria che sfrecciava a tutta velocità, invadendo anche la corsia opposta, con scintille provenienti dallo pneumatico mancante. I carabinieri si sono avvicinati alla vettura, ma l’ubriaco non voleva saperne di fermarsi: ha continuato a sfrecciare sull’asfalto, tenendo la volante a distanza per almeno quindici minuti. Quando gli agenti sono riusciti ad affiancarsi alla vettura, il conducente ubriaco ha provato a ripartire a tutta velocità, schiacciando il piede a carabiniere che con prontezza ha frantumato il finestrino riuscendo a spegnere l’auto, girando la chiave.
    Arrestato
    Dopo una breve resistenza alla richiesta di sottoporsi all’alcoltest, l’uomo è risultato positivo con un tasso di quattro volte oltre il limite consentito. Arrestato e costretto ai domiciliari, il pazzo guidatore ha procurato delle lievi ferite agli agenti, ma fortunatamente non ha recato danni alla sua famiglia e soprattutto ai suoi bambini.
    Sul cofano della macchina a 120 km/h: follia in Australia! LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu a un passo dal titolo: tutte le combinazioni possibili

    ROMA – La Superbike sbarca in Indonesia per l’ultima tapppa del mondiale 2021. Le ultime tre gare sulla pista di Mandalika ci daranno un nuovo campione del mondo, che sarà uno fra Toprak Razgatlioglu (531 punti) e Jonathan Rea (501). Attualmente il pilota turco e quello nordirlandese sono separati da 30 punti; tuttavia l’aritmetica dà ancora qualche possibilità al sei volte campione del mondo, che vorrebbe aggiungere in bacheca il settimo titolo consecutivo targato Kawasaki.
    Razgatlioglu vede il titolo, Rea cerca l’impresa
    Rimontare i 30 punti nelle tre gare del mondiale SBK è difficile, ma non impossibile per Rea. Nonostante, infatti, Razgatlioglu abbia la possibilità di sbagliare, il classe ’87 nato a Ballymena potrebbe sempre strappare il titolo dalle mani del turco, sfruttando gli ultimi 62 punti in palio. Il campione in carica però, vincendo sia in Gara-1, sia in Superpole che in Gara-2, non potrebbe comunque festeggiare. A Razgatlioglu, infatti, basterebbe arrivare quarto in tutte e tre i round. A quel punto, i punti per entrambi salirebbero a 563, ma il turco ha più vittorie in Gara 1 e 2, vantaggio che gli permetterebbe di trionfare su Rea. Il nordirlandese, insomma, deve sì, vincere tutt’e tre le gare in programma, ma deve comunque sperare che il collega tagli sempre il traguardo come quinto. Il mondiale sembrerebbe al sicuro nelle mani di Razgatlioglu, ma solo gli ultimi giri potranno stabilire se sarà quest’ultimo a porre fine all’egemonia di Rea. LEGGI TUTTO