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    MotoGp, Stoner: “Yamaha mi ha impedito di correre con Valentino Rossi”

    ROMA – Casey Stoner, che ha partecipato insieme a diversi colleghi al documentario “RiVale” prodotta da DAZN per il ritiro di Valentino Rossi, ha raccontato alcuni retroscena sulla sua carriera e sul rapporto con il pesarese. L’ex pilota australiano ha svelato che avrebbe voluto correre in squadra in MotoGp con il rivale, ma che qualcuno dalla casa di Iwatar di sarebbe messo di traverso per impedire il suo approdo: “Ho cercato di essere compagno di squadra di Valentino per ben due volte. Eppure qualcuno in Yamaha me lo ha impedito. Probabilmente si sa a chi mi riferisco. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere la stessa moto di un pilota come Rossi per poter imparare da lui”.
    L’esordio con Honda e i due titoli in Ducati
    Stoner è approdato in MotoGp nel 2006 con la Honda di Lucio Cecchinello. Dopo una stagione cambia team e passa alla Ducati, con cui diventerà uno dei piloti più forti del momento e della storia della classe regina. Al suo primo anno nel team italiano conquista il titolo, raccogliendo poi un secondo posto nel 2008, vincendo il secondo titolo nel 2011 e chiudendo terzo nel 2012, anno del suo ritiro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Volevo correre in Yamaha con Rossi, ma me l'hanno impedito”

    ROMA – “Ho cercato di essere compagno di squadra di Valentino per ben due volte. Eppure qualcuno in Yamaha me lo ha impedito. Probabilmente si sa a chi mi riferisco. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere la stessa moto di un pilota come Rossi per poter imparare da lui”. Casey Stoner, che ha partecipato insieme a diversi colleghi al documentario “RiVale” prodotta da DAZN per il ritiro di Valentino Rossi, ha raccontato alcuni retroscena sulla sua carriera e sul rapporto con il pesarese. L’ex pilota australiano ha svelato che avrebbe voluto correre in squadra in MotoGp con il rivale, ma che qualcuno dalla casa di Iwatar di sarebbe messo di traverso per impedire il suo approdo.
    La carriera di Stoner
    Stoner è approdato in MotoGp nel 2006 con la Honda di Lucio Cecchinello. Dopo una stagione cambia team e passa alla Ducati, con cui diventerà uno dei piloti più forti del momento e della storia della classe regina. Al suo primo anno nel team italiano conquista il titolo, raccogliendo poi un secondo posto nel 2008, vincendo il secondo titolo nel 2011 e chiudendo terzo nel 2012, anno del suo ritiro. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Avrei firmato per essere in lotta con Red Bull a questo punto”

    ROMA – Mancano due gare alla conclusione di una stagione di Formula1 che sta tenendo col fiato sospeso milioni di appassionati. Si giocheranno tutto in Arabia Saudita e ad Abu Dhabi Lewis Hamilton e Max Verstappen, Mercedes e Red Bull: testa a testa fino all’ultima curva sia per il titolo piloti, che per quello costruttori. Ai microfoni di Sky Sport F1 è intervenuto Toto Wolff, team principal della scuderia di Brackley, forte di una prestazione in Qatar che promette bene per gli ultimi due Gran Premi. “Sono fiducioso – ha esordito il viennese – perché la stagione era iniziata molto male. Se mi avessero detto che a due gare dalla fine saremmo ancora stati in corsa per entrambi i titoli, ci avrei messo la firma. Siamo contenti e grati di essere qui”.
    Wolff: “Bottas e il ritiro, che peccato”
    Toto Wolff , poi, parla anche di Valtteri Bottas, costretto al ritiro in Qatar in seguito ai danni riportati per la foratura di una gomma: “È in un periodo davvero poco fortunato. Ieri è partito male per poi riprendersi e raggiungere la terza posizione, ma il problema alla gomma è stato un peccato. Se avesse finito la gara avremmo mantenuto una distanza di sicurezza nel campionato costruttori”. Infine una riflessione sulla prossima gara che ha tanto il sapore della sfida a Red Bull: “Per questo GP abbiamo usato una power unit vecchia, in Arabia Saudita avremo a disposizione una potenza enorme”, ha concluso Wolff. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin si opera: intervento programmato per dicembre

    ROMA – Archiviati i test a Jerez, Jorge Martin prepara come tutti i piloti la prossima stagione di MotoGp. Il pilota spagnolo, reduce però dalla caduta di Portimao rimediata ad aprile scorso, ha in agenda un’operazione per sistemare alcune placche, resesi necessarie dopo l’incidente in Portogallo. Il dottor Mir lo opererà il 14 dicembre, come ha affermato lo stesso Martin, per poi avere a disposizione l’intero inverno e puntare ad essere al 100% in vista del primo appuntamento della stagione, a marzo in Qatar.
    Martin: “Stavo bene, poi ho avvertito dei problemi”
    È proprio Martin a svelare i dettagli della sua operazione: “Stavo bene da qualche gara e non sentivo più dolore. Ma ho ancora qualche problema con delle placche. L’operazione del 14 dicembre non è preoccupante, ma così sarò pronto per la prossima stagione”. Il pilota Ducati rivela poi l’obiettivo per la prossima stagione: “Venerdì ho provato la nuova moto: ci sono miglioramenti. Sarebbe bello a fine stagione restare in corsa per un posto nella top 5”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, intervento programmato per Martin: si opera a dicembre

    ROMA – Chiusi i test a Jerez, Jorge Martin si tuffa come tutti i piloti nella preparazione della prossima stagione di MotoGp. Il pilota spagnolo, reduce però dalla caduta in Portogallo rimediata ad aprile scorso, ha fissato un’operazione per sistemare alcune placche, resesi necessarie dopo l’incidente a Portimao. Il dottor Mir lo opererà il 14 dicembre, come ha dichiarato lo stesso Martin, per poi avere a disposizione l’intero inverno e puntare ad essere in forma in vista del primo appuntamento della stagione, a marzo in Qatar.
    Martin: “Niente dolore, poi ho avuto dei problemi”
    È proprio Martin a rivelare i dettagli della sua operazione: “Da qualche gara stavo bene e non sentivo più dolore. Ma ho ancora qualche problema con delle placche. L’operazione del 14 dicembre non è preoccupante, ma così sarò pronto per la prossima stagione”. Il pilota Ducati svela poi l’obiettivo per il 2022: “Venerdì ho provato la nuova moto: ci sono miglioramenti. Sarebbe bello a fine stagione restare in corsa per un posto nella top 5”, le sue parole. LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Qatar, Sainz: “Ferrari conservativa, ma abbiamo guadagnato su McLaren”

    LOSAIL – Carlos Sainz chiude al settimo posto nel Gp del Qatar portando la sua Ferrari davanti a quella del compagno di squadra Leclerc e rosicchiando qualche punto nel mondiale piloti sia al monegasco sia all’ex compagno di squadra Lando Norris con la McLaren. Un weekend agrodolce quello dello spagnolo che avrebbe potuto forse ottenere di più come ammesso ai microfoni di Sky Sport. “Con la gomma media avevo meno grip e le prime due curve non ne avevo proprio. Ci è costato un po’ ma così avevamo deciso ieri. E’ stato un inizio difficile e da li in poi siamo stati conservativi, peccato anche se alla fine abbiamo guadagnato punti sulla McLaren. Avevamo paura di non arrivare a fine corsa, ho spinto solo alla fine; magari potevamo farlo un po’ di più. E’ stata una gara noiosa da parte mia, peccato perché la macchina aveva il passo”, le sue parole.
    Sainz, obiettivo 5° posto nel mondiale piloti
    Quando mancano due gare alla fine Sainz ha nel mirino il quinto posto mondiale: tra lui e Norris, infatti, ci sono appena 7,5 punti. Un’occasione ghiotta per il ferrarista che, al suo primo anno al volante della monoposto di Maranello, potrebbe superare anche il compagno di squadra. Un obiettivo non certo esaltante, ma utile per proiettarsi al 2022 con lo spirito giusto dimostrando alla scuderia di non essere solo un secondo pilota ma di potersi giocare le proprie chance al pari di Leclerc. 
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    F1 Gp Qatar, Sainz: “Gara noiosa, ma abbiamo guadagnato su McLaren”

    LOSAIL – Settimo posto nel Gp del Qatar per Carlos Sainz che porta la sua Ferrari davanti a quella del compagno di squadra Leclerc e rosicchia qualche punto nel mondiale piloti sia al monegasco sia all’ex compagno di squadra Lando Norris con la McLaren. Un weekend agrodolce quello dello spagnolo che avrebbe potuto forse ottenere di più come ammesso ai microfoni di Sky Sport. “Con la gomma media avevo meno grip e le prime due curve non ne avevo proprio. Ci è costato un po’ ma così avevamo deciso ieri. E’ stato un inizio difficile e da li in poi siamo stati conservativi, peccato anche se alla fine abbiamo guadagnato punti sulla McLaren. Avevamo paura di non arrivare a fine corsa, ho spinto solo alla fine; magari potevamo farlo un po’ di più. E’ stata una gara noiosa da parte mia, peccato perché la macchina aveva il passo”, le sue parole.
    Sainz punta il 5° posto nel mondiale
    Quando mancano due gare alla fine Sainz ha nel mirino il quinto posto mondiale: tra lui e Norris, infatti, ci sono appena 7,5 punti. Un’occasione ghiotta per il ferrarista che, al suo primo anno al volante della monoposto di Maranello, potrebbe superare anche il compagno di squadra. Un obiettivo non certo esaltante, ma utile per proiettarsi al 2022 con lo spirito giusto dimostrando alla scuderia di non essere solo un secondo pilota ma di potersi giocare le proprie chance al pari di Leclerc. 
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    F1 Gp Qatar, Binotto: “Weekend non al di sotto delle aspettative”

    LOSAIL – Il Gp del Qatar regala alla Ferrari un 7° posto conquistato da Carlos Sainz e l’ottavo con Charles Leclerc. Non certo il risultato sperato, ma sufficiente ad allungare nel mondiale costruttori sulla McLaren con il vantaggio della scuderia di Maranello che, a due gare dal termine, permette al Cavallino di blindare il terzo posto in classifica. Vede il bicchiere mezzo pieno Mattia Binotto, team principal della Ferrari, che ai microfoni di Sky Sport analizza la gara: “Non è stato un weekend al di sotto delle aspettative. Di certo il 7° e l’8° posto non è quello a cui ambiamo, ma sapevamo che era una pista difficile per noi. Abbiamo sofferto l’usura, ma l’abbiamo gestita. Abbiamo cercato di fare un singolo pit stop chiedendo ai piloti di non spingere, se non alla fine. Ha funzionato soprattutto se guardi altri che hanno bucato. Questa Ferrari ha un problema di usura, ma la squadra l’ha saputa gestire”, ha ammesso.
    Binotto elogia il lavoro dei piloti Ferrari
    Una prestazione non eccezionale, ma che soddisfa Binotto, soprattutto per quanto riguarda la gestione della gara e il lavoro dei piloti, capaci di portare a casa un risultato che permette di allungare sulla McLaren nonostante un weekend non troppo positivo per la Rossa: “I piloti hanno fatto una buona gara. Il nostro motore è affidabile, non degrada di prestazione con i chilometri e se lo avessimo cambiato oggi non avremmo chiuso all’ottavo posto con Leclerc” ha concluso il team principal Ferrari.  LEGGI TUTTO