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    MotoGp, Mir: “Rossi? Perdiamo un'icona, ma bisogna andare avanti”

    ROMA – “Da piccolino ero attratto dal colore giallo. Vedere Rossi con una moto Camel, con la Honda. Poi vederlo vincere, celebrare le vittorie, e sembrava che prima del via avesse tutto pronto pronto per trionfare. Tutto questo attirava la mia attenzione ed è stato anche uno dei motivi per cui mi sono avvicinato a questo mondo”. Joan Mir, intervistato da “motosan.es”, ha voluto nuovamente omaggiare Valentino Rossi, ritiratosi dalla MotoGp una settimana fa dopo il Gran Premio di Valencia. Il pilota spagnolo ha spiegato come il Dottore abbia rappresentato un’ispirazione per tanti giovani piloti, oltre ad aver trainato un intero movimento. “Correre con lui in questi primi tre anni in MotoGp, aver vinto il titolo con lui in pista mi è di grande conforto – ha aggiunto -. Mi sono divertito, ho imparato tanto da lui e gli auguro il meglio, ha tutto per essere felice”. Ora, però, bisognerà cercare di mantenere alto il livello di interesse verso il campionato nonostante la partenza del Dottore: “Per parecchi anni vedremo i cappellini gialli, questo è sicuro. Lo show continua, negli ultimi anni Valentino non ha regalato grande spettacolo, ma nonostante tutto la gente lo sosteneva sempre, anche se chiudeva 15°. La MotoGP però deve andare avanti ed è sempre più emozionante. Chiaro che si perde un’icona di questo sport, ma si continua”.
    Su Marquez
    Mir ha poi parlato anche di Marc Marquez, fermatosi nelle ultime due gare del Mondiale, prima a causa di una caduta e, successivamente, per un disturbo oculare: “Quella lesione sarebbe un bel colpo anche stando bene, visto che non si tratta di un braccio ma della vista, è una cosa delicata. Invece è arrivata in un momento in cui sembrava non si fosse ancora ripreso, non è semplice da gestire. È uno dei pochi che può riprendersi da due colpi così duri, davvero non sta andando per niente bene. Come pilota questa situazione non mi piace, spero che si riprenda presto. Tutti vogliamo vincere, ma vogliamo farlo con tutti i piloti in pista”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Rossi è uno dei motivi per cui mi sono avvicinato a questo mondo”

    ROMA – Joan Mir, intervistato da “motosan.es”, ha voluto nuovamente omaggiare Valentino Rossi, ritiratosi dalla MotoGp una settimana fa dopo il Gran Premio di Valencia. Il pilota spagnolo ha spiegato come il Dottore abbia rappresentato un’ispirazione per tanti giovani piloti, oltre ad aver trainato un intero movimento: “Da piccolino ero attratto dal colore giallo. Vedere Rossi con una moto Camel, con la Honda. Poi vederlo vincere, celebrare le vittorie, e sembrava che prima del via avesse tutto pronto pronto per trionfare. Tutto questo attirava la mia attenzione ed è stato anche uno dei motivi per cui mi sono avvicinato a questo mondo. Correre con lui in questi primi tre anni in MotoGp, aver vinto il titolo con lui in pista mi è di grande conforto. Mi sono divertito, ho imparato tanto da lui e gli auguro il meglio, ha tutto per essere felice”. Ora, però, bisognerà cercare di mantenere alto il livello di interesse verso il campionato nonostante la partenza del Dottore: “Per parecchi anni vedremo i cappellini gialli, questo è sicuro. Lo show continua, negli ultimi anni Valentino non ha regalato grande spettacolo, ma nonostante tutto la gente lo sosteneva sempre, anche se chiudeva 15°. La MotoGP però deve andare avanti ed è sempre più emozionante. Chiaro che si perde un’icona di questo sport, ma si continua”.
    Sul problema di Marquez
    Mir ha poi parlato anche di Marc Marquez, fermatosi nelle ultime due gare del Mondiale, prima a causa di una caduta e, successivamente, per un disturbo oculare: “Quella lesione sarebbe un bel colpo anche stando bene, visto che non si tratta di un braccio ma della vista, è una cosa delicata. Invece è arrivata in un momento in cui sembrava non si fosse ancora ripreso, non è semplice da gestire. È uno dei pochi che può riprendersi da due colpi così duri, davvero non sta andando per niente bene. Come pilota questa situazione non mi piace, spero che si riprenda presto. Tutti vogliamo vincere, ma vogliamo farlo con tutti i piloti in pista”. LEGGI TUTTO

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    Milano, l'Italia di Mancini campione d'Europa viaggia… nella metro Lilla

    Gli appassionati di sport, e di calcio in particolare, d’ora in avanti avranno nella metro Lilla di Milano un luogo privilegiato: perché è lì, tra i vagoni della linea 5 del capoluogo lombardo, che potranno rivivere il cammino glorioso della Nazionale di calcio agli ultimi Europei. Lo potranno fare grazie all’iniziativa lanciata da Metro 5 e dalla Federazione Italia Giuoco Calcio, con il nuovo treno inaugurato il 21 novembre scorso, che regalerà ai viaggiatori della linea Lilla una serie di immagini del successo della Nazionale del ct Roberto Mancini attraverso un allestimento fotografico speciale che intratterrà ed emozionerà i passeggeri.
    Donnarumma, cuore a metà: dalla festa dell’Italia a Euro 2020 all’adorata Lambo
    Grazie a chi ha reso questo 2021 vincente
    Metro 5 quindi torna a collaborare con lo sport, dopo gli esperimenti (riusciti) dei primi due treni immersivi, nel 2019, dedicati agli sport invernali e alle stagioni. Il progetto è proseguito con diverse iniziative anche nelle stazioni della linea metropolitana Lilla, come la campagna di sensibilizzazione “Metropolisana”, focalizzata sull’emergenza sanitaria e la prevenzione, e l’esposizione in varie stazioni di riproduzioni fotografiche di opere di artisti emergenti per avvicinare i viaggiatori all’arte.
    La nuova iniziativa dedicata alla nazionale campione d’Europa 2021 intende ringraziare tutti gli atleti italiani che in quest’anno particolare hanno rappresentato, nelle varie discipline, lo spirito di un’Italia vincente e con la voglia di ripartire con forza e coraggio.
    Fiat celebra l’Italia e tinge d’Azzurro la Nuova Fiat 500e LEGGI TUTTO

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    SBK, Rea: “Razgatlioglu bravo, ma miei errori a metà stagione”

    ROMA – Corretto ma agguerrito. Così Jonathan Rea chiude questa stagione di Superbike che lo ha visto perdere il suo scettro dopo 6 stagioni consecutive di egemonia totale. A sottrargli il titolo mondiale è stato Toprak Razgatlioglu, pilota turco del team Pata Yamaha, che lo ha staccato di 13 punti in classifica. A tal proposito Rea ha commentato: “Faccio i miei complimenti a Toprak per come ha condotto la stagione. Merita il titolo, è un pilota che conosco molto bene ed è sempre stato molto veloce. Non ho perso il titolo questo fine settimana, ma nel mezzo della stagione”.
    Rea: “Bello il 65 ma rivoglio l’1”
    D’altro canto però Rea non si piange addosso e cerca subito la riscossa per la nuova stagione, affermando: “Cercherò di imparare dagli errori che ho commesso, sperando in una Kawasaki ancora più competitiva su accelerazione e velocità massima. Non posso di certo dire che sono scontento di questa stagione: le lotte con Toprak e Scott (Redding, terzo nella classifica finale, ndr) sono state divertenti. Abbiamo alzato l’asticella e sarà interessante vedere come sarà il campionato dell’anno prossimo”. Poi un ultimo commento sulla numerazione: “Alla fine del weekend in Indonesia ho rivisto il numero 65 sulla mia moto. È stata una bella sensazione. Mi ha ricordato il mioi primo anno da pilota. Per questo sono felice di utilizzarlo per il prossimo anni, ma spero di tornare il prima possibile al numero 1”. LEGGI TUTTO

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    SBK, Rea: “Complimenti a Razgatlioglu, titolo perso a metà stagione”

    ROMA – Leale ma combattivo. È questo il Jonathan Rea che chiude questa stagione di Superbike che lo ha visto perdere il suo scettro dopo 6 stagioni consecutive di egemonia totale. A sottrargli il titolo mondiale è stato Toprak Razgatlioglu, pilota turco del team Pata Yamaha, che lo ha staccato di 13 punti in classifica. Tuttavia, Rea non porta nessun rancore: “Faccio i miei complimenti a Toprak per come ha condotto la stagione. Merita il titolo, è un pilota che conosco molto bene ed è sempre stato molto veloce. Non ho perso il titolo questo fine settimana, ma nel mezzo della stagione”, queste le sue parole.
    Rea: “Bello il 65 ma rivoglio l’1”
    Complimenti sì, ma Rea non si piange addosso e vuole subito la riscossa per la nuova stagione, affermando: “Cercherò di imparare dagli errori che ho commesso, sperando in una Kawasaki ancora più competitiva su accelerazione e velocità massima. Non posso di certo dire che sono scontento di questa stagione: le lotte con Toprak e Scott (Redding, terzo nella classifica finale, ndr) sono state divertenti. Abbiamo alzato l’asticella e sarà interessante vedere come sarà il campionato dell’anno prossimo”. Poi una chiosa sulla numerazione: “Alla fine del weekend in Indonesia ho rivisto il numero 65 sulla mia moto. È stata una bella sensazione. Mi ha ricordato il mioi primo anno da pilota. Per questo sono felice di utilizzarlo per il prossimo anni, ma spero di tornare il prima possibile al numero 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, super Alonso: torna a podio dopo 7 anni e 105 gare

    ROMA – Un grande terzo posto per Fernando Alonso nel Gran Premio del Qatar, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Un risultato inaspettato per il pilota tornato quest’anno nel campionato con Alpine, che non chiudeva così avanti dal Gp d’Ungheria 2014, addirittura sette anni e 105 gare fa. Un intervallo da record nella storia della F1, che vede Alonso come uno degli esponenti più importanti degli ultimi due decenni. Esordiente nel lontano 2001, infatti, Alonso è stato campione nel 2005 e nel 2006 con Renault, chiudendo tre volte al secondo posto con Ferrari. 
    L’ultimo podio ancora prima di Verstappen
    Alonso, assieme a Michael Schumacher (Europa 2012) e Nigel Mansell (Australia 1994) è nel ristretto gruppo di piloti che, negli ultimi 35 anni, hanno conquistato un podio a 40 anni o più d’età. Un’altra piccola curiosità: l’ultimo podio di Alonso, arrivato appunto nel 2014, risale a prima del debutto di Max Verstappen, avvenuto nel Gp d’Australia 2015. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso da record: podio a 40 anni dopo 105 gare

    ROMA – Fernando Alonso chiude al terzo posto il Gran Premio del Qatar, ventesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Un risultato inaspettato per il pilota tornato quest’anno nel campionato con Alpine, che non chiudeva così avanti dal Gp d’Ungheria 2014, addirittura sette anni e 105 gare fa. Un intervallo da record nella storia della F1, che vede Alonso come uno degli esponenti più importanti degli ultimi due decenni. Esordiente nel lontano 2001, infatti, Alonso è stato campione nel 2005 e nel 2006 con Renault, chiudendo tre volte al secondo posto con Ferrari. 
    Come Schumacher
    Alonso, assieme a Michael Schumacher (Europa 2012) e Nigel Mansell (Australia 1994) è nel ristretto gruppo di piloti che, negli ultimi 35 anni, hanno conquistato un podio a 40 anni o più d’età. Un’altra piccola curiosità: l’ultimo podio di Alonso, arrivato appunto nel 2014, risale a prima del debutto di Max Verstappen, avvenuto nel Gp d’Australia 2015. LEGGI TUTTO

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    Firenze, il Tar rinvia il ricorso: dal 1° dicembre obbligo di casco sui monopattini

    Non si trova ancora una soluzione definitiva alla querelle sulla micromobilità nella città di Firenze: al centro del problema i monopattini elettrici, che dal 1° dicembre 2021 vorranno l’obbligo del casco esteso ai maggiorenni. Una delle società di sharing ha presentato ricorso, ma la decisione del Tar è stata rinviata senza sospensiva.
    Provvedimento resta efficace
    Lo stesso Comune di Firenze ha reso noto il punto: il 28 agosto scorso era stato lo stesso Comune a emanare un provvedimento dirigenziale per indire l’obbligo di casco anche per i conducenti di età maggiore ai 18 anni. A questa decisione aveva fatto ricorso una delle due società – Bit Mobility e Timove – di sharing interessate. Il Tar ha “accolto la domanda cautelare avversaria attraverso la fissazione di un’udienza di merito a breve, ma nelle more dell’udienza di merito, già fissata al 6 aprile 2022, non ha sospeso l’efficacia del provvedimento comunale impugnato, sottolineando che “non risulta possibile disporre nelle more della decisione del ricorso la sospensione dell’atto impugnato in quanto nella comparazione di interessi propria della fase cautelare risulta assolutamente prevalente l’interesse alla sicurezza stradale posto a base dell’ordinanza impugnata rispetto all’interesse meramente patrimoniale della società ricorrente”. In parole povere, prima la sicurezza dei cittadini e poi le valutazioni. Fino al 6 aprile 2022 resta valido il provvedimento.
    Stanziati 50mila euro
    Intanto, la Giunta comunale ha accordato lo stanziamento di 50.000 euro per i proprietari di monopattini e/o fruitori dei servizi di sharing per l’acquisto di un casco, una somma pari a 30 euro a persona. La querelle sulla micromobilità sembra non trovare pace.
    Nuovo Codice della Strada: le 7 novità principali in arrivo dal 10 novembre LEGGI TUTTO