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    F1, Hamilton: “Verstappen? Quanti errori facevo alla sua età…”

    ROMA – Lewis Hamilton è da anni un pilota con grandi ambizioni non solo legate ai successi sulla pista di Formula 1. Il sette volte campione del mondo ha spiegato di avere obiettivi importanti anche per quanto riguarda il suo atteggiamento come pilota, e non solo riguardanti i risultati ottenuti nel campionato, che certo non sono mancati nella sua carriera. “Voglio essere il più puro dei piloti, lo voglio essere attraverso la velocità, attraverso il duro lavoro, la determinazione. Se fai questo, nessuno può negare ciò che alla fine sei riuscito a realizzare. E’ il modo in cui mio padre mi ha cresciuto – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Mi ha sempre detto di dire quello che aveva da dire in pista. Da bambino sono stato vittima di bullismo. Sia a scuola che in pista. Per questo volevo battere i miei avversari nel modo giusto, non con una collisione o cose di questo tipo. Se si evitano collisioni, nessuno può negare che sei uno dei migliori”.
    Sul rivale
    Hamilton ha poi parlato del rivale Max Verstappen, attualmente al comando della classifica piloti: “Max non è l’unico pilota contro cui ho corso che è fatto in quel modo. Ho corso contro tanti piloti nella mia carriera e sono stati tutti molto diversi nel loro modo di comportarsi. E’ sicuramente interessante. Ora che sono più vecchio, guardo un po’ di più dento al loro carattere e ho più informazioni su di loro, sull’educazione”. Poi aggiunge: “So che Max è un pilota super veloce e diventerà sempre più forte man mano che matura nel tempo. E’ una cosa che farà senza dubbio. Se prendiamo in esame ciò che ero io quando avevo 24 o 25 anni, cavolo, quanti errori facevo allora”. LEGGI TUTTO

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    Race of Champions 2022: Schumacher e Vettel ancora insieme

    ROMA – La Race of Champions torna a disputarsi dal vivo a Pitea, nel nord della Svezia dopo l’edizione virtuale del 2020 e la cancellazione del 2021. L’evento in programma tra il 5 e il 6 febbraio 2022 vedrà in gara per la Germania la coppia formata da Sebastian Vettel e Mick Schumacher. Il pilota dell’Aston Martin è da anni uno dei grandi protagonisti della kermesse nella quale ha trionfato ben sette volte, le prime sei, dal 2007 al 2012, proprio con il papà di Mick, Michael Schumacher, con l’ultimo successo che risale al 2017 quando vinse con Pascal Wehrlein.
    Gli altri piloti in gara
    Intanto da tutto il mondo stanno arrivando le prime ufficialità per la gara svedese. Oltre al duo Vettel-Schumacher, alla loro seconda apparizione all’evento dopo quella di Messico 2019, si sta delineando un parterre di assoluto livello. Tra i nomi più prestigiosi spiccano le presenze del due volte campione del mondo F1 Mika Hakkinen, del nove volte campione iridato di rally Sebastian Loeb, il pluri-vincitore di Le Mans Tom Kristensen e il pilota della Mercedes Valtteri Bottas. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Voglio essere il più puro dei piloti”

    ROMA – “Voglio essere il più puro dei piloti, lo voglio essere attraverso la velocità, attraverso il duro lavoro, la determinazione. Se fai questo, nessuno può negare ciò che alla fine sei riuscito a realizzare”. Lewis Hamilton è da anni un pilota con grandi ambizioni non solo legate ai successi sulla pista di Formula 1. Il sette volte campione del mondo ha spiegato di avere obiettivi importanti anche per quanto riguarda il suo atteggiamento come pilota, e non solo riguardanti i risultati ottenuti nel campionato, che certo non sono mancati nella sua carriera. “E’ il modo in cui mio padre mi ha cresciuto – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Mi ha sempre detto di dire quello che aveva da dire in pista. Da bambino sono stato vittima di bullismo. Sia a scuola che in pista. Per questo volevo battere i miei avversari nel modo giusto, non con una collisione o cose di questo tipo. Se si evitano collisioni, nessuno può negare che sei uno dei migliori”.
    Su Verstappen
    Hamilton ha poi parlato del rivale Max Verstappen, attualmente al comando della classifica piloti: “Max non è l’unico pilota contro cui ho corso che è fatto in quel modo. Ho corso contro tanti piloti nella mia carriera e sono stati tutti molto diversi nel loro modo di comportarsi. E’ sicuramente interessante. Ora che sono più vecchio, guardo un po’ di più dento al loro carattere e ho più informazioni su di loro, sull’educazione”. Poi aggiunge: “So che Max è un pilota super veloce e diventerà sempre più forte man mano che matura nel tempo. E’ una cosa che farà senza dubbio. Se prendiamo in esame ciò che ero io quando avevo 24 o 25 anni, cavolo, quanti errori facevo allora”. LEGGI TUTTO

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    Moto2, Baldassarri: “Sono quasi arrivato a odiare il paddock”

    ROMA – Lorenzo Baldassarri, intervistato da “Motosprint”, ha raccontato le grandi difficoltà dell’ultima stagione di Moto2. Il pilota classe 1996, nel 2021 in forza al team Forward Racing, ha chiuso con soli tre punti all’attivo e un quattordicesimo posto come miglior risultato stagionale. “Sto bene, ma dopo una stagione così difficile tutto si complica – ha detto -. Chi non è all’interno di questo mondo e guarda solo i risultatisi starà chiedendo se sono ancora capace ad andare in moto, ma io sono tranquillo con me stessoperché so di essere ancora in grado, anche se in questo 2021 le cose sono andate davvero male. Ho un amore spassionato per le moto, ma quest’anno sono quasi arrivato ad odiare il paddock ed il motorsport”.
    Gli obiettivi per il futuro
    Una situazione difficile quella in cui si trova Baldassarri, che ha analizzato le opzioni per la prossima stagione: “Il mio desideriosarebbe quello di restare in Moto2 per continuare ad inseguire il sogno MotoGp, ma al momento mi pare difficile. L’alternativa numero due sarebbe la Superbike, ma anche qui pare non vi siano più selle. Certamente non vorrei stare fermo, tanto cheaccetterei anche una buona moto al CEV Moto2,con qualche wild card nel mondiale: un passo indietro per farne due avanti. Nella posizione in cui mi trovopiuttosto che portare soldi ai team preferisco tornare a lavorare – ha concluso -. Intanto sono tornato a studiare:mi sono sempre detto che prima o poi avrei finito il liceo scientifico, ed ora lo sto facendo. Diciamo che l’unica cosa positiva di questa stagione è che mi ha regalato tanta tempra, con la quale sto affrontando la scuola con un altro piglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp verso la sostenibilità: dal 2024 carburanti bio al 40%

    ROMA – Un annuncio storico quello fatto dalla MotoGp in ottica sostenibilità ambientale. FIM e Dorna hanno infatti annunciato, tramite una nota congiunta, che entro il 2024 i carburanti utilizzati nelle tre classi del Motomondiale (quindi anche Moto2 e Moto3) saranno bio al 40%, mentre il 100% sarà raggiunto entro il 2027. “Sono davvero orgoglioso di questo annuncio, dopo molti mesi e persino anni di trattative con le compagnie petrolifere e i produttori, abbiamo raggiunto un accordo – ha detto Jorge Viegas, numero uno della FIM -. Questo permetterà alla MotoGp di essere il leader in questa vera rivoluzione per la sostenibilità, vogliamo dimostrare a tutte le case costruttrici che è possibile ottenere il divertimento che piace a tutti noi, ma con carburanti sostenibili”.
    Il commento di Ezpeleta
    Anche Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha parlato dopo l’annuncio ufficiale: “Siamo molto orgogliosi di annunciare questa nuova incredibile impresa e vorremmo ringraziare la FIM, MSMA, IRTA, i nostri costruttori e i fornitori di carburante per il loro sostegno inequivocabile in questo passo innovativo verso un mondo più sostenibile, le moto sono una risorsa vitale per la società, i carburanti sostenibili sono la chiave verso un mondo più ecologico, con un impatto su miliardi di persone. L’impegno delle case costruttrici e delle compagnie impegnate nell’industria dei carburanti garantirà una forte riduzione dell’impatto globale del motociclismo a livello ecologico. Ringrazio tutte le parti coinvolte per l’impegno preso a rendere tutto ciò possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp verso i biocarburanti: dal 2024 sostenibili al 40%

    ROMA – La MotoGp va verso l’introduzione di carburanti sostenibili nei prossimi anni. FIM e Dorna hanno infatti annunciato, tramite una nota congiunta, che entro il 2024 i carburanti utilizzati nelle tre classi del Motomondiale (quindi anche Moto2 e Moto3) saranno bio al 40%, mentre il 100% sarà raggiunto entro il 2027. “Sono davvero orgoglioso di questo annuncio, dopo molti mesi e persino anni di trattative con le compagnie petrolifere e i produttori, abbiamo raggiunto un accordo – ha detto Jorge Viegas, numero uno della FIM -. Questo permetterà alla MotoGp di essere il leader in questa vera rivoluzione per la sostenibilità, vogliamo dimostrare a tutte le case costruttrici che è possibile ottenere il divertimento che piace a tutti noi, ma con carburanti sostenibili”.
    Le parole di Ezpeleta
    Anche Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha parlato dopo l’annuncio ufficiale: “Siamo molto orgogliosi di annunciare questa nuova incredibile impresa e vorremmo ringraziare la FIM, MSMA, IRTA, i nostri costruttori e i fornitori di carburante per il loro sostegno inequivocabile in questo passo innovativo verso un mondo più sostenibile, le moto sono una risorsa vitale per la società, i carburanti sostenibili sono la chiave verso un mondo più ecologico, con un impatto su miliardi di persone. L’impegno delle case costruttrici e delle compagnie impegnate nell’industria dei carburanti garantirà una forte riduzione dell’impatto globale del motociclismo a livello ecologico. Ringrazio tutte le parti coinvolte per l’impegno preso a rendere tutto ciò possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Per il prossimo anno sogno di lottare per il titolo”

    “Dobbiamo costruire una macchina veloce”
    Ancora adrenalico dopo lo straordinario terzo posto ottenuto a Losail, il pilota iberico non si nasconde in vista della prossima stagione. “Sarà difficile prevedere cosa accadrà in futuro ma a me piacerebbe lottare per il titolo con Verstappen, Hamilton o chiunque avrà una buona macchina. L’anno prossimo – spiega Alonso a Formula1.com – sarà un reset per tutti e spetterà a noi costruire una macchina veloce. Non sarà come quest’anno una continuazione del precedente, ma nel 2022 tutti avranno le stesse carte quindi dovremmo giocarle nel modo più intelligente e se siamo nelle posizioni di vertice sarei pronto a battagliare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Mi sento peggio di prima”

    ROMA – Franco Morbidelli ha parlato dopo l’ultima apparizione in pista del 2021 per la MotoGp, con i test di Jerez andati in scena pochi giorni dopo il finale di stagione a Valencia. Il pilota della Yamaha, infortunatosi nella scorsa estate, è rientrato per le ultime gare del Mondiale, ma non ha ancora recuperato pienamente dal lungo stop. “La riabilitazione sarà l’obiettivo principale dell’inverno per me – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Cercherò di recuperare tutta la funzionalità del mio ginocchio, e vedremo se ci riuscirò. Non dovrebbero esserci problemi in questo senso”.
    Le difficoltà dopo l’infortunio
    “Prima dell’operazione, il ginocchio non aveva legamenti, quindi era libero – ha aggiunto Morbidelli -. Dovevo solo stare attento a non fare certi movimenti, magari quando giocavo a calcio. Ma è un’operazione che richiede tempo e ora mi sento peggio di prima. Peggio che a Le Mans per esempio. Spero che con il tempo tutto tornerà alla normalità. Non dovrebbero esserci problemi comunque”. LEGGI TUTTO