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    MotoGp: Marquez da Cervera a Madrid per stare vicino al team medico

    ROMA – Marc Marquez si trasferirà da Cervera a Madrid per tutto il 2022, in modo da lavorare più vicino al suo team medico per recuperare e preservare la sua condizione fisica. Il Cabroncito, dopo due stagioni difficili (una saltata quasi interamente e una condizionata pesantemente da vari problemi) vuole riprendersi la scena e tornare protagonista nel Mondiale 2022 di MotoGp. Servirà però un recupero completo, in particolare del braccio destro per sforzi più prolungati. Da qui la scelta di avvicinarsi all’equipe di medici che lo segue, per arrivare al top all’avvio della stagione. 
    La spiegazione di Marquez
    Proprio Marquez, ai microfoni di “El Pais”, ha spiegato i motivi della sua scelta: “La squadra affidabile che ho trovato è qui e ho deciso di scommettere tutto per tornare al top, che è la posizione che ho lasciato. Ho visto che l’opinione di Cotorro mi sta aiutando molto dal punto di vista della forma e del recupero. L’obiettivo è quello di mantenere una condizione fisica buona per tutto l’anno. Per farlo ho dovuto sacrificare alcune cose e fare un cambiamento importante nella mia vita. Lascio Cervera e mi trasferisco a Madrid quest’anno, dove vivrò per tutto il 2022. Inizierò la stagione non come vorrò, ma sarò comunque in condizioni ottimali”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez si trasferisce a Madrid

    ROMA – Marc Marquez ha deciso di trasferirsi da Cervera a Madrid per lavorare meglio sul recupero completo della condizione fisica assieme al team medico. Il Cabroncito, dopo due stagioni difficili (una saltata quasi interamente e una condizionata pesantemente da vari problemi) vuole riprendersi la scena e tornare protagonista nel Mondiale 2022 di MotoGp. Servirà però un recupero completo, in particolare del braccio destro per sforzi più prolungati. Da qui la scelta di avvicinarsi all’equipe di medici che lo segue, per arrivare al top all’avvio della stagione. 
    Le parole di Marquez
    Proprio Marquez, ai microfoni di “El Pais”, ha spiegato i motivi della sua scelta: “La squadra affidabile che ho trovato è qui e ho deciso di scommettere tutto per tornare al top, che è la posizione che ho lasciato. Ho visto che l’opinione di Cotorro mi sta aiutando molto dal punto di vista della forma e del recupero. L’obiettivo è quello di mantenere una condizione fisica buona per tutto l’anno. Per farlo ho dovuto sacrificare alcune cose e fare un cambiamento importante nella mia vita. Lascio Cervera e mi trasferisco a Madrid quest’anno, dove vivrò per tutto il 2022. Inizierò la stagione non come vorrò, ma sarò comunque in condizioni ottimali”. LEGGI TUTTO

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    Emissioni, l'Euro 7 slitta di nuovo: discussione a luglio

    Un nuovo rinvio, l’ennesimo dopo quello di aprile. Questa volta l’adozione dell’insieme di norme che definiranno lo standard di omologazione Euro 7 viene rimandata alla fine di luglio. Una decisione che non fa felici le due parti in causa: da un lato i gruppi europei che spingono verso una transizione elettrica della mobilità in Europa, dall’altro l’industria dell’auto.
    L’orizzonte immaginato lo scorso anno, per l’entrata in vigore del nuovo ciclo di omologazione, era il terzo trimestre del 2025. Costruttori teoricamente d’accordo, perché il lasso di tempo di 4 anni era ritenuto sufficiente a un adeguamento tecnico delle famiglie di motori termici.
    A rischio l’entrata in vigore nel 2025
    Con lo slittamento a luglio dell’adozione dei valori sulle future emissioni inquinanti, declinate per le auto, i van e i mezzi pesanti, un uguale lasso di tempo a disposizione dell’industria dell’auto vorrebbe dire procrastinare al 2026 l’effettiva entrata in vigore dello standard Euro 7.
    Sono scontenti dei ritardi anche i lobbisti del green, che all’Europa chiedono azioni celeri perché subentri il nuovo ciclo di omologazione all’Euro 6, rispetto al quale i valori specifici sulle tipologie di inquinanti risulteranno essere molto più restrittivi.
    Adeguare i motori termici
    Questo farà sì che ai costruttori venga richiesto un adeguamento tecnico dei motori termici attualmente sulla scena. Adeguamento che porterà dei costi per attuare il trattamento degli inquinanti, già oggi con sistemi molto complessi e l’introduzione anche sui benzina dei filtri del particolato, salvo rarissime eccezioni, come alcuni motori Mazda.
    Su i costi di produzione dei motori destinati alle auto termiche, su i prezzi di listino. Questo potrebbe innescare conseguenze a cascata sui modelli dei segmenti inferiori, la cui convenienza a essere prodotti potrebbe essere superata da un incrocio dei costi di produzione con quelli di modelli elettrici. Tutto in linea teorica, sulla base di una tendenziale diminuzione costante del prezzo per kilowatt/ora delle batterie.
    Al lavoro per una proposta solida
    Più care le auto termiche, meno le elettriche, tuttavia, il punto d’incrocio delle due linee sembra essere destinato al rialzo rispetto alla fase attuale. Anche questa si prefigura come un rischioso passaggio verso una povertà della mobilità della quale si è molto discusso con l’orizzonte spostato sulla transizione verso il full electric.
    Tornando allo slittamento dell’adozione dei valori legati all’Euro 7, ad Autonews Europe una portavoce delle istituzioni europee ha commentato: “E’ importante garantire una preparazione esauriente di questa proposta. Sulla base delle analisi condotte finora, la Commissione sta lavorando per presentare una solida proposta entro la fine di luglio”.
    Regione Piemonte, 7 milioni di euro per le imprese contro l’inquinamento LEGGI TUTTO

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    F1, Seidl: “Gli errori della FIA devono essere arginati”

    ROMA – Il finale del Gran Premio di Abu Dhabi e altri episodi controversi durante la Formula 1 2021 hanno spinto gli addetti ai lavori a far valere la propria opinione. L’ultimo ad averlo fatto è stato il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che – in un’intervista raccolta da “motorsport-total.com” – ha detto: “Partendo dal presupposto che errare è umano, sono successe tante cose l’anno scorso che non hanno fatto bene al nostro sport. A tal proposito, è necessario un meccanismo che stronchi sul nascere eventuali decisioni sbagliate da parte della direzione di gara”.
    La proposta di Seidl
    “Le scuderie e la FIA – ha continuato il tedesco – devono investire tempo ed energie per capire cosa è successo nella scorsa stagione e porvi rimedio. Dobbiamo però accettare il fatto che anche la Federazione commetta degli errori”. Con il report ufficiale della Federazione sul finale di stagione di Yas Marina che deve ancora arrivare, la Formula 1 deve in qualche modo ricucire lo strappo avvenuto con alcuni appassionati, delusi da come il direttore di gara Michael Masi ha gestito alcuni episodi da moviola. Ora che però la nuova stagione del Mondiale sta per iniziare con il Gran Premio del Bahrain (18 marzo), cresce l’attesa per conoscere più da vicino il nuovo regolamento, che – si spera – possa evitare nuove polemiche. LEGGI TUTTO

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    F1, Seidl: “Necessario meccanismo che prevenga gli errori della FIA”

    ROMA – Dopo le controversie legate al Gran Premio di Abu Dhabi e altri episodi dubbi durante la Formula 1 2021, è cresciuta fra i tecnici e i dirigenti del paddock l’esigenza di chiedere alla FIA un miglioramento nel processo decisionale. L’ultimo ad averlo fatto è stato il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che – in un’intervista raccolta da “motorsport-total.com” – ha detto: “Partendo dal presupposto che errare è umano, sono successe tante cose l’anno scorso che non hanno fatto bene al nostro sport. A tal proposito, è necessario un meccanismo che stronchi sul nascere eventuali decisioni sbagliate da parte della direzione di gara”.
    Le parole di Seidl
    “Le scuderie e la FIA – ha continuato il tedesco – devono investire tempo ed energie per capire cosa è successo nella scorsa stagione e porvi rimedio. Dobbiamo però accettare il fatto che anche la Federazione commetta degli errori”. Con il report ufficiale della Federazione sul finale di stagione di Yas Marina che deve ancora arrivare, la Formula 1 deve in qualche modo ricucire lo strappo avvenuto con alcuni appassionati, delusi da come il direttore di gara Michael Masi ha gestito alcuni episodi da moviola. Resta da vedere come il nuovo regolamento vada ad impattare sulla prossima stagione, che inizierà il prossimo 18 marzo in Bahrain. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi compie 43 anni: gli auguri del mondo dello sport

    ROMA – Dopo 26 stagione passate nel Motomondiale, Valentino Rossi festeggerà il suo 43esimo compleanno lontano dalla MotoGp, lasciata alla fine dello scorso novembre. Dopo essersi ritirato al termine del 2021, però, il pesarese ha scelto di non fermarsi, provando a inseguire altre sfide. Rossi sarà infatti in gara nel GT World Challenge Europe, dove correrà con l’Audi R8 del team Wrt, provata proprio ieri nel corso di alcuni test sul circuito di Magny Cours. Ma le novità non riguardano solo la pista, visto che ben presto Rossi vedrà nascere la figlia della fidanzata Francesca Sofia Novello.
    Gli auguri al Dottore
    Tanti gli auguri, dal mondo del motorsport e non solo, per Valentino Rossi. In prima fila ci sono ovviamente gli account social della MotoGp, il campionato in cui il numero 46 è diventato leggenda, ma anche la Yamaha, con cui Rossi ha conquistato quattro dei nove Mondiali messi in bacheca durante la carriera. Anche l’Inter, squadra del cuore di Valentino, ha postato una foto del Dottore per il suo compleanno. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi compie 43 anni: primo compleanno lontano dalla MotoGp

    ROMA – Valentino Rossi spegne 43 candeline. Il Dottore, dopo quasi tre decadi, festeggia il compleanno lontano dal Motomondiale, in cui ha trascorso ben 26 stagioni. Dopo essersi ritirato al termine del 2021, però, il pesarese ha scelto di non fermarsi, provando a inseguire altre sfide. Rossi sarà infatti in gara nel GT World Challenge Europe, dove correrà con l’Audi R8 del team Wrt, provata proprio ieri nel corso di alcuni test sul circuito di Magny Cours. Ma le novità non riguardano solo la pista, visto che ben presto Rossi vedrà nascere la figlia della fidanzata Francesca Sofia Novello.
    Gli auguri a Rossi
    Tanti gli auguri, dal mondo del Motorsport e non solo, per Valentino Rossi. In prima fila ci sono ovviamente gli account social della MotoGp, il campionato in cui il numero 46 è diventato leggenda, ma anche la Yamaha, con cui Rossi ha conquistato quattro dei nove Mondiali messi in bacheca durante la carriera. Anche l’Inter, squadra del cuore di Valentino, ha postato una foto del Dottore per il suo compleanno. LEGGI TUTTO

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    BMW M2 CS Racing, per la MotoGP 2022 c'è la safety car da corsa

    Dopo il rinnovo di BMW come auto ufficiale della MotoGP, arriva un’interessante notizia per la stagione 2022, ormai prossima al debutto, con l’appuntamento fissato per il 6 marzo in Qatar. Questo è per il Marchio tedesco un anno importante, nel quale si festeggia il 50° anniversario di BMW M, la divisione sportiva: scende in pista, protagonista tra le moto, e auto di punta tra le safety car la BMW M2 CS Racing MotoGP™.Guarda la galleryBMW M2 CS Racing MotoGP Safety Car
    I 50 anni di BMW M
    La BMW M2 CS Racing è stata quindi appositamente ritoccata, aggiungendo barre luminose e luci anteriori e dotandola di una livrea speciale, che celebra appunto l’importante anniversario. “M sta per Motorsport, qualcosa che stiamo sottolineando con la nuova BMW M2 CS Racing MotoGP™ Safety Car. BMW M GmbH combina automobili di produzione ad alte prestazioni e motorsport sotto lo stesso tetto. È per questo motivo che abbiamo selezionato un’auto da corsa della nostra gamma BMW M Motorsport per essere la nuova Safety Car della MotoGP™, una scelta appropriata per celebrare il 50° anniversario. La BMW M2 CS Racing ha avuto successo in una vasta gamma di campionati e, come auto da corsa di razza, è perfettamente adatta a guidare le Safety Car nella massima espressione delle corse motociclistiche”, ha dichiarato Franciscus van Meel, amministratore delegato di BMW M GmbH.
    Il motorsport nel DNA
    L’auto di punta delle safety car è spinta da un biturbo a sei cilindri in linea da 3,0 litri che (a seconda della versione) può erogare fino a 450 CV. In dotazione sull’auto da corsa, ci sono poi tutta una serie di “aiuti alla guida” studiati per il motorsport: dall’ABS al DSC, passando per un differenziale meccanico a slittamento limitato con precarico e raffreddamento separato, oltre ad alberi di trasmissione realizzati ad hoc e un tetto in carbonio. “BMW M è nostro partner dal 1999 e, nel corso di questa collaborazione a lungo termine, ci ha sempre entusiasmati con nuove selezioni – ha detto Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di MotoGP™ -. Con una Safety Car basata su una vera auto da corsa, BMW M sta ancora una volta stabilendo nuovi parametri di riferimento anche quest’anno. La BMW M2 CS Racing MotoGP™ Safety Car dimostra quanto BMW M sia profondamente radicata nel motorsport. È anche un’ulteriore prova di quanto intensamente BMW M GmbH metta in gioco la sua passione per il motorsport nella nostra collaborazione”.
    BMW XM, il Suv di M Motorsport con potenza da supercar LEGGI TUTTO