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    MotoGp, Stoner: “Dopo le vittorie nei Gp feste esagerate dei piloti europei”

    ROMA – Casey Stoner ha raccontato un altro aneddoto riguardante i propri rivali di una volta. Questa volta l’australiano è infatti tornato, ai microfoni del podcast Gypsy Tales, sull’atteggiamento dei pilori europei, come Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo: “Tutto era pianificato per la festa dopo un Gran Premio, a partire dall’outfit. Si preparavano molto e l’obiettivo era mostrare all’avversario che aveva perso. Questo mi ha influenzato, ma non tanto per le celebrazioni in sé, quanto le cose che poi succedevano sul podio. Sembrava che il vincitore avesse conquistato il Mondiale e non solo una gara”.
    Il racconto di Stoner
    Festeggiamenti esagerati che, per il due volte campione del mondo in MotoGp, non erano però sono espressione di gioia per una gara vinta, ma che servivano a sottolineare il fallimento sportivo dell’avversario. “I giochetti mentali mi hanno sorpreso perché erano insoliti, ma da ciò ho imparato tanto. Io però ero contento per i miei avversari quando vincevano, anche se loro non lo capivano. Lorenzo e Pedrosa mi domandavano il motivo della mia felicità per le loro vittorie. Loro erano sospettosi, ma a me non importava delle loro strategie mentali”, ha infatti detto, concludendo, Stoner. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Da piloti europei festeggiamenti esagerati dopo Gp vinti”

    ROMA – Non è la prima volta che la visione di Casey Stoner si scontra con quella dei piloti europei, il cui atteggiamento dopo le vittorie non è piaciuto all’ex Ducati. L’australiano ha infatti criticato l’atteggiamento dei suoi rivali del continente, come Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, ai microfoni del podcast Gypsy Tales: “Tutto era pianificato per la festa dopo un Gran Premio, a partire dall’outfit. Si preparavano molto e l’obiettivo era mostrare all’avversario che aveva perso. Questo mi ha influenzato, ma non tanto per le celebrazioni in sé, quanto le cose che poi succedevano sul podio. Sembrava che il vincitore avesse conquistato il Mondiale e non solo una gara”.
    Le parole di Stoner
    Festeggiamenti esagerati che per Stoner non erano però sono espressione di gioia per una gara vinta, ma che servivano a sottolineare il fallimento sportivo dell’avversario. “I giochetti mentali mi hanno sorpreso perché erano insoliti, ma da ciò ho imparato tanto. Io però ero contento per i miei avversari quando vincevano, anche se loro non lo capivano. Ricordo che Lorenzo e Pedrosa mi chiedevano perché fossi veramente contento per i loro trionfi. Loro invece avevano sospetti, ma io delle loro strategie mentali non volevo sapere nulla”, ha infatti concluso il due volte campione del mondo in MotoGp. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA si riunisce per decidedre sui piloti russi: Mazepin a rischio

    ROMA – La FIA si pronuncerà oggi sulla partecipazione dei piloti russi a tutti i campionati automobilistici. La situazione, piuttosto delicata, coinvolge anche la Formula 1 e in particolare Nikita Mazepin, pilota della scuderia Haas, finanziata da Dmitry Mazepin, proprietario dell’Uralkali (sponsor principale del team). Il patron del colosso minerario russo è padre del pilota, fino a qualche giorno fa pronto a scendere in pista per la nuova stagione. La comunità internazionale sportiva ha però risposto duramente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che nella sostanza non può più partecipare a nessuna competizione agonistica. Si attende quindi il pronunciamento della Federazione per capire se la decisione del CIO intaccherà anche il mondo delle quattro ruote e, di conseguenza, il Circus.
    Le parole di Steiner
    Alla FIA è infatti in corso una riunione straordinaria per prendere decisioni a tal proposito. Ieri, con l’esclusione di fatto da parte del Comitato olimpico internazionale della Russia da tutte le competizioni sportive e, con la Federazione automobilistica ucraina che ha scritto alla FIA per escludere russi e bielorussi da tutte le gare a quattro ruote, Mazepin rischia seriamente il posto. Il team principal della Haas, Günther Steiner, ha detto: “La vicenda va risolta. Sulle trattative di pace non abbiamo parola, ma dobbiamo decidere sullo sponsor e sul futuro di Mazepin, che spero non si abbatti. La prossima settimana prenderemo una decisione”. Nel frattempo, però si scalda Pietro Fittipaldi, collaudatore Haas, pronto a rilevare il russo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Bei ricordi del Qatar, sono entusiasta di correre qui”

    ROMA – Andrea Dovizioso ha parlato alla vigilia del Gran Premio del Qatar, valevole per la prima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota italiano è rimasto con Razlan Razali, il quale dopo il distaccamento da Petronas ha fondato il nuovo team WithU RNF. “Sono veramente felice, non vedo l’ora di andare in Qatar – ha detto ai canali ufficiali Yamaha -. Il circuito di Losail è molto bello, ho bei ricordi di questa pista negli anni più recenti. Questo mi rende molto entusiasta, non solo di arrivare in Qatar, ma anche di iniziare la stagione e di correre sulla mia Yamaha YZR-M1”. Guarda la galleryYamaha RNF: giù i veli dalle MotoGP di Dovizioso e Binder
    L’entusiasmo di Binder
    Anche Darryn Binder, al suo esordio in classe regina, ha parlato a pochi giorni dal Gran Premio del Qatar: “Sono entusiasta di tornare in Qatar. Ho ottimi ricordi delle due gare dell’anno scorso. Inoltre, sono ancora più emozionato perché è il mio debutto in MotoGp. Abbiamo avuto otto giorni di test finora quest’anno. Lo abbiamo seguito passo dopo passo e sono fiducioso di sentirmi almeno a mio agio sulla moto. Sono pronto per iniziare il weekend del Gp in Qatar e affrontarlo giro dopo giro. Dovremo vedere come va, a che punto siamo e lavorare da lì. Non vedo l’ora di arrivare a Doha”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Anno zero per tutti, sono elettrizzato”

    ROMA – Guanyu Zhou sta già facendo parlare di sé. Rilevando il sedile che nel 2021 era di Antonio Giovinazzi, ha suscitato perplessità in Formula 1, che con lui vede il suo primo pilota cinese in pista. Zhou sarà inoltre l’unico esordiente nella stagione 2022 del Circus, che vedrà una vera e propria rivoluzione in pista. “Sono elettrizzato. Siamo di fronte a una nuova era: nuove vetture e nuovi regolamenti. Questo rappresenta un’opportunità per tutti i team, che partiranno da zero. Da quando arrivato, tutti in Alfa Romeo mi hanno aiutato”. Guarda la galleryNuova Alfa Romeo C42: Bottas e Zhou sfoggiano il tricolore
    Le parole di Zhou
    “Mi riempie di orgoglio – ha aggiunto Zhou – vedere il duro lavoro, l’impegno e la motivazione di tutti, a Hinwil come in pista. Non vedo l’ora di scendere in pista con questa macchina e lavorare con il mio team per i risultati prefissati”. Durante i test di Barcellona, Zhou ha fatto registrare qualche tempo interessante, che – però – lascia il tempo che trova. L’Alfa Romeo punta così su di lui e sull’esperienza di Valtteri Bottas per tentare di distinguersi in Formula 1 con la C42. “Appena ho visto la nuova macchina ho pensato che ora è tutto vero e si inizia a fare sul serio”, ha chiosato Zhou. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Ora si fa sul serio, partiamo tutti da zero”

    ROMA – Neanche il tempo di scendere in griglia e Guanyu Zhou, 22 anni, ha già segnato un record. È infatti lui ad essere il primo pilota cinese della storia della Formula 1, rilevando il sedile che nel 2021 era di Antonio Giovinazzi. Zhou sarà inoltre l’unico esordiente nella stagione 2022 del Circus, che vedrà una vera e propria rivoluzione in pista. “Siamo di fronte a una nuova era: nuove vetture e nuovi regolamenti. Questo rappresenta un’opportunità per tutti i team, che partiranno da zero. Da quando arrivato, tutti in Alfa Romeo mi hanno aiutato”. Guarda la galleryNuova Alfa Romeo C42: la monoposto del Biscione ha l’ala tricolore
    Sulla nuova C42
    “Mi riempie di orgoglio – ha aggiunto Zhou – vedere il duro lavoro, l’impegno e la motivazione di tutti, a Hinwil come in pista. Non vedo l’ora di scendere in pista con questa macchina e lavorare con il mio team per i risultati prefissati”. Durante i test di Barcellona, Zhou ha fatto registrare qualche tempo interessante, che – però – lascia il tempo che trova. L’Alfa Romeo punta così su di lui e sull’esperienza di Valtteri Bottas per tentare di distinguersi in Formula 1 con la C42. “Aver visto – ha concluso il cinese – con i miei occhi la nuova livrea mi dice che stiamo iniziando a fare sul serio”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi a Misano: test privati con l’Audi R8

    ROMA – È un Valentino Rossi dall’agenda piena nelle ultime ore. Pochi giorni fa il Dottore ha infatti presentato a Pesaro il VR46 Racing Team che correrà in MotoGp, mentre oggi è a Misano per una sessione di prove privata con l’Audi R8, al debutto con l’assetto 2022. Il nove volte campione del mondo prepara così la sua prima nel Fanatec GT World Challenge Europe, che affronterà con il team WRT a partire dal 1° aprile prossimo a Misano. Per Rossi questi sono i terzi test privati con l’Audi, dopo quelli di Valencia, nel dicembre 2021, e a Magny-Cours, il 14 febbraio.Guarda la galleryL’addio di Valentino Rossi e le lacrime di Francesca Sofia Novello

    Nuove sfide

    Per la prima sessione di test ufficiali, invece, Valentino Rossi è atteso al al circuito “Paul Ricard” di Castellet il prossimo 7 marzo. Il campione di Tavullia si prepara però per un’altra importante prima volta. Tra pochi giorni, infatti, diventerà papà, con la compagna Francesca Sofia Novello quasi al termine della sua dolce attesa. Periodo pieno di nuovi stimoli e sfide per Rossi, il cui nome rimarrà legato anche quest’anno alla MotoGp, visto che suo fratello Luca Marini e il rookie Marco Bezzecchi correranno per la scuderia del Dottore in questo 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, lettera della Federazione ucraina alla FIA: “Stop ai piloti russi”

    ROMA – Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha ricevuto una lettera dalla Federazione automobilistica dell’Ucraina (FAU). Da Kiev vorrebbero infatti contromisure per escludere Russia e Bielorussia dai vari campionati a quattro ruote. Inizialmente il numero uno della Federazione internazionale aveva comunicato alla FAU “pieno appoggio e supporto dalla FIA” e aveva suggerito di “non esitare a contattarlo per qualsiasi esigenza”. Così, il presidente della Federazione ucraina, Leonid Kostyuchenko, ha proposto vari veti per limitare la presenza della Russia e della Bielorussia dalle competizioni FIA. La Haas, di proprietà dell’imprenditore russo Dmitry Mazepin, è già corsa ai ripari, rimuovendo lo sponsor Uralkali e la bandiera russa dalla livrea della VF-22.
    Rischi per Mazepin?
    La FAU, nello specifico, chiede alla FIA di: “vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia durante le competizioni”, “vietare lo svolgimento di competizioni autorizzate FIA sul territorio russo e bielorusso”. E ancora: “vietare le competizioni della Federazione automobilistica russa (RAF) nel territorio ucraino”, “escludere dalla FIA tutti i membri della RAF e della Federazione automobilistica bielorussa (BAF)”, “escludere dalle commissioni FIA tutte le persone che rappresentano organizzazioni russe e bielorusse” e “vietare ai titolari di tutte le licenze rilasciate dalla RAF e dalla BAF di competere al di fuori di Russia e Bielorussia”. Si complica ulteriormente, dunque, la situazione di Nikita Mazepin, pilota russo della Haas e figlio del patron dell’Uralkali, che l’Ucraina vorrebbe escludere dalla Formula 1. LEGGI TUTTO