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    F1, Verstappen sul Gp di Abu Dhabi: “Era impossibile, ma ce l'ho fatta”

    ROMA – Max Verstappen si appresta a difendere il suo titolo mondiale in Formula 1, ma all’olandese della Red Bull piace ricordare ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il campione del mondo ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Il duello
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora tutti si aspettano la reazione di Hamilton, a cui serve un altro mondiale per agganciare a quota otto Michael Schumacher. Occhio però al bis di Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen ricorda Abu Dhabi: “Non pensavo di farcela”

    ROMA – Mentre ci si prepara alla nuova stagione di Formula 1, negli occhi di Max Verstappen ci sono ancora gli istanti finali del Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota della Red Bull ha strappato la corona d’alloro a Lewis Hamilton all’ultimo giro, con un sorpasso fulmineo e sorprendente e lo ricorda nel documentario “Verstappen – Lion Unleashed”: “Sapevo di avere 11 secondi di distacco da Hamilton e cercavo di chiudere il gap. Ma sapevo che non ce l’avrei mai fatta. Mi sono però detto che non importava e che avrei continuato a spingere”.Guarda la galleryVerstappen, festeggiamenti da “beato tra le donne” con Geri e Kelly
    Il sorpasso
    È stato infatti lo schianto di Latifi a creare le condizioni affiché Michael Masi, ormai ex direttore di gara, riducesse quel gap insormontabile. “Vedevo le bandiere gialle poi la safety car e pensavo: ‘Wow, deve essere successo qualcosa’. Da lì ho sperato di riprendere la gara. Non nascondo la felicità per la decisione di Masi”. Poi, il momento del sorpasso: “Lui non si aspettava che passassi in quella curva. In quei giorni avevamo tanta velocità massima da sfruttare e, senza DRS, potevo difendermi meglio nell’uno contro uno”. Ora Verstappen si appresta a difendere il suo prima titolo iridato dalla reazione di Hamilton e della Mercedes, duramente sconfitta di Yas Marina. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Punto sempre al massimo, Losail adatta alla Ducati”

    ROMA – Pecco Bagnaia arriva con grande entusiasmo al primo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, ai microfoni dei media ufficiali Ducati, ha parlato in vista del Gran Premio del Qatar, che aprirà una stagione in cui il vicecampione del 2021 punterà sicuramente al titolo dopo il secondo posto alle spalle di Fabio Quartararo. “Il primo Gran Premio dell’anno è sempre un momento speciale e disputarlo in notturna, in Qatar, rende l’atmosfera ancora più suggestiva – ha detto -. Dopo la pausa invernale, abbiamo avuto solamente cinque giornate di test a Sepang e a Mandalika per poterci preparare all’inizio del campionato, perciò sarà davvero importante riuscire a sfruttare bene anche le giornate di venerdì e sabato per terminare le ultime prove di setup in vista della gara. Il Losail International Circuit è una pista che si presta molto alle caratteristiche della nostra Desmosedici, perciò sono fiducioso e, come sempre, punterò ad ottenere il massimo risultato”.
    L’entusiasmo di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della gara di Losail: “Sono pronto per disputare il primo Gp della stagione in Qatar. Quest’anno come non mai, mi sento determinato e forte, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Nel 2021, qui a Losail eravamo stati veloci sia durante i test che nelle prove, ma poi in gara non siamo riusciti ad ottenere i risultati sperati. Spero vada diversamente quest’anno e di riuscire ad iniziare la stagione subito da protagonista”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia verso il Qatar: “Sono fiducioso, punto sempre al massimo”

    ROMA – “Il primo Gran Premio dell’anno è sempre un momento speciale e disputarlo in notturna, in Qatar, rende l’atmosfera ancora più suggestiva”. Pecco Bagnaia arriva con grande entusiasmo al primo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, ai microfoni dei media ufficiali Ducati, ha parlato in vista del Gran Premio del Qatar, che aprirà una stagione in cui il vicecampione del 2021 punterà sicuramente al titolo dopo il secondo posto alle spalle di Fabio Quartararo. “Dopo la pausa invernale, abbiamo avuto solamente cinque giornate di test a Sepang e a Mandalika per poterci preparare all’inizio del campionato, perciò sarà davvero importante riuscire a sfruttare bene anche le giornate di venerdì e sabato per terminare le ultime prove di setup in vista della gara – ha aggiunto -. Il Losail International Circuit è una pista che si presta molto alle caratteristiche della nostra Desmosedici, perciò sono fiducioso e, come sempre, punterò ad ottenere il massimo risultato”.
    Le parole di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista della gara di Losail: “Sono pronto per disputare il primo Gp della stagione in Qatar. Quest’anno come non mai, mi sento determinato e forte, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Nel 2021, qui a Losail eravamo stati veloci sia durante i test che nelle prove, ma poi in gara non siamo riusciti ad ottenere i risultati sperati. Spero vada diversamente quest’anno e di riuscire ad iniziare la stagione subito da protagonista”. LEGGI TUTTO

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    The One, tra lusso, comfort e 50 supercar: in vendita la villa più cara del mondo

    Si chiama The One, a sottolineare la sua unicità, che emerge palese dopo aver dato un’occhiata rapida a qualche foto. Si erge in tutto il suo lusso nel celebre quartiere vip di Bel Air, Los Angeles. Parliamo di 9.755 metri quadrati distribuiti su tre piani, senza contare gli spazi all’aperto, dove spiccano le piscine e il giardino, e la zona inferiore, con un garage (forse è meglio definirlo salone…) che può ospitare fino a 50 automobili. Si tratta della casa più costosa al mondo: ed è in vendita, con un pieno di supercar e auto da collezione comprese nel prezzo. Costa 500 milioni di dollari (al cambio, più di 450 milioni di euro) ed è all’asta su Concierge Auctions.Guarda la galleryA Los Angeles in vendita la mega villa con 50 supercar: il prezzo è di 450 milioni di euro
    Cinema, piscine, centri benessere e non solo
    Non ci troviamo di fronte a una villa normale. The One infatti è gigantesca: vanta 9 camere da letto, un salone sotterraneo per 50 auto, una discoteca da 900 persone, un centro Spa & benessere che rassomiglia in tutto e per tutto a un vero stabilimento termalo, e ben 7 fra piscine e vasche idromassaggio. Una “chicca” è poi il fossato che si estende intorno all’abitazione. E all’interno? Di tutto e di più. Dal cinema con 50 posti, diverse cucine, un’ala della casa dedicata esclusivamente agli ospiti, sale da biliardo e bowling e zone con esposte diverse opere d’arte.
    Compri la casa e hai 50 supercar pronte
    Una casa, insomma, destinata a poche persone al mondo. Finita all’asta in seguito a un fallimento. Lo sviluppatore immobiliare Nile Niami infatti non aveva onorato oltre 166 milioni di dollari di prestito, ritrovandosi obbligato a dichiarare fallimento. Adesso, per recuperare alcune delle perdite per i creditori, la Corte Superiore della contea di Los Angeles ha nominato Ted Lanes della Lanes Management come curatore fallimentare. Lanes ha avuto così il compito di terminare la costruzione, assicurarsi tutti i permessi e trovare un acquirente. In modo da ingolosire qualche miliardario, The One verrà offerta in vendita con il garage fornito di supercar e auto da collezione. E non saranno di certo poche vetture: lo spazio c’è.
    Mohammed Ben Sulayem: Ferrari e altri gioiellini nella collezione milionaria del nuovo presidente FIA LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ritiro? Quando non lotterò più per la top-3”

    ROMA – Marc Marquez ha parlato al canale Youtube della Honda in occasione dei dieci anni in MotoGp con la scuderia giapponese. Il pilota di Cervera, dopo due anni difficili, vuole tornare protagonista in classe regina, dove l’obiettivo non può che essere il titolo. “In questi dieci anni abbiamo ottenuto risultati grandiosi ed è qualcosa di speciale – ha detto -. Cercheremo di vincere il titolo per celebrare questa ricorrenza al meglio. Il miglior compagno è Dani Pedrosa. Ho imparato molto da lui, ho imparato da lui come si guida una MotoGp. Nel 2013 ero come un ragazzo a scuola che cerca di imitare il più bravo della classe. Dico sempre che voglio far parte della storia della Honda, insieme abbiamo raggiunto grandi cose ma mi sento parte della Honda, ho firmato quattro anni di contratto perché me lo sentivo. Non sai mai nel futuro ma per i prossimi dieci anni voglio continuare e divertirmi, non so se sarò ancora in MotoGp perché se non sarò più al livello di stare tra i migliori 3, per me non è correre”.
    Sugli infortuni
    “Nel 2020 ho capito che hai solamente un corpo, se hai cura del tuo corpo puoi fare molte gare – ha aggiunto Marquez –. Lo scorso anno ho avuto la diplopia, probabilmente anni fa mi sarei fatto operare per essere pronto per i test ma invece questo inverno ho solamente seguito il consiglio dei dottori pur sapendo che avrei potuto iniziare la stagione durante la pausa estiva. Devo prendermi cura del mio corpo se voglio correre per altri anni ma questo non significa che non prenderò rischi in pista, perché questo è il mio stile. Se dovessi avere un infortunio, sarò paziente. Ho imparato questo dal 2020. Mi sono rotto il braccio e ho corso dopo pochi giorni. Questo è il mio grande rimpianto, mi è costato il 2020 e il 2021”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Resterò fin quando starò tra i migliori”

    ROMA – “In questi dieci anni abbiamo ottenuto risultati grandiosi ed è qualcosa di speciale. Cercheremo di vincere il titolo per celebrare questa ricorrenza al meglio. Il miglior compagno è Dani Pedrosa. Ho imparato molto da lui, ho imparato da lui come si guida una MotoGp. Nel 2013 ero come un ragazzo a scuola che cerca di imitare il più bravo della classe”. Marc Marquez ha parlato al canale Youtube della Honda in occasione dei dieci anni in MotoGp con la scuderia giapponese. Il pilota di Cervera, dopo due anni difficili, vuole tornare protagonista in classe regina, dove l’obiettivo non può che essere il titolo. “Dico sempre che voglio far parte della storia della Honda, insieme abbiamo raggiunto grandi cose ma mi sento parte della Honda, ho firmato quattro anni di contratto perché me lo sentivo – ha detto -. Non sai mai nel futuro ma per i prossimi dieci anni voglio continuare e divertirmi, non so se sarò ancora in MotoGP perché se non sarò più al livello di stare tra i migliori 3, per me non è correre”.
    Sugli infortuni
    “Nel 2020 ho capito che hai solamente un corpo, se hai cura del tuo corpo puoi fare molte gare – ha aggiunto Marquez –. Lo scorso anno ho avuto la diplopia, probabilmente anni fa mi sarei fatto operare per essere pronto per i test ma invece questo inverno ho solamente seguito il consiglio dei dottori pur sapendo che avrei potuto iniziare la stagione durante la pausa estiva. Devo prendermi cura del mio corpo se voglio correre per altri anni ma questo non significa che non prenderò rischi in pista, perché questo è il mio stile. Se dovessi avere un infortunio, sarò paziente. Ho imparato questo dal 2020. Mi sono rotto il braccio e ho corso dopo pochi giorni. Questo è il mio grande rimpianto, mi è costato il 2020 e il 2021”. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Mazepin correrà come neutrale, la Haas cambierà livrea

    ROMA – Nikita Mazepin potrà continuare a correre in Formula 1. E’ questa la decisione più importante presa oggi dalla FIA, riunitasi oggi in un consiglio strordinario a seguito dell’aggravarsi del conflitto in Ucraina. Nello specifico, la nota della Federazione dice che “piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti e funzionari potranno partecipare a competizioni internazionali o locali solo in qualità di neutrale e sotto la ‘bandiera FIA’, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso”. Via anche da divisa, equipaggiamento e vetture “simboli, colori, inno, bandiere nazionali russa e bielorussa”. La Uralkali, azienda mineraria vicina al presidente russo Putin e proprietà del padre di Nikita Mazepin, Dmitry Mazepin, non potrà dunque più essere sponsor della Haas. La stessa scuderia dovrà cambiare la livrea delle monoposto, inizialmente ispirata alla bandiera russa, come ha già fatto durante i test di Barcellona. 
    Funzionari russi e bielorussi sospesi
    Pugno di ferro invece nei confronti dei dirigenti provenienti da Russia o Bielorussia. Si legge infatti nella nota: “Rappresentanti dei membri FIA russi e bielorussi dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità, siano essi funzionari eletti o membri di commissioni”. Ancora più dure le misure contro le Federazioni automobilistiche russe e bielorusse, che non riceveranno più alcuna sovvenzione da parte della FIA. Confermata anche la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 di Russia del 25 settembre prossimo, mentre nessun team russo o bielorusso potrà partecipare a nessuna competizione FIA. Tutte le disposizioni, specifica il cominicato, sono da intendersi “fino a nuovo avviso”, con il presidente Mohammed Ben Sulayem, che continua a monitorare la situazione in Ucraina.
    Ben Sulayem: “Da FIA decisioni rapide”
    Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Mohammed Ben Sulayem accompagna la nota con questa dichiarazione: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e sgomento e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato le sue decisioni a Formula 1, Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali della FIA sarà presentata al meeting del WMSC in Bahrain per l’approvazione”. E ancora: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”. LEGGI TUTTO