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    F1, Verstappen: “Del Bahrain prendiamo gli aspetti positivi”

    ROMA – Max Verstappen si prepara per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota olandese, dopo i problemi che lo hanno costretto al ritiro in Bahrain, vuole ripartire al massimo nel weekend di Jeddah. “Lo scorso fine settimana è stato un duro colpo per tutti noi, vinciamo e perdiamo come squadra e torneremo più forti questa settimana – ha detto -. Abbiamo un buon pacchetto e siamo stati competitivi in Bahrain, quindi ci sono aspetti positivi da prendere da quanto avvenuto a Sakhir, e abbiamo una stagione molto lunga davanti, è stata solo la prima gara. Guardando avanti all’appuntamento di Jeddah, la pista è ancora abbastanza da scoprire per noi. L’anno scorso l’umidità è stata un fattore e hanno apportato alcune piccole modifiche alla visibilità nel settore uno, quindi sono curioso di vedere come sarà questa volta quel tratto del tracciato reso sulla carta più rapido. È una pista davvero veloce con rettilinei e curve ad alta velocità e quest’anno le auto sono leggermente più pesanti quindi sarà davvero interessante vedere come si comporteranno. Non vedo l’ora, dovrebbe essere divertente”.
    Il commento di Perez
    Anche Sergio Perez ha parlato in vista della seconda tappa stagionale: “Un anno fa a Jeddah non ho concluso la corsa e anche per effetto del podio sfumato all’ultimo giro in Bahrain ho tanta voglia di rifarmi. La pista è molto impegnativa e lo sarà ancora di più con queste nuove vetture. Non dobbiamo dimenticare che a Sakhir siamo stati veloci e che la vettura è competitiva, si tratta solo di dimostrare il pieno potenziale della RB18 con una gara pulita”. LEGGI TUTTO

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    Termoli, ora è ufficiale: accordo raggiunto da Stellantis per la nuova Gigafactory

    Nascerà nell’impianto di Termoli la nuova Gigafactory di Automotive Cells Company. Carlos Tavares, CEO di Stellantis ha parlato di una “trasformazione dell’impianto esistente”, il terzo in Europa in cui verranno prodotti elementi necessari per batterie di nuova generazione.
    Stellantis: sospeso import ed export con la Russia
    Dettagli del progetto
    Il via libera alla riqualificazione della fabbrica è arrivato dopo l’ufficialità dell’ingresso nella ACC della Stella a Tre punte e di una lettera d’intenti con il Ministero dello Sviluppo Economico. I tre partner, dunque, si impegnano a trasformare la struttura esistente per sostenere lo sviluppo della capacità industriale della ACC ad almeno 120 gigawattora entro il 2030 e ad ampliare lo sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione.
    Un investimento per la città
    “Siamo grati a tutte le persone coinvolte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona ACC come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile”.
    Un occhio al futuro
    Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti.
    Stellantis: conti record primo anno, utile triplicato LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen verso Jeddah: “In Bahrain anche aspetti positivi”

    ROMA – “Lo scorso fine settimana è stato un duro colpo per tutti noi, vinciamo e perdiamo come squadra e torneremo più forti questa settimana. Abbiamo un buon pacchetto e siamo stati competitivi in Bahrain, quindi ci sono aspetti positivi da prendere da quanto avvenuto a Sakhir, e abbiamo una stagione molto lunga davanti, è stata solo la prima gara”. Max Verstappen si prepara per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota olandese, dopo i problemi che lo hanno costretto al ritiro in Bahrain, vuole ripartire al massimo nel weekend di Jeddah. “Guardando avanti all’appuntamento di Jeddah, la pista è ancora abbastanza da scoprire per noi – ha aggiunto -. L’anno scorso l’umidità è stata un fattore e hanno apportato alcune piccole modifiche alla visibilità nel settore uno, quindi sono curioso di vedere come sarà questa volta quel tratto del tracciato reso sulla carta più rapido. È una pista davvero veloce con rettilinei e curve ad alta velocità e quest’anno le auto sono leggermente più pesanti quindi sarà davvero interessante vedere come si comporteranno. Non vedo l’ora, dovrebbe essere divertente”.
    Le parole di Perez
    Anche Sergio Perez ha parlato in vista della seconda tappa stagionale: “Un anno fa a Jeddah non ho concluso la corsa e anche per effetto del podio sfumato all’ultimo giro in Bahrain ho tanta voglia di rifarmi. La pista è molto impegnativa e lo sarà ancora di più con queste nuove vetture. Non dobbiamo dimenticare che a Sakhir siamo stati veloci e che la vettura è competitiva, si tratta solo di dimostrare il pieno potenziale della RB18 con una gara pulita”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis a Razgatlioglu: “Il piano A è continuare con Quartararo”

    ROMA – Quali piloti per la Yamaha del futuro? C’è chi spera però in un posto nel team factory, come Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, e chi si sta invece guardando intorno, come Fabio Quartararo, iridato invece per la MotoGp. Il managing director della casa di Iwata fa però chiarezza a “Speed Week”: “La nostra priorità è raggiungere un accordo con Quartararo. Se ci fosse la firma del francese, allora non ci sarebbe posto nel team ufficiale”. A mettere in crisi il piano della Yamaha potrebbe essere però il ritorno della diplopia di Marc Marquez, che potrebbe innescare un domino nel mercato piloti.
    Apertura a Razgatlioglu
    Se il problema alla vista del pilota della Honda dovesse infatti rivelarsi più grave del previsto, allora l’Ala dorata sarebbe pronta a scendere il picchiata sul mercato, con Fabio Quartararo che sarebbe un profilo preso in forte considerazione. A quel punto, per Razgatlioglu si spalancherebbero le porte per la M1 ufficiale e Jarvis sembra sottolineare comunque questo clima di incertezza: “In ogni caso aspetteremo e vedremo cosa succederà”. Nel frattempo il dirigente della Yamaha elogia il pilota turco: “Ha abilità eccezionali e penso che un suo arrivo in MotoGp potrebbe dare grande entusiasmo”. Uno spiraglio che potrebbe accendere le speranze dell’agente di Razgatlioglu, Kenan Sofluoglu, che ha già declinato l’offerta del team satellite di Razlan Razali. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis a Razgatlioglu: “Aspettiamo e valuteremo”

    ROMA – Lin Jarvis fa luce sulle intenzioni della Yamaha per quanto riguarda i piloti del futuro. Chi spera però in un posto nel team factory è Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, che sarebbe pronto a prendere il posto di Fabio Quartararo, iridato invece per la MotoGp. Il managing director della casa di Iwata ha infatti detto a “Speed Week”: “La nostra priorità è raggiungere un accordo con Quartararo. Se ci fosse la firma del francese, allora non ci sarebbe posto nel team ufficiale”. A mettere in crisi il piano della Yamaha potrebbe essere però il ritorno della diplopia di Marc Marquez, che potrebbe innescare un domino nel mercato piloti.
    Le parole di Jarvis
    Se il problema alla vista del pilota della Honda dovesse infatti rivelarsi più grave del previsto, allora l’Ala dorata sarebbe pronta a scendere il picchiata sul mercato, con Fabio Quartararo che sarebbe un profilo preso in forte considerazione. A quel punto, per Razgatlioglu si spalancherebbero le porte per la M1 ufficiale e Jarvis sembra sottolineare comunque questo clima di incertezza: “In ogni caso aspetteremo e vedremo cosa succederà”. Nel frattempo il dirigente della Yamaha elogia il pilota turco: “Ha abilità eccezionali e penso che un suo arrivo in MotoGp potrebbe dare grande entusiasmo”. Un’apertura che fa ben sperare l’entourage di Razgatlioglu che ha già rifiutato l’offerta di un team satellite. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La Ferrari sembra aver superato tutti”

    ROMA – L’avvio stentato della Mercedes in Formula 1 ha già messo in cattiva luce lo sviluppo della W13. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad strapparare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma solo perché le Red Bull sono uscite dai giochi. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Il commento di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che così commenta: “Ridurre la resistenza da una macchina fino a eliminarla è semplice: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore e faremo questo in Arabia Saudita”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il nostro problema non è nella power unit”

    ROMA – Un inizio a tinte chiaroscure questo della Mercedes in Formula 1. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad agguantare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma in questo senso è stato decisivo il blackout di entrambe le Red Bull. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Le parole di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che commenta: “Eliminare la resistenza da una macchina è facile: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore, a Jeddah faremo questo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, sarà Gp della Malesia fino al 2024: nuovo accordo con Sepang

    ROMA – Il Gran Premio della Malesia sarà una tappa del Motomondiale fino al 2024. L’annuncio ufficiale arriva dopo l’accordo raggiunto da Dorna Sports e il comitato organizzatore dell’evento. Qui si è svolta la prima sessione di test della MotoGp, lo shakedown, con i debuttanti alle prese con le nuove moto e si correrà il prossimo 23 ottobre nella penultima tappa di questo 2022. Da quest’anno, inoltre, l’evento prenderà la nomenclatura di Petronas Grand Prix of Malaysia, con la compagnia petrolifera malese title sponsor fino al 2024.
    L’ultimo precedente
    Il numero uno di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha commentato così il nuovo accordo: “Siamo molto felici di confermare che il Gran Premio della Malesia rimarrà in calendario almeno fino al 2024. La Malesia è un mercato vitale per la MotoGp ed è un piacere correre a Sepang e testimoniare l’incredibile passione di questi tifosi. Siamo ansiosi di tornare a correre qui. Petronas? Non ci può essere title sponsor migliore, un marchio iconico per il nostro sport”. Era il 2019 quando ci fu l’ultimo Gran Premio della Malesia, con Maverick Vinales a vincere sulla Yamaha, Marquez (Honda) secondo e Andrea Dovizioso (Ducati) terzo.   LEGGI TUTTO