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    MotoGp, dalla Spagna: “L'Aprilia ha scelto il team di Razali come satellite”

    ROMA – Sarebbe Razlan Razali il prescelto dall’Aprilia per guidare il futuro team satellite. È il quotidiano spagnolo “Marca” a riportare la notizia, specificando come la giornata di test ieri a Jerez sia stata propiziatoria per intavolare definitivamente la discussione. Tutta la squadra del dirigente malese dovrebbe dunque cambiare sponsor: dalla Yamaha alla casa di Noale, che a breve dovrebbe perdere le concessioni assicurate dalla MotoGp nell’ottica di una concorrenza equilibrata tra le varie squadre nel paddock.
    Verso il 2023
    Il lavoro svolto dalla scuderia italiana sembra infatti portare i suoi primi frutti. Aleix Espargaro ha portato l’Aprilia alla sua prima vittoria in MotoGp e il podio a Jerez sembra confermarne il trend positivo. Per la casa di Noale portrebbe dunque essere arrivato il momento di fare uno step in avanti: diventare un team capace di gestire in griglia quattro moto e altrettanti piloti. Al momento Razali sta curando le prestazioni di Andrea Dovizioso e del rookie Darryn Binder. L’italiano in particolare sembra soffrire questo iniziale momento di adattamento alla nuova moto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, dalla Spagna: “Affare fatto tra Razali e l'Aprilia”

    ROMA – L’Aprilia avrebbe scelto Razlan Razali come team manager della sua futura scuderia satellite. La notizia arriva dalla Spagna e l’ha riportata “Marca”, che specifica come la giornata di test ieri a Jerez sia stata propiziatoria per intavolare definitivamente la discussione. Tutta la squadra del dirigente malese dovrebbe dunque cambiare sponsor: dalla Yamaha alla casa di Noale, che a breve dovrebbe perdere le concessioni assicurate dalla MotoGp nell’ottica di una concorrenza equilibrata tra le varie squadre nel paddock.
    Il futuro dell’Aprilia
    Il lavoro svolto dalla scuderia italiana sembra infatti portare i suoi primi frutti. Aleix Espargaro ha portato l’Aprilia alla sua prima vittoria in MotoGp e il podio a Jerez sembra confermarne il trend positivo. Per la casa di Noale portrebbe dunque essere arrivato il momento di fare uno step in avanti: diventare un team capace di gestire in griglia quattro moto e altrettanti piloti. Al momento Razali sta curando le prestazioni di Andrea Dovizioso e del rookie Darryn Binder. L’italiano in particolare sembra soffrire questo iniziale momento di adattamento alla nuova moto. Il tutto mentre la Suzuki – prossima all’addio alla fine del 2022 – rischia di innescare un domino nel mercato piloti, che potrebbe già accendersi. LEGGI TUTTO

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    F1, McLaren sugli insulti a Hamilton: “Aperta un'indagine”

    ROMA – Insulti via social da un impiegato della McLaren per Lewis Hamilton. Tutto parte nel 2020, quando il pilota della Mercedes salta il secondo Gp del Bahrain perché positivo al Covid. Il team di Woking ha diramato una nota a riguardo, specificando che si avvierà un’indagine per accertare la colpevolezza del proprio dipendente. Nella nota si sottolinea, inoltre, che questi commenti sono “completamente in contrasto con i nostri valori e la nostra cultura. Prendiamo la questione estremamente sul serio e ha la priorità”.
    La situazione
    Lewis Hamilton ha sempre sottolineato come abbia faticato per emergere in un contesto come quello della Formula 1. Ciononostante, il britannico ha messo in bacheca sette titoli mondiale, di cui il primo fra questi conquistato proprio con la McLaren, prima del passaggio in Mercedes. Questa volta il colpevole sarebbe stato subito individuato e la McLaren deciderà la sanzione più appropriata. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Il nostro sport è in crescita negli USA, sarà fantastico”

    ROMA – “È eccitante essere qui e penso che il Gran Premio di Miami sarà un grande evento per noi. In Texas ci siamo sempre trovati bene e la prima gara che ho fatto qui è stata Indianapolis nel 2007. Ma adesso, con Netflix e “Drive to Survive” siamo in crescita. Abbiamo due Gran Premi negli Stati Uniti e ne avremo un altro a Las Vegas l’anno prossimo. Sarà un successo”. Queste le parole di Lewis Hamilton, intervistato dalla “ABC” per la trasmissione “Good Morning America”, a pochi giorni dalla tappa di Miami. “Non ho mai capito perché alla gente qui non piacesse la Formula 1. Tutti vanno pazzi per la Nascar, ma Netflix, in particolare durante la pandemia, ha fatto conoscere il nostro sport”.
    Le parole di Hamilton
    Da sempre schierato a favore dell’inclusione sociale e contro il razzismo, Hamilton afferma: “Eravamo piuttosto soli, essendo la mia famiglia l’unica famiglia nera nel paddock. Molto spesso sono stato l’unica persona di colore nella stanza e quando ho cercato di parlare di inclusione non c’è stato un grande riscontro. Per questo ho creato la Hamilton Commission, perché si insista su educazione e integrazione”. E ancora il pilota Mercedes: “Ora abbiamo fondato Mission 44, che ho finanziato io stesso, per ottenere più rappresentanza, supporto e responsabilizzazione per i gruppi svantaggiati. I piloti sono 20, ma ci sono 40.000 posti di lavoro tra ingegneri, meccanici, addetti al marketing, eccetera. Nella mia squadra due anni fa c’era solo il 3% di diversità su 2.000 persone: stiamo lavorando su questo aspetto per affrontare nuove sfide”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti: “Ducati può lottare per il Mondiale con Quartararo”

    ROMA – La Ducati torna a prendersi la scena in MotoGp e lo fa con Pecco Bagnaia, vincitore a Jerez del Gran Premio di Spagna. Il pilota italiano si rilancia in ottica classifica piloti e manda un messaggio a tutto il paddock. Così come sembra mandarlo Paolo Ciabatti, direttore sportivo della casa di Borgo Panigale, intervistato da “Sky Sport”: “È stato un successo rilevante, avevamo iniziato l’annata con la quello di Bastianini, ma il team ufficiale era rimasto sottotono nelle prime tappe. Aver vinto a Jerez, in una pista non particolarmente favorevole a noi ha reso il weekend davvero incredibile. Ne avevamo bisogno. Quartararo è davanti, è vero, ma ora abbiamo quello che serve per mettergli i bastoni fra le ruote”.
    Le parole di Ciabatti
    Messo in soffitta il trionfo di Bagnaia, la Ducati si è concentrata sui test da svolgere sempre sulla pista di Jerez. Le Ducati in pista sono otto e Ciabatti illustra il programma: “Ogni pilota nei test a Jerez ha un’agenda di lavoro diversa. Bagnaia ha già finito, gli fa ancora male la spalla, meglio non forzarla. Miller non ha provato nulla di speciale. I piloti di Pramac stanno facendo un lavoro diverso”. In casa Ducati però già si prospetta un mercato piloti denso, a tal proposito il manager italiano ha detto: “Bastianini e Martin sono con noi dal 2021, stanno facendo bene. Puntiamo su di loro per il futuro. Nel team ufficiale c’è un solo posto, ma l’obiettivo è di tenerli entrambi su una Ducati. Entro giugno la situazione si chiarirà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Suzuki lascerà il paddock a fine 2022

    ROMA – La Suzuki lascerà la MotoGp alla fine del 2022. È la clamorosa indiscrezione lanciata da “Motorsport.com” nella giornata dei test della classe regina sul circuito di Jerez, appena poche ore dopo il termine del Gran Premio di Spagna vinto da Pecco Bagnaia. La casa di Hamamatsu dunque svincolerà i propri piloti al termine di questa stagione e per i due spagnoli – Joan Mir e Alex Rins, entrambi in scadenza di contratto – il mercato potrebbe dunque aprirsi in anticipo.
    Il futuro di Rins e Mir
    A questo punto il domino nel paddock del Motomondiale potrebbe innescarsi presto. Rins e Mir potrebbero aver ricevuto un preavviso dalla Suzuki per iniziare a guardarsi intorno. Sempre “Motorsport” afferma che quest’ultimo prenderà il posto di Pol Espargaro e farà quindi coppia con Marc Marquez nella Honda. Sembra invece più incerto il futuro di Rins, al momento terzo in classifica piloti con Enea Bastianini. Il pilota di Barcellona potrebbe dunque ritrovarsi senza una sella per la stagione 2023, che non vedrà moto Suzuki in griglia per un marchio che già aveva abbandonato la MotoGp di recente, per poi rientrare nel 2015. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Il nostro sport è in piena espansione negli USA”

    ROMA – “Il Gran Premio di Miami sarà un grande evento per noi ed è emozionante essere qui. La prima gara che ho fatto in America è stata Indianapolis nel 2007. Ma adesso, con Netflix e “Drive to Survive”, siamo in espansione piena. Abbiamo due Gran Premi negli Stati Uniti e ne avremo un altro a Las Vegas l’anno prossimo. Sarà un successo”. Così Lewis Hamilton alla “ABC” per la trasmissione “Good Morning America”, a pochi giorni dalla tappa di Miami. “Non ho mai capito perché alla gente qui non piacesse la Formula 1. Tutti vanno pazzi per la Nascar, ma Netflix, in particolare durante la pandemia, ha fatto conoscere il nostro sport”, ha aggiunto il britannico.
    Sull’inclusione sociale
    Da sempre schierato a favore dell’inclusione sociale e contro il razzismo, Hamilton afferma: “Eravamo piuttosto soli, essendo la mia famiglia l’unica famiglia nera nel paddock. Molto spesso sono stato l’unica persona di colore nella stanza e quando ho cercato di parlare di inclusione non c’è stato un grande riscontro. Per questo ho creato la Hamilton Commission, perché si insista su educazione e integrazione”. E ancora il pilota Mercedes: “Ora abbiamo fondato Mission 44, che ho finanziato io stesso, per ottenere più rappresentanza, supporto e responsabilizzazione per i gruppi svantaggiati. I piloti sono 20, ma ci sono 40.000 posti di lavoro tra ingegneri, meccanici, addetti al marketing, eccetera. Stiamo lavorando in questa direzione per cercare una maggiore diversità nel gruppo dei lavoratori nel Circus”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Ciabatti: “Possiamo ostacolare Quartararo per il titolo”

    ROMA – La Ducati prova a riprendersi la MotoGp e la vittoria di Pecco Bagnaia, mattatore a Jerez nel Gran Premio di Spagna, sembra dare un’indicazione importante per il campionato. Il pilota italiano si rilancia in ottica classifica piloti e Paolo Ciabatti, direttore sportivo della casa di Borgo Panigale intervistato da “Sky Sport”, ha detto: “È stato un successo rilevante, avevamo iniziato l’annata con la quello di Bastianini, ma il team ufficiale era rimasto sottotono nelle prime tappe. Aver vinto a Jerez, in una pista non particolarmente favorevole a noi ha reso il weekend davvero incredibile. Ne avevamo bisogno. Quartararo è davanti, è vero, ma ora abbiamo quello che serve per mettergli i bastoni fra le ruote”.
    Il commento di Ciabatti
    Messo in soffitta il trionfo di Bagnaia, la Ducati si è concentrata sui test da svolgere sempre sulla pista di Jerez. Le Ducati in pista sono otto e Ciabatti illustra il programma: “Ogni pilota nei test a Jerez ha un’agenda di lavoro diversa. Bagnaia ha già finito, gli fa ancora male la spalla, meglio non forzarla. Miller non ha provato nulla di speciale. I piloti di Pramac stanno facendo un lavoro diverso”. In casa Ducati però già si prospetta un mercato piloti denso, a tal proposito il manager italiano ha detto: “Bastianini e Martin sono con noi dal 2021, stanno facendo bene. Per il futuro pensiamo a loro. C’è un solo posto nel team ufficiale , ma l’obiettivo trattenerli entrambi con noi. Attendiamo un chiarimento della situazione entro giugno”. LEGGI TUTTO