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    F1, Gp Miami: Leclerc secondo nelle terze libere tra le due Red Bull

    MIAMI – La terza e ultima sessione di prove libere del Gp di Miami, quinto appuntamento del mondiale F1, vede Sergio Perez firmare il miglior tempo. Alle sue spalle, a +0.194, Charles Leclerc, che è apparso parecchio conservativo nella guida per evitare incidenti che avrebbero irrimediabilmente le qualifiche. Rischi che invece si è preso Max Verstappen, terzo, che è andato a pochi centimetri dallo sbattere contro le barriere. Settimo Carlos Sainz. Anche questa sessione è stata interrotta per una decina di minuti da una bandiera rosssa, a causa dell’uscita di pista di Esteban Ocon, un incidente che ha ricalcato in tutto e per tutto quello dello spagnolo della Ferrari nelle sessioni del venerdì.
    La classifica della sessione

    Sergio Perez (Red Bull) 1:30.304
    Charles Leclerc (Ferrari) +0.194
    Max Verstappen (Red Bull) +0.345
    Fernando Alonso (Alpine) +0.732
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +0.745
    Mick Schumacher (Haas) +0.746
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.868
    Kevin Magnussen (Haas) +0.923
    Alexander Albon (Williams) +1.197
    Lando Norris (McLaren) +1.290 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Miami: Leclerc secondo nelle FP3 dietro a Perez, Verstappen terzo

    MIAMI – Sergio Perez fa segnare il miglior tempo nella terza sessione di prove libere del Gp di Miami, quinto appuntamento del mondiale F1. Alle sue spalle, a +0.194, Charles Leclerc, che è apparso parecchio conservativo nella guida per evitare incidenti che avrebbero irrimediabilmente le qualifiche. Rischi che invece si è preso Max Verstappen, terzo, che è andato a pochi centimetri dallo sbattere contro le barriere. Settimo Carlos Sainz. Anche questa sessione è stata interrotta per una decina di minuti da una bandiera rosssa, a causa dell’uscita di pista di Esteban Ocon, un incidente che ha ricalcato in tutto e per tutto quello dello spagnolo della Ferrari nelle sessioni del venerdì. 
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull) 1:30.304
    Charles Leclerc (Ferrari) +0.194
    Max Verstappen (Red Bull) +0.345
    Fernando Alonso (Alpine) +0.732
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +0.745
    Mick Schumacher (Haas) +0.746
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.868
    Kevin Magnussen (Haas) +0.923
    Alexander Albon (Williams) +1.197
    Lando Norris (McLaren) +1.290 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales e il confronto con Espargaro: “Non lo copierò”

    ROMA – Aleix Espargaro sta facendo volare l’Aprilia nelle prime uscite stagionali della MotoGp, occupando attualmente la seconda posizione nella classifica piloti. Per la casa italiana, però, c’è anche una nota più stonata, in quanto Maverick Vinales non sta riuscendo ad ottenere gli stessi risultati, avendo come miglior piazzamento un settimo posto in Argentina. Interpellato da The-Race sul confronto con Espargaro, l’ex pilota della Yamaha ha spiegato: “Il punto forte di Aleix è la frenata, soprattutto il frenare molto profondo in curva. È da sei anni che lavora allo sviluppo della moto, e ne trae profitto, perché è questa la qualità nel suo stile di guida, frenare fino all’apice della curva. Ha molto feeling nel farlo, cosa che io non ho. Cerchiamo di avvicinarci allo stile di guida di Aleix, perché pensiamo sia una strategia che possa pagare con questa moto, ma non è quello che voglio. Prenderò la mia strada, e verrò ripagato. Forse ci vorrà più tempo, ma ho bisogno di arrivare a guidare in maniera naturale, senza pensare troppo a cosa sto facendo e a come lo sto facendo. Questo è l’obiettivo principale, arrivare a guidare in maniera naturale”. 
    “Con gomma nuova faccio fatica” 
    La parte del weekend in cui Vinales paga più distacco nei confronti di Espargaro è la qualifica, quando è necesssario effettuare un giro veloce. Sul tema, Maverick ha dichiarato: “Sul passo gara siamo dietro di un decimo, ma nel giro veloce ne paghiamo sette. È una differenza troppo grande, dobbiamo pensare a come ridurre il gap. È difficile girare quando metto una gomma nuova, non perché ho troppo grip, ma per il setting, per come si è evoluto negli ultimi sei anni. Il ritmo è buono con le gomme usate, ma con quelle nuove sono troppo lento: posso migliorare solo un decimo e non è normale. Ci sfugge qualcosa, dobbiamo capire come migliorare”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Devo migliorare, ma non copierò lo stile di guida di Espargaro”

    ROMA – L’Aprilia ha vissuto un gran inizio di stagione di MotoGp, grazie alle prestazioni di Aleix Espargaro, attualmente secondo in classifica piloti a sette punti da Fabio Quartararo. Per la casa italiana, però, c’è anche una nota più stonata, in quanto Maverick Vinales non sta riuscendo ad ottenere gli stessi risultati, avendo come miglior piazzamento un settimo posto in Argentina. Interpellato da The-Race sul confronto con Espargaro, l’ex pilota della Yamaha ha spiegato: “Il punto forte di Aleix è la frenata, soprattutto il frenare molto profondo in curva. È da sei anni che lavora allo sviluppo della moto, e ne trae profitto, perché è questa la qualità nel suo stile di guida, frenare fino all’apice della curva. Ha molto feeling nel farlo, cosa che io non ho. Cerchiamo di avvicinarci allo stile di guida di Aleix, perché pensiamo sia una strategia che possa pagare con questa moto, ma non è quello che voglio. Prenderò la mia strada, e verrò ripagato. Forse ci vorrà più tempo, ma ho bisogno di arrivare a guidare in maniera naturale, senza pensare troppo a cosa sto facendo e a come lo sto facendo. Questo è l’obiettivo principale, arrivare a guidare in maniera naturale”. 
    Il problema in qualifica
    La parte del weekend in cui Vinales paga più distacco nei confronti di Espargaro è la qualifica, quando è necesssario effettuare un giro veloce. Sul tema, Maverick ha dichiarato: “Sul passo gara siamo dietro di un decimo, ma nel giro veloce ne paghiamo sette. È una differenza troppo grande, dobbiamo pensare a come ridurre il gap. È difficile girare quando metto una gomma nuova, non perché ho troppo grip, ma per il setting, per come si è evoluto negli ultimi sei anni. Il ritmo è buono con le gomme usate, ma con quelle nuove sono troppo lento: posso migliorare solo un decimo e non è normale. Ci sfugge qualcosa, dobbiamo capire come migliorare”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Motore 2 per voltare pagina a Miami

    Girare pagina è la missione che Formula 1 e Ferrari si sono date per il primo GP di Miami. La Formula 1 lo fa con il primo GP veramente “ammerigano” in cui lo show dovrebbe liberare tutto il suo potenziale grazie al glamour di Miami, sempre attendendo il ritorno nel 2023 di Las Vegas, non meno promettente. Nell’occasione sono stati anche comunicati i numeri della trimestrale, che parla di un raddoppio secco dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2021: da 180 a 360 milioni di dollari. Per Stefano Domenicali è «un inizio fenomenale».A suo modo vuole girare pagina anche la Ferrari, per cancellare il molesto ricordo di Imola che s’era presentata recando le migliori promesse di felicità e poi se l’era rimangiate: l’errore di Charles Leclerc sul cordolo, il ritiro di Carlos Sainz (secondo GP di fila concluso nella ghiaia), e soprattutto l’en-plein ottenuto da Max Verstappen, 34 punti per effetto delle nuove regole sulla garetta Sprint, un bottino senza precedenti per un weekend di Formula 1. 

    Secondo motore

    Il primo modo di girare pagina è, per la Ferrari, lanciare il secondo motore della stagione: si tratta di un passo molto anticipato come avevamo preannunciato a inizio stagione, per la necessità di mettere in sicurezza l’affidabilità e i livelli di consumo del V6 riprogettato ex novo, e con idee innovative nell’alimentazione. A Miami lo montano la F1-75 di Leclerc e le quattro macchine clienti – Alfa Romeo e Haas -, non Sainz che ha già dovuto farvi ricorso a Imola e che, per inciso, è incappato nel disturbante imprevisto di un taglio alla fronte, incocciando contro una maglia di fil di ferro malmessa nella pitlane.«Quando le cose vanno come sono andate a Imola devi metterle alle spalle perché non puoi farci nulla – ha detto lo spagnolo – Sono episodi (la toccata con Ricciardo dopo il via; ndr) fuori dal tuo controllo. Ma tutto può succedere come ha dimostrato il mio Real Madrid. Alla fine contro il Manchester City mancavano cinque minuti, qui ancora diciannove gare, dunque c’è tutto il tempo che serve».

    Senza sconti

    Determinatissimo anche Leclerc, di solito capace di ripartire con grande convinzione dopo inciampi di cui s’incolpa sempre senza sconti. «Ho analizzato cosa è andato storto nell’errore che mi ha retrocesso dal terzo al sesto posto, sono stato troppo ottimista ma ora si guarda avanti, c’è un GP del tutto nuovo ed è l’occasione per tornare a concentrarmi sul futuro». C’è anche chi la pagina non vuol girarla per nulla e questa è la Red Bull, in stato di grazia a Imola e ora su un circuito che teoricamente dovrebbe avvantaggiarla. Ma ogni logica tecnica sembra saltata. «Con loro sarà una battaglia molto ravvicinata – dice Charles – Non so chi sarà davanti qui, ma ci siamo preparati bene e possiamo fare grandi cose. Se facciamo tutto alla perfezione, possiamo portare a casa la terza vittoria». Ed è questo che il popolo ferrarista vuole sentirgli dire.Le uniche perplessità riguardano l’asfalto, che già nella notte tra giovedì e ieri è stato riparato alla curva 17, quella in fondo al lunghissimo rettilineo dove in meno di tre secondi si passa da 326 a 77 km orari (fonte Brembo), e anche alla 7.

    Sullo stesso argomentoFerrariF1, Gp Miami: incidente per Carlos Sainz nelle prove libere 2 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo sulle difficoltà degli altri piloti Yamaha: “Problema non mio”

    ROMA – Una Yamaha poco evoluta rispetto al 2021 e pieno di problemi ha condizionato inevitabilmente l’avvio di stagione di Fabio Quartararo. Ciò si è tradotto in prove opache del campione in carica, come il nono posto in Qatar, l’ottavo in Argentina e il settimo ad Austin, eppure il pilota francese si ritrova leader della classifica piloti di MotoGp con sette punti di vantaggio su Aleix Espargaro dopo sei gare grazie alla vittoria di Portimao e ai secondi posti di Mandalika e nell’ultimo Gran Premio a Jerez. Risultati che stonano rispetto a quelli del compagno Franco Morbidelli, oltre alle altre Yamaha di Andrea Dovizioso e Darryn Binder: i tre, insieme, hanno totalizzato 32 punti, quasi un terzo degli 89 raccolti da Quartararo. Commentando le difficoltà dei compagni di marca, Quartararo ammette: “Non è un mio problema. Ho già abbastanza a cui pensare per essere veloce con questa moto, quindi guardo a me stesso. Alla fine abbiamo sempre concluso in top 10 e questo tipo di gare dove devi dare del tuo meglio per prendere tre, quattro o cinque punti in più di quelli che ti servono li rende super importanti. Ma ad essere onesto sto guidando al limite e non ne ho più al momento”. 
    “Dovrò sempre guidare al limite”
    Quartararo, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha poi aggiunto, in riferimento al prosieguo del campionato: “Non devo essere conservativo. Avrò bisogno di dare del mio meglio ogni volta che sono in pista. Ad Austin nonostante il settimo posto ero felice perché sentivo di aver fatto il massimo, non potevo fare meglio. Ho lottato allo stesso modo per la settima che per la prima o la seconda posizione. Devo essere al limite ovunque perché so che arriveranno alcune piste dove soffriremo e la realtà è che faticheremo come successo a inizio anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Altre Yamaha in difficoltà? Non è un mio problema”

    ROMA – L’avvio di stagione di Fabio Quartararo è stato segnato da diversi alti e bassi a causa di una Yamaha che è apparsa poco migliorata rispetto allo scorso anno e in generale poco efficiente. Ciò si è tradotto in prove opache del campione in carica, come il nono posto in Qatar, l’ottavo in Argentina e il settimo ad Austin, eppure il pilota francese si ritrova leader della classifica piloti di MotoGp con sette punti di vantaggio su Aleix Espargaro dopo sei gare grazie alla vittoria di Portimao e ai secondi posti di Mandalika e nell’ultimo Gran Premio a Jerez. Risultati che stonano rispetto a quelli del compagno Franco Morbidelli, oltre alle altre Yamaha di Andrea Dovizioso e Darryn Binder: i tre, insieme, hanno totalizzato 32 punti, quasi un terzo degli 89 raccolti da Quartararo. Commentando le difficoltà dei compagni di marca, Quartararo ammette: “Non è un mio problema. Ho già abbastanza a cui pensare per essere veloce con questa moto, quindi guardo a me stesso. Alla fine abbiamo sempre concluso in top 10 e questo tipo di gare dove devi dare del tuo meglio per prendere tre, quattro o cinque punti in più di quelli che ti servono li rende super importanti. Ma ad essere onesto sto guidando al limite e non ne ho più al momento”. 
    Sui prossimi appuntamenti
    Quartararo, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha poi aggiunto, in riferimento al prosieguo del campionato: “Non devo essere conservativo. Avrò bisogno di dare del mio meglio ogni volta che sono in pista. Ad Austin nonostante il settimo posto ero felice perché sentivo di aver fatto il massimo, non potevo fare meglio. Ho lottato allo stesso modo per la settima che per la prima o la seconda posizione. Devo essere al limite ovunque perché so che arriveranno alcune piste dove soffriremo e la realtà è che faticheremo come successo a inizio anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Abbiamo zero informazioni”. Horner: “Giornata orribile”

    MIAMI – Venerdì da dimenticare per Max Verstappen, per quanto riguarda il Gran Premio di Miami di Formula 1. Il campione iridato in carica, infatti, ha dovuto fare i conti prima con dei problemi di surriscaldamento in FP1, e poi con un problema di natura meccanica in FP2 che ha portato a un principio di incendio con vere e proprie fiamme sprigionate soprattutto dai freni della posteriore destra. “È stata una giornata estremamente dolorosa. Oggi era importante girare per imparare la pista e invece ho fatto solo 4 o 5 giri veloci. Abbiamo ottenuto zero informazioni sulla mia macchina qui in questo venerdì all’insegna dei problemi”, il commento di Verstappen a De Telegraaf.
    Il commento di Horner
    Sul difficile venerdì della Red Bull è intervenuto anche Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sports ha dichiarato: “È stata una giornata orribile. Max ha avuto un problema che ci ha convinti a sostituire il cambio, poi ne ha avuto un altro che ha causato dei danni ai freni posteriori. Abbiamo portato a termine solo cinque giri, ma per fortuna con le bandiere rosse non abbiamo perso troppo tempo”, in riferimento alla due volte in cui le FP2 sono state interrotte, prima per l’incidente di Sainz e poi per il problema di Latifi, che si era fermato a bordopista.  LEGGI TUTTO