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    MotoGp, Beirer: “Vi spiego cosa è successo con Oliveira”

    ROMA – È rottura tra KTM e Miguel Oliveira. Il motorsport director della casa austriaca in MotoGp cerca di spiegare come si sia arrivati a questa situazione dalle colonne di “Motorsport Total”. “È stato stressante perché è stato come imbrogliare. Se un pilota – dice il tedesco – parla con un altro team manager, allora mi irrito. Se il pilota vede che ne sto per ingaggiare un altro, allora succede che la fiducia in un certo senso viene meno. Ma il mio compito è accordarmi con i migliori”. “Non è bello – prosegue Beirer – perché non vogliamo mettere in discussione ciò che abbiamo ottenuto insieme. È come se il suo onore fosse stato leso dalla nostra offerta di andare in Tech3 (team satellite KTM, ndr)”.
    La clausola non applicata
    La stagione di Oliveira era iniziata con la vittoria nel Gp d’Indonesia, poi un calo lo ha portato all’undicesima piazza nella classifica piloti. La KTM prende i contatti con Miller e Beirer spiega: “Prima del Mugello, sono andato a parlare con lui per confessargli che questi colloqui stavano avvenendo e gli ho fatto un’offerta per Tech3 e gli ho proposto una paga più alta. Avremmo anche potuto esercitare una clausola fino al 31 maggio che obbligava Oliveira ad accettare una delle quattro selle KTM, ma non l’abbiamo fatto per rispetto”. Oggi che la KTM è uscita allo scoperto con Miller, Oliveira è ufficialmente in uscita. Il portoghese ha già preso contatti con il team Gresini, per un domino che potrebbe portare Bastianini sulla Ducati ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Addio auto benzina, Diesel e GPL entro il 2035, la protesta dei Costruttori: “Troppo presto”

    La giornata di ieri ha rappresentato una svolta chiave nella storia della mobilità globale. Dal Parlamento è infatti arrivata l’ufficialità dello stop alla vendita di auto a benzina-Diesel e GPL dal 2035. Mentre in Italia Pd e Movimento 5 Stelle festeggiano l’importante conquista del pacchetto Fit for 55, c’è anche chi crede che il 2035 sia troppo presto per la totale abolizione dei motori endotermici.
    Chi sorride e chi polemizza
    La prossima mossa del Parlamento Europeo sarà quella di negoziare con gli stati membri per arrivare all’approvazione definitiva. Nonostante sia stato comunque accolto l’emendamento che proroga fino ai primi mesi del 2036 la possibilità di avere deroghe sulle emissioni di Co2 per i piccoli produttori di auto, i partiti di centrodestra e la maggior parte dei produttori di auto non sono per niente d’accordo sulla decisione presa e soprattutto della data limite scelta. In particolare secondo Acea l’incertezza a livello rende ogni regolamentazione a lungo termine che vada oltre questo decennio assolutamente prematura. Per questo, il consiglio dell’associazione europea dei produttori di automobili è quello di considerare tutte le incertezze che dovrà affrontare il settore automobilistico.
    La protesta dei Costruttori
    Oliver Zipse, presidente di Acea e Ceo di Bmw, ha detto la sua sulla questione: “L’industria automobilistica cobribuirà pienamente all’obiettivo di un’Europa a emissioni zero nel 2050. Una tale revisione dovrà prima di tutto valutare se l’implementazione di infrastrutture di ricarica e la disponibilità di materie prime per la produzione di batterie saranno in grado di eguagliare il continuo e rapido aumento dei veicoli elettrici a batteria in quel momento. L’ Acea chiede ai responsabili delle decisioni di adottare i diversi elementi di Fit for 55, in particolare gli obiettivi di Co2 e il regolamento sulle infrastrutture dei combustibili alternativi (Afir), come un unico pacchetto coerente”.
    Stop ai motori endotermici nel 2035: il ministro dell’Ambiente tedesco approva il piano LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Baku? Mi piace e qui può succedere di tutto”

    ROMA – I piloti arrivano al circuito di Baku per il Gran Premio dell’Azerbaijan, ottava tappa della Formula 1. Tra questi Fernando Alonso ed Esteban Ocon, che porteranno in pista l’Alpine motorizzata Renault. Per primo ha parlato lo spagnolo due volte campione del mondo, che conta di essere protagonista domenica: “Non ci sono margini di errore. Baku è una pista dove i sorpassi sono possibili e nelle mie ultime tre gare sono riuscito a guadagnare diverse posizioni in gara. Qui le qualifiche non decidono la gara. Ci sono curve ad alta e a bassa velocità oltre a un rettilineo molto lungo, per cui il setup deve essere quello giusto. Sarà interessante vedere come le nuove vetture si adatteranno a questo circuito”.
    Le impressioni di Ocon
    Poi è stato il turno di Ocon, nono in classifica piloti: “Baku mi piace e sappiamo che qui può succedere di tutto. A differenza di Monaco, ci sono molti punti di sorpasso e la tenuta al suolo è notevolmente ridotta a causa dei lunghi rettilinei e delle sezioni ad alta velocità. Vedremo azioni ruota a ruota lungo nei dritti, ma dovremo trovare un equilibrio tra la velocità di punta e carico aerodinamico per consentire un buon tempo sul giro in alcune delle curve più lente. Una buona messa a punto sarà vitale“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Beirer: “Oliveira offeso dall'offerta in Tech3”

    ROMA – “È stato stressante perché è stato come imbrogliare. Se un pilota parla con un altro team manager, allora mi irrito. Se il pilota vede che ne sto per ingaggiare un altro, allora succede che la fiducia in un certo senso viene meno. Ma il mio compito è accordarmi con i migliori”. Inizia così l’intervento a “Motorsport Total” di Pit Beirer, motorsport director di KTM, dove parla di Miguel Oliveira, pilota in MotoGp della casa austriaca, ma ormai in orbita Gresini. “Non è bello – prosegue il tedesco – perché non vogliamo mettere in discussione ciò che abbiamo ottenuto insieme. È come se il suo onore fosse stato leso dalla nostra offerta di andare in Tech3 (team satellite KTM, ndr)”.
    La dinamica della rottura
    La stagione di Oliveira era iniziata con la vittoria nel Gp d’Indonesia, poi un calo lo ha portato all’undicesima piazza nella classifica piloti. La KTM prende i contatti con Miller e Beirer spiega: “Prima del Mugello, sono andato a parlare con lui per confessargli che questi colloqui stavano avvenendo e gli ho fatto un’offerta per Tech3 e gli ho proposto una paga più alta. Avremmo anche potuto esercitare una clausola fino al 31 maggio che obbligava Oliveira ad accettare una delle quattro selle KTM, ma non l’abbiamo fatto per rispetto”. Ora che Miller è ufficialmente un pilota KTM, Oliveira è sul mercato ed è vicino a un accordo con il team Gresini, che a sua volta può dunque liberare Bastianini, in odore di Desmosedici. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem sul sostegno al Pride: “Diversità e inclusione sono mie prorità”

    ROMA – La Formula 1 si è confermata a sostegno della comunità LGBT nel mese del Pride. In prima linea, ad affermare la posizione del Circus, è stato il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che ha parlato sui social a pochi giorni dal primo Gran Premio di Giugno, in programma a Baku, in Azerbaijan: “Come pilota – scrive il numero uno della federazione – ho sempre creduto nello sport come catalizzatore del progresso nella società”.
    Il Pride a Baku
    Ora che il Gran Premio dell’Azerbaijan si avvicina, scuderie come la Mercedes, hanno annunciato iniziative speciali per mostrare vicinanza e solidarietà alla causa LBGT da portare sul circuito di Baku. Il presidente della FIA ha rassicurato tutti sul fatto che non interverrà su queste azioni individuali, anzi: “Promuovere la sostenibilità, la diversità e l’inclusione è una priorità fondamentale del mio mandato. Allo stesso modo, apprezzo l’impegno di tutti i piloti per un futuro migliore”, conclude l’ex pilota di rally. LEGGI TUTTO

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    Dalla Ferrari allo yacht a Positano: che lusso per la proposta di nozze di Courtois

    Con una mano stringe la coppa della Champions League, con l’altra stringe quella della sua bellissima Mishel con cui a breve convolerà a nozze. Chi non invidia Thibaut Courtois? Il portiere si sta godendo qualche giorno di relax prima di iniziare la preparazione per il prossimo campionato di Liga Santander e per farsi trovare pronto in vista del Mondiale in Quatar. Intanto si diverte a bordo di uno dei bolidi che pù ama, una scintillante Ferrari Roma. 

    Hamsik vola in Austria per provare la nuova Ferrari 296 GTB 

    Al volante della rossa…con la sua bionda

    L’amore dell’estremo difensore per il marchio italiano e per l’Italia non è una novità. Durante il lockdown aveva infatti partecipato a numerose sfide virtuali online con le auto di Formula 1 insieme a Carlos Sainz, mentre di recente è stato visto sfrecciare con la sua Ferrari Roma da 620 CV che può scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi e raggiungere una velocità massima di 320 km/h.

    Il belpaese non riserva al belga solo automobili mozzafiato, ma anche pittoresche location che fanno da cornice ad uno dei momenti più importanti della sua vita. A Positano è infatti arrivata la sua proposta di matrimonio per Mishel Gerzig, modella israeliana che lo ha accompagnato al paddock del Gran Premio di Spagna.

    Matic, passione (giallo) rossa: la sua Ferrari GTC4 Lusso vale più di 270mila euro  LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes omaggia il movimento LGBT: a Baku la stella sarà arcobaleno

    ROMA – Il Gran Premio dell’Azerbaijan, ottavo appuntamento della Formula 1, vedrà la Mercedes in una veste speciale. Niente aggiornamenti alla W13, quanto piuttosto per lo stemma della casa di Brackley, che sarà infatti colorato di arcobaleno per celebrare il mese del pride, dedicato alla comunità LGBT+. La scuderia della Stella a tre punte è da sempre molto attenta al tema dell’inclusione sociale e per il weekend di Baku non vuole essere da meno, dimostrando sostegno e solidarietà a chi viene discriminato per il proprio orientamento sessuale o identità di genere.
    Il commento di Vettel
    Anche Sebastian Vettel, pilota dell’Aston Martin da sempre molto attento alle tematiche sociali, ha voluto mostrare il proprio sostegno alla causa LGBT+ dalle colonne del magazine “Attitude”: “Il mondo è cambiato molto. In Formula 1 c’è chi ha difeso i diritti LGBTQ+ e il nuovo clima li ha aiutati a uscire allo scoperto. La situazione sta migliorando, ma possiamo fare di più. In Formula 1 ho trovato omofobia, ho sentito persone parlare negativamente della comunità LGBTQ+. Un pilota gay sarebbe il benvenuto tra noi e sono abbastanza sicuro che ci siano stati alcuni piloti gay, ma che non hanno mai fatto coming out, ed è un peccato”. “Se ci fosse un pilota apertamente omosessuale – dice per concludere l’ex Ferrari – i pregiudizi sarebbero cancellati e si spingerebbe il paddock verso il progresso. Il progresso corre senza ostacoli, questo mi dà fiducia”. LEGGI TUTTO