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    F1, Binotto fa chiarezza: “Obiettivo e ambizione non sono la stessa cosa”

    BAKU – Mattia Binotto è intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1 per chiarire la sua posizione dopo l’intervista rilasciata alla BBC che aveva destato scalpore, soprattutto tra i tifosi della Ferrari. Il team principal della Rossa aveva detto che l’obiettivo non fosse vincere bensì essere competitivi, salvo poi chiarire: “Bisogna fare una differenza tra obiettivi e ambizioni. Se parliamo di ambizioni allora non ci basta neppure vincere un Mondiale visto che vogliamo entrambi. Tuttavia veniamo da anni difficili e ci eravamo prefissati di tornare competitivi, non solo per una gara ma per tutto l’anno. E’ chiaro che ognuno nel team abbia voglia di vincere, ma ricordiamo che a inizio stagione in pochi avrebbero scommesso che saremmo stati in grado di essere competitivi fin da subito”.
    Le parole di Binotto
    “La Red Bull ha vinto cinque gare e noi solo due, forse dovrebbe essere il contrario – ha aggiunto Binotto, mentre su quanto accaduto a Monte Carlo nel GP di Monaco, ha dichiarato – E’ successo ciò che è successo. Tuttavia ci tengo a precisare che se non abbiamo vinto è anche perché alla base delle nostre decisioni c’era il desiderio di fare doppietta e non di vincere semplicemente. Credo che questo dimostri l’ambizione di una squadra”. La scuderia di Maranello proverà a a riscattarsi nel Gp dell’Azerbaijan, andando a caccia di punti importanti in ottica classifica generale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi”

    ROMA – Testa proiettata già al futuro per Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, che ai microfoni di Marca ha raccontato cosa ha in mente per la MotoGp in vista dei prossimi anni, a partire da argomenti come la sostenibilità: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi, ma stiamo lavorando per far sì che già dal 2024 il 60% della benzina sia sostenibile. Inoltre, insieme alle scuderie stiamo analizzando la questione delle ali”. Il 76enne di Barcellona ha poi svelato delle novità in merito al calendario della prossima stagione: “Posso già dire che non cominceremo in Qatar. Il nostro obiettivo è aumentare lo spettacolo perciò, anche se abbiamo già alcuni schemi, potrebbero esserci alcune variazioni”.
    Le parole di Ezpeleta
    Ezpeleta ha poi parlato della questione sorpassi: “Sotto questo punto di vista non abbiamo mai riscontrato difficoltà, ma è difficile che possano essercene di più. I due parametri principali restano sicurezza e sostenibilità economica. I team privati oggi possono competere senza il rischio di sparire”. Infine, sul livello in pista offerto dai protagonisti: “Negli anni 80 un livello come quello che vediamo oggi era utopia. I piloti sono tutti di altissimo livello e inoltre ci sono molte più persone competitive. Poi ovviamente sono presenti altri aspetti come la fortuna: se cadi puoi farti male o non farti nulla”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta annuncia: “Il prossimo mondiale non inizierà in Qatar”

    ROMA – Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha parlato ai microfoni di Marca del futuro della MotoGp, toccando temi come la sostenibilità: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi, ma stiamo lavorando per far sì che già dal 2024 il 60% della benzina sia sostenibile. Inoltre, insieme alle scuderie stiamo analizzando la questione delle ali”. Lo spagnolo ha poi svelato delle novità in merito al calendario della prossima stagione: “Posso già dire che non cominceremo in Qatar. Il nostro obiettivo è aumentare lo spettacolo perciò, anche se abbiamo già alcuni schemi, potrebbero esserci alcune variazioni”.
    Il pensiero di Ezpeleta
    “Negli anni 80 un livello come quello che vediamo oggi era utopia. I piloti sono tutti di altissimo livello e inoltre ci sono molte più persone competitive. Poi ovviamente sono presenti altri aspetti come la fortuna: se cadi puoi farti male o non farti nulla – ha proseguito Ezpeleta, il quale ha poi analizzato la spinosa situazione relativa ai sorpassi – Sotto questo punto di vista non abbiamo mai riscontrato difficoltà, ma è difficile che possano essercene di più. I due parametri principali restano sicurezza e sostenibilità economica. I team privati oggi possono competere senza il rischio di sparire”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, l'allarme di Repsol (Honda): “Lo spettacolo risente della tecnologia”

    ROMA – Attraverso un lungo articolo pubblicato sul proprio sito, Box Repsol, sponsor di Honda, si interroga sull’attrattività della MotoGp, chiedendosi: “I progressi tecnologici influiscono sullo spettacolo?”. In tale articolo si ripercorre quanto accaduto a partire dal 2002, quando fu introdotta la MotoGP, caratterizzata da un regolamento aperto. Tuttavia “quella diversità e quell’apertura hanno lasciato il posto ad alcune enormi disuguaglianze” si legge. Repsol spiega infatti come, innanzitutto, “non tutti avevano accesso allo stesso tipo di pneumatici, nemmeno i piloti che lavoravano con lo stesso fornitore”.
    Il passo seguente, invece, “è stato compiuto nel 2015 con l’introduzione della ECU unificata. Anche l’elettronica ha fatto un’enorme differenza, perché era molto costosa da sviluppare e non tutti i produttori erano in grado di permettersi una spesa del genere”. L’articolo afferma dunque che tutto ciò “ci ha portato a condizioni di gara molto uguali ed equilibrate, con le gare che non vengono più vinte con ampi margini di secondi, ma sono decise da pochi millesimi di secondo”.

    Repsol, sorgono altri dubbi
    “Poche settimane fa la Grand Prix Commission, ha deciso di vietare dal 2023 l’uso di dispositivi che modificano l’altezza della bici in movimento, i popolarmente noti “holeshot”. Nessuna considerazione, invece, è stata data all’asse posteriore, di cui è consueto anche l’utilizzo di un dispositivo manuale per ridurre l’altezza della bici – prosegue l’articolo, che condanna l’implementazione di nuove tecnologie – Questa tecnologia ha reso la sessione di qualifiche di vitale importanza, mentre partire dietro ti costringe a essere combattivo per recuperare terreno, e in molte gare abbiamo assistito a rimonte spettacolari che hanno dato sapore alla competizione”.
    Fondamentale anche l’influenza sull’aspetto fisico dei piloti: “Le lesioni muscolari negli avambracci stanno diventando sempre più frequenti. Gran parte della responsabilità di questo disagio risiede nell’aerodinamica”. Infine, un altro elemento che potrebbe giocare un ruolo importanza nella presunta assenza di combattività nei Gran Premi “è il prolungamento del campionato, diventato una prova di costanza, ed è quasi più importante non sbagliare o accumulare zeri o brutti punteggi che lo scarso vantaggio che dà una vittoria sul secondo o terzo posto”. Insomma, tante domande e poche risposte, alla quale se ne aggiunge una: Repsol avrà ragione o si starà esagerando? LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Repsol (Honda): “La tecnologia influisce sullo spettacolo”

    ROMA – “I progressi tecnologici influiscono sullo spettacolo in MotoGP?”. Si intitola così il lungo articolo pubblicato da Box Repsol, sponsor di Honda, sul proprio sito. In particolare, ci si interroga sull’attrattività di questo sport, ripercorrendo quanto accaduto a partire dal 2002, quando fu introdotta la MotoGP caratterizzata da un regolamento aperto. Tuttavia “quella diversità e quell’apertura hanno lasciato il posto ad alcune enormi disuguaglianze” si legge. Repsol spiega infatti come, innanzitutto, “non tutti avevano accesso allo stesso tipo di pneumatici, nemmeno i piloti che lavoravano con lo stesso fornitore”.
    Il passo seguente, invece, “è stato compiuto nel 2015 con l’introduzione della ECU unificata. Anche l’elettronica ha fatto un’enorme differenza, perché era molto costosa da sviluppare e non tutti i produttori erano in grado di permettersi una spesa del genere”. L’articolo afferma dunque che tutto ciò “ci ha portato a condizioni di gara molto uguali ed equilibrate, con le gare che non vengono più vinte con ampi margini di secondi, ma sono decise da pochi millesimi di secondo”.

    Le perplessità di Repsol
    Repsol punta quindi il dito contro l’implementazione di nuove tecnologie, colpevoli di rendere i sorpassi sempre più difficili. “Poche settimane fa la Grand Prix Commission, ha deciso di vietare dal 2023 l’uso di dispositivi che modificano l’altezza della bici in movimento, i popolarmente noti “holeshot”. Nessuna considerazione, invece, è stata data all’asse posteriore, di cui è consueto anche l’utilizzo di un dispositivo manuale per ridurre l’altezza della bici – prosegue l’articolo – Questa tecnologia ha reso la sessione di qualifiche di vitale importanza, mentre partire dietro ti costringe a essere combattivo per recuperare terreno, e in molte gare abbiamo assistito a rimonte spettacolari che hanno dato sapore alla competizione”.
    Fondamentale anche l’influenza sull’aspetto fisico dei piloti: “Le lesioni muscolari negli avambracci stanno diventando sempre più frequenti. Gran parte della responsabilità di questo disagio risiede nell’aerodinamica”. Infine, un altro elemento che potrebbe giocare un ruolo importanza nella presunta assenza di combattività nei Gran Premi “è il prolungamento del campionato, diventato una prova di costanza, ed è quasi più importante non sbagliare o accumulare zeri o brutti punteggi che lo scarso vantaggio che dà una vittoria sul secondo o terzo posto. LEGGI TUTTO

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    F1, prove libere 3 Gp Azerbaijan: Perez il più rapido davanti a Leclerc

    BAKU – Sergio Perez ottiene il miglior tempo nella terza e ultima sessione di prove libere nel Gp dell’Azerbaijan di Formula 1. In vista delle qualifiche, si accende il duello tra Ferrari e Red Bull, che si dividono equamente le prime quattro posizioni. Alle spalle del messicano, primo con 1:43.170, c’è Charles Leclerc a 7 centesimi. Terzo Max Verstappen (+0.279), che precede Carlos Sainz (+0.426). Staccate tutte le altre monoposto, a partire da Lando Norris, quinto a più di un secondo dalla vetta. Bene Ricciardo, sesto davanti a Gasly e Russell. Solo dodicesimo Lewis Hamilton. Appuntamento alle ore 16:15 con le qualifiche che definiranno la griglia in vista della gara di domani.
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Max Verstappen (Red Bull)
    Carlos Sainz (Ferrari)
    Lando Norris (McLaren)
    Daniel Ricciardo (McLaren)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    George Russell (Mercedes)
    Esteban Ocon (Alpine)
    Sebastian Vettel (Aston Martin) LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Azerbaijan: Perez leader delle FP3, Leclerc secondo

    BAKU – La terza e ultima sessione di prove libere per il Gp dell’Azerbaijan, ottavo appuntamento del mondiale F1, vede Sergio Perez davanti a tutti. In vista delle qualifiche, si accende il duello tra Ferrari e Red Bull, che si dividono equamente le prime quattro posizioni. Alle spalle del messicano, primo con 1:43.170, c’è Charles Leclerc a 7 centesimi. Terzo Max Verstappen (+0.279), che precede Carlos Sainz (+0.426). Staccate tutte le altre monoposto, a partire da Lando Norris, quinto a più di un secondo dalla vetta. Bene Ricciardo, sesto davanti a Gasly e Russell. Solo dodicesimo Lewis Hamilton. Appuntamento alle ore 16:15 con le qualifiche che definiranno la griglia in vista della gara di domani.
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Max Verstappen (Red Bull)
    Carlos Sainz (Ferrari)
    Lando Norris (McLaren)
    Daniel Ricciardo (McLaren)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    George Russell (Mercedes)
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    Lapo Elkann a Sainz e Leclerc: «Vi vogliamo bene». #ForzaFerrari

    TORINO – Si corre il GP dell’Azerbaigian in questo fine settimana. Ed ecco il sostegno di Lapo Elkann per la Ferrari di Leclerc e Sainz. La scuderia rossa è chiamata al riscatto dopo i guai di Montecarlo. «Ieri siete andati molto bene e oggi speriamo di fare ancora meglio. Vi vogliamo un mondo di bene Charles e Carlos #AzerbaijanGP». Il nipote dell’Avvocato è in prima fila: tifo incondizionato per il Cavallino che ha nella Red Bull un grandissimo avversario. Ma nel Mondiale non si molla nulla: è questo il mantra… LEGGI TUTTO