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    MotoGp, Bastianini pronto al Gp d'Italia: “Al Mugello voglio il podio”

    ROMA – Il Mugello si prepara ad accogliere Enea Bastianini per il Gran Premio d’Italia. L’alfiere della Gresini è terzo nella classifica piloti in MotoGp, a sole otto lunghezze dal leader Fabio Quartararo, campione del mondo in carica ed è determinato a raccogliere un buon risultato: “Sono due piste che mi piacciono moltissimo e sono entrambe molto emozionanti. A Montmelò il podio lo conosco bene, mentre al Mugello nonostante mi trovi benissimo, non ho ancora avuto il piacere di salirci. Chissà che quest’anno sia la volta buona. Veniamo da un’impresa pazzesca in Francia, tra Italia e Spagna vogliamo confermare di essere sempre competitivi”.
    La determinazione di Di Giannantonio
    Gp di casa anche per Fabio Di Giannantonio, che da rookie esordirà sulla pista del Mugello in classe regina: “Per me il Mugello è un posto assolutamente speciale, come credo per tutti noi piloti italiani. Quest’anno con il pubblico sarà incredibile correre lì. Il nostro obiettivo è quantomeno ripetere il risultato di Le Mans che ha senza dubbio portato fiducia e extra motivazione”, ha infatti detto il pilota italianio. “Al Mugello vorrei qualcosa in più perché amo quel posto, ci proveremo. Anche Montmelò sarà importante, la pista mi piace e i rookie sono chiamati a un test importante. Ci lavoreremo in intensità”, detto Di Giannantonio per chiudere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini punta il podio Mugello: “Può essere la volta buona”

    ROMA – Il Gran Premio d’Italia in scena il prossimo weekend al Mugello rappresenta un grande stimolo per Enea Bastianini. Il pilota Gresini è terzo nella classifica piloti in MotoGp, a sole otto lunghezze dal leader Fabio Quartararo, campione del mondo in carica ed è determinato a raccogliere un buon risultato: “Sono due piste che mi piacciono moltissimo e sono entrambe molto emozionanti. A Montmelò il podio lo conosco bene, mentre al Mugello nonostante mi trovi benissimo, non ho ancora avuto il piacere di salirci. Chissà che quest’anno sia la volta buona. Veniamo da un’impresa pazzesca in Francia, tra Italia e Spagna vogliamo confermare di essere sempre competitivi”.
    Le parole di Di Giannantonio
    Gp di casa anche per Fabio Di Giannantonio, che da rookie esordirà sulla pista del Mugello in classe regina: “Per me il Mugello è un posto assolutamente speciale, come credo per tutti noi piloti italiani. Quest’anno con il pubblico sarà incredibile correre lì. Il nostro obiettivo è quantomeno ripetere il risultato di Le Mans che ha senza dubbio portato fiducia e extra motivazione”, ha infatti detto il pilota italianio. “È ovvio che al Mugello vorrei qualcosa in più perché adoro quel posto, quindi ci proveremo. Anche Montmelò sarà importante, è un tracciato che mi piace e in più ci sarà un test lunedì fondamentale per un rookie. Lo sfrutteremo a dovere”, ha poi concluso Di Giannantonio. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Crederò fino alla fine al mondiale, Russell mi piace molto”

    ROMA – IlGran Premio di Spagnapuò far sorridere la Mercedes, nonostante tutto. Lewis Hamilton, dopo l’incidente con Kevin Magnussen a pochi metri dal via, ha iniziato la sua rimonta fino al quinto posto. George Russell invece si conferma uomo podio della scuderia di Brackley e fa esultare Toto Wolff: “Sono felice del podio e del quinto posto, la velocità era buona. Senza i problemi alla partenza – spiega il team principal della Mercedes ai microfoni di Sky Sport – Hamilton avrebbe potuto competere per la vittoria. Campionato? Ci credo assolutamente, in questo sport bisogna farlo fino alla fine”.
    Su Russell
    “Quando una gara è persa, è difficile rimanere concentrati – ha aggiunto Wolff, parlando della delusione di Hamilton dopo la sosta forzata a inizio gara -. Poi Hamilton è andato forte, i dati che abbiamo oggi possono essere utili per lo sviluppo della macchina. Grande gara anche da parte di Russell, che ha tenuto a bada un Verstappen alle prese con un DRS capriccioso: “È molto bravo a difendere la posizione: è un piacere vederlo. Con Lewis ha un rapporto ideale, un legame mai visto tra compagni di squadra. In particolare, per noi è importante quando lavorano alla macchina insieme per aggiornarla”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Mondiale? Io ci crederò fino alla fine”

    ROMA – La Mercedes può guardare con ottimismo al futuro dopo la bandiera a scacchi del Gran Premio di Spagna. Lewis Hamilton , nonostante il contatto con Magnussen e un pit stop che gli ha fatto perdere tempo e posizioni, ha chiuso la gara al quinto posto. George Russell si è invece preso un altro podio, facendo esultare Toto Wolff: “Sono felice del podio e del quinto posto, la velocità era buona. Senza i problemi alla partenza – spiega il team principal della Mercedes ai microfoni di Sky Sport -. Hamilton avrebbe potuto competere per la vittoria. Campionato? Ci credo assolutamente, in questo sport bisogna farlo fino alla fine”.
    Le parole di Wolff
    “Quando una gara è persa, è difficile rimanere concentrati – ha aggiunto Wolff, parlando della delusione di Hamilton dopo la sosta forzata a inizio gara -. Poi Hamilton è andato forte, i dati che abbiamo oggi possono essere utili per lo sviluppo della macchina. Grande gara anche da parte di Russell, che ha tenuto a bada un Verstappen alle prese con un DRS capriccioso: “Mi piace guardare come difende la posizione: è molto bravo. Lui e Lewis hanno un rapporto fantastico, mai visto tra compagni di squadra. Lo sviluppo della macchina lo fanno insieme e questo è molto importante per noi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Leclerc? Sfortunato. Perez uomo squadra”

    ROMA – La Red Bull trionfa in questo Gran Premio di Spagna. La casa di Milton Keynes reagisce ai problemi alla Ferrari di Charles Leclerc e alla partenza mediocre di Carlos Sainz e si mette davanti con la doppietta firmata da Max Verstappen e Checo Perez. Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato così ieri dopo la gara: “È stata una sfortuna per Leclerc, noi avevamo una macchina non al meglio con un DRS difettoso, poi abbiamo cambiato strategia con una gara a tre soste. Tutto ha funzionato alla perfezione, anche Perez ha fatto un lavoro di squadra per una doppietta importante”.
    Le parole di Horner
    Con la doppietta di Barcellona, la Red Bull si porta avanti in entrambe le classifiche con Verstappen che scavalca Leclerc. A un certo punto del Gp, però, la gara era in mano a Perez: il messicano ha però ricevuto dalla scuderia l’ordine di far passare Verstappen, non senza qualche mugugno da parte del messicano. Il manager britannico spiega così ai microfoni di “Sky Sport” la sua scelta: “Perez non può vedere quello che vediamo noi al muretto, la macchina di Max era più veloce di due secondi e non volevamo correre rischi. Mercedes? Sono già in lotta per il Mondiale, è soltanto una questione di tempo prima che tornino ad essere competitivi, non so cosa succederà fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Spiace per Leclerc. La nostra macchina non al meglio”

    ROMA – Alla Red Bull questo Gran Premio di Spagna non poteva andare meglio di così. La casa di Milton Keynes approfitta del problema alla Ferrari di Charles Leclerc e della partenza non al meglio di Carlos Sainz e si mette davanti con la doppietta firmata da Max Verstappen e Checo Perez. Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato così ieri dopo la gara: “È stata una sfortuna per Leclerc, noi avevamo una macchina non al meglio con un DRS difettoso, poi abbiamo cambiato strategia con una gara a tre soste. Tutto ha funzionato alla perfezione, anche Perez ha fatto un lavoro di squadra per una doppietta importante”.
    Su perez
    Con la doppietta di Barcellona, la Red Bull si porta avanti in entrambe le classifiche, con Verstappen che scavalca Leclerc. A un certo punto del Gp, però, la gara era in mano a Perez: il messicano ha però ricevuto dalla scuderia l’ordine di far passare Verstappen, non senza qualche mugugno da parte del messicano. Il manager britannico spiega così ai microfoni di “Sky Sport” la sua scelta: “Perez non può vedere quello che vediamo noi al muretto, la macchina di Max era più veloce di due secondi e non volevamo correre rischi. Mercedes? Sono già in lotta per il Mondiale, è soltanto una questione di tempo prima che tornino ad essere competitivi, non so cosa succederà fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    F1, diretta tv Gp Monaco: orari e programmazione

    ROMA – La Formula 1 scende in pista per il Gran Premio di Monaco, settimo appuntamento stagionale. Si arriva al weekend sul circuito di Montecarlo a pochi giorni dalla vittoria di Max Verstappen a Barcellona, con Charles Leclerc scivolato alla seconda posizione della classifica piloti. Si parte venerdì 27 maggio con le prove libere 1 alle 14, mentre alle ore 17 si svolgeranno le FP2. Sabato si comincia con le prove libere 3 alle 13, mentre le qualifiche sono previste alle 16. L’appuntamento con la gara è fissata domenica 29 maggio alle ore 15.
    Come vedere il Gran Premio in tv
    Il Gran Premio di Monaco sarà trasmesso interamente in diretta tv su Sky Sport Formula 1 (canale 207), Sky Sport Uno e in streaming su Sky Go e NOW. Qualifiche e gara saranno visibili anche in differita su TV8, mentre su tuttosport.com sarà possibile seguire LIVE la gara.
    Il programma completo:
    Venerdì 27 maggio
    PL1: 14:00
    PL2: 17:00
    Sabato 28 maggio
    PL3: 13:00
    Qualifiche: 16:00
    Domenica 29 maggio
    Gara: 15:00 LEGGI TUTTO

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    Incredibile Ferrari, il mistero sul ritiro di Leclerc

    Un fischio, un rumoraccio, una nota sinistra. Il week end fino a quel momento perfetto di Charles Leclerc ha subito uno strappo trasversale, di quelli irreparabili. Lo show che la Ferrari aveva dato s’è trasformato all’istante in pura amarezza. Fa male sentire un motore che si spegne in quel modo: a Charles è successo al giro 27 dopo un terzo di gara tutta sua, guidata e condotta e gestita col braccio fuori dal finestrino. «No no no no no!» Quando ha urlato questo via radio ma anche e soprattutto a sé stesso, preparandosi a fermare la Rossa a bordo pista, Charles ha realizzato che tutti gli aspetti positivi che s’erano messi in fila non lo avrebbero salvato.

    Leclerc, così fa più male

    Sa che la F1-75 ha fatto un salto in avanti grazie alle evoluzioni tecniche portate in Spagna. Ha verificato che la squadra è reattiva e sa risolvere brillantemente problemi come quelli di assetto che lo avevano disturbato al venerdì. Ha chiaro che risparmiare un set di soft nuove al sabato sia stato prezioso perché proprio con quelle è scappato via per ben ventidue giri. Merito anche della sua splendida partenza che gli aveva permesso di andarsene in aria libera e fresca (calda in assoluto per tutti, ma un po’ meno per chi non è al comando). Dieci secondi di vantaggio dopo dieci giri, una musica. Ma pensando a questo ha anche realizzato di essere passato da tutto a niente per una di quelle avarie, quegli stop del motore (forse il turbo), che in Formula 1 possono far deragliare la logica e ribaltare gli esiti dei gran premi. E tutto fa più male alla fine quando i venticinque punti se li pappa il pilota che ha tribolato per tre giorni e per giunta il suo nome è Max Verstappen, il tuo diretto rivale.

    Guarda la galleryLeclerc, che ritiro con la sua Ferrari: perde la vetta del GP di Spagna

    Pareva la domenica nera della Red Bull che dallo scorso anno litiga col DRS, perché i marchingegni di Adrian Newey sono affascinanti e delicati quanto gli origami. L’ala mobile funzionava a intermittenza: Max premeva il pulsante e quella non obbediva, o meglio lo faceva in ritardo quando lui aveva già fatto un secondo terzo quarto quinto tentativo. Dunque s’apriva e si chiudeva chissà a quale di quegli impulsi, a intermittenza, frenandolo nel momento dei sorpassi: da far saltare i nervi. Nel suo box c’era agitazione già prima del via, con chili di ghiaccio secco usati per tener fredda la macchina fino all’ultimo istante utile prima di entrare in pista. E nel finale di gara è anche andata in black out la telemetria di Max. Nessuno avrebbe potuto dire che una Red Bull così impelagata nei problemi, tutta concentrata a limitarli, avrebbe chiuso la storia con la soddisfazione piena di una doppietta e del sorpasso nelle classifiche (Verstappen da -19 a +6 su Leclerc, il team da -6 a +26 sulla Ferrari). Un uno-due da ko, almeno per questa domenica. Sergio Perez ha dovuto dare per due volte strada al compagno (quand’era in testa non ha nascosto la sua forte irritazione) e andatelo voi a spiegare ai messicani, che in Formula 1 certe ingiustizie fanno parte del gioco.

    Sainz in salita

    Carlos Sainz ha cercato di addomesticare una macchina per la quale non prova alcuna simpatia: poco tempismo al via (due balzi in avanti, forse nel timore di aver anticipato lo stacco), una folata di vento che in curva 4 l’ha fatto finire nella ghiaia. Una gara complicata, sofferta, conclusa anche con fortuna ai piedi del podio. E sono tornate a brillare le Mercedes, pur costrette nel finale a risparmiare carburante. Ma Russell terzo e Hamilton risalito da 19º (dove l’aveva sbattuto Magnussen tagliandogli una gomma in un arrembaggio) a quinto sono un bel modo di rivedere la luce. Sesto Bottas, bravissimo e penalizzato dalla strategia dell’Alfa Sauber. Ora Leclerc e la Ferrari non hanno occhi e testa che per Montecarlo, dove si corre già domenica. Ci andranno con un fischio nelle orecchie, per liberarsene. LEGGI TUTTO