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    MotoGp, Oliveira: “Ho detto no a Tech3, sto considerando altre opzioni”

    ROMA – “Voglio la mia sella nel team ufficiale, ho già detto al team di non volere un posto in Tech3”. Così Miguel Oliveira che con queste parole si sgancia dalla KTM e si mette in quota per il mercato per la prossima MotoGp. Il pilota portoghese, quattro vittorie in altrettante stagioni in classe regina, ha così rifiutato un posto nel team satellite della scuderia austriaca Tech3 e apre alla possibilità di cambiare colori per il 2023.
    Mercato piloti: le prospettive
    E così anche Oliveira entra nella lista di quei piloti in bilico per l’anno prossimo. Con Jorge Martin ed Enea Bastianini a contendersi una sella nella Ducati ufficiale, Joan Mir e Alex Rins orfani dall’anno prossimo di Suzuki e l’incertezza in casa Honda, la carne al fuoco per il mercato piloti 2022 è infatti tanta. Nel frattempo, per Oliveira sembra ormai difficile la riconferma nel team ufficiale: “Non è possibile rimanere in KTM ufficiale e perciò altre opzioni sono al momento sul tavolo e per ora non ho nient’altro da dichiarare”, ha chiosato netto il pilota di Almada. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira: “Ho detto al team che non andrò in Tech3”

    ROMA – “Ho detto ai vertici che non accetto il posto in Tech3, voglio la mia sella nel team ufficiale”. Con queste parole nette Miguel Oliveira rompe gli indugi con la KTM e annuncia di essere sul mercato per la prossima MotoGp. Il pilota portoghese, quattro vittorie in altrettante stagioni in classe regina, ha così rifiutato un posto nel team satellite della scuderia austriaca Tech3 e apre alla possibilità di cambiare colori per il 2023.
    Le opzioni di Oliveira
    E così anche Oliveira entra nella lista di quei piloti in bilico per l’anno prossimo. Con Jorge Martin ed Enea Bastianini a contendersi una sella nella Ducati ufficiale, Joan Mir e Alex Rins orfani dall’anno prossimo di Suzuki e l’incertezza in casa Honda, la carne al fuoco per il mercato piloti 2022 è infatti tanta. Intanto, Oliveira ha intuito che per lui si sono ormai chiuse le porte del team factory: “Poiché non è possibile rimanere in KTM ufficiale, prenderò sicuramente in considerazione altre opzioni e al momento non c’è nulla di rilevante da aggiungere”, ha infatti concluso il portoghese. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “Strategia orientata su Perez, Max sul podio grazie alla Ferrari”

    ROMA – Podio prezioso quello raggiunto da Max Verstappen a Monte Carlo. Il campione del mondo in carica partiva infatti in griglia dalla quarta posizione, ma Hannah Schmitz, capo della strategia Red Bull, ha indotto all’errore la Ferrari e ha consegnato la vittoria a Checo Perez, ora fresco di rinnovo. Nonostante il ribaltone della casa di Milton Keynes, però, il padre del pilota con il numero 1 sulla livrea, Jos Verstappen (ex pilota di Formula 1), si è così espresso dalle colonne del sito ufficiale di suo figlio (“verstappen.com”): “Il risultato finale è buono, ma la Red Bull ha fatto poco per aiutare Max ad essere in testa. Il podio lo deve all’errore della Ferrari e il leader del campionato non è stato aiutato dalla strategia”.
    L’accusa di Jos Verstappen
    La strategia Red Bull dunque – nell’ottica di Verstappen senior – sarebbe dovuta andare incontro a suo figlio, che però partiva quarto a fronte della terza piazza ottenuta da Perez in qualifica. Ciononostante, l’ex pilota insiste: “Tutto era a favore di Perez. Per me è stata una delusione perché Verstappen ha perso 10 punti e la Ferrari ha ancora la macchina migliore”. Poi la critica alla RB18: “Non si adatta al suo stile di guida. Il grip sull’asse anteriore è ancora troppo poco. E a Monaco serviva una macchina estremamente maneggevole. Verstappen ha fatto fatica questo weekend”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “A Monaco strategia favorevole solo a Perez”

    ROMA – Al Gran Premio di Monaco Max Verstappen è riuscito a salire sul podio. L’olandese campione del mondo partiva infatti quarto in griglia, ma Hannah Schmitz, stratega della Red Bull, è riuscita a mettere la pressione giusta alla Ferrari affinché sbagliasse e consegnasse la vittoria a Checo Perez, ora fresco di rinnovo. Nonostante il ribaltone della casa di Milton Keynes, però, il padre del pilota con il numero 1 sulla livrea, Jos Verstappen (ex pilota di Formula 1), si è così espresso dalle colonne del sito ufficiale di suo figlio (“verstappen.com”): “Il risultato finale è buono, ma la Red Bull ha fatto poco per aiutare Max ad essere in testa. Il podio lo deve all’errore della Ferrari e il leader del campionato non è stato aiutato dalla strategia”.
    Sulla RB18
    La strategia Red Bull dunque – nell’ottica di Verstappen senior – sarebbe dovuta andare incontro a suo figlio, che però partiva quarto a fronte della terza piazza ottenuta da Perez in qualifica. Ciononostante, l’ex pilota insiste: “Tutto era a favore di Perez. Per me è stata una delusione perché Verstappen ha perso 10 punti e la Ferrari ha ancora la macchina migliore”. Poi un commento sulla RB18 in generale: “Non ha ancora le caratteristiche per il suo stile di guida. Ha troppa poca presa sull’asse anteriore. E, soprattutto a Monaco, con tutte quelle curve corte, serve una macchina che giri molto velocemente. È stato difficile”. LEGGI TUTTO

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    Scappa dall’ospedale e demolisce 4 veicoli con un machete dopo averne rubato un altro

    Colleferro, paese in provincia di Roma, è stata luogo di un episodio alquanto sconcertante. Un giovane di 21 anni, scappato improvvisamente dall’ospedale, si è tramutato in ladro rubando un’auto ad una donna che si trovava nei paraggi. Dopo essersi impossessato della sua utilitaria ha fatto però incidente, e una volta fuori, ha voluto commettere persino un atto vandalico: distruggere con un machete che aveva con sé altri 4 veicoli, per poi successivamente rubare un’ennesima auto. Tutto davanti a diversi testimoni attoniti che hanno contattato il numero unico per le emergenze.
    L’incidente contro il palo
    Il 21enne era in cura in un reparto dell’ospedale di Colleferro prima di scappare, non si sa come, dalla struttura. Ed è proprio qui che si è svolto l’accaduto. Dopo essere fuggito dall’ospedale in mattinata, il ragazzo è riuscito a rubare un’auto ad una signora. Secondo la ricostruzione, avrebbe fermato l’auto in questione, buttato a terra la donna e andato via con il veicolo della povera sfortunata.
    L’epilogo però non è stato dei migliori: il giovane si è schiantato contro un palo nei pressi della stazione ferroviaria. Non contento di come fossero andate le cose, ha ben pensato di provocare ulteriori danni con un machete che aveva con sé ad altri quattro veicoli, per poi ritentare il colpo rubando un’altra auto. La proprietaria di quest’ultima, però, è riuscita ad urlare talmente forte da attirare l’attenzione di un militare dell’Esercito italiano ed un carabiniere (seppur quest’ultimo non fosse in servizio), decretando così il suo arresto da parte delle forze dell’ordine.
    Prova a rubare una Ford Fiesta, ma dentro c’è una 85enne e scappa via LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Alonso ha influenzato la gara di Hamilton, il circuito di Monaco va ripensato”

    ROMA – Toto Wolff è intervenuto nella discussione sul circuito di Monte Carlo dopo il Gran Premio di Monaco, valevole per la settima tappa del Mondiale 2022 Formula 1. Nel weekend appena passato, infatti, è stato evidente come diverse vetture siano state rallentate dalla quasi impossibilità a effettuare sorpassi. “Penso che dovremo fare valutazioni sulla pista di Monaco – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Se una vettura più rallentare di quasi cinque secondi e bloccare tutti è un peccato anche per lo spettacolo e la gara stessa. Quindi forse possiamo considerare il disegno del tracciato e pensare se possiamo intervenire. In questo modo non ci troveremo di fronte a una processione, a un gioco di strategia o a una gara di qualificazione”. 
    Le parole di Wolff
    Wolff ha poi parlato ulteriormente di Fernando Alonso, accusato dal team principal Mercedes di aver rallentato pesantemente Lewis Hamilton in gara: “Credo che Fernando abbia assolutamente influenzato la gara di Lewis. Avrebbe potuto lottare con Lando Norris e anche con George Russell, perché il suo ritmo era buono per lottare con loro. Ma cinque secondi più lenti di chi ti precede, in questo caso Fernando, andava come una Formula 2. Dobbiamo guardare a questo aspetto, qui c’è da fare spettacolo. Monaco è un luogo fantastico ed è sempre fantastico essere qui, ma dobbiamo forse considerare il disegno della pista. Non possiamo più andare avanti con vetture più lente di 5 secondi che sono impossibili da superare”. LEGGI TUTTO

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    La storia incredibile della Fiat Dino Spider ritrovata in un fienile dopo 45 anni

    La Fiat Dino Spider è considerata unanimemente una delle vetture più affascinanti e iconiche di sempre tra quelle realizzate dalla Casa torinese. Un fascino, quello della spider italiana, capace di rimanere intatto anche dopo decenni di incuria, tra polvere e ruggine, come testimonia la Dino ritrovata in un magazzino in Gran Bretagna dopo ben 45 anni.

    Uscita dalle linee di montaggio Fiat nel 1968, questo esemplare della sportiva italiana ha avuto vita breve: nel 1977, infatti, la Dino con livrea rossa e interni neri è stata chiusa in una rimessa, per poi rimanere lì, dimenticata, fino a oggi. Devastata dalla ruggine e dall’incuria, la spider è stata messa all’asta e venduta a un nuovo proprietario che, finalmente, restaurerà l’auto restituendole l’antico splendore.

    Fiat 500X Hybrid e Tipo Hybrid, le elettrificate a tutto gas

    Guarda la galleryFiat Dino Spider abbandonata in un fienile LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Dobbiamo considerare di intervenire sul circuito di Monaco”

    ROMA – “Penso che dovremo fare valutazioni sulla pista di Monaco. Se una vettura più rallentare di quasi cinque secondi e bloccare tutti è un peccato anche per lo spettacolo e la gara stessa. Quindi forse possiamo considerare il disegno del tracciato e pensare se possiamo intervenire. In questo modo non ci troveremo di fronte a una processione, a un gioco di strategia o a una gara di qualificazione”. Toto Wolff ha parlato così del circuito di Monte Carlo dopo il Gran Premio di Monaco, settimo appuntamento stagionale della Formula 1. Nel weekend appena passato, infatti, è stato evidente come diverse vetture siano state rallentate dalla quasi impossibilità a effettuare sorpassi.
    Su Alonso
    Wolff ha poi parlato ulteriormente di Fernando Alonso, accusato dal team principal Mercedes di aver rallentato pesantemente Lewis Hamilton in gara: “Credo che Fernando abbia assolutamente influenzato la gara di Lewis – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Avrebbe potuto lottare con Lando Norris e anche con George Russell, perché il suo ritmo era buono per lottare con loro. Ma cinque secondi più lenti di chi ti precede, in questo caso Fernando, andava come una Formula 2. Dobbiamo guardare a questo aspetto, qui c’è da fare spettacolo. Monaco è un luogo fantastico ed è sempre fantastico essere qui, ma dobbiamo forse considerare il disegno della pista. Non possiamo più andare avanti con vetture più lente di 5 secondi che sono impossibili da superare”. LEGGI TUTTO