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    MotoGp, le scuse di Nakagami: “Ho rovinato la gara a Bagnaia e Rins”

    ROMA – Takaaki Nakagami torna a scrivere sui social dopo l’incidente al Gran Premio di Catalogna, nona tappa della MotoGp. Il giapponese, dopo pochi metri dallo spegnimento del semaforo, si era infatti avvicinato troppo al gruppo di testa. Una staccata troppo profonda per essere controllata e il pilota della LCR Honda era finito con la testa nella ruota posteriore della Ducati di Pecco Bagnaia, causando la caduta del torinese, in cui è stato coinvolto anche Alex Rins, che ha rimediato una frattura. “Voglio scusarmi con Bagnaia e Rins. Scusate se vi ho distrutto la gara. È stato spaventoso, ma per fortuna non ho riportato conseguenze gravi. Cercherò di recuperare il prima possibile”, ha scritto su Twitter Nagakami
    Nakagami nel mirino
    Dopo la paura iniziale per l’impatto, la MotoGp non ha ritenuto che fosse necessario investigare sull’incidente, scatenando le reazioni dei piloti e degli addetti ai lavori. Sia Fabio Quartararo che lo stesso Rins hanno rimproverato il giapponese per la troppa irruenza nelle battute iniziali della gara di Barcellona. Le scuse di Nagakami però potrebbero non bastare per raffreddare i piloti nel paddock che vorrebbero per lui una penalizzazione in griglia di partenza per il Gran Premio di Germania, in agenda il 19 giugno. LEGGI TUTTO

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    Dieselgate, FCA Usa ammette “vendita auto truccate”: maxi multa in arrivo

    Novità per quanto riguarda la FCA USA. A seguito di un lungo periodo di 5 anni si è arrivati ad un’ammissione di colpe: la società ha confermato di essere coinvolta nel Dieselgate davanti al governo di Whasington. Ha così ammesso di aver venduto quindi più  100.000 auto diesel Jeep Grand Cherokee e Ram 1500 dotate di sistemi illegali utilizzati per superare di rilevazione di emissioni di CO2. Adesso si prepara a pagare oltre 354 milioni di euro di sanzioni. Sarà anche soggetta a un periodo di sorveglianza di tre anni e collaborerà alle ulteriori indagini dell’amministrazione USA sul Dieselgate. “FCA ha raggiunto un accordo che risolve un’indagine penale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti su 101.482 veicoli con motori diesel venduti negli anni dal 2014 al 2016. L’accordo, soggetto all’approvazione del tribunale federale degli Stati Uniti, include una dichiarazione di colpevolezza, una multa da 96,1 milioni di dollari e un’ammenda di 203,6 milioni di dollari sui guadagni derivanti dalla condotta.”, si legge nella nota emessa da Stellantis venerdì scorso.
    Le indagini
    Dalle indagini effettuate è stata accertata anche una campagna pubblicitaria specifica di marketing per poter vendere le automobili contraffatte. “FCAUSA ha ideato una specifica campagna di marketing per vendere tali veicoli ai consumatori usa come clean Ecodiesel, quando avevano installati software illegali e intrapreso altre condotte fraudolente per aggirare i test regolatori e aiutare questi veicoli a rispettare gli standard di emissioni richiesti”, sottolinea Kenneth A. Polite, viceprocuratore generale della divisione penale del Dipartimento. Come riporta Ilfattoquotidiano.it. il procedimento contro FCA era stato aperto a gennaio 2017 e all’epoca, le accuse rivolte furono commentate dall’allora amministratore delegato Sergio Marchionne come “unadulterated hogwash”, ossia, tradotto, “s*****e allo stato puro“.
    Emissioni Co2 irregolari: Porsche indaga su alcuni motori a benzina LEGGI TUTTO

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    Torino, ferita stuntman di Fast&Furious dopo le esplosioni sul set

    Le riprese di scene d’azione, si sa, possono essere pericolose nonostante il set debba garantire massima sicurezza. Ma gli incidenti, di vario genere, accadono spesso. Proprio ultimamente a Stromboli c’è stato un incendio sul set di una fiction Rai e chi lavora nel mondo del cinema o della televisione sa che i rischi ci sono, anche se fortunatamente sono molto pochi. Un altro incidente nelle ultime ore ha coinvolto il set del film “Fast&Furious 10” che attualmente viene girato a Torino, lasciando ferita una stuntman.Guarda la galleryEsplosione a Torino sul set di Fast & Furious 10: ferita una stuntman
    Non è la prima volta che uno stuntman rimanga coinvolto in un incidente. Un caso che sicuramente si ricorderà è quello legato ad Harry Potter e i Doni della Morte, in cui la controfigura di Daniel Radcliffe in una scena d’azione rimase gravemente ferito. Sono i rischi del mestiere, si potrebbe dire. Ma quando capitano lasciano sempre dell’amaro in bocca e tanta preoccupazione. E proprio ieri, a Torino, quando una scena relativa ad un’esplosione di un veicolo stava per volgere al termine, una stuntman è stata colpita alle gambe da una barra mentre spingeva una bicicletta, cadendo a terra. L’ambulanza è arrivato sul posto per soccorrere la donna ma delle sue condizioni al momento non si hanno altre notizie.
    Cinema, l’inseguimento d’auto più costoso di sempre è tutto Made in Italy LEGGI TUTTO

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    MotoGp, operazione ok per Martin: Sachsenring nel mirino

    ROMA – Jorge Martin si è operato al polso della mano destra. L’alfiere in MotoGp per la scuderia Pramac sui propri canali social ha infatti confermato: “Grazie al dottor Tarallo e a Ducati per aiutarmi a tornare al 100%. Ci vediamo presto in pista”. Il rientro dello spagnolo è ora previsto per il Gran Premio di Germania, programmato per il 19 giugno. Giorni preziosi quindi questi per Martin che deve recuperare la migliore forma per convincere la Ducati a dargli la sella della Desmosedici ufficiale per la prossima stagione.
    Il problema di Martin
    Era da alcune gare che Martin era alle prese con un’infiammazione cronica al tunnel carpale, parte del polso fondamentale e spesso sotto forte stress per i piloti. Nelle fasi finali degli ultimi Gran Premi, infatti, il pilota della Pramac subiva un calo in prestazioni, dovuto proprio a questo problema alla mano destra. Se il percorso riabilitativo di “Martinator” andrà come previsto, lo spagnolo potrebbe ricevere l’idoneità per correre in Germania. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin operato: tornerà per il Gp di Germania

    ROMA – L’intervento al polso della mano destra è perfettamente riuscito per Jorge Martin. Il pilota Pramac in MotoGp sui propri canali social ha infatti scritto: “Grazie al dottor Tarallo e a Ducati per aiutarmi a tornare al 100%. Ci vediamo presto in pista”. Il rientro dello spagnolo è ora previsto per il Gran Premio di Germania, programmato per il 19 giugno. Giorni preziosi quindi questi per Martin che deve recuperare la migliore forma per convincere la Ducati a dargli la sella della Desmosedici ufficiale per la prossima stagione.
    Intervento programmato
    Era da alcune gare che Martin era alle prese con un’infiammazione cronica al tunnel carpale, parte del polso fondamentale e spesso sotto forte stress per i piloti. Nelle fasi finali degli ultimi Gran Premi, infatti, il pilota della Pramac subiva un calo in prestazioni, dovuto proprio a questo problema alla mano destra. Ora “Martinator”, se le tappe del suo recupero proseguiranno senza intoppi, è pronto a rilanciarsi al circuito del Sachsenring, decima tappa del Motomondiale. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff: “Con questo budget cap stipendi a rischio”

    ROMA – La Formula 1 si spacca sul budget cap. Il limite ai fondi delle scuderie sta creando non poche polemiche all’interno del Circus. In un’intervista ad “Autosport”, il viennese ha infatti affermato: “Non vogliamo generare più profitto, vogliamo che i dipendenti possano ricevere gli stipendi concordati. Non si tratta di volere improvvisamente più soldi, ma le condizioni sono cambiate. Alcune squadre più piccole pensano che stiamo cercando di ottenere un vantaggio nei loro confronti, ma non è così. I nostri costi sono aumentati da 2,5 a 6,5 milioni di sterline, così come i costi di trasporto, da 2 a 6 milioni”.
    L’ultimatum di Wolff
    I piccoli team sono però contrari a questa deroga sul budget cap. Il team principal della Haas, Gunther Steiner, non vede di buon occhio questa concessione, ma l’austriaco potrebbe addirittura decidere di tagliare un team satellite per alleggerire i bilanci. McLaren, Williams e Aston Martin sono quindi sotto pressione e le parole di Wolff suonano come un aut-aut: “Fornire power unit non è più interessante come prima. Piuttosto vorrei due motori in meno in griglia e concentrarmi sullo svilutto. Anche i ricambi prodotti da noi hanno un costo: l’ideale sarebbe avere solo due team client”. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff e il budget cap: “Non possiamo pagare gli stipendi”

    ROMA – Toto Wolff interviene sulla questione budget cap in Formula 1. Il tetto ai finanziamenti sta causando difficoltà ad alcuni team del Circus. In un’intervista ad “Autosport”, il viennese ha infatti affermato: “Non vogliamo generare più profitto, vogliamo che i dipendenti possano ricevere gli stipendi concordati. Non si tratta di volere improvvisamente più soldi, ma le condizioni sono cambiate. Alcune squadre più piccole pensano che stiamo cercando di ottenere un vantaggio nei loro confronti, ma non è così. I nostri costi sono aumentati da 2,5 a 6,5 milioni di sterline, così come i costi di trasporto, da 2 a 6 milioni”.
    Le mosse di Wolff
    I piccoli team sono però contrari a questa deroga sul budget cap. Il team principal della Haas, Gunther Steiner, non vede di buon occhio questa concessione, ma l’austriaco potrebbe addirittura decidere di tagliare un team satellite per alleggerire i bilanci. Al momento le power unit Mercedes sono installate su McLaren, Williams e Aston Martin e Wolff a tal proposito ha aggiunto: “Fornire i motori non è più coinvolgente come prima. Preferirei favorire lo sviluppo con due power unit in meno. Tagliare un client team significa produrre anche molti meno ricambi: gestirne solo due sarebbe l’ideale”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Zhou: “Voglio che Leclerc conquisti il mondiale”

    ROMA – Mentre l’annata di questa nuova era della Formula 1 non è ancora arrivata al giro di boa, anche alcuni piloti si sbilanciano nei primi pronostici. La lotta tra Ferrari e la Red Bull continua, e il rookie dell’Alfa Romeo, Guanyu Zhou, ha esprime la sua preferenza nella battaglia tra Charles Leclerc e Max Verstappen ai microfoni di “racingnews365.com”: “Francamente mi piacerebbe se vincesse Leclerc. Tuttavia credo che la Red Bull sia molto forte ora come ora. Continuano a diventare sempre più veloci, quindi sarà difficile”.
    Su Leclerc
    “Mi piace l’idea di avere un campione del mondo diverso ogni anno- ha aggiunto Zhou -. Leclerc sta simpatico a tutti nel paddock. Quest’anno Red Bull e Ferrari sono chiaramente in vantaggio, ma penso che la situazione sia molto migliore di due anni fa. Le vecchie gare erano tutto un dominio della Mercedes, ora c’è sicuramente molta più suspense”. LEGGI TUTTO