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    F1, Gp Azerbaijan: Perez leader delle FP3, Leclerc secondo

    BAKU – La terza e ultima sessione di prove libere per il Gp dell’Azerbaijan, ottavo appuntamento del mondiale F1, vede Sergio Perez davanti a tutti. In vista delle qualifiche, si accende il duello tra Ferrari e Red Bull, che si dividono equamente le prime quattro posizioni. Alle spalle del messicano, primo con 1:43.170, c’è Charles Leclerc a 7 centesimi. Terzo Max Verstappen (+0.279), che precede Carlos Sainz (+0.426). Staccate tutte le altre monoposto, a partire da Lando Norris, quinto a più di un secondo dalla vetta. Bene Ricciardo, sesto davanti a Gasly e Russell. Solo dodicesimo Lewis Hamilton. Appuntamento alle ore 16:15 con le qualifiche che definiranno la griglia in vista della gara di domani.
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Max Verstappen (Red Bull)
    Carlos Sainz (Ferrari)
    Lando Norris (McLaren)
    Daniel Ricciardo (McLaren)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    George Russell (Mercedes)
    Esteban Ocon (Alpine)
    Sebastian Vettel (Aston Martin) LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann a Sainz e Leclerc: «Vi vogliamo bene». #ForzaFerrari

    TORINO – Si corre il GP dell’Azerbaigian in questo fine settimana. Ed ecco il sostegno di Lapo Elkann per la Ferrari di Leclerc e Sainz. La scuderia rossa è chiamata al riscatto dopo i guai di Montecarlo. «Ieri siete andati molto bene e oggi speriamo di fare ancora meglio. Vi vogliamo un mondo di bene Charles e Carlos #AzerbaijanGP». Il nipote dell’Avvocato è in prima fila: tifo incondizionato per il Cavallino che ha nella Red Bull un grandissimo avversario. Ma nel Mondiale non si molla nulla: è questo il mantra… LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Jos Verstappen non è obiettivo, la lotta è contro la Ferrari”

    ROMA – Jos Verstappen non ha gradito la strategia della Red Bull nel Gran Premio di Monaco di Formula 1, costata la vittoria al figlio Max, terzo al traguardo. L’uomo ha infatti criticato il team per aver favorito Sergio Perez, non trovando però d’accordo Christian Horner. Il team principal della scuderia ha fornito la sua versione ai microfoni di Sky Sports F1, spiegando: “Credo che i papà non siano mai completamente obiettivi. Le informazioni che avevano a disposizione noi durante la gara non poteva averle Jos. Se avessimo fermato Verstappen in quel momento si sarebbe ritrovato nel traffico alle spalle di George Russell, per questo abbiamo deciso di richiamare Checo”.
    Il pensiero di Horner
    “La lotta non è tra i nostri due piloti, ma contro una Ferrari veloce e competitiva. La squadra sta lavorando bene ed è unita, ma dobbiamo continuare così per avere la meglio” – ha aggiunto Horner, cercando di focalizzare l’attenzione altrove. In merito a quanto affermato da Verstappen Senior, infine, ha concluso: ““E’ più che lecito che abbia un’opinione e la rispetto. In questa circostanza la realtà era parzialmente diversa da quella descritta da lui, ma non ci sono problemi”. Seppellita l’ascia di guerra, dunque, e testa al Gran Premio dell’Azerbaijan per la Red Bull, grande favorita di questo mondiale. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner risponde a Jos Verstappen: “Non è obiettivo, come tutti i papà”

    ROMA – Il terzo posto di Max Verstappen nel Gp di Monaco di Formula 1 non è andato giù a suo padre Jos, che ha puntato il dito contro la Red Bull. A suo avviso, infatti, la scuderia avrebbe favorito Sergio Perez a discapito del figlio. Non è tardata ad arrivare la risposta del team principal Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sports F1 ha spiegato: “Credo che i papà non siano mai completamente obiettivi. Le informazioni che avevano a disposizione noi durante la gara non poteva averle Jos. Se avessimo fermato Verstappen in quel momento si sarebbe ritrovato nel traffico alle spalle di George Russell, per questo abbiamo deciso di richiamare Checo”.
    Horner fa chiarezza
    Horner ha poi cercato di placare gli animi, provando anche ad immedesimarsi nei panni di Verstappen Senior: “E’ più che lecito che abbia un’opinione e la rispetto. In questa circostanza la realtà era parzialmente diversa da quanto detto da lui, ma non ci sono problemi”. Infine, il team principal del team di Milton Keynes ha ribadito: “La lotta non è tra i nostri due piloti, ma contro una Ferrari veloce e competitiva. La squadra sta lavorando bene ed è unita, ma dobbiamo continuare così per avere la meglio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Io e Brown ci siamo chiariti, credo di avere il sostegno del team”

    BAKU – Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione 2022 di Formula 1 per Daniel Ricciardo. Il pilota della McLaren ha infatti inanellato una serie di risultati deludenti, culminati con il 13° posto nel Gran Premio di Monaco. Proprio al termine dell’appuntamento monegasco, l’amministratore delegato McLaren Zak Brown non ha riservato parole al miele per l’australiano. Quest’ultimo, in occasione della conferenza stampa a Baku prima del Gp dell’Azerbaijan, tuttavia, ha spiegato che i due si sono chiariti: “Abbiamo fatto una chiacchierata e per noi è tutto chiaro, nessun bisogno di approfondire. Non sono rimasto sorpreso da quanto accaduto in questi giorni”.
    Il pensiero di Ricciardo
    Ricciardo ha poi proseguito: “Semplicemente a volte ci lasciamo coinvolgere un po’ troppo dai media. Io personalmente credo di esserne diventato parzialmente immune visto che spesso le dichiarazioni vengono riportate senza menzionare il contesto e perciò non mi soffermo a leggere. Sono consapevole del mio rapporto con il team e credo di avere pieno sostegno”. Infine, il pilota di Perth ha concluso: “Non potrei mai accontentarmi del tredicesimo posto. Voglio che i miei risultati siano migliori e so che posso farlo. Il mio contratto è in scadenza nel 2023 e garantirò il mio impegno totale alla causa. Voglio dimostrare quanto valgo e godermi i successi con la McLaren”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “A inizio anno ero bloccato, ho pensato solo ad andare veloce”

    ROMA – Nonostante Fabio Quartararo sia al comando della classifica generale del Mondiale 2022 di MotoGp, la sua stagione non è stata tutta rose e fiori. Il francese ha infatti accusato svariati problemi sulla sua Yamaha che hanno rischiato di destabilizzarlo, specialmente a livello mentale. A spiegarlo è stato proprio lui stesso ai microfoni di Motorsport.com: “A inizio stagione ero bloccato. In 18 mesi la moto non aveva guadagnato nulla in velocità di punta né aveva fatto evoluzioni. Ciò mi ha fatto arrabbiare parecchio. Devo ammettere che l’ho vissuta veramente male, specialmente perché nel giro di un anno sono passato dal superare Rins sul rettilineo al farmi superare da lui senza poter reagire”.
    “La rabbia non porta a buoni risultati”
    La svolta nella stagione per ‘El Diablo’ è arrivata a partire da Austin, ma non ha avuto nulla a che fare con la sua guida: “La differenza è che a inizio anno non ero concentrato mentalmente, ma non appena mi sono detto di accettare ciò che avevamo, ovvero la moto lenta e non migliorata, le cose sono cambiate. Il settimo posto a Austin è stato un buon risultato, mentre dopo la vittoria a Portimao ho deciso di concentrarmi esclusivamente sul fatto di andare il più veloce possibile, senza pensare a tutto il resto”. Un cambiamento che Quartararo non ha intrapreso da solo, bensì grazie all’aiuto di uno psicologo, con cui ha iniziato a lavorare nel 2019: “Ho imparato che essere arrabbiati per le cose che non puoi controllare non ha senso perché la rabbia non porta a nulla, tantomeno a buoni risultati. Ho appreso molte cose”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo assicura: “Nulla da approfondire, ho il sostegno del team”

    BAKU – Una sola volta in Top 10 e, tolto il sesto posto in Australia, mai neppure vicino ai primi dieci. Questi i numeri della deludente stagione di Formula 1 di Daniel Ricciardo, in grande difficoltà con la McLaren e incapace di rispettare le aspettative. Uno dei punti più bassi è stato sicutamente il 13° posto nel Gran Premio di Monaco. Proprio al termine dell’appuntamento monegasco, l’amministratore delegato McLaren Zak Brown ci è andato giù piuttosto pesante nei confronti dell’australiano. Quest’ultimo, in occasione della conferenza stampa a Baku prima del Gp dell’Azerbaijan, tuttavia, ha spiegato che i due si sono chiariti: “Abbiamo fatto una chiacchierata e per noi è tutto chiaro, nessun bisogno di approfondire. Non sono rimasto sorpreso da quanto accaduto in questi giorni”.
    Le parole di Ricciardo
    Il pilota di Perth ha poi aggiunto: “Non potrei mai accontentarmi del tredicesimo posto. Voglio che i miei risultati siano migliori e so che posso farlo. Il mio contratto è in scadenza nel 2023 e garantirò il mio impegno totale alla causa. Voglio dimostrare quanto valgo e godermi i successi con la McLaren”. In merito alle scaramucce con il team, invece, Ricciardo ha detto: “Semplicemente a volte ci lasciamo coinvolgere un po’ troppo dai media. Io personalmente credo di esserne diventato parzialmente immune visto che spesso le dichiarazioni vengono riportate senza menzionare il contesto e perciò non mi soffermo a leggere. Sono consapevole del mio rapporto con il team e credo di avere pieno sostegno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Non ero concentrato mentalmente a inizio stagione”

    ROMA – Primo in classifica generale, Fabio Quartararo non è stato esente da difficoltà nel MotoMondiale 2022. Il campione del mondo in carica non ha mai nascosto i problemi sulla Yamaha e si è spesso lamentato, tuttavia è riuscito a mettere da parte la sua frustrazione e rispondere in pista a suon di risultati. A spiegarlo è stato proprio lui stesso ai microfoni di Motorsport.com: “A inizio stagione ero bloccato. In 18 mesi la moto non aveva guadagnato nulla in velocità di punta né aveva fatto evoluzioni. Ciò mi ha fatto arrabbiare parecchio. Devo ammettere che l’ho vissuta veramente male, specialmente perché nel giro di un anno sono passato dal superare Rins sul rettilineo al farmi superare da lui senza poter reagire”.
    Il racconto di Quartararo
    Il pilota francese ha poi spiegato cos’è cambiato in questo 2022, specialmente a livello psicologico: “La differenza è che a inizio anno non ero concentrato mentalmente, ma non appena mi sono detto di accettare ciò che avevamo, ovvero una moto lenta e non migliorata, le cose sono cambiate. Il settimo posto a Austin è stato un buon risultato, mentre dopo la vittoria a Portimao ho deciso di concentrarmi esclusivamente sul fatto di andare il più veloce possibile, senza pensare a tutto il resto”. In questo percorso, Quartararo è stato affiancato da uno psicologo, con cui ha iniziato a collaborare nel 2019: “Ho appreso molte cose, soprattutto che essere arrabbiati per le cose che non puoi controllare non ha senso. La rabbia non porta a buoni risultati”. LEGGI TUTTO