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    Il furgoncino di Scooby Doo è un romantico bed and breakfast a Malibù

    Ricordate la Mistery Machine? Il furgoncino con cui il fifone Scooby Doo risolveva misteri insieme al suo gruppo di amici? Oggi, a distanza di 53 anni dalla prima puntata del cartone animato, le loro storie spaventose appassionano ancora grandi e piccini. Per i più appassionati è arrivata una notizia inaspettata: il van è oggi un bed and breakfast e il proprietario è il “vecchio” Shaggy!Guarda la galleryFan di Scooby Doo, ora si può pernottare a Malibù nella Mistery Machine!
    Esplosione a Torino sul set di Fast & Furious 10: ferita una stuntman 
    Ubicazione e prezzo
    Per chi desidera pernottare all’interno del caratteristico mezzo c’è una cattiva e una buona notizia: la prima riguarda il dove è situato il furgone, poichè, secondo quanto riportato dall’inserzione sul sito Airbnb, è necessario recarsi a Malibù, per poter passare le ore notturne al suo interno. La buona notizia è che almeno il prezzo del pernottamento di soli 19 euro rende meno amaro quello del volo aereo necessario per raggiungere la California.
    Un proprietario particolare
    L’idea di rendere la Mistery Machine un ben and breakfast è nata proprio dal noto sito di prenotazione e il proprietario del van, Matthew Lillard. Il nome vi suonerà familiare perchè è colui che ha interpretato proprio Shaggy nel primo film. La parnership vuole celebrare il 20esimo anniversario dell’uscita della pellicola nelle sale e parte del ricavato andrà in beneficienza a Five Acress, associazione per bambini in affidamento.
    Cosa è compreso
    Il furgone sarà disponibile solamente per 3 soggiorni di una sola notte il 24, 25 e 26 giugno 2022, mentre le prenotazioni sono iniziate ieri 16 giugno. L’esperienza comprende un benvenuto virtuale da parte di Matthew, snack da scegliere per la cena come hot dog e hamburger di melanzane (i piatti preferiti da Shaggy e Scooby), giochi misteriosi, misteri da risolvere, posti a sedere per rilassarsi all’esterno e la possibilità di ascoltare l’ultimo album di Sugar Ray su lettore CD portatile e indossare la collana di conchiglie.
    Cinema, l’inseguimento d’auto più costoso di sempre è tutto Made in Italy   LEGGI TUTTO

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    Marcelo, un Maggiolino Volkswagen tatuato sul braccio: è per il nonno

    Colori scargianti, qualche multa di troppo, cifre stellari. Sono questi gli argomenti a cui di solito si legano auto e calciatori, che delle quattro ruote non possono davvero farne a meno. E c’è chi ha deciso pure di tatuarsele. Come Marcelo, l’ormai ex capitano del Real Madrid. Ma niente vetture di lusso. La protagonista della sua storia è un Maggiolino Volkswagen, auto del nonno e simbolo della sua adolescenza in Brasile. Il campione, reduce da una stagione incredibile con la sua ex squadra (con cui nel 2021/22 ha conquistato sia Liga che Champions), dal 2019 ha tatuato sul braccio destro l’iconica vettura. Ecco perché.
    Col Maggiolino agli allenamenti
    Proprio con il Maggiolino, modello diffusissimo in tutto il mondo, il nonno Pedro accompagnava il giovane campione agli allenamenti di calcio. Un’auto a cui il difensore è legatissimo, tanto da prendere la decisione di tatuarsela, come simbolo indelebile nella sua vita. E forse quel Maggiolino, a Marcelo, ha davvero cambiato l’esistenza. “Significa molto per me. Ho vissuto molte cose con lui”, aveva dichiarato il brasiliano in passato parlando del nonno Pedro e, inevitabilmente, anche della vettura. Vettura senza la quale, forse, non avrebbe mai raggiunto questi livelli. È stato il nonno Pedro a incoraggiare il nipote a non mollare il calcio e proprio al volante del Maggiolino lo accompagnava al centro degli allenamenti, a circa un’ora dalla loro casa.
    Bale, collezione di auto da 580mila euro: pagata con appena 16 minuti di gioco LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Ducati avanti anche nelle libere 2 in Germania, Bagnaia precede Marini e Miller

    CHEMNITZ – E’ di Pecco Bagnaia il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio di Germania, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota italiano, al Sachsenring, firma il crono di 1:20.018 e precede altre due Ducati, guidate da Luca Marini (team VR46) e dal compagno di squadra di Pecco, Jack Miller. Quarto crono per un ottimo Aleix Espargaro, che con la sua Aprilia precede le due Ducati del team Pramac guidate da Johann Zarco e Jorge Martin.
    Gli altri tempi
    Settimo tempo per il campione in carica Fabio Quartararo, davanti a Maverick Vinales e Fabio Di Giannantonio, rispettivamente in ottava e nona posizione, mentre a chiudere la top ten c’è la Suzuki di Joan Mir davanti al compagno di squadra Alex Rins. Ancora leggermente attardato Enea Bastianini, che chiude la seconda sessione con il tredicesimo crono. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Germania: bene le Ducati nelle libere 2, Bagnaia davanti a Marini e Miller

    CHEMNITZ – Pecco Bagnaia è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio di Germania, decimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, al Sachsenring, firma il crono di 1:20.018 e precede altre due Ducati, guidate da Luca Marini (team VR46) e dal compagno di squadra di Pecco, Jack Miller. Quarto crono per un ottimo Aleix Espargaro, che con la sua Aprilia precede le due Ducati del team Pramac guidate da Johann Zarco e Jorge Martin.
    Gli altri piloti
    Settimo tempo per il campione in carica Fabio Quartararo, davanti a Maverick Vinales e Fabio Di Giannantonio, rispettivamente in ottava e nona posizione, mentre a chiudere la top ten c’è la Suzuki di Joan Mir davanti al compagno di squadra Alex Rins. Ancora leggermente attardato Enea Bastianini, che chiude la seconda sessione con il tredicesimo crono. LEGGI TUTTO

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    Mario Andretti, italiano, americano: il campione di F1 che non dimentica

    TORINO – (e.e.) Mario Andretti è stato l’ultimo italiano a vincere il Mondiale di Formula 1. Ufficialmente con licenza americana, ma se provate a dire che lui non ha vinto da italiano vi potrebbe fare del male. Mario Andretti iridato nel 1978 con la Lotus, Mario Andretti che prese il passaporto Usa nel 1964, Mario Andretti costretto a lasciare tutto da piccolo, la casa, i giochi, gli abiti a Montona, in Istria, nel Dopoguerra, obbligato a scappare perché il suo paese era entrato a far parte della Jugoslavia. Mario Andretti che finì in un campo profughi in Italia, a Lucca, con la sua famiglia e l’amato gemello Aldo. Mario Andretti e i suoi che emigrarono da Genova negli States con i motori nel sangue. Mario Andretti che diventò un grande, e con lui i discendenti, tutti piloti di livello, compresi i nipoti. Ebbene, nell’anniversario dell’approdo americano, Mario Andretti pubblica un post da leggere: «Poco prima dell’alba, 67 anni fa, il 16 giugno 1955, la nostra nave arrivò oltre la Statua della Libertà nel porto di New York. Era il 21esimo compleanno di mia sorella Anna Maria e il giorno in cui abbiamo iniziato la nostra vita in America. È stato un viaggio di 11 giorni sul transatlantico italiano Conte Biancamano. Ecco la ricevuta per noi 5. Quello che ricordo più vividamente quel giorno è mia sorella che canta l’inno nazionale americano e quanto fossero colorate le macchine e i taxi». Era l’inizio di una nuova incredibile vita. Che ci regalò Mario Andretti campione. E l’uomo che non dimentica mai. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: le Ducati comandano le libere 1 in Germania, Miller precede Bagnaia

    CHEMNITZ – Jack Miller è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio di Germania, decimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota australiano, con il crono di 1:21.479, precede il compagno di squadra in Ducati Pecco Bagnaia al Sachsenring, dove il terzo posto della classifica tempi è occupato dalla Yamaha del campione in carica Fabio Quartararo. Quarto tempo per Johann Zarco, davanti alla Honda di Takaaki Nakagami e all’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Gli altri tempi
    Settimo tempo per Luca Marini, che precede un ottimo Andrea Dovizioso e Jorge Martin, rispettivamente in ottava e nona posizione. A chiudere la top ten c’è la Honda del team LCR di Alex Marquez, davanti a Maverick Vinales e Pol Espargaro. Sedicesimo crono, invece, per Enea Bastianini davanti al compagno di squadra Fabio Di Giannantonio. LEGGI TUTTO

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    Salute e sicurezza, la Fia rimescola le carte

    TORINO – Le lamentele dei piloti hanno trovato una parziale (ma importante) comprensione presso la Fia. Il saltellamento delle auto di nuova generazione non è soltanto un “fastidio” né una questione di prestazione. E’ un fenomeno che può avere un costo in termini di salute. Questo la Fia lo riconosce e si appresta a muoversi di conseguenza. Del resto, in Formula 1 funziona così: o i regolamenti si cambiano con il benestare delle squadre oppure si invocano questioni di sicurezza. E la Fia scrive, in una direttiva tecnica, che il problema c’è, dal momento che i piloti sono impegnati ad andare a oltre 300 all’ora e devono potersi concentrare su quello, anziché pensare a come governare delle auto che saltellano. Viene da ipotizzare che un il problema sicurezza non sia così grande, anche se non si può escludere un rischio aumentato rispetto a quando si guidavano le auto della precedente generazione. Ma certo non è normale che i piloti arrivino sfiniti a fine gara e che la loro salute articolare sia a rischio. «A 30 anni cammineremo tutti con il bastone» – ha detto uno di loro Baku. Esprimendo, forse con un’esagerazione retorica, un comune e diffuso sentimento.
    LO STUDIO – Cosa farà la Fia a questo punto? Ha chiesto alle squadre di condividere un percorso che affronti lo studio del “porpoising” e ne individui i rimedi. Detto al di fuori dal politichese o dal linguaggio tecnico: verranno concesse o suggerite delle modifiche alle auto, di fatto è un cambio di regolamento. E così c’è chi spinge per arrivare in fretta a una soluzione (squadre che sono indietro e che hanno tutto da guadagnare dal potersi muovere all’interno di regole più elastiche, come la Mercedes) e c’è chi si oppone (perché ha delle auto vincenti e non ha interesse a cambiare alcunché, come la Ferrari e la Red Bull). Restano da capire i tempi, certamente non brevi. Ma intanto è stata presa una direzione precisa, le carte stanno per rimescolarsi. E magari, chissà, oltre al diretto di vantaggio Mercedes ce ne sarà uno indiretto anche della Ferrari, che potrebbe trovare in Hamilton e Russell due argini al crescente potere (tecnico) della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Proverò a recuperare per il titolo, quest'anno ho più tempo”

    CHEMNITZ – Pecco Bagnaia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Germania, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il ducatista, reduce dallo zero in Catalogna dopo l’incidente alla prima curva, vuole tornare a macinare punti per continuare a sognare il titolo. “La lotta al Mondiale? L’anno scorso dovevo recuperare tanti punti in poche gare – ha detto -. Quest’anno ho più tempo quindi mantengo le mie ambizioni anche se non sarà un’impresa così semplice. Proveremo a recuperare. Quartararo è più forte ma noi possiamo farci valere. L’anno scorso abbiamo iniziato con un tipo di lavoro diverso. Ora abbiamo cambiato un po’ la mentalità del team rispetto al passato, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Miller? Ha fatto bene, ha dato una grande mano alla Ducati”.
    Espargaro sull’errore di Barcellona
    Anche Aleix Espargaro ha parlato in conferenza, tornando sull’errore che gli è costato tre posizioni a Barcellona: “Cercherò di dimenticare quanto prima l’errore, ma questa volta sarà difficile. Domenica non sono riuscito a dormire, ero arrabbiato con me stesso. Continuavo a pensare a quell’errore così ho deciso di fare una gita a Disneyland con i miei figli e sono riuscito a non pensarci più. Queste ultime due gare prima della pausa estiva sono molto importanti, spero di riuscire a guadagnare un po’ di punti per arrivare bene alla pausa estiva. Obiettivo? Cercherò di lottare per il podio sia qui sia ad Assen. Penso di essermi meritato delle belle vacanze quest’anno”.  LEGGI TUTTO