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    Ferrari, Binotto su Ann Rao: “Sicuro che la FIA proverà la sua imparzialità”

    ROMA – “Questa è una domanda che mi è stata posta anche a Baku in conferenza stampa e posso solo ripetere quello che ho detto allora: è una preoccupazione, non un dubbio”. La domanda che “Motorsport” ha posto a Mattia Binotto, team principal della Ferrari, riguarda la figura di Shaila-Ann Rao, ora direttore esecutivo momentaneo, scelto della FIA dopo l’addio di Peter Bayer. L’avvocatessa aveva lavoratò già in Mercedes al fianco di Toto Wolff e ci sono preoccupazioni per la sua integrità e imparzialità.
    Le parole di Binotto
    Già dal momento della sua nomina, nel paddock si erano sollevati dubbi sulla nomina di Rao. Ma con il Gran Premio del Canada e la concessione tecnica “salva-Mercedes” per arginare il porpoising, i sospetti sono aumentati. Binotto però affema: “Ho piena fiducia nella FIA, che proverà la sua professionalità e che dimostrerà come alla fine la mia preoccupazione non avesse fondamento”. Il manager italiano, però, aggiunge dettagli sul processo che ha portato al tanto discusso secondo tirante: “Wolff ha detto che l’hanno installato durante la notte. Quello che posso dire è che la Ferrari non ne sarebbe stata in grado. E sono sorpreso che una squadra sia così capace di farlo dall’oggi al domani. Non possiamo fare altro che dare credito alle sue parole”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Voglio far tremare Bagnaia e Martin”

    ROMA – Enea Bastianini si prepara per il Gran Premio d’Olanda e lo fa non solo in ottica MotoGp 2022, ma anche per mettere le cose in chiaro per la prossima annata. La speranza infatti è quella di approdare in Ducati factory. Per farlo, però, il pilota Gresini ha bisogno di ritrovare il feeling di inizio stagione, quello che lo ha portato finora a vincere tre Gp. “L’obiettivo – dice Bastianini a “Marca” – è quello di far tremare sia Bagnaia che Martin, ma sono due piloti molto forti. Mi daranno problemi anche durante il campionato”.
    Ostacolo Martin
    Dopo le recenti incertezze, la tappa in Olanda sarà fondamentale per raccogliere un buon risultato, possibilmente migliore di quello di Jorge Martin, pilota Pramac, che si gioca con Bastianini la sella di Jack Miller. “Ad Assen – afferma il riminese – dovremo partire più avanti, sarà importante. Io sono quello che usura meno gli pneumatici. Sono particolare, sono strano.. Devo cambiare un po’. Ma, in generale, sono io quello che arriva alla fine con più gomme. È difficile andare veloci e non consumare le gomme e lo faccio sfruttando molto l’anteriore e sbandando meno con la ruota posteriore”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Bagnaia e Martin? Voglio farli tremare”

    ROMA – Il Gran Premio d’Olanda sarà una tappa della MotoGp fondamentale per Enea Bastianini. E lo sarà sia per riprendere quota in campionato, che per continuare a sperare in un posto nella Ducati factory. Per farlo, però, il pilota Gresini ha bisogno di ritrovare lo slancio di inizio stagione, quello che lo ha portato finora a vincere tre Gp. “L’obiettivo – dice Bastianini a “Marca” – è quello di far tremare sia Bagnaia che Martin, ma sono due piloti molto forti. Mi daranno problemi anche durante il campionato”.
    Le parole di Bastianini
    “Ad Assen – precisa il 24enne – dovremo partire più avanti, sarà importante. Io sono quello che usura meno gli pneumatici. Sono particolare, sono strano.. Devo cambiare un po’. Ma, in generale, sono io quello che arriva alla fine con più gomme. È difficile andare veloci e non consumare le gomme e lo faccio sfruttando molto l’anteriore e sbandando meno con la ruota posteriore”. Sensazioni e certezze che Bastianini dovrà ritrovare per battere la concorrenza di Jorge Martin, che da Pramac vuole approdare alla casa Borgo Panigale per il posto lasciato libero da Jack Miller. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini verso il Gp d'Olanda: “Possiamo lottare per le posizioni che contano”

    ROMA – Luca Marini ha parlato in vista del Gran Premio d’Olanda, valevole per l’undicesima tappa del Mondiale 2022 MotoGp. Il pilota del team VR46 arriva da un buon quinto posto ottenuto in Germania, e ad Assen vuole provare a dare continuità all’ottimo piazzamento. “Assen è un tracciato completamente diverso e decisamente molto più tecnico rispetto a quelli affrontati nelle ultime settimane – ha detto -. Sono curioso di capire quali saranno le mie sensazioni alla guida venerdì, se riuscirò ad essere subito veloce. Ci sono tanti piloti forti qui, ma possiamo costruire con tutta la squadra un bel weekend e lottare per le posizioni che contano”.
    Il commento di Bezzecchi
    Anche Marco Bezzecchi ha parlato in vista della tappa olandese: “Due gare consecutive è sempre tosta. Sicuramente non sarà facile ad Assen, una pista difficilissima, ma arriviamo da un buon weekend su un tracciato altrettanto complicata come il Sachsenring dove sono riuscito a costruire, grazie al lavoro di squadra, un bel weekend. La qualifica, come dimostrato in Germania, sarà cruciale per la gara. Diamo il massimo per centrare la Q2”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Ad Assen possiamo lottare per le posizioni che contano”

    ROMA – “Assen è un tracciato completamente diverso e decisamente molto più tecnico rispetto a quelli affrontati nelle ultime settimane. Sono curioso di capire quali saranno le mie sensazioni alla guida venerdì, se riuscirò ad essere subito veloce. Ci sono tanti piloti forti qui, ma possiamo costruire con tutta la squadra un bel weekend e lottare per le posizioni che contano”. Luca Marini ha parlato così in vista del Gran Premio d’Olanda, undicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota del team VR46 arriva da un buon quinto posto ottenuto in Germania, e ad Assen vuole provare a dare continuità all’ottimo piazzamento.
    Le parole di Bezzecchi
    Anche Marco Bezzecchi ha parlato in vista della tappa olandese: “Due gare consecutive è sempre tosta. Sicuramente non sarà facile ad Assen, una pista difficilissima, ma arriviamo da un buon weekend su un tracciato altrettanto complicata come il Sachsenring dove sono riuscito a costruire, grazie al lavoro di squadra, un bel weekend. La qualifica, come dimostrato in Germania, sarà cruciale per la gara. Diamo il massimo per centrare la Q2”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Mi sono riposato, ora mi sento meglio in vista di Assen”

    ROMA – Fabio Quartararo ha parlato in vista del Gran Premio d’Olanda, valevole per l’undicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota della Yamaha, vincitore pochi giorni fa in Germania, è sempre più primo in classifica e sul tracciato di Assen può cercare il bis dopo il successo del 2021: “Sono molto contento della vittoria al Sachsenring. A Barcellona avevo guidato bene, ma in Germania è stato ancora più bello perché non mi sentivo fisicamente al top. Mi sono riposato qualche giorno e ora mi sento meglio e pronto ad affrontare la corsa di Assen. Abbiamo un buon ricordo dello scorso anno, è uno dei miei circuiti preferiti e dunque credo che potremo fare ancora bene”.
    Il commento di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli ha parlato in vista della tappa in Olanda: “Dopo il fine settimana del Sachsenring non vedo l’ora di tornare in sella il prima possibile. Sappiamo dove dobbiamo migliorare. Il nostro passo gara è abbastanza decente e abbiamo bisogno di un passo avanti con la gomma morbida. Non è una cosa semplice da mettere in pratica, perché il numero di gomme morbide è limitato.Abbiamo molto lavoro da fare per recuperare,e ad Assen non corro dal 2019, dato che lo scorso anno ero assente per l’infortunio al ginocchio e due anni fa non si è disputata la gara per via della pandemia. Speriamo nell’asciutto per fare progressi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Mi sono riposato qualche giorno, sono pronto per Assen”

    ROMA – “Sono molto contento della vittoria al Sachsenring. A Barcellona avevo guidato bene, ma in Germania è stato ancora più bello perché non mi sentivo fisicamente al top. Mi sono riposato qualche giorno e ora mi sento meglio e pronto ad affrontare la corsa di Assen”. Fabio Quartararo ha parlato così in vista del Gran Premio d’Olanda, undicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota della Yamaha, vincitore pochi giorni fa in Germania, è sempre più primo in classifica e sul tracciato di Assen può cercare il bis dopo il successo del 2021: “Abbiamo un buon ricordo dello scorso anno, è uno dei miei circuiti preferiti e dunque credo che potremo fare ancora bene”.
    Le parole di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli ha parlato in vista della tappa in Olanda: “Dopo il fine settimana del Sachsenring non vedo l’ora di tornare in sella il prima possibile. Sappiamo dove dobbiamo migliorare. Il nostro passo gara è abbastanza decente e abbiamo bisogno di un passo avanti con la gomma morbida. Non è una cosa semplice da mettere in pratica, perché il numero di gomme morbide è limitato.Abbiamo molto lavoro da fare per recuperare,e ad Assen non corro dal 2019, dato che lo scorso anno ero assente per l’infortunio al ginocchio e due anni fa non si è disputata la gara per via della pandemia. Speriamo nell’asciutto per fare progressi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sogna il titolo. E Binotto lo sveglia

    «Il tuo giorno arriverà». Con questo messaggio ad accompagnare l’immagine di Hamilton che abbraccia Sainz subito dopo il GP del Canada, la Mercedes ha voluto consolare Carlos della vittoria mancata. Perché proprio così è andata: oltre alla sesta vittoria di Verstappen, Montreal ha mandato in scena una surreale contraddizione tra Carlitos nero per il secondo posto e Lewis entusiasta per il terzo. Questione di prospettiva. Nelle successive interviste, poi, Sainz s’è mostrato scuro in volto: un atteggiamento anche giusto per un pilota che è perennemente insoddisfatto di sé stesso e alza di continuo l’asticella da saltare, ma poi le sue parole hanno mostrato uno stato d’animo carico di insidie.

    Ossessione

    A Carlos i secondi posti pesano tremendamente perché li vive come vittorie mancate. Ne ha messi in fila cinque, due dei quali – Monza 2020, vinta da Gasly, e questo di Montreal – gli bruciano oltre misura. Il rischio, a questo punto, è che non aver ancora vinto (non gli succede da quasi tremila giorni: ultima volta il 28 settembre 2014 in Formula Renault 3.5 Series) possa trasformarsi per lui in un’ossessione capace di produrre solo tossine. Quando invece gli servirebbero endorfine.  «Ricordo che succedeva anche a me – ricordava di recente suo padre – Mi sembrava di non poter vincere, poi arrivò la prima volta, mi resi conto di saperlo fare e mi sbloccai». Lo stesso Carlos senior, fenomeno dei rally e in versione attempata nei raid desertici, ci ha spiegato: «Di Carlitos dicono sempre che sia un grande lavoratore, ma sembra quasi che con questa osservazione vogliano negargli il talento. Lo facevano anche con me, quando pareva che non volessero riconoscermi delle doti naturali». Senior, insomma, ci mette la faccia e in questa eguaglianza lui-come-me vorrebbe garantire per le qualità del figlio.

    Nel dopo GP in Canada, intervistato, Carlitos ha pronunciato la parola «vincere» più di quanto non faccia normalmente Ibrahimovic. E quando davanti al microfono di Sky, con riferimento al secondo posto, gli è stato detto “Dai, è una bella sensazione…”, apriti cielo.  «Noooo, volevo vincere. Mi sento un po’ meglio ma voglio la vittoria, la sento vicina. Ho provato di tutto per prendere Verstappen. Io quella vittoria la voglio più di tutti i tifosi a casa».

    Domanda scivolosa

    Poi è arrivata una domanda scivolosa, parente stretta del “sei disposto ad aiutare Leclerc?”. Non era quella ma “Credi nel Mondiale per la Ferrari?“ «Ci credo per la Ferrari, per Charles e per me». Poi, un supplemento di chiarezza: «Due settimane fa, quando vi ho detto che ragionerò gara per gara, si è capito che io non lotti per il Mondiale. Ma si è capito male. Ragionerò gara per gara perché io ogni gara voglio vincerla, e se questo mi porterà al Mondiale andrà benissimo. Può darsi che aiuterò Charles e la Ferrari, ma so che vincere ogni corsa porta al Mondiale. E’ questo che voglio fare».  Perdonate le ripetizioni, ma insomma: vincere, vincere, vincere; Mondiale, Mondiale, Mondiale. Da questo loop non s’esce. Mattia Binotto gli ha risposto con messaggi piuttosto chiari. Sulla ragione per cui non ce l’ha fatta: «E’ un po’ un peccato perché ne avevamo di più, credo che Carlos abbia pagato la qualifica». Sulle sue aspettative con vista sul titolo: «Sta migliorando e mi fa piacere poter contare su di lui per la corsa nel campionato costruttori». Tutto serve oggi, in Ferrari, tranne due piloti che si rubino punti a vicenda.  LEGGI TUTTO