More stories

  • in

    Lascia la Ferrari nel parcheggio per disabili: multa e 4 punti decurtati

    Avere senso civico è una qualità che possono, e devono, avere tutti, indipendentemente dal ceto sociale o dal proprio stile di vita. E di certo, quanto avvenuto a Ravello, in provincia di Salerno, dimostra che la strada è ancora lunga. Perché nel Comune del salernitano gli agenti della polizia locale hanno infatti pizzicato una Ferrari California in sosta nell’area destinata ai disabili. Ovviamente, è subito scattata la multa.
    Ferrari parcheggiata in area disabili: la multa
    I poliziotti hanno infatti individuato una Ferrari California con targa inglese parcheggiata nelle strisce gialle nei pressi di piazza Duomo per tutta la notte del 26 giugno. Sul parabrezza non vi erano esposti documenti che giustificassero la sosta in quegli spazi. E così, le forze dell’ordine hanno lasciato una contravvenzione da 165 euro.
    ‘Ferrarista’ tranquillo: ma ora ha 4 punti in meno…
    Quando il proprietario della California si è accorto del “ricordino”, non ha battuto ciglia ed è subito ripartito. Per chi possiede una Ferrari, 165 euro sono veramente una cifra irrisoria. Però gli verranno decurtati 4 punti dalla patente. Forse quello lo farà recriminare. Per acquistare senso civico, invece, non basterebbero tutte le multe del mondo.
    Parcheggia la Ferrari fuori dallo stallo: i vigili fanno la contravvenzione LEGGI TUTTO

  • in

    Con Caronte ancora più caldo in Italia: e il rischio di incidenti aumenta

    È un giugno atipico, in Italia. Un mese in cui il caldo è nettamente più elevato rispetto agli scorsi anni. E con l’anticiclone africano Caronte in arrivo sulla penisola, è bene stare attenti anche e soprattutto in auto. Perché infatti uno studio pubblicato dalla Fondazione Spagnola per la Sicurezza Stradale (Fesvial) riporta infatti che, secondo alcuni test, una temperatura di 35°C all’interno di un’auto può aumentare il rischio di incidenti del 25% poiché il guidatore si trova in uno stato di alterazione come se avesse un livello di alcol nel sangue compreso fra 0,5 e 0,8 gr/litro. 
    Caldo, ecco perché è un pericolo per chi guida
    “La complessa attività di guida è fortemente influenzata da variabili esterne come il forte caldo, una situazione che, secondo gli studi, ha un impatto diretto e pericoloso sulle capacità psicofisiche degli automobilisti – afferma Luis Montoro, professore di sicurezza stradale e presidente onorario di Fesvial -. Oltre i 35°C all’interno di un veicolo è stato dimostrato che circa il 20% dei segnali stradali non viene percepito e gli errori gravi da parte dei conducenti aumentano fino al 35%. Con il forte caldo aumentano la stanchezza e l’affaticamento, ed è comune la comparsa di una forte sonnolenza – sottolinea Montoro -, producendo anche un aumento dei tempi di reazione del guidatore e una maggiore propensione alla comparsa di distrazioni. L’attenzione diminuisce al punto che gli specchi retrovisivi vengono guardati il 50% in meno. Con temperature elevate e luce forte si ha un maggiore affaticamento degli occhi e si possono percepire effetti ottici sulla strada, dovuti essenzialmente all’aria calda sprigionata dall’asfalto. Tali circostanze, unitamente a lievi vertigini, determinano un’alterazione significativa della percezione dell’ambiente, che può essere particolarmente grave per la corretta percezione della segnaletica orizzontale”.
    I rimedi per evitare problemi
    Il primo rimedio è ovviamente l’utilizzo dell’aria condizionata, ma è fondamentale, secondo Fesvial, che il flusso non sia diretto direttamente al torace o alla testa, in particolare agli occhi, per non affaticarli. Inoltre, la Fondazione ricorda che parcheggiare l’auto esposta al sole e completamente chiusa può far salire la temperatura interna di ben oltre i 60°C. Quindi, prima di iniziare il viaggio è bene ventilare il veicolo aprendo finestrini e portiere, ripetendo alcune volte apertura e chiusura per far fuoriuscire l’aria calda. L’aria condizionata va mantenuta fino a quando l’abitacolo non raggiunge una temperatura adeguata tra 20 e 24°C. Naturalmente, è molto importante anche mantenersi idratati.
    Aria condizionata in auto? Occhio alle multe LEGGI TUTTO

  • in

    Formula 1: due risposte al caro carburanti e all'inquinamento

    TORINO – La benzina costa troppo e inquina? Mentre il governo studia palliativi attraverso le odiose ed esose accise, ecco un paio di risposte che guardano lontano. Una arriva dalla Formula 1. Sì, le macchine che consumano di più, nonostante da ormai quasi dieci anni abbiamo sposato la filosofia ibrida. Anche il mondo prestazionale più estremo insegue un futuro ad impatto zero. Dopo aver introdotto da quest’anno i carburanti E10 (con almeno il 10% di etanolo), la Formula 1 ha tracciato i passi per arrivare a Net Zero Carbon entro il 2030. Dal 2026, anno in cui entreranno in scena i nuovi motori (si parla di pezzi standardizzati per abbattere i costi e attirare Porsche e Audi, la Ferrari non è d’accordo), i carburanti dovranno essere 100% sostenibili, da subito viene ridotto l’utilizzo di plastica monouso e ristudiata la logistica e il trasporto delle merci. Sembra poco, non lo è.L’altra risposta a un futuro più green dell’automotive arriva del mondo della scuola. E quindi è ancora più interessante e da promuovere. Domani, sponsorizzata proprio dal multinazionale britannica petrolifera che fornisce oli e carburanti alla Ferrari, scatta in Francia la Shell Eco-marathon Europe, la più importante competizione per l’innovazione nella mobilità che coinvolgere i cittadini europei su tematiche relative all’energia e alla mobilità, promuovendo soluzioni innovative. E Dopo due giorni di stop per la pandemia, sul circuito Paul Armagnac di Nogaro, si svolgeranno due gare-sfide. La prima dedicata alla categoria Prototype, con veicoli leggeri e ultra-efficienti che dovranno compiere 10 giri del circuito (16 km) in un tempo massimo di 39 minuti: vincere chi riuscirà a terminare la prova col minor consumo di carburante. La seconda competizione (categoria Urban Concept) coinvolge veicoli dorati di guida autonoma, gestiti da remoto. In gara ci sono anche due team italiani: l’H2politO del Politecnico di Torino e il Team Zero C dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Carpi.«Siamo fieri della partecipazione dei ragazzi italiani – commenta Valeria Contino, responsabile delle Relazioni Esterne di Shell Italia -, che anche dopo un periodo complesso come quello trascorso non hanno mai perso la volontà di investire nel loro futuro e nel loro talento per imparare a innovare con determinazione e spirito di squadra». Il mondo è aggrappato a loro. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, riabilitazione in barca per Marquez ma la cicatrice è vistosa

    ROMA – Marc Marquez continua il suo percorso per tornare in pista dopo l’operazione lo scorso mese per curare l’omero del braccio destro. L’otto volte iridato ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Stimare il ritorno del pilota Honda non è semplice, ma quel che è certo è che Marquez tornerà dopo le vacanze estive, magari per puntare già a Silverstone (7 agosto). LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez si rilassa in barca ma come va la riabilitazione?

    ROMA – Prosegue la riabilitazione di Marc Marquez, costretto ad operarsi lo scorso mese per ricostruire l’omero del braccio destro. Lo spagnolo di Cervera ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Solo allora lo spagnolo potrà ritornare e per farlo punta i Gran Premi dopo la sosta, Silverstone in primis, in programma il primo weekend di agosto. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Quartararo contro i giudici: “La prossima volta non sorpasserò”

    ROMA – “Bene… Un long lap per la prossima gara. Ora non puoi provare un sorpasso perché credono tu sia troppo ambizioso. Sin dall’inizio della stagione alcuni piloti hanno commesso incidenti di gara ma evidentemente il mio era troppo pericoloso. Congratulazioni agli steward per il fantastico lavoro che stanno facendo”. Inizia così lo sfogo sui social di Fabio Quartararo, penalizzato al termine del Gran Premio d’Olanda con un long lap penalty da scontare in gara a Silverstone, dodicesima tappa della MotoGp, in programma a inizio agosto. Fatale per il francese l’ingresso in curva 5 su Aleix Espargaro, poi quarto sotto la bandiera a scacchi.
    Le parole di Quartararo
    Una penalità che potrebbe costare caro al francese ora che ha fatto segnare il primo zero della stagione e gli avversari in classifica piloti si avvicinano. Quartararo aggiunge poi polemico: “La prossima volta non proverò nessun sorpasso per non prendere penalità. Buone vacanze, ci vediamo a Silverstone”. Assen dunque dà un responso amaro per il pilota Yamaha, ancora però al comando del mondiale con 21 punti di vantaggio su Aleix Espargaro, leader dell’Aprilia. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton a un passo dal record negativo: Silverstone ultima spiaggia

    ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna, decimo weekend della Formula 1, potrebbe essere uno spartiacque nella carriera di Lewis Hamilton. Il britannico è infatti vicino a un record negativo che dura da oltre sette anni. Era infatti il 2013 quando Hamilton, al suo esordio con la casa di Brackley, non raccoglieva vittorie da dieci gare, salvo poi riscattarsi al Gran Premio d’Ungheria. Anche nel 2009, anno successivo al suo primo titolo mondiale, il digiuno durò dieci tappe in McLaren e anche lì salvifico fu il weekend all’Hungaroring. Quest’anno però la tappa in Ungheria è lontana (31 luglio) e le dieci gare senza vincere sono già passate (nove quest’anno, più il Gp di Abu Dhabi nel 2021) con Lewis Hamilton obbligato a dare un segnale forte a Silverstone.
    Dati confortanti
    Nelle ultime tre edizioni del Gran Premio di Gran Bretagna, però, il gradino più alto del podio è sempre stato di Hamilton. Un grande feeling con la pista di casa per il campione di casa Mercedes, che però quest’anno ha raccolto solo due podi. La W13 tuttavia sembra dare segnali confortanti e Hamilton proverà a prendersi la vittoria. Ma se non sarà vittoria neanche questa volta allora le gare di digiuno saliranno a undici. Un dato che suonerebbe come un campanello d’allarme per il sette volte iridato, alle prese con un arrembante George Russell. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton si gioca tutto a Silverstone: incombe un record negativo

    ROMA – Lewis Hamilton al bivio al Gran Premio di Gran Bretagna, decima tappa della Formula 1. Il pilota della Mercedes è infatti vicino ad aggiornare un record negativo che dura da oltre sette anni. Era infatti il 2013 quando Hamilton, al suo esordio con la casa di Brackley, non raccoglieva vittorie da dieci gare, salvo poi riscattarsi al Gran Premio d’Ungheria. Anche nel 2009, anno successivo al suo primo titolo mondiale, il digiuno durò dieci tappe in McLaren e anche lì salvifico fu il weekend allo Hungaroring. Quest’anno però la tappa in Ungheria è lontana (31 luglio) e le dieci gare senza vincere sono già passate (nove quest’anno, più il Gp di Abu Dhabi nel 2021) ecco perché Lewis Hamilton è chiamato a dare un segnale forte a Silverstone.
    Trend positivo
    Nelle ultime tre edizioni del Gran Premio di Gran Bretagna, però, il gradino più alto del podio è sempre stato di Hamilton. Un grande feeling con la pista di casa per il campione britannico, che però quest’anno ha raccolto solo due podi. La W13 tuttavia sembra dare segnali confortanti e Hamilton proverà finalmente a prendersi la vittoria. Se così non sarà, allora per il sette volte iridato saranno 11 le gare senza vittoria, l’ennesimo sintomo di una stagione che sembra di transizione per la Mercedes e soprattutto per il pilota di Stevenage. LEGGI TUTTO