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    Prezzi benzina: la verde si abbassa, ma in autostrada la situazione è preoccupante

    Il prezzo medio nazionale della benzina è al livello più basso dal 5 febbraio, quello del gasolio dal 18 giugno.Secondo Staffetta quotidiana, i prezzi nelle aree di servizio autostradali sono però oggi mediamente più alti rispetto alla rete ordinaria, di circa nove centesimi al litro sulla benzina self service e di quasi undici sul gasolio. Un diffrenziale doppio rispetto al servito: il gasolio costa 23,7 centesimi in più, mentre la benzina si “ferma” a 21,4 centesimi in più rispetto alla rete ordinaria. Tradotto: per un pieno di 80 litri di gasolio si spendono in media quasi 19 euro in più in autostrada.
    Nello specifico
    Se facciamo un confronto tra due estremi, tra prezzo in modalità servito in autostrada e il self service sulla rete ordinaria, la differenza sulla benzina è addirittura di 36 centesimi al litro. Quindi per un pieno di 80 litri il sovrapprezzo in autostrada sale a quasi 29 euro. Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy la benzina in modalità self service a 1,832 euro/litro (-2 millesimi, compagnie 1,836, pompe bianche 1,824), mentre al servito è a 1,976 euro/litro (-2, compagnie 2,017, pompe bianche 1,895). Il diesel, invece, al fai da te è a 1,711 euro/litro (-3, compagnie 1,716, pompe bianche 1,702), al servito a 1,856 euro/litro (-3, compagnie 1,898, pompe bianche 1,772). Il Gpl servito si attesta a 0,714 euro/litro (invariato, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), il metano servito a 1,331 euro/kg (+1, compagnie 1,343, pompe bianche 1,321), e il Gnl 1,228 euro/kg (-1, compagnie 1,231 euro/kg, pompe bianche 1,226 euro/kg).
    I prezzi sulle autostrade sono invece: la verde al self service 1,925 euro/litro (servito 2,192), il gasolio self service a 1,819 euro/litro (servito 2,092), il Gpl a 0,856 euro/litro, il metano a 1,453 euro/kg, e il Gnl a 1,284 euro/kg.
    In auto con gli amici a quattro zampe: ecco a cosa stare attenti LEGGI TUTTO

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    John Elkann: “Juve, reset e niente alibi”

    Quando nasce il legame con il mondo olimpico?«Nel 2006, portiamo avanti progetti con il Coni ormai da tanti anni, vogliamo cercare di contribuire ancora».
    In che modo?«Coinvolgendo campioni olimpici e paralimpici, attraverso le loro testimonianze. E poi, ancora più attivamente, sostenendo atleti che lavorano e devono contestualmente preparare le Olimpiadi. Ora il trofeo Coni ci permette di mettere insieme istruzione e sport, valori in cui crediamo molto. Lo sport è un “abilitatore”. Chi lo fa, affronta la vita in modo diverso e avrà una maggiore capacità organizzativa».
    Cosa insegna un’Olimpiade vista dal vivo?«Che si può convivere in modo armonico, nel rispetto di tutte le diversità. Con l’obiettivo comunque di primeggiare e tornando alla condivisione subito dopo la fine della gara. È quello che avviene in queste due settimane al villaggio olimpico. Volendo, si può fare in tutti gli ambiti. L’Olimpiade è un modello di civiltà».
    Lo sport italiano a che punto è?«Siamo all’avanguardia: oltre alla passione, abbiamo competenze e preparazione».
    Oggi Thiago Motta entrerà nello Stadium per la prima volta. Sarà un festa. «Una bellissima atmosfera. Vogliamo creare un clima di condivisione. Il legame tra la nostra famiglia e la Juventus è fortissimo, con queste iniziative vogliamo portare la Juve nelle famiglie. Al tempo stesso, lavoriamo per coinvolgere con una grande attività social chi non può essere fisicamente vicino a noi».
    Motta è l’uomo giusto?«Con Thiago ci avviciniamo a una nuova generazione, la nostra squadra è molto giovane e lui ha l’esperienza necessaria per lavorare con il nostro gruppo. È la persona di cui abbiamo bisogno».
    La Juve è all’anno zero? E la Juve può permettersi un anno zero?«Dipende da cosa vuol dire».
    Che si può anche non vincere.«Questo è come lei lo interpreta. Io parto dalla frase che ho letto in questi giorni al Roland Garros: “la vittoria appartiene a chi ha tenacia”».
    Cos’è la tenacia?«La voglia di rimetterti in gioco dopo i momenti di avversità. L’anno zero è lasciarsi dietro quello che è accaduto, premere il tasto “reset” e guardare avanti. Gli atleti, le squadre forti sono quelle che hanno queste capacità, senza entrare in situazioni di alibi. D’altra parte è normale che siano tutti contro di te: se competi, lo fai con i più forti al mondo che vogliono batterti. Ed è normale che se i risultati non arrivano, i tifosi non siano contenti».
    Calandosi nella realtà del nostro campionato.«Il nostro calcio non è più il punto di arrivo dei grandi campioni ma un trampolino per andare in Premier nel pieno della carriera. In Italia giocano giovani alle prime armi che si devono formare».
    È un peccato.«No, è un peccato non affrontare la realtà. Questa è la situazione che stiamo vivendo, l’errore sarebbe negare questa evidenza».
    È stato difficile arrivare a Hamilton?«Certe cose accadono molto rapidamente. Questo è stato il momento in cui lui e la Ferrari si sono trovati. Lui vuole vincere l’ottavo titolo, la Ferrari vuole vincere e con Lewis è più forte. Non viene alla Ferrari per godersi la pensione ed è importante avere intorno persone motivate, che vogliono vincere».
    Cosa porta un pilota di 40 anni?«In Formula 1 ora c’è vera competizione, con 4 scuderie molto vicine: Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes. È importante andare sempre al massimo del potenziale: chi ha più esperienza ha più regolarità come dimostra Hamilton e anche lo stesso Alonso. E la regolarità conta».
    Hamilton come Djokovic e gli altri campioni senza età?«Loro due, Federer, Biles, Ronaldo, Messi e lo stesso Paltrinieri. Con dedizione e sacrifici stanno superando i limiti fisici dovuti all’età. È anche vero che siamo in una fase storica in cui si vive più a lungo e si allungano anche le carriere degli sportivi».
    Lo sport è?…«L’emozione che vivi con le persone che ti sono vicine. Il senso della partita di domani (oggi, ndr) è anche questo».
    I giovani stanno mandando un messaggio diverso rispetto al passato di fronte a una mancata vittoria?«L’obiettivo deve essere raggiungere il massimo del tuo potenziale. Prima partecipa, poi prova a vincere. Oggi i ragazzi si stanno focalizzando molto sulla felicità di vincere e non sul dispiacere di perdere. Sono entrambi grandi stimoli, io vedo che cominciamo a guardare al positivo, con un approccio molto più sano».
    Sport praticati?«Quelli che posso fare con i figli, in questo momento calcio e tennis. Una condivisione che mi piace molto. In maniera più seria direi la vela: puoi permetterti esperienze di alto livello anche se non sei propriamente un atleta. Con Soldini abbiamo fatto più di 10 anni di sfide su Maserati 1 e Maserati 2, nel 2026 vareremo una barca Ferrari. Anche la vela è una grande scuola di vita: dipendi da elementi esterni e in certe situazioni puoi solo aspettare. Anche qui ho cercato di coinvolgere i ragazzi che in realtà preferiscono le barche piccole, dove c’è grande partecipazione e controllo». LEGGI TUTTO

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    Benzina, prosegue il calo: è ai minimi da 6 mesi

    I costi
    Cominciamo proprio dalla verde che, in modalità self service, si attesta a 1,841 euro/litro (-3 millesimi, compagnie 1,845, pompe bianche 1,833), mentre al servito è a 1,985 euro/litro (-4, compagnie 2,026, pompe bianche 1,904). Passiamo al diesel, che al fai da te è a 1,721 euro/litro (-4, compagnie 1,726, pompe bianche 1,711), al servito a 1,865 euro/litro (-5, compagnie 1,907, pompe bianche 1,781). Il Gpl al servito è invece a 0,714 euro/litro (+1, compagnie 0,723, pompe bianche 0,703), il metano servito a 1,330 euro/kg (+3, compagnie 1,343, pompe bianche 1,319), e il Gnl 1,232 euro/kg (-4, compagnie 1,232 euro/kg, pompe bianche 1,233 euro/kg). Infine, i prezzi sulle autostrade segnano la benzina al self e al servito rispettivamente a 1,934 e 2,199 euro/litro, il gasolio a 1,830 e 2,103 euro/litro(servito 2,103), il Gpl a 0,857 euro/litro, il metano 1,455 a euro/kg e in ultimo il Gnl a 1,294 euro/kg.
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    Nuovo trimestre record per Ferrari: i ricavi segnano 413 milioni di euro

    Sainz lascia la Ferrari, c’è la Williams: il contratto e l’annuncio ufficiale
    Numeri alla mano
    L’amministratore delegato Benedetto Vigna ha commentato con entusiasmo i risultati finanziari: “I nostri risultati finanziari eccellenti dimostrano ancora una volta una solida esecuzione e crescita continua”. I ricavi netti hanno raggiunto i 1,7 miliardi di euro, con un incremento del 16,2%, alimentato anche dalla crescente domanda di personalizzazioni. Le consegne totali sono state di 3.484 unità, un aumento del 2,7%, con una sostanziale stabilità nell’area EMEA. Le Americhe hanno registrato un aumento di 112 unità, mentre la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno visto un calo di 61 unità. La regione ‘Resto dell’Apac’ ha mostrato una crescita di 24 unità.
    Tutti i principali indicatori finanziari sono in crescita: l’EBIT adjusted è aumentato del 17% raggiungendo i 511 milioni di euro, con un margine del 29,9%, mentre l’EBITDA adjusted è cresciuto del 13,7%, attestandosi a 669 milioni di euro con un margine del 39,1%. La generazione di free cash flow industriale è stata di 121 milioni di euro.
    Guardando al futuro, Ferrari ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il 2024, con ricavi attesi oltre i 6,5 miliardi di euro e un EBIT pari o superiore a 1,82 miliardi, con un margine di almeno il 27,5%. L’utile per azione diluito è previsto pari o superiore a 7,90 euro, mentre l’EBITDA dovrebbe raggiungere o superare i 2,50 miliardi, con un margine confermato al 38%. Il free cash flow industriale è stimato oltre i 950 milioni di euro.
    Le parole di Vigna
    Tra i modelli che hanno trainato le consegne, spiccano la Ferrari Purosangue, la Roma Spider e la 296 GTS. Vigna ha inoltre sottolineato: “Il nostro portafoglio ordini si è evoluto come previsto e arriva al 2026, sostenuto dai nuovi modelli 12Cilindri e 12Cilindri Spider. La Cina non peserà mai più del 10% sui ricavi totali della Ferrari. La nostra filosofia rimane la stessa: qualità dei ricavi rispetto alla quantità”.
    Vigna ha infine evidenziato l’importanza del programma di estensione della garanzia ai modelli ibridi, avviato all’inizio di luglio: “Estendere la garanzia alla batteria ad alta tensione di tutte le nostre auto ibride dà tranquillità ai clienti”. 
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    Gp del Belgio, Russell squalificato: trionfa Hamilton, terzo Leclerc

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    Vacanze in auto all’estero? Le 10 leggi più strane da conoscere quando si viaggia

    Vacanze on the road, i consigli di Carvago per affrontare l’estate in auto
    Tante stranezze negli Stati Uniti
    Le leggi più insolite in materia di automobili si trovano negli Stati Uniti. A Youngstown, in Ohio, è illegale che un’auto rimanga senza benzina. Le autorità cittadine intendono incoraggiare gli automobilisti a mantenere un livello sufficiente di carburante nel serbatoio, in modo che i veicoli in panne non blocchino gli incroci e mettano in pericolo gli altri utenti della strada. Nel New Jersey, invece, l’emissione di targhe personalizzate è strettamente controllata. Se un conducente viene sorpreso in stato di ebbrezza o viene sanzionato per guida irresponsabile, gli viene vietato di ottenere targhe personalizzate per 10 anni. A Fenwick Island, nel Delaware, è vietato dormire, cambiarsi d’abito o cucinare in un veicolo.
    Vietato schizzare! – Regno Unito
    Molti pedoni hanno probabilmente vissuto la spiacevole situazione di essere schizzati da un’auto che sfrecciava sotto la pioggia. Nel Regno Unito, questi automobilisti irresponsabili possono attirare l’attenzione delle forze dell’ordine: a seconda delle circostanze, possono incorrere in multe che vanno da 100 a 5.000 sterline e ricevere una decurtazione punti della patente.
    Tolleranza zero per il rumore – Svizzera
    Gli svizzeri rispettano molto la quiete notturna e hanno numerose leggi che limitano il rumore. Ad esempio, dalle 22 alle 7 del mattino è vietato sbattere rumorosamente le portiere, il cofano o il bagagliaio. Agli automobilisti è inoltre vietato accelerare bruscamente e disturbare la quiete nelle aree residenziali e quando ci si ferma al semaforo, il motore deve essere spento.
    Nessuna distrazione alla guida – Cipro
    A Cipro è vietato mangiare o bere mentre si guida. Le distrazioni alla guida possono ostacolare il corretto controllo del veicolo, pertanto alcuni Paesi cercano di proteggere i conducenti da sé stessi.
    Sporgere una mano fuori dal finestrino – Australia
    In Australia è vietato guidare con qualsiasi parte del corpo fuori dal finestrino. Questa legge mira a prevenire vari incidenti quando un’auto passa vicino ad altri veicoli. L’unica eccezione è quando le frecce dell’auto non funzionano e il conducente deve segnalare una manovra agli altri utenti della strada.
    Le dashcam non sono permesse ovunque
    In Svizzera è vietato filmare continuamente il traffico con una dashcam, che può essere accesa solo per riprendere eventi stradali importanti. Le persone riprese devono inoltre essere informate che le loro azioni saranno registrate, ma come questo venga attuato in pratica potrebbe essere difficile da capire, anche per gli svizzeri! “Mentre alcuni Paesi consentono ai conducenti di utilizzare le dashcam per dimostrare le circostanze di un incidente stradale, in altri il loro uso è strettamente controllato o completamente vietato”, afferma Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico e Head of Communications di carVertical. La legge portoghese è forse la più severa in materia: è vietato registrare altri utenti della strada e la telecamera stessa non può essere tenuta in auto. Anche in Lussemburgo le dashcam sono vietate, anche se possono essere tenute in auto. In Germania e in Belgio le dashcam sono consentite, ma le leggi definiscono chiaramente l’uso dei filmati registrati per proteggere la privacy delle persone riprese.
    Niente cuffie alla guida – Francia
    Molti incidenti stradali avvengono perché i conducenti perdono la concentrazione. Per ridurre il numero di incidenti, nel 2015 in Francia è stata introdotta una legge che vieta l’uso delle cuffie durante la guida: secondo la legge, un conducente che parla al telefono, anche se utilizza un dispositivo vivavoce, non può concentrarsi completamente sulla guida e rischia di causare un incidente. Il divieto si applica anche ai conducenti di altri veicoli, compresi i ciclisti.
    Utilizzo delle strade solo in alcuni giorni – Filippine e Indonesia
    Per combattere l’enorme volume di traffico, Manila, la capitale delle Filippine, controlla in quali giorni è possibile utilizzare determinate strade. Ad esempio, se la targa di un’auto termina con 1 o 2, è vietato utilizzare determinate strade il lunedì dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Tuttavia, alcuni automobilisti aggirano questa legge utilizzando due auto e scegliendo quella consentita in quel giorno. Nei Paesi asiatici ci sono altri tentativi di limitare la circolazione delle auto, ad esempio, a Giacarta, in Indonesia, alcune strade e vie possono essere percorse solo da auto che trasportano almeno 3 persone.
    Mantenere la pulizia dell’auto è essenziale – Romania
    Quando si viaggia in Romania, gli automobilisti devono mantenere regolarmente la pulizia della propria auto. Se gli agenti di polizia vedono che i finestrini del veicolo sono sporchi e possono ostacolare la visibilità, il conducente sarà multato. La legge non specifica il livello di sporcizia necessario per attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, quindi gli agenti del traffico valutano ogni caso singolarmente.
    Le cinture di sicurezza non sono obblogatorie sul ghiaccio – Estonia
    In Estonia, durante l’inverno vengono allestite speciali strade ghiacciate che consentono agli automobilisti di attraversare laghi o fiumi in determinati punti e di raggiungere più velocemente le loro destinazioni. Le leggi regolano rigorosamente la circolazione sul ghiaccio, quindi i conducenti devono essere molto prudenti. Sulle strade ghiacciate non è consentito sorpassare altri veicoli e non si devono indossare le cinture di sicurezza durante il viaggio. Le strade ghiacciate possono essere utilizzate solo durante le ore diurne e la visibilità deve essere di almeno 300 metri. La circolazione su strade ghiacciate è vietata nelle giornate di nebbia, quando la visibilità è di poche decine di metri. “Anche se l’obbligo di non indossare la cintura di sicurezza sul ghiaccio può sembrare strano, aumenta le possibilità di fuga del veicolo in caso di incidente in cui l’auto sfonda il ghiaccio”, spiega Buzelis. È importante quindi, prima di partire per un viaggio in macchina in Paesi stranieri informarsi sulle leggi in vigore, per viaggiare sicuri e non incorrere in spiacevoli soprese durante la propria permanenza.
    Sosta auto: la classifica dei Paesi europei, dal meno al più costoso LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Ungheria: trionfa Piastri, contatto Hamilton-Verstappen! Quarto Leclerc

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    Barone, la sesta meraviglia: è l’uomo più veloce al mondo a bordo di una nave. Un record tutto made in Italy

    Un capolavoro di coraggio e abilità necessario per abbattere di ben 7 km/h il precedente limite detenuto dal 3 settembre del 2019 da Shea Holbrook, pilota americana che a bordo di un’altra portaerei, la USS Hornet era riuscita a raggiungere la velocità massima di 145 km/h (90,58 miglia orarie) guidando una Porsche Taycan, la berlina elettrica tedesca. La Holbrook era riuscita a percorrere 128,62 metri in 10”7, fermandosi ad appena 30 metri dalla fine del ponte.
    Il pilota romano, da 25 anni Presidente del club “Passione Rossa”, ha così conquistato il primo dei suoi 6 record mondiali in Italia (dopo quelli in Cina, sulla Tianmen Mountain Road; in Romania sulla Transfagarasan, in Marocco nella Valle del Dades, a Capo Nord, quando fece meglio anche del tempo indicato Google partendo da Roma e in Grecia, al Santuario di Meteora) unendo le forze migliori del made in Italy. Dalla Ferrari SF90 Stradale, vettura ibrida dotata di trazione integrale e di un V8 biturbo coadiuvato da tre motori elettrici, al ponte della mitica Garibaldi, autentico gioiello della nostra Marina Militare.
    Ma per comprendere meglio le dimensioni dell’impresa realizzata da Barone in un palcoscenico quasi naturale, per quanto suggestivo, originale e prestigioso bisogna considerare la differenza di lunghezza tra il ponte della Garibaldi che si ferma a 174 metri, e quello della portaerei americana USS Hornet che invece raggiunge i 270 metri.
    Questo significa che Barone per battere la Holbrook e arrivare ai 152 km/h del record appena stabilito ha potuto sfruttare ben 96 metri in meno di ponte, fermandosi giusto in tempo per arrestare la sua corsa. Insomma, un coefficiente di rischio molto alto, per quanto calcolato e gestito in maniera impeccabile da tutto il team di Barone, coadiuvato per l’occasione da un personaggio incredibile come Modesto Menabue, 40 anni di lavoro in Ferrari (dal 1978 al 2019), 520 GP di Formula 1 e un’esperienza mostruosa da motorista con quasi tutti i piloti più grandi del Circus da Prost a Berger, fino a Irvine e Raikkonen e soprattutto la triade Schumacher, Alonso, Vettel.
    Un record che ha richiesto un grande lavoro di preparazione e allenamenti specifici. Menabue, Barone e tutti i tecnici hanno lavorato per quasi un anno al record per concentrare attenzione nei soli due giorni di test effettuati al molo 8 del Porto di Civitavecchia, sempre grazie alla disponibilità della Marina Militare. Test poi ultimati solo alla vigilia del tentativo con il primo e unico contatto sull’incredibile proving ground della pista di lancio della Garibaldi nella giornata di venerdì. Tutto indispensabile per mettere a punto gli ultimi delicatissimi dettagli della messa a punto della vettura e di ogni singolo dettaglio. Perché allenarsi a gestire i 1.000 cv della Ferrari SF90, con l’imperativo correre meno rischi possibili, in così poco spazio è davvero impresa complessa in considerazione della potenza a disposizione. Non puoi sbagliare una mossa, una scelta. Alla fine le competenze dei singoli, unite al sangue freddissimo di Barone sono riuscite a trovare il compromesso ideale per raggiungere l’obiettivo azzerando i potenziali rischi, trovando tempo e punto ideali di frenata.
    Compromesso ricercato e individuato grazie alla flessibilità tecnologica della Ferrari SF90 Stradale con l’e-manettino che garantisce l’extra boost, quello che serviva per battere il record. E infatti la “sesta bellezza” è stato centrata con un assetto motoristico così congegnato: modalità automatica per dare modo a Barone di concentrarsi completamente sulla frenata; partenza in launch control per la prima, clamorosa accelerazione, poi modalità Qualify e Race per portare la stessa accelerazione a toccare i 2G, infine il… piede di Barone. Prima quello sull’acceleratore, poi entrambe per la “botta” decisiva su quello del freno.
    Ma le emozioni non sono finite qui, perché prima di procedere al tentativo di record, il team di Barone ha avuto la collaborazione di una squadra speciale, legata a un’iniziativa di inclusione sociale realizzata in collaborazione con l’Associazione “Abilmente Insieme Onlus” di Galatina (Lecce) e intitolata “Meccanici per un giorno”. Ragazzi e ragazze diversamente abili sono intervenuti sulla vettura prelevata dall’hangar, togliendole il velo davanti a tutti gli ospiti, tra l’orgoglio generale. Un modo intelligente per aiutare persone meno fortunate con quella che viene definita la Ferrari Therapy.
    Il record è stato certificato dalla Federazione Italiana Cronometristi, precisamente dall’ A.S.D. Cronometristi Roma grazie alla presenza del giudice di gara Roberto Paolino.
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