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    MotoGp, Sofuoglu: “Razgatlioglu resterà in Superbike il prossimo anno”

    ROMA – Il manager di Toprak Razgatlioglu, Kenan Sofuoglu, rivela il futuro del suo cliente, campione del mondo in carica in Superbike. Per il pilota turco si era profilata la possibilità di approdare in MotoGp, ipotesi però tramontata stando alle parole di Sofuoglu: “Una cosa è chiara: la Yamaha ha rinnovato Quartararo. Quindi non ci sono opportunità e saremo in WorldSBK il prossimo anno. Non ci interessa un team satellite. Se andremo in MotoGp, lo faremo solo con una squadra ufficiale”.
    La posizione di Razgatlioglu
    Il pilota della Yamaha ha effettuato un test con la M1 ufficiale, ma si deve rassegnare a un altro anno tra le derivate di serie. Prosegue infatti Sofuoglu: “La Yamaha ha perso la seconda squadra e il box ufficiale è al completo. Nel 2024 saremo in grado di prendere contatti con qualsiasi altro marchio. Ma senza un team ufficiale Razgatlioglu resterà in Superbike. I miei piloti saliranno in sella solo su moto ufficiali”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Il mondiale? Il mio cuore sente che è possibile”

    ROMA – Marc Marquez è stato vicino ad annunciare il suo ritiro in MotoGp. È lo stesso pilota Honda a rivelare questo retroscena in un’intervista concessa a “GP Racing”, dove dice: “Ho pensato di smettere in alcuni momenti, ma non è mai stata una decisione definitiva, solo parentesi. È successo nel 2021, quando ho avuto difficoltà a tornare in primavera, e quest’anno dopo l’incidente di Mandalika con il ripresentarsi del mio problema alla vista”. La riabilitazione del braccio destro inizierà a breve, ma Marquez avvisa i tifosi: “Bisogna essere realisti. Fino al 2019 ero spinto dalla voglia di vincere ora devo confrontarmi con la sfida di riuscire a essere ancora veloce. Ma dentro di me sento l’obiettivo mondiale è realizzabile”
    L’eredità di Marquez
    Il pilota di Cervera però avverte di poter vincere il suo nono titolo mondiale: “Devo lavorare sulla guida, dato che il braccio non è lo stesso di prima. Quindi è necessario usare di più le gambe per controllare la moto, evitando un nuovo trauma cranico e possibili problemi alla vista. Ma non posso pensarci mentre sono in sella, altrimenti non dovrei più guidare”. Se sucederà questo, Marquez è pronto a ritirarsi: “Quando accadrà, la mia carriera sarà finita. Spero di essere ricordato come un campione che ha dato tutto. Nessuno può dirmi che non ho dato il massimo”, ha infatti concluso il “Cabroncito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ho pensato al ritiro due volte”

    ROMA – “Ho pensato di smettere in alcuni momenti, ma non è mai stata una decisione definitiva, solo parentesi. È successo nel 2021, quando ho avuto difficoltà a tornare in primavera, e quest’anno dopo l’incidente di Mandalika con il ripresentarsi del mio problema alla vista”. Queste le parole di Marc Marquez in un’intervista concessa a “GP Racing”. Il pilota della Honda vuole tornare in MotoGp, ma la riabilitazione del braccio destro è ancora alle sue fasi iniziali. “Bisogna essere realisti. Fino al 2019 ero spinto dalla voglia di vincere ora devo confrontarmi con la sfida di riuscire a essere ancora veloce”
    Obiettivo realizzabile
    Il pilota di Cervera però avverte di poter vincere il suo nono titolo mondiale: “Dentro di me sento che questo obiettivo è realizzabile. Devo lavorare sulla guida, dato che il braccio non è lo stesso di prima. Quindi è necessario usare di più le gambe per controllare la moto, evitando un nuovo trauma cranico e possibili problemi alla vista. Ma non posso pensarci mentre sono in sella, altrimenti non dovrei più guidare”. Un segnale, questo, che potrebbe spingere Marquez a ritirarsi: “Quando accadrà, la mia carriera sarà finita. Spero di essere ricordato come un campione che ha dato tutto. Nessuno può dirmi che non ho dato il massimo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “La moto attuale non è la stessa della preseason”

    ROMA – “La moto di inizio stagione e quella attuale non sono la stessa cosa. Nella preseason non ho avuto una caduta e quando rimedi tante cadute anche quando sei lento qualcosa non funziona. È evidente. Ora bisogna rischiare di più senza la paura di sbagliare”. Questo il momento della Honda in MotoGp fotografato da Pol Espargaro in un’intervista al “Mundo Deportivo”. Il team nipponico, complice anche lo stop di Marc Marquez, non riesce ad esprimersi a un livello alto in questa stagione ed è in cerca di certezze.
    Le parole di Espargaro
    Alla base però dei problemi della Honda secondo Espargaro ci sarebbe una componente “umana”: “Siamo rimasti scioccati quando le cose sono iniziate ad andare male. Il problema più grande è la nostra velocità di reazione. Siamo molto lenti. Abbiamo problemi, li abbiamo localizzati, ma non siamo in grado di testare nuovi elementi. Dal Qatar abbiamo provato un telaio diverso, molto simile a quello che avevamo, e lo stesso vale per un forcellone. Tutto qui”. Alla fine sembra che il problema della Honda sia legato anche ai suoi tecnici: “Non stiamo testando nulla per migliorare. Penso che non debbano avere paura di sbagliare. La sicurezza è una priorità, non vogliono testare nulla che possa mettere a rischio la sicurezza del pilota. Lo apprezzo molto, ma ora bisogna rischiare”, ha infatti concluso Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Honda, bisogna rischiare di più”

    ROMA – Buio pesto per la Honda in MotoGp. La blasonata scuderia giapponese, complice anche la lungodegenza di Marc Marquez, non riesce ad esprimersi a un livello alto in questa stagione. Pol Espargaro, pilota dell’Ala Dorata dall’anno scorso, cerca dalle colonne del “Mundo Deportivo” di fare il punto sulla situazione, partendo da un dato di fatto: “La moto di inizio stagione e quella attuale non sono la stessa cosa. Nella preseason non ho avuto una caduta e quando rimedi tante cadute anche quando sei lento qualcosa non funziona. È evidente. Ora bisogna rischiare di più senza la paura di sbagliare”.
    L’analisi di Espargaro
    Alla base però dei problemi della Honda secondo Espargaro ci sarebbe una componente “umana”: “Siamo rimasti scioccati quando le cose sono iniziate ad andare male. Il problema più grande è la nostra velocità di reazione. Siamo molto lenti. Abbiamo problemi, li abbiamo localizzati, ma non siamo in grado di testare nuovi elementi. Dal Qatar abbiamo provato un telaio diverso, molto simile a quello che avevamo, e lo stesso vale per un forcellone. Tutto qui”. Infine un appello ai propri tecnici, considerati troppo prudenti: “Non stiamo testando nulla per migliorare. Penso che non debbano avere paura di sbagliare. La sicurezza è una priorità, non vogliono testare nulla che possa mettere a rischio la sicurezza del pilota. Lo apprezzo molto, ma ora bisogna rischiare”. LEGGI TUTTO

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    GP di Gran Bretagna: è una Formula 1 “grandi numeri”

    TORINO – Oltre 350 mila spettatori l’anno scorso hanno assistito dal vivo al GP di Gran Bretagna a Silverstone, oltre 400 mila sono attesi quest’anno. La “nuova” Formula 1 ama i grandi numeri e fa di tutto per inseguire e ottenere platee oceaniche. E’ una delle linee seguite dall’attuale management, diretto da Stefano Domenicali. Da una parte tenere alto l’interesse delle platee televisive (ad esempio con le gare Sprint, oggi al centro di un braccio di ferro con la Fia, nonché oggetto di discussione tra puristi e innovatori), dall’altro cercare nuove fasce di pubblico, possibilmente giovani, da attirare con i social (del tutto ignorati nell’era precedente) o attraverso canali creativi mai esplorati (la narrazione romanzata di Netflix, ad esempio, cui potrebbero seguire altre produzioni simili). E tuttavia il focus sul pubblico in autodromo resta molto alto. Il modello cui si tende è quello delle gare americane, in primis l’ultima arrivata (Miami), che cerca di proporre un’offerta di spettacolo ampia e diversificata, non solo limitata al momento in cui le monoposto sono in pista. In fondo, anche le nuove gare (Arabia Saudita, ad esempio) sono già state pensate in funzione di questo modello.
    CALENDARIO – Le grandi folle ci sono state (e che folle!) anche in passato, ma solo in alcuni autodromi: quelli italiani, Silverstone, le due location tedesche (oggi fuori dal calendario), Ungheria, Giappone, Australia, Brasile, Canada. Il tentativo è di migliorare la qualità dell’offerta dove il pubblico tradizionalmente risponde e stimolare i tifosi laddove in passato prevaleva la freddezza. Ma la gente sugli spalti, anche nella Formula 1 del nuovo corso, è ritenuto un ingrediente irrinunciabile per un mondiale di successo. Caso mai bisognerà riflettere sui prezzi: a Miami si sono raggiunte vette che, nemmeno nel segmento premium dell’offerta, sono proponibili in Europa. E soprattutto bisognerà trovare una strada per avvicinare le fasce più giovani, quelle che già interagiscono su sociali o piattaforme di gioco on line, con proposte economiche abbordabili. LEGGI TUTTO

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    Livio Suppo: “Nessuna possibilità che Suzuki resti in MotoGp”

    ROMA – Livio Suppo ha confermato ciò che già era piuttosto chiaro: nonostante la trattativa per la separazione sia ancora in corso, Suzuki non proseguirà in nessun caso la sua avventura in MotoGp. Il team manger della scuderia giapponese è però intenzionato a finire al meglio l’ultima stagione in classe regina. “Suzuki ha già confermato ufficialmente che non gareggerà il prossimo anno. Al momento è in corso la trattativa con la Dorna, che non è compito mio. Ma ripetiamo che non c’è possibilità che Suzuki sia qui l’anno prossimo – ha detto nella conferenza stampa dei team manager durante il Gran Premio d’Olanda -. Voglio ringraziare tutto lo staff, perché nonostante la notizia non si è mai arreso e ha mantenuto il buon umore. L’atmosfera nella nostra hospitality è ancora molto amichevole e allegra. Certamente, sto cercando di aiutare tutti a trovare una soluzione per il prossimo anno”.
    Il commento di Suppo
    “Fondamentalmente, a Portimao, eravamo in testa al Mondiale a Squadre e Rins aveva gli stessi punti di Quartararo, ed è stato quello il momento in cui ho capito che dovevamo ritirarci – ha aggiunto Suppo scherzando -. È stato un ottimo inizio, Alex ha dimostrato di essere in buona forma, un pilota diverso rispetto allo scorso anno. Ci ??è voluto un po’ di più per Mir, ma è anche vero che ha un modo diverso di approcciare al campionato. Vuole partire con calma ed essere più forte quando arriva in Europa. Quindi quello che è successo ha probabilmente influito. Sono certo che potremo provare a finire questa stagione con buoni risultati, perché ovviamente questo ci aiuterà ad essere più felici”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Non c'è possibilità che Suzuki rimanga”

    ROMA – “Suzuki ha già confermato ufficialmente che non gareggerà il prossimo anno. Al momento è in corso la trattativa con la Dorna, che non è compito mio. Ma ripetiamo che non c’è possibilità che Suzuki sia qui l’anno prossimo”. Livio Suppo ha confermato ciò che già era piuttosto chiaro: nonostante la trattativa per la separazione sia ancora in corso, Suzuki non proseguirà in nessun caso la sua avventura in MotoGp. Il team manger della scuderia giapponese è però intenzionato a finire al meglio l’ultima stagione in classe regina: “Voglio ringraziare tutto lo staff, perché nonostante la notizia non si è mai arreso e ha mantenuto il buon umore – ha detto nella conferenza stampa dei team manager durante il Gran Premio d’Olanda -. L’atmosfera nella nostra hospitality è ancora molto amichevole e allegra. Certamente, sto cercando di aiutare tutti a trovare una soluzione per il prossimo anno”.
    Le parole di Suppo
    “Fondamentalmente, a Portimao, eravamo in testa al Mondiale a Squadre e Rins aveva gli stessi punti di Quartararo, ed è stato quello il momento in cui ho capito che dovevamo ritirarci – ha aggiunto Suppo scherzando -. È stato un ottimo inizio, Alex ha dimostrato di essere in buona forma, un pilota diverso rispetto allo scorso anno. Ci ??è voluto un po’ di più per Mir, ma è anche vero che ha un modo diverso di approcciare al campionato. Vuole partire con calma ed essere più forte quando arriva in Europa. Quindi quello che è successo ha probabilmente influito. Sono certo che potremo provare a finire questa stagione con buoni risultati, perché ovviamente questo ci aiuterà ad essere più felici”. LEGGI TUTTO