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    Leclerc e Sainz, mese decisivo: la svolta Ferrari

    Carlos Sainz cavalca l’onda positiva della bella gara in Canada – un secondo posto accettato dallo spagnolo con espressione torva – ma continua a dover gestire una non facile dicotomia: si sente importante per la Ferrari – lo è, effettivamente – però deve evitare che la sua giustificabile smania di vincere si trasformi in ansia da prestazione. Ci sono momenti, nell’orologio biologico di un campione, in cui certe cose devono tassativamente accadere. Carlitos non sopporta più che lo si definisca potenzialmente vincente e per questo vuole il suo primo successo in un GP, a qualsiasi costo. Domenica il pallottoliere delle gare disputate dirà centocinquanta, ciò che fa risuonare in Sainz due insopportabili paragoni: uno è con il compagno di squadra Charles Leclerc, tostissimo fuoriclasse con cui non è facile confrontarsi, l’altro con Max Verstappen che ha cominciato esattamente come Carlitos, il quale gli dette anche filo da torcere ai tempi della Toro Rosso. Poi, però, Max è decollato. 

    Verstappen i suoi 150 GP li ha celebrati già due domeniche fa a Montreal: lo scatto in più è dovuto semplicemente al fatto che Carlos non potè correre il GP del Belgio 2020 per la rottura degli scarichi della sua McLaren prima della partenza. I due però da un punto di vista numerico si sono mossi come sincronette: debuttarono fianco a fianco in Toro Rosso, due rookie dunque, nel GP Australia 2015, poi l’anno dopo in Spagna Max fu messo all’improvviso sulla Red Bull di Daniil Kvyat (retrocesso in Toro Rosso) e le strade dei due si separarono. Carlitos non fu ammesso nella prima squadra dei bibitari, non la prese bene e andò a cercar fortuna in Renault e poi in McLaren, svoltando infine con la Ferrari del 2021, quella della risalita dalla crisi. Nel frattempo l’olandese ha collezionato ventisei vittorie, quindici pole e un titolo mondiale, vinto come sappiamo. 

    Fatto sta che Sainz si sente condannato al successo, anche se gli interessi della Ferrari per il Mondiale piloti suggeriscono altro. E ieri a Silverstone s’è presentato così: «Vincere delle gare, se riuscirò a farlo, potrebbe aiutarmi a tornare in lotta per il titolo». Dopo un po’ di GP storti, sofferti per via del sovrasterzo della Rossa, il Canada gli ha ridato morale: «Sono un po’ più entusiasta, non solo per Montreal ma anche per Baku, Monaco, ho avuto alcuni fine settimana decenti con la macchina. Silverstone probabilmente sarà una sfida più difficile perché è più simile al Montmelò, la pista su cui ho fatto più fatica. Sarà quindi un buon punto di riferimento per vedere quanto sono migliorato nei confronti di me stesso e quanto con questa macchina. Da Montecarlo in poi, comunque, mi sono sentito molto più a mio agio sulla F1-75». 

    Carica Leclerc

    Uno dei problemi di Sainz è che l’entusiasmo elettrifichi anche il suo compagno: «Adoro questa pista e in generale i curvoni veloci – ha detto ieri Charles Leclerc – Inoltre quest’anno abbiamo una macchina ben più competitiva rispetto a quelle con cui abbiamo affrontato gli ultimi GP di Gran Bretagna. Chiedo solo di avere un weekend pulito, visto che da Miami in poi non è andato tutto liscio». E già: lì la Red Bull era superiore, poi rottura del motore Ferrari a Barcellona, pasticcio con le strategie a Montecarlo, motore rotto anche a Baku, rimontona arrembante dalla coda al quinto posto a Montreal. «Speriamo di rimetterci in carreggiata e tornare a vincere – ha concluso Charles – Silverstone sarà molto importante, ma in realtà lo saranno le prossime quattro gare». Che, ricordiamo, troveranno posto tutte in luglio, con il supplemento della Sprint in Austria. LEGGI TUTTO

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    McLaren 600 LT recisa dal guardrail. Mistero sul proprietario

    Una McLaren 600 LT distrutta e abbandonata è stata trovata vicino la città di Tacoma sulla State Route 512, negli Usa.  Dell’incidente non si conoscono dettagli, come non si sa niente sul proprietario della supercar. La McLaren, dal valore di 236.000 € e 592 CV, all’arrivo della Polizia, era completamente spaccata a metà dal guardrail, ma il fatto che non ci fosse il conducente getta un mistero su questo ritrovamento. Quello che ci si domanda è: cosa è successo esattamente a questa supercar inglese?
    Lo strano incidente
    Non si capisce cosa sia potuto accadere al proprietario della McLaren, quel che è certo è che l’abbia lasciata lì in condizioni disastrose. Le immagini dell’auto malconcia sono state pubblicate dall’ufficiale del distretto 1 della Polizia di Stato di Washington, Trooper Robert Reyer su Twitter, seguite da alcune sue parole: “Gli agenti sono sul posto per indagare su questo incidente che ha coinvolto una #McLaren600LT del 2020, in direzione est dalla SR 512 a Portland Ave.” La supercar, come si può ben vedere dalle foto, è stata trovata con i fari ancora accesi e lo sportello sinistro aperto. Del proprietario nessuna traccia, ma pare che non sia stata rubata in quanto aveva la targa montata e non risultano denunce in merito ad una McLaren Long Tail rubata. Ma quindi cosa sarà potuto accadere? Dove è finito il proprietario? Un incidente pregno di misteri.

    Troopers are on scene investigating this hit and run #collision involving a a 2020 #McLaren600LT, eastbound SR 512 to Portland Ave. pic.twitter.com/JXbOz6hI4R
    — Trooper Robert Reyer (@wspd1pio) June 21, 2022

    La Bugatti di Cristiano Ronaldo finisce contro un cancello LEGGI TUTTO

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    F1, Max-Lewis: va in scena la pace (almeno temporanea)

    TORINO – “Ci siamo parlati, tra noi c’è rispetto, in fondo tutti e due volevamo solo vincere”. Le inopportune parole di Nelson Piquet hanno riportato d’attualità l’incidente dell’anno scorso tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, proprio a Silverstone. Incidente che aprì una divisione profonda in seno alla Formula 1, dividendo i colpevolisti (secondo i quali l’inglese aveva deliberatamente spinto il rivale fuori pista) dagli innocentisti (di pare opposto). Tra le due squadre scese un gelo che solo il tempo è riuscito a sciogliere e forse non tutto è alle spalle. In ogni caso, quel che accadde poco dopo a Monza (incidente alla prima variante, per fortuna a velocità bassa, con la Red Bull finita letteralmente sopra la Mercedes) fu una sorta di prolungamento (polemico, acido e arrabbiato) del botto di Silverstone.

    Ferrari, Mekies positivo al Covid: seguirà il Gp di Gran Bretagna da remoto

    Tutto alle spalle tra Hamilton e Verstappen

    POMERIGGIO – Dopo quel pomeriggio inglese, i sentimenti tra i due piloti non erano certamente improntati al “vogliamoci bene”: Hamilton festeggiò sul podio, Verstappen (con entourage) era in ospedale e lanciò parole di fuoco (via social) contro il rivale. Oggi Verstappen è campione del mondo, Hamilton quest’anno non è in lotta per vincere, il rivale principale (Leclerc) è distante. E’ più facile dire che tutto è alle spalle, ma è comunque bello che sia stato detto. “Sono cose che nelle corse accadono – ha aggiunto – ma noi piloti abbiamo la capacità di lasciarci tutto alle spalle, anche le arrabbiature”.

    F1, GP Gran Bretagna: Bottas al comando, Sainz terzo davanti a Leclerc LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Gran Bretagna: Bottas al comando, Sainz terzo davanti a Leclerc

    SILVERSTONE – E’ di Valtteri Bottas il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio della Gran Bretagna, valevole per la decima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Si gira pochissimo nelle FP1 sul circuito di Silverstone, causa un tempo incerto che tiene i piloti ai box per gran parte del tempo. Nei minuti finali il finlandese dell’Alfa Romeo firma il crono di 1:42.249, precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo tempo per Carlos Sainz, davanti all’altra Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione.
    Gli altri tempi
    Quinto tempo per la Haas di Mick Schumacher, che precede l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e il compagno di squadra Kevin Magnussen. Seguono Lance Stroll, Yuki Tsunoda e Sebastian Vettel, che chiude la top ten. Nel finale bandiera rossa per un’incidente di Stroll, senza però grosse conseguenze. LEGGI TUTTO

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    F1: Bottas comanda le libere 1 a Silverstone. Sainz terzo davanti a Leclerc

    SILVERSTONE – Valtteri Bottas è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Si gira pochissimo nelle FP1 sul circuito di Silverstone, causa un tempo incerto che tiene i piloti ai box per gran parte del tempo. Nei minuti finali il finlandese dell’Alfa Romeo firma il crono di 1:42.249, precedendo la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo tempo per Carlos Sainz, davanti all’altra Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione.
    Gli altri piloti
    Quinto tempo per la Haas di Mick Schumacher, che precede l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou e il compagno di squadra Kevin Magnussen. Seguono Lance Stroll, Yuki Tsunoda e Sebastian Vettel, che chiude la top ten. Nel finale bandiera rossa per un’incidente di Stroll, senza però grosse conseguenze. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies positivo al Covid: seguirà il Gp di Gran Bretagna da remoto

    ROMA – Il fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento della Formula 1, non inizia nel migliore dei modi per la Ferrari. Il direttore sportivo della scuderia del Cavallino, Laurent Mekies, è infatti risultato positivo al Covid-19 e non potrà dunque prendere il suo solito posto nel muretto italiano.
    Mekies da remoto
    Il dirigente francese però non se ne starà con le mani in mano a guardare i 52 giri previsti sulla storica pista di Silverstone. Mekies, infatti, si unirà al team che lavorerà da un garage remoto per aiutare Mattia Binotto a coordinare meglio le azioni di gara. Per ora la Ferrari non ha comunicato lo stato di salute del suo direttore sportivo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Silverstone da remoto per Mekies: il ds è positivo al Covid

    ROMA – Inizia con una brutta notizia il weekend della Ferrari, impegnata nella decima tappa della Formula 1: il Gran Premio di Gran Bretagna. Il direttore sportivo della scuderia del Cavallino, Laurent Mekies, è infatti risultato positivo al Covid-19 e non potrà dunque prendere il suo solito posto nel muretto italiano.
    Mekies in smartworking
    Il dirigente francese però non se ne starà con le mani in mano a guardare i 52 giri previsti sulla storica pista di Silverstone. Mekies, infatti, si unirà al team che lavorerà da un garage remoto per aiutare Mattia Binotto a coordinare meglio le azioni di gara. Al momento non si hanno notizie sullo stato di salute del direttore sportivo della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Vi spiego perché ho scelto Gresini”

    ROMA – La MotoGp 2022 della Honda stenta a decollare. L’impressione è che la casa giapponese, finora a podio solo nella gara del Qatar con Pol Espargaro, soffra particolarmente dell’assenza Marc Marquez, ancora per guai fisici. Al programma “El Larguero de la Cadena SER” ha invece parlato il fratello del “Cabroncito”, Alex Marquez, pilota Honda LCR ma da poco promesso sposo della Gresini per il 2023: “Quando la proverò la loro moto a novembre potrò farmi un’idea dei suoi punti di forza e di debolezza. È un team che ha vinto molto. Hanno molta esperienza e tradizione ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo”.
    Le parole di Marquez
    La riconferma che quello della Honda è di fatto un problema non isolato, ma sistemico, si trova nelle parole di Marquez, che aggiunge: “Tutta la Honda sta soffrendo. Non è facile”. Lo spagnolo di Cervera prova a spiegarsi come questo sia possivile e giunge a questa conclusione: “Honda ha puntato su una nuova moto, in Qatar ho iniziato ad avere problemi. Quando hanno portato nuove componenti e idee, queste non hanno funzionato. Ecco perché non ci siamo evoluti”. LEGGI TUTTO