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    F1, diretta tv Gp Austria: orari e programmazione

    ROMA – Scesa l’adrenalina per Silverstone, la Formula 1 fa rotta verso il Red Bull Ring per il Gran Premio di Austria, undicesima tappa del Mondiale 2022, che presenterà la seconda gara sprint stagionale. Carlos Sainz si è sbloccato con la sua prima vittoria in carriera, mentre Max Verstappen vuole riassaporare il successo. Si parte venerdì 8 luglio con le prove libere 1 alle 13:30, mentre alle ore 17 si svolgeranno le qualifiche. Sabato andranno in scena le prove libere 2 alle 12.30, mentre la gara sprint è prevista alle 16:30. L’appuntamento con la gara è fissato invece domenica 10 luglio alle ore 15.
    Come vedere il Gran Premio in tv
    Il Gran Premio di Austria sarà trasmesso interamente in diretta tv su Sky Sport Formula 1 (canale 207), Sky Sport Uno e in streaming su Sky Go e NOW. Qualifiche e gara saranno visibili anche in differita su TV8, mentre su tuttosport.com sarà possibile seguire LIVE la gara.
    Il programma completo:
    Venerdì 8 luglio
    PL1: 13:30
    Qualifiche: 17:00
    Sabato 9 luglio
    PL2: 12:30
    Gara sprint: 16:30
    Domenica 10 luglio
    Gara: 15:00 LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou salvato dall'Halo: tutte le volte in cui il dispositivo ha protetto un pilota

    ROMA – L’incidente di Guanyu Zhou a Silverstone, che ha tenuto il mondo della Formula 1 con il fiato sospeso per diversi minuti avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Fortuna? No, nel Circus non esiste. Tanto studio e tecnologia piuttosto. Elementi che nel 2018 hanno portato all’introduzione obbligatoria dell’Halo sulle monoposto. E sono tanti i piloti che devono ringraziare la protezione circolare attorno alle proprie teste.
    Sicurezza ed efficacia
    E pensare che all’inizio in tanti ostacolavano l’avvento dell’Halo. Antiestetico, ingombrante, addirittura non sicuro, dicevano. Gli scettici si sono infatti dovuti ricredere presto, quando a Charles Leclerc, nel 2018 in Sauber, è piovuta addosso la McLaren di Fernando Alonso. Se non ci fosse stato l’Halo, Leclerc probabilmente non sarebbe uscito illeso da quel terribile incidente. Anche Romain Grosjean deve ringraziare la protezione; nell’ultima gara della stagione 2020, infatti, l’Halo fu decisivo nell’allargare le lamiere del guardrail, che avrebbero altrimenti inghiottito la testa del francese. Fino ad arrivare all’episodio di Monza dell’anno scorso tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, con la Red Bull dell’olandese che plana sulla Mercedes del britannico: anche qui Halo decisivo. Un’invenzione, quella della protezione per la testa dei piloti che, ancora una volta, si è rivelata decisiva anche a Silverstone, salvando la vita del giovane pilota cinese. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Non voglio essere troppo ottimista in questa fase”

    ROMA – Prudenza e realismo: sono queste le parole d’ordine in casa Mercedes dopo un Gran Premio di Gran Bretagna dove Lewis Hamilton ha rischiato il colpaccio ai danni dei ferraristi. Ai microfoni di “Motorsport” è infatti intervenuto Toto Wolff, team principal della casa di Brackley, che predica cautela: “Non posso definirmi ottimista, non ancora. A Barcellona abbiamo visto un po’ di luce in fondo al tunnel, poi i successivi tre circuiti cittadini hanno dimostrato che ci sbagliavamo, quindi non voglio essere troppo ottimista in questa fase”.
    Le parole di Wolff
    Il capo del muretto Mercedes sa infatti che i problemi sulla W13 rimangono, anche se a Silverstone sono stati mascherati da un Hamilton tornato protagonista. “Abbiamo – dice l’austriaco – ancora i nostri ostacoli da affrontare, problemi di guidabilità che abbiamo avuto in tutti e tre i giorni del Gp, meno in gara, ed è qualcosa che dobbiamo risolvere”. Insomma il cantiere in casa Mercedes è lontano dall’essere chiuso: “È una curva di apprendimento costante. Penso – aggiunge Wolff – che questa stagione sarà piuttosto difficile da vincere, quindi dobbiamo solo mettere insieme il tutto per essere competitivi”. LEGGI TUTTO

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    F1, l'Halo salva la vita a Zhou: ecco i piloti protetti dal dispositivo

    ROMA – Al Gran Premio di Gran Bretagna l’incidente di Guanyu Zhou ha fatto vivere minuti di apprensione con la sua Alfa Romeo che, dopo essere colpita su una ruota, ha preso il volo finendo contro le barriere di protezione . Fortuna? No, dato che nel Circus non esiste, ma tanto studio e tecnologia piuttosto. Elementi che nel 2018 hanno portato all’introduzione obbligatoria dell’Halo sulle monoposto. E sono tanti i piloti che devono ringraziare la protezione circolare attorno alle proprie teste.
    Leclerc, Hamilton e Grosjean
    E pensare che all’inizio in tanti ostacolavano l’avvento dell’Halo. Antiestetico, ingombrante, addirittura non sicuro, dicevano. Gli scettici si sono infatti dovuti ricredere presto, quando a Charles Leclerc, nel 2018 in Sauber, è piovuta addosso la McLaren di Fernando Alonso. Se non ci fosse stato l’Halo, Leclerc probabilmente non sarebbe uscito illeso da quel terribile incidente. Anche Romain Grosjean deve ringraziare la protezione; nell’ultima gara della stagione 2020, infatti, l’Halo fu decisivo nell’allargare le lamiere del guardrail, che avrebbero altrimenti inghiottito la testa del francese. Fino ad arrivare all’episodio di Monza dell’anno scorso tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, con la Red Bull dell’olandese che plana sulla Mercedes del britannico: anche qui Halo decisivo. E ora Zhou si unisce a quella lista di piloti che devono ringraziare Jean Todt, allora presidente della FIA, che volle fortemente questo supplemento di sicurezza. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Non voglio cedere a ottimismi, tutto è in evoluzione”

    ROMA – “Non posso definirmi ottimista, non ancora. A Barcellona abbiamo visto un po’ di luce in fondo al tunnel, poi i successivi tre circuiti cittadini hanno dimostrato che ci sbagliavamo, quindi non voglio essere troppo ottimista in questa fase”. Sono queste le parole ai microfoni di “Motorsport” di Toto Wolff, team principal della Mercedes, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, gara dove Lewis Hamilton ha rischiato il colpaccio ai danni dei ferraristi.
    Tanto da capire
    Il capo del muretto Mercedes sa infatti che i problemi sulla W13 rimangono, anche se a Silverstone sono stati mascherati da un Hamilton tornato protagonista. “Abbiamo – dice l’austriaco – ancora i nostri ostacoli da affrontare, problemi di guidabilità che abbiamo avuto in tutti e tre i giorni del Gp, meno in gara, ed è qualcosa che dobbiamo risolvere”. In casa Mercedes tutto è ancora in divenire e poche sono le certezze: “È una curva di apprendimento costante. Penso che questa stagione sarà piuttosto difficile da vincere, quindi dobbiamo solo mettere insieme il tutto per essere competitivi”, conclude infatti Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Ho dato tutto, complimenti a Sainz”

    SILVERSTONE – “Voglio ringraziare questo pubblico, era da anni che non si vedeva questo sostegno, sono i fan migliori. Io ho dato tutto, bisogna fare i complimenti a Sainz. Mi sono ritrovato nella battaglia con Perez ma lui era troppo veloce sul dritto. Ci siamo avvicinati grazie agli aggiornamenti, continueremo a spingere. Il nostro passo era grandioso ma contro una Red Bull è sempre complicato”. Lewis Hamilton ha parlato così dopo il terzo posto nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota britannico ha chiuso sul podio dopo una gara in cui è stato il lotta per la vittoria quasi fino alla fine.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
    Le parole di Russell
    E’ finita invece dopo pochi metri la gara di George Russell, protagonista dell’incidente alla prima curva che ha coinvolto diversi piloti. “Sono contento di sapere che Zhou stia bene dopo questo terribile incidente – ha detto ai microfoni di Sky Sport dopo l’incidente -. Abbiamo giocato d’azzardo partendo con le gomme hard e sono stato toccato da dietro. E’ molto difficile capire qualcosa in questo scenario, ma le immagini si sono viste. E’ stato spaventoso, sono subito andato a vedere come stesse Zhou, questi sono i pericoli del motorsport. Io avrei voluto fare una bella gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Gara frustrante, non posso nascondere la mia delusione”

    SILVERSTONE – C’è tanto rammarico nelle parole di Charles Leclerc dopo il quarto posto nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari ha detto la sua sulla scelta del team di tenerlo in pista con gomma dura al sopraggiungere della safety car, facendo invece rientrare ai box Carlos Sainz. “Il risultato finale non c’è, io ho fatto di tutto difendendom – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. La strategia in regime di Safety car? Per me non era la decisione giusta ma è andata così”.
    Le parole di Leclerc
    “Non sono nessun per chiedere dei chiarimenti alla Ferrari, è stata una gara frustrante e ho l’impressione di avere perso del tempo – ha aggiunto Leclerc -. Oggi è la prima vittoria di Sainz e vorrei che il focus sia su di lui. Detto questo, non posso nascondere la mia delusione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Gara frustrante. Presa una decisione non giusta”

    SILVERSTONE – “Il risultato finale non c’è, io ho fatto di tutto difendendomi. La strategia in regime di Safety car? Per me non era la decisione giusta ma è andata così”. C’è tanto rammarico nelle parole di Charles Leclerc dopo il quarto posto nel Gran Premio della Gran Bretagna, decimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Ferrari, ai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua sulla scelta del team di tenerlo in pista con gomma dura al sopraggiungere della safety car, facendo invece rientrare ai box Carlos Sainz.
    La delusione di Leclerc
    “Non sono nessun per chiedere dei chiarimenti alla Ferrari, è stata una gara frustrante e ho l’impressione di avere perso del tempo – ha aggiunto Leclerc -. Oggi è la prima vittoria di Sainz e vorrei che il focus sia su di lui. Detto questo, non posso nascondere la mia delusione”. LEGGI TUTTO