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    MotoGp, Pol Espargaro: “Adoro la Honda, ma voglio essere competitivo”

    ROMA – Pol Espargaro guarda al futuro e lo fa con le idee molto chiare. Reduce da un biennio deludente in Honda, in cui ha centrato appena due podi, lo spagnolo sembra essere destinato ad un ritorno in KTM. Quella KTM che gli aveva regalato molte gioie nel 2020, sua miglior stagione in classe regina. In un’intervista a On-Track Off-Road, il più piccolo dei fratelli Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    La maturità di Pol
    “Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente – ha spiegato lo spagnolo – La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Honda unica opzione per Mir: parola del manager

    ROMA – L’unico modo per vedere Joan Mir correre in MotoGP anche nella stagione 2023 sembra essere l’annuncio ufficiale con la Honda. A svelarlo è stato il manager dello spagnolo, Paco Sanchez, che al canale YouTube TR MotoGp ha fatto chiarezza sulla situazione del 24enne. Dopo l’ufficialità di Suzuki di abbandonare la classe regina, entrambi i piloti (Joan Mir e Alex Rins) sono finiti sul mercato. Negli ultimi mesi aveva preso piede l’ipotesi di vedere Mir in Honda Hrc al fianco di Marc Marquez, tuttavia la pista parrebbe essersi raffreddata di recente.
    Sanchez sul futuro di Mir
    “Joan non è spaventato ed è pronto a trascorrere un anno a casa. E’ consapevole delle difficoltà e dell’assenza di un piano di riserva. O la Honda o nulla”. Queste le parole di Sanchez, andato subito dritto al punto, per poi analizzare la situazione in maniera più approfondita: “Quest’anno è stato molto strano. L’addio di Suzuki ha rivoluzionato il mercato, creando qualcosa d’inaspettato. Con la riduzione del budget in vista dei prossimi anni, di conseguenza anche gli stipendi sono diminuiti. Ormai non sono molti i posti d’appeal per i piloti, in termini sportivi ed economici. Tolti Marc, Fabio e Joan, il mercato piloti è in calo e si sta dirigendo verso livelli allarmanti, le case europee non pagano più salari pre-pandemia” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Ordini di scuderia solo se uno dei due piloti sarà in lotta mondiale”

    SPIELBERG – Via libera per Charles Leclerc e Carlos Sainz, i due possono battagliare liberamente. È quanto ribadisce ancora una volta Mattia Binotto, nonostante la tattica non sembra al momento funzionare in chiave mondiali piloti, rischiando, anzi, di portare malumori all’interno del box Ferrari. E con la concreta possibilità che ciò risulti controproducente nel confronto con gli avversari: ad esempio, Max Verstappen, al termine della sprint race in Austria, ha ammesso che il gap finale è stato dovuto alla bagarre tra i due ferraristi. “Noi agiamo sempre per massimizzare i risultati di squadra. Questo è quello che abbiamo sempre condiviso con i piloti. Cercare di fare vincere la Ferrari sempre e prendere più punti possibili: questi sono gli obiettivi“, è il commento del team principal della Scuderia di Maranello ai microfoni di Sky Sport F1. 
    Binotto spiega tutto
    Il momento di agire di squadra potrebbe arrivare in futuro, ma di certo non a breve. È quanto ribadisce Binotto, che ha dichiarato: “Entrambi i piloti sanno anche che se a un certo punto uno dei due avrà maggiore possibilità di vincere un Mondiale, è chiaro che faremo di tutto per dargli la possibilità di conquistarlo. Fa parte degli accordi.Non è ancora il momento di dare ordini di scuderia, ci sono solo 12 punti tra i due“. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Vogliamo massimizzare risultati, presto per ordini di scuderia”

    SPIELBERG – Charles Leclerc e Carlos Sainz sono liberi di poter battagliare. È quanto ribadisce ancora una volta Mattia Binotto, nonostante la tattica non sembra al momento funzionare in chiave mondiali piloti, rischiando, anzi, di portare malumori all’interno del box Ferrari. E con la concreta possibilità che ciò risulti controproducente nel confronto con gli avversari: ad esempio, Max Verstappen, al termine della sprint race in Austria, ha ammesso che il gap finale è stato dovuto alla bagarre tra i due ferraristi. “Noi agiamo sempre per massimizzare i risultati di squadra. Questo è quello che abbiamo sempre condiviso con i piloti. Cercare di fare vincere la Ferrari sempre e prendere più punti possibili: questi sono gli obiettivi“, è il commento del team principal della Scuderia di Maranello ai microfoni di Sky Sport F1. 
    Binotto spiega gli accordi
    Il momento di agire di squadra potrebbe arrivare in futuro, ma di certo non a breve. È quanto ribadisce Binotto, che ha dichiarato: “Entrambi i piloti sanno anche che se a un certo punto uno dei due avrà maggiore possibilità di vincere un Mondiale, è chiaro che faremo di tutto per dargli la possibilità di conquistarlo. Fa parte degli accordi.Non è ancora il momento di dare ordini di scuderia, ci sono solo 12 punti tra i due“. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Sprint race divertente, domani gara interessante”

    SPIELBERG – Max Verstappen è visibilmente soddisfatto dopo essersi aggiudicato la sprint race davanti al proprio pubblico, nel Gran Premio d’Austria. Il pilota olandese, infatti, ha mantenuto la prima posizione conquistata con la pole position del venerdì davanti a Charles Leclerc e Carlos Sainz, e si è goduto la nuvola arancione sugli spalti: “È bellissimo vedere questo pubblico, coì tanto arancione sulle tribune. È stata una gara discreta, avevamo un buon passo all’inizio. Dopodiché eravamo molto equilibrati come passo con le Ferrari. È stato bello, le sprint race sono così, piuttosto divertenti spingendo dall’inizio alla fine”. 
    Le prospettive sulla gara
    La gara vera e propria, però, sarà completamente diversa, e ci sarà da gestire il ritorno delle Ferrari, che quest’oggi hanno avuto un passo simile, pur chiudendo ad una manciata di secondi da Verstappen. “Credo che sia stato perché loro all’inizio hanno lottato e quindi sono riuscito a staccarmi un po’, ma poi il passo era simile. Mi aspetto che la gara domani sia interessante, che sia una bella battaglia, anche perché sarà più lunga e quindi anche più complicata per le gomme”, ha concluso Verstappen.  LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Passo simile a quello delle Ferrari”

    SPIELBERG – Max Verstappen è contento dopo aver vinto la sprint race davanti al proprio pubblico, nel Gp d’Austria. Il pilota olandese, infatti, ha mantenuto la prima posizione conquistata con la pole position del venerdì davanti a Charles Leclerc e Carlos Sainz, e si è goduto la nuvola arancione sugli spalti: “È bellissimo vedere questo pubblico, coì tanto arancione sulle tribune. È stata una gara discreta, avevamo un buon passo all’inizio. Dopodiché eravamo molto equilibrati come passo con le Ferrari. È stato bello, le sprint race sono così, piuttosto divertenti spingendo dall’inizio alla fine”. 
    Sulla gara di domani
    La gara vera e propria, però, sarà completamente diversa, e ci sarà da gestire il ritorno delle Ferrari, che quest’oggi hanno avuto un passo simile, pur chiudendo ad una manciata di secondi da Verstappen. “Credo che sia stato perché loro all’inizio hanno lottato e quindi sono riuscito a staccarmi un po’, ma poi il passo era simile. Mi aspetto che la gara domani sia interessante, che sia una bella battaglia, anche perché sarà più lunga e quindi anche più complicata per le gomme”, ha concluso Verstappen.  LEGGI TUTTO

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    I ferraristi duellano tra loro, Verstappen ringrazia

    TORINO – Quel che si sono detti Mattia Binotto e Charles Leclerc nella cena di qualche giorno fa a Montecarlo non è dato sapersi, si può solo immaginare, partendo dalla dichiarazioni diplomatiche dei due commensali. Però sono chiare le parole di Mattia Binotto che hanno di fatto aperto il GP di Austria: «I nostri piloti sono liberi di lottare». Premesse chiare, conclusioni chiare: Sainz e Leclerc hanno lottato tra loro, Verstappen ha vinto. Manca la irprova di cosa sarebbe potuto accadere se i due avessero adottato una specie di strategia comune. Laurent Mekies, di fatto il vice di Binotto, ha spiegato che non è possibile prevedere ogni scenario possibile al via. Forse ha ragione.
    GARA BREVE – Resta il fatto che Max Verstappen, al via della gara a sprint, è riuscito a prendere un po’ di vantaggio, sul quale ha vissuto di rendita sino alla fine. La sprint, come dice il nome, è breve. Forse nella gara vera conteranno di più le strategie, l’usura delle gomme, l’eventuale differenziazione della condotta di gara.
    LA PIOGGIA – L’interrogativa che aleggia è chiaro: una concertazione tra i due ferraristi avrebbe sbarrato la strada a Max. E soprattutto, potrebbe sbarrarla nella gara “vera” che assegna 25 punti? Questo “liberi di correre” basta a fermare Verstappen? Impossibile rispondere. Forse è meglio confidare nella pioggia (possibile) piuttosto che sul gioco di squadra. Intanto l’olandese ringrazia e si prepara a prendere il largo. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz e il duello con Leclerc: “È stato divertente”

    SPIELBERG- La sprint race del Gran Premio d’Austria ha visto Carlos Sainz chiudere in terza posizione. Il pilota spagnolo della Ferrari aveva dato vita ad un’iniziale bagarre con Charles Leclerc, prima di desistere in seguito ad un bloccaggio che lo ha costretto a conservare gli pneumatici, come ammesso da lui stesso nell’intervista al termine della sessione: “Io sono partito bene, ho avuto un paio di lotte, prima con Max e poi con Charles, e va bene così, è stato divertente come dovrebbe essere. Le gare sono così. Forse ho surriscaldato un po’ le gomme correndo dietro a Charles per cui ho dovuto alzare un po’ il piede per recuperare e lì la mia gara è finita”.
    Obiettivo in gara
    Domani, nella gara vera e propria, però, l’atteggiamento sarà diverso, e la cosa importante è provare a mettere pressione a Max Verstappen: “Innanzitutto bisognerà migliorare il passo perché lui è sembrato più forte all’inizio e piano piano però sembravamo avvicinarci. Domani in gara sarà diverso, avremo mescole diverse e tutto può accadere. L’importante è che entrambi riusciamo ad essere in lotta per provare a battere Max”, ha concluso Sainz.  LEGGI TUTTO