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    Piaggio presenta la nuova Vespa Pic Nic con tanto di cestino!

    Non c’è niente di più italiano di una bella gita all’aria aperta in sella ad una Vespa. Piaggio ha pensato proprio a coloro che amano stare a contatto con la natura non rinunciando comunque ai comfort necessari per godersi ogni momento: ecco la Vespa Pic Nic, con tanto di cestino, telo e borsa termica.Guarda la galleryPiaggio, stile campagnolo e fresco per la Vespa Pic Nic
    Chiara Ferragni e Fedez: tocco glamour con la Vespa firmata Dior 
    Una nuova Primavera 
    Grazie al suo stile, alla sua leggerezza e al suo essere fresca, questo scooter viaggia di pari passo con il ricongiungersi alla natura, a quegli attimi in cui per sfuggire dal caos della città ci si rifugia in un posto tranquillo, dove la pace dei sensi predomina. Proprio per questo Piaggio propone e presenta una nuova versione di Vespa Primavera: Vespa Pic Nic, nata per soddisfare queste esigenze. Infatti, è stata realizzata proprio per poter godere nel miglior modo possibile dei momenti all’aria aperta, nel verde delle campagne e in tutti quei luoghi dove smog e rumori frastornanti vengono sostituiti dal canto degli uccelli e dallo scrosciare dell’acqua. 
    Ma quando si ha voglia di passare una giornata fuori, bisogna anche equipaggiarsi di cibo e acqua. Ed è proprio qui che arriva la novità, perché questa Vespa è accompagnata da un cestino da pic nic realizzato in legno intrecciato di rattan, contenente una comoda borsa termica removibile, e dall’immancabile telo. Realizzato in uno speciale tessuto jacquard che riprende il motivo del cestino intrecciato, il telo è resistente all’acqua e rappresenta perciò l’accessorio ideale per qualsiasi attività outdoor. 
    Dettagli e utilità
    Il cestino e il telo presenti portano con sé il logo Vespa Pic Nic, e possono essere trasportati sui portapacchi posteriore e anteriore cromati, e sono arricchiti da una cinghia in cuoio marrone che funge anche da manico per trasportare a mano con più facilità il telo ripiegato. Vespa Pic Nic si propone nelle colorazioni Verde Pic Nic e Grigio Pic Nic con delle grafiche sulle fiancate. In più è caratterizzata da una sella dedicata bicolore, nella quale la seduta beige è accostata a una fascia posteriore color testa di moro con un particolare motivo a intreccio. La sella ha poi un particolare cadenino grigio chiaro e una cinghia con bandiera tricolore. 
    La tonalità testa di moro la si vede persino negli inserti in gomma sulle pedane poggiapiedi e sul frontale, nei fregi del tipico cravattino. Essa si distingue anche per i profili della scocca cromati e per i cerchi ruota verniciati in grigio con bordi diamantati. Vespa Pic Nic sarà disponibile presso i concessionari Vespa da luglio, nelle motorizzazioni i-get 50 e 125, e la si puà trovare al prezzo di 4.699 Euro e 5.699 Euro. 
    Vespa: la special edition di Justin Bieber è tutta bianca 
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    MotoGp, Quartararo: “Volevo abbandonare la Yamaha dopo Jerez”

    ROMA – Rivelazione di Fabio Quartararo. Il pilota della Yamaha era infatti pronto a salutare la casa dei Tre Diapason a inizio stagione, scoraggiato dalla poca competitività della M1 MotoGp. Così infatti il nizzardo in un’intervista a “Speedweek”: “Al GP di Jerez ero pronto a lasciare la Yamaha. Poi durante nel viaggio dall’Argentina ad Austin, mi sono detto che stavo sbagliando, che ero entrato in una spirale negativa. Non aveva senso continuare così. Mi sono detto: ‘Sì, non vincerai. Ma vai là fuori e dai il massimo’ E ha funzionato”. Frizioni nel box che poi hanno lasciato spazio alla rimonta dei francese fino a riprendersi la leadership nella classifica piloti.
    Cambio di passo
    È lo stesso pilota della casa di Iwata a spiegare come abbia fatto a cambiare la propria attitudine: “Ho lasciato gli Stati Uniti con una mentalità completamente diversa. Non è cambiata la moto, ma la mia mentalità”. Poi Quartararo ha firmato il rinnovo, alla base del quale ci sono state garanzie per il 2023: “Hanno messo sul tavolo un progetto che mi piace. Hanno ingaggiato ingegneri che stanno lavorando molto duramente sul motore per il prossimo anno e sono molto a mio agio con la M1. Ecco perché faremo altri due anni insieme”, ha infatti concluso il pilota della Yamaha. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Dopo Jerez volevo lasciare la Yamaha”

    ROMA – “Al GP di Jerez ero pronto a lasciare la Yamaha. Poi durante nel viaggio dall’Argentina ad Austin, mi sono detto che stavo sbagliando, che ero entrato in una spirale negativa. Non aveva senso continuare così. Mi sono detto: ‘Sì, non vincerai. Ma vai là fuori e dai il massimo’ E ha funzionato”. Sono queste le parole di Fabio Quartararo in un’intervista a “Speedweek”, che rivelano le frizioni di inizio stagione tra il nizzardo campione del mondo e la Yamaha. I risultati stentavano ad arrivare in MotoGp, poi la svolta negli Stati Uniti e la rimonta fino a riprendersi la leadership nella classifica piloti.
    Le parole di Quartararo
    È lo stesso pilota della casa di Iwata a spiegare come abbia fatto a cambiare la propria attitudine: “Ho lasciato gli Stati Uniti con una mentalità completamente diversa. Non è cambiata la moto, ma la mia mentalità”. Per Quartararo poi è arrivato addirittura il rinnovo, non senza però aver prima ricevuto garanzie tecniche: “Hanno messo sul tavolo un progetto che mi piace. Hanno ingaggiato ingegneri che stanno lavorando molto duramente sul motore per il prossimo anno e sono molto a mio agio con la M1. Ecco perché faremo altri due anni insieme”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes a piccoli passi: “Abbiamo imboccato la strada giusta”

    ROMA – Il Gran Premio di Austria, dopo la gara più che positiva a Silverstone di Lewis Hamilton, potrebbe rappresentare per la Mercedes un ulteriore passo in avanti in termini di performance. La casa di Brackley è in ripresa e vuole tornare ad essere competitiva in Formula 1. A dirlo è Andrew Shovlin, capo degli ingegneri Mercedes, che al portale Motorsport sottolinea: “Nelle prime gare lottavamo per sopravvivere. La vettura era incredibilmente ostica, ma abbiamo lavorato molto e abbiamo colto le opportunità quando gli altri hanno avuto problemi di affidabilità. La strada che vogliamo intraprendere adesso sta diventando sempre più chiara. E questo è incoraggiante dal punto di vista dello sviluppo”.
    Segnali di Mercedes
    Non è chiaro al momento se la Mercedes potrà tornare ai livelli della scorsa stagione in questo 2022, ma il team di Toto Wolff sta lavorando per cambiare in corsa il progetto della W13. Impressione che si rispecchia nelle parole di Shovlin: “Da Barcellona abbiamo effettivamente cambiato molto. Non siamo certo i migliori, ma siamo ben lontani dall’essere i peggiori. Quindi penso che abbiamo fatto progressi. La monoposto è un po’ più rigida di quanto vorremmo, ma ci possiamo sicuramente lavorare”, ha infatti detto l’ingegnere della casa di Brackley. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes avanti con fiducia: “Non siamo ancora i migliori, ma la strada è giusta”

    ROMA – La Mercedes si avvicina al Gran Premio di Austria con una serie di certezze in più dopo la gara di Silverstone in cui Lewis Hamilton ha lottato per le prime posizioni. La casa di Brackley è in ripresa e vuole tornare ad essere competitiva in Formula 1, parola di Andrew Shovlin, capo degli ingegneri Mercedes, che al portale Motorsport afferma: “Nelle prime gare lottavamo per sopravvivere. La vettura era incredibilmente ostica, ma abbiamo lavorato molto e abbiamo colto le opportunità quando gli altri hanno avuto problemi di affidabilità. La strada che vogliamo intraprendere adesso sta diventando sempre più chiara. E questo è incoraggiante dal punto di vista dello sviluppo”.
    Mercedes sulla strada giusta
    Non è chiaro al momento se la Mercedes potrà tornare ai livelli della scorsa stagione in questo 2022, ma il team di Toto Wolff sta lavorando per cambiare in corsa il progetto della W13. Tesi che trova conferma nelle parole di Shovlin: “Da Barcellona abbiamo effettivamente cambiato molto. Non siamo certo i migliori, ma siamo ben lontani dall’essere i peggiori. Quindi penso che abbiamo fatto progressi. La monoposto è un po’ più rigida di quanto vorremmo, ma ci possiamo sicuramente lavorare”, ha concluso l’ingegnere della Mercedes. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: Ferrari al Red Bull per sfatare un tabù, Verstappen a caccia del poker

    ROMA – Spielberg si prepara ad accogliere laFormula 1 per il Gran Premio di Austria al Red Bull Ring. Qui Max Verstappen cercherà di bissare il successo della scorsa stagione e di portare a quattro il suo numero di vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gran Premio. Da quando il circuito ha cambiato denominazione – da A1-Ring a Red Bull Ring – anche Nico Rosberg (2014-2015), Lewis Hamilton (2016) e Valtteri Bottas (2017-2020) hanno trionfato sui caratteristici saliscendi di questa pista immersa tra le montagne mentre Charles Leclerc non ha mai ottenuto la vittoria in Austria e proverà a centrarla quest’anno.
    Sainz punta a migliorare se stesso
    Con i suoi 4,318 chilometri il Red Bull Ring è una delle piste più corte in calendario. Il suo nucleo originale, l’Osterreichring è stato costruito nel 1969, mentre la pista con il layout attuale è stata completata nel 1996. Nel 1997 si è tenuto il primo Gran Premio sull’A1-Ring con la vittoria di Jacques Villeneuve su Renault. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2003, quando a trionfare fu Michael Schumacher. Toccherà ora a Charles Leclerc e a Carlos Sainz aggiornare questa statistica, con lo spagnolo che detiene ancora il record per il giro più veloce: 1:05.619. All’epoca il pilota Ferrari era ingaggiato dalla McLaren e, ora che lo spagnolo ha centrato la sua prima vittoria in Formula 1, non vuole più porsi limiti. LEGGI TUTTO

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    Fiat 500 compie 65 anni, e in Europa vola con la versione elettrica

    “La Nuova 500, elettrica e solo elettrica, ha scalato il podio del mercato europeo degli EV nella prima metà dell’anno” sono le parole di Olivier François, CEO Fiat e CMO Stellantis Global, che annuncia con orgoglio il successo commerciale europeo della versione alla spina della citycar torinese. Un traguardo che cade a pennello: Fiat 500, infattim festeggia i suoi primi 65 anni. “Nel primo semestre di quest’anno, la Nuova 500 è l’EV più venduto in Germania, dove ha ottenuto un successo superiore a quello delle auto elettriche nazionali. Inoltre, è leader in Italia ed è sul podio in Francia e Spagna. Questa è la prova tangibile del suo successo e di come Fiat consideri il suo percorso verso l’elettrificazione come parte della sua storica missione sociale. Abbiamo creato la mobilità per tutti e siamo i leader della mobilità urbana: ora il nostro obiettivo è reinventare la mobilità urbana e renderla più sostenibile per tutti, fedeli al nostro claim ‘it’s only green when it’s green for all'”.
    Fiat 500 elettrica insieme a DiCaprio
    Per augurare buon compleanno alla sua icona, Fiat presenta due nuove storie che raccontano, in modo divertente, come la Nuova 500 sia davvero l’auto del cambiamento. Sia “Evergreen” che “The Stick” vedono la partecipazione dell’attore, attivista e premio Oscar Leonardo DiCaprio, green ambassador della Nuova 500 sin dal suo lancio. Fiat intende dimostrare come prendersi cura del pianeta con gioia e che, come testimonia Leonardo DiCaprio, guidare elettrico e farsi portavoce della mobilità sostenibile è un momento gioioso e spensierato.
    I due nuovi spot, realizzati dall’agenzia creativa Leo Burnett, sono stati girati dal regista Martin Werner. Lo spot è accompagnato dall’iconica canzone “La Dolce Vita” di Nino Rota nella sua versione vocale originale e inedita del 1962. La melodia è stata riscoperta da Fiat nel catalogo di CAM Sugar, un’etichetta discografica italiana che custodisce opere del passato della storia del cinema, tra cui la musica del maestro Nino Rota, tratta da Amarcord, che è stata utilizzata come avviso acustico per i pedoni (“AVAS”) della Nuova 500.
    Fiat 500 elettrica: la piccola torinese arriva in Giappone LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: Leclerc cerca la prima gioia, Ferrari per sfatare un tabù che dura dal 2003

    ROMA – La Formula 1, dopo la gara di Silverstone, fa rotta verso Spielberg per il Gran Premio di Austria, che si correrà sul Red Bull Ring. Qui Max Verstappen cercherà di bissare il successo della scorsa stagione e di portare a quattro il suo numero di vittorie nelle ultime cinque edizioni del Gran Premio. Da quando il circuito ha cambiato denominazione – da A1-Ring a Red Bull Ring – anche Nico Rosberg (2014-2015), Lewis Hamilton (2016) e Valtteri Bottas (2017-2020) hanno trionfato sui caratteristici saliscendi di questa pista immersa tra le montagne mentre Charles Leclerc è ancora a caccia della sua prima vittoria in terra austriaca.
    Il record di Sainz
    Con i suoi 4,318 chilometri il Red Bull Ring è una delle piste più corte in calendario. Il suo nucleo originale, l’Osterreichring è stato costruito nel 1969, mentre la pista con il layout attuale è stata completata nel 1996. Nel 1997 si è tenuto il primo Gran Premio sull’A1-Ring con la vittoria di Jacques Villeneuve su Renault. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2003, quando a trionfare fu Michael Schumacher. Toccherà ora a Charles Leclerc e a Carlos Sainz aggiornare questa statistica, con lo spagnolo che detiene ancora il record per il giro più veloce: 1:05.619. Allora Sainz correva con la McLaren e, dopo aver centrato la sua prima vittoria in Formula 1, lo spagnolo non vuole porsi limiti. LEGGI TUTTO