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    F1, in Austria torna Mekies: il francese della Ferrari è guarito dal Covid

    ROMA – Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, è guarito dal Covid e sarà pienamente operativo per ilGran Premio d’Austria, undicesima tappa della Formula 1. La Rossa, vittoriosa con Carlos Sainz a Silverstone, non aveva al muretto il dirigente francese, costretto a lavorare da remoto a causa della sua positività al Covid, che però riprenderà il suo posto nella tappa di Spielberg, molto importante per la rincorsa alla Red Bull.
    In Austria al completo
    La Ferrari dunque si avvicina alla gara del Red Bull Ring con la speranza di guadagnare punti sulla Red Bull, proprio come successo a Silverstone grazie ai piazzamenti di Sainz e Leclerc. Ora, anche grazie al ritorno di Laurent Mekies, la Rossa avrà una ulteriore freccia nel proprio arco con l’obiettivo dichiarato di vincere anche in casa degli avversari per accorciare ulteriormente la classifica. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Rueda: “Sprint poco spettacolare, ma a Spielberg sarà diverso”

    ROMA – Il Red Bull Ring apre le porte alla Formula 1 per il Gran Premio d’Austria, undicesima tappa di questo mondiale. Per la Rossa analizza questo appuntamento Ignacio Rueda, capo della strategia Ferrari: “È un tracciato caratterizzato dai rettilinei, ognuno dei quali propone una zona DRS, il che lo rende una delle piste sulle quali, in assoluto, è più facile sorpassare. La parte centrale mette molto sotto pressione le gomme perché le curve arrivano una dietro l’altra, provocando un elevato degrado. Un’altra caratteristica di questo circuito sono i cordoli, molto alti specie nelle curve 7 e 9. Bisognerà stare attentissimi nel salirci sopra per evitare di danneggiare le vetture in maniera irreparabile”.
    Sulla gara sprint
    La seconda gara sprint della stagione renderà ancor più interessante questa tappa. “La gara al sabato è spesso una processione poco spettacolare, ma la pista – aggiunge Rueda – e il maggior numero di punti a disposizione potrebbero farci assistere a più sorpassi del solito, così potremmo vedere una griglia di partenza per il Gran Premio piuttosto diversa da quella del sabato. Dal punto di vista strategico la pista di Spielberg si presta a una gara con più di una sosta. Inoltre Pirelli porterà le tre mescole più morbide – C3, C4, C5 – favorendo questa tendenza. L’elevato degrado unito alla facilità di sorpasso ci potrebbero offrire un finale al fotofinish, come siamo abituati a vedere nel motociclismo. Mi aspetto tanti cambi di posizione, anche in testa alla corsa, fino alla bandiera a scacchi”. LEGGI TUTTO

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    Khalilah, la perla dorata del mare: lo yacht è in Italia ad un prezzo milionario

    Tutti, una volta nella vita, vorremmo salire a bordo di uno yacht di lusso e farci trascinare da sfarzo ed eleganza mentre nel frattempo il mare ci culla. E magari il pensiero vola proprio a quei superyacht dai prezzi esorbitanti ma che non passano di certo inosservati. Come Khalilah, il superyacht di 49 metri completamente dorato, che a vederlo fa venire “l’acquolina in bocca”. Varato nel 2015 nel cantiere americano Palmer Johnson, è ora in vendita ad un prezzo da capogiro proprio in Italia e si trova a Genova, pronto per essere sfoggiato in tutta la sua bellezza dal suo prossimo (e ricco) proprietario. Se si vuole acquistare il megayacht è bene sapere che  il suo prezzo (esorbitante) è di 28 milioni di euro. Uno yacht non accessibile a tutti.Guarda la galleryKhalilah, il superyacht dorato è a Genova

    Khalilah: a noleggio per 225 mila euro

    Lo yacht, oltre ad avere la particolarità di essere totalmente dorato, è stato realizzato in fibra di carbonio e alluminio e il suo peso è di 490 tonnellate. In termini di grandezza, il suo ponte di poppa ha un’ampiezza di 110 metri quadrati. Passando alle prestazioni, per quanto riguarda la velocità, Khalilah può raggiungere una velocità massima di 26 nodi e inoltre può ospitare un massimo di 12 persone in 5 cabine, escluso l’equipaggio che si compone di 9 membri.

    La particolarità della vendita di Khalilah è che esso viene venduto con un tender d’oro personalizzato di circa 7 metri. Un vero e proprio gioiello che però ha un costo veramente elevato e che, ovviamente, non è accessibile a tutti, se non a gente facoltosa. Questo perché il suo prezzo è di 28 milioni di euro, una cifra altissima. Ma c’è una novità: Khalilah può essere anche noleggiato (per il momento) al prezzo di 225 mila euro a settimana.

    Cristiano Ronaldo, vacanze tra amore e lusso sullo yacht da 6 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Con Leclerc ridiamo degli incidenti del passato”

    ROMA – “Credo che ci sia più rispetto tra ma e lui rispetto a quanto visto nel 2021. Non tanto a livello di piloti, quanto a livello di rispetto tra le due squadre. Io e Charles ci conosciamo sin da quando siamo bambini, ridiamo quando pensiamo a tutti gli incidenti che abbiamo avuto in passato e credo che questo ci aiuti a vivere un’atmosfera più serena. Mi auguro che possa andare avanti così”. Queste le parole di Max Verstappen pronunciate in un’intervista concessa all’emittente britannica Channel 4. Il pilota della Red Bull parla del suo rapporto con Charles Leclerc della Ferrari, con cui si gioca il titolo mondiale in Formula 1.
    Il rapporto con Hamilton
    Queste invece le parole di Verstappen su Lewis Hamilton, pilota Mercedes con il quale l’anno scorso ha dato vita a uno dei più spettacolari finali di stagione della Formula 1. Contatti proibiti e colpi bassi sembrano ormai alle spalle “Ho sempre avuto e ho tuttora molto rispetto per Lewis e siamo sempre andati d’accordo, e anche oggi, come piloti, si sa che ci si ritrova insieme ogni domenica tentando di fare di tutto per vincere e che ciò che può succedere viene dimenticato molto velocemente e semplicemente si va avanti. Le tante gare aiutano in questo senso ad andare avanti dopo eventuali episodi”, ha infatti detto il pilota campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Con Leclerc c'è stima, i nostri team si rispettano”

    ROMA – In Formula 1 spesso ci sono rivalità che partono da lontano. Una di queste è quella tra Max Verstappen e Charles Leclerc, avversari in pista si dai tempi dei kart. L’olandese, in un’intervista concessa all’emittente britannica Channel 4, parla così del suo rapporto con il collega su Ferrari, con cui si gioca il titolo mondiale: “Credo che ci sia più rispetto tra ma e lui rispetto a quanto visto nel 2021. Non tanto a livello di piloti, quanto a livello di rispetto tra le due squadre. Io e Charles ci conosciamo sin da quando siamo bambini, ridiamo quando pensiamo a tutti gli incidenti che abbiamo avuto in passato e credo che questo ci aiuti a vivere un’atmosfera più serena. Mi auguro che possa andare avanti così”. 
    Torna il sereno con Hamilton
    Queste invece le parole di Verstappen su Lewis Hamilton, pilota Mercedes con il quale l’anno scorso ha dato vita a uno dei più spettacolari finali di stagione della Formula 1. Contatti proibiti e colpi bassi sembrano ormai alle spalle “Ho sempre avuto e ho tuttora molto rispetto per Lewis e siamo sempre andati d’accordo, e anche oggi, come piloti, si sa che ci si ritrova insieme ogni domenica tentando di fare di tutto per vincere e che ciò che può succedere viene dimenticato molto velocemente e semplicemente si va avanti. Le tante gare aiutano in questo senso ad andare avanti dopo eventuali episodi”, ha concluso il pilota della Red Bull, leader della classifica piloti nel mondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso su Rossi: “Lui alla guida del comitato piloti? Non si curava di queste cose”

    ROMA – I piloti della MotoGp – a differenza di quelli della Formula 1 – non hanno un comitato piloti per presentarsi ai tavoli decisionali con una sola voce. Questo accordo – sul quale si vocifera da tempo – non è mai stato raggiunto e a rappresentare le istanze di chi guida c’è solo la Safety Commission che si riunisce a ogni venerdì prima dei Gran Premi. Una figura di garanzia attorno alla quale costituire il comitato poteva essere Valentino Rossi, ma il Dottore – come afferma Andrea Dovizioso in un’intervista a Motorsport-Total – in passato preferì declinare l’offerta: “Posso capirlo – afferma il pilota della Yamaha RNF – non si preoccupava di queste cose”.
    Sulla Safety Commission
    Ci si chiede però se la Safety Commission possa coprire tutte le esigenze dei piloti. Questo il commento di Dovizioso a tal proposito: “Ha portato tanti benefici. Ovviamente si può sempre migliorare, ma è produttiva. È anche vero però che non abbiamo riunioni di dirigenti e non sempre parliamo di cose importanti“, ha chiosato il pilota 36enne, il più anziano nella griglia di partenza. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Idea Rossi per un comitato piloti? Non si preoccupava di queste cose”

    ROMA – È da tempo che nel paddock dellaMotoGp si vocifera di un comitato piloti stile Formula 1 per portare una voce univoca ai tavoli decisionali. Tuttavia, questo accordo non è mai stato raggiunto e a rappresentare le istanze di chi guida c’è solo la Safety Commission che si riunisce a ogni venerdì prima dei Gran Premi. Una figura di garanzia attorno alla quale costituire il comitato poteva essere Valentino Rossi, ma il Dottore – come afferma Andrea Dovizioso in un’intervista a Motorsport-Total – in passato preferì declinare l’offerta: “Posso capirlo – afferma il pilota della Yamaha RNF – non si preoccupava di queste cose”.
    Le parole di Dovizioso
    Ci si chiede però se la Safety Commission possa coprire tutte le esigenze dei piloti. Questo il commento di Dovizioso a tal proposito: “Ha portato tanti benefici. Ovviamente si può sempre migliorare, ma è produttiva. È anche vero però che non abbiamo riunioni di dirigenti e non sempre parliamo di cose importanti“, ha concluso il pilota di Forlì. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, i fratelli Marquez rendono omaggio a Sainz dopo Silverstone: “Un brindisi per Carlos”

    ROMA – Marc e Alex Marquez festeggiano il primo trionfo del pilota spagnolo della Ferrari in Formula 1. I due piloti MotoGp seguono molto gli altri sport, ma la vittoria del madrileno – arrivata a Silverstone al suo 150° Gran Premio disputato – è stato motivo d’orgoglio per tutti gli spagnoli tanto che sui loro canali social scrivono: “Un brindisi per Carlos Sainz”. Marc Marquez, d’altro canto, è tra i tifosi di Sainz sin dalla prima ora; i due si sono incontrati spesso e hanno firmato assieme molte iniziative promozionali.
    Amici per la pista
    I punti di scambio tra MotoGp e Formula 1 sono molteplici. I piloti di queste due discipline si stimano e si seguono a vicenda. Come succede tra il campione del mondo Fabio Quartararo e il pilota Ferrari Charles Leclerc. I due si seguono sui social, si sono incontrati più volte e si sono anche scambiati i rispettivi caschi. Fernando Alonso è un altro pilota che raccoglie molta stima in MotoGp, così come Sebastian Vettel, quattro volte iridato e ora in forze all’Aston Martin. Un legame, quello tra gli sport motoristici, che sembra avere radici sempre più forti. LEGGI TUTTO