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    F1, Sainz costretto al ritiro in Austria: la sua macchina prende fuoco

    SPIELBERG – Carlos Sainz colleziona un amaro zero in occasione del Gp d’Austria. Dopo la bella vittoria di Silverstone, lo spagnolo non riesce a portare a termine la gara sul tracciato di Spielberg a causa di un problema alla sua monoposto. Per fortuna il ragazzo sta bene ed è riuscito ad abbandonare in tempo la vettura; sfuma però una possibile doppietta Ferrari visto che Leclerc era al comando e lo stesso Sainz era in lotta con Verstappen per la seconda posizione.
    Le ragioni del ritiro
    Alla base del ritiro di Sainz, oltre all’evidente fuoco sulla vettura, dei problemi al motore. Inoltre, c’è il rischio che la Ferrari vada in penalità in occasione della prossima gara. Nonostante la vittoria, resta dunque una giornata agrodolce per la Rossa, che paga ancora qualcosa in termini di affidabilità. In ottica classifica generale, invece, il ritiro di Sainz bilancia quello di Sergio Perez, pilota Red Bull costretto a dare forfait dopo pochi giri del Gran Premio d’Austria. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Austria: ritiro Sainz, a fuoco la sua Ferrari

    SPIELBERG – Sfortuna clamorosa per Carlos Sainz nel Gran Premio d’Austria. La Ferrari del pilota spagnolo ha infatti preso fuoco a pochi giri dalla fine ed il madrileno non ha potuto portare a termine la gara sul circuito di Spielberg. Per fortuna il ragazzo sta bene ed è riuscito ad abbandonare in tempo la vettura; sfuma però una possibile doppietta Ferrari visto che Leclerc era al comando e lo stesso Sainz era in lotta con Verstappen per la seconda posizione.
    Il motivo del ritiro
    Problemi al motore per Carlos, che rischia di andare in penalità in occasione della prossima gara. Nonostante la vittoria, resta dunque una giornata agrodolce per la Ferrari, che paga ancora qualcosa in termini di affidabilità. In ottica classifica generale, invece, il ritiro di Sainz bilancia quello di Sergio Perez, pilota Red Bull costretto a dare forfait dopo pochi giri del Gran Premio d’Austria. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non ci aspettavamo di andare così male in Honda”

    ROMA – Le strade di Pol Espargaro e la Honda sembrano destinate a separarsi a fine stagione. Il biennio dello spagnolo non è andato come sperato e nel futuro del minore dei fratelli Espargaro potrebbe esserci un ritorno alla KTM. Ovviamente Pol spera di rivivere una stagione come quella del 2020, in cui terminò addirittura al quinto posto nella classifica generale, ma non solo. In un’intervista a On-Track Off-Road, Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    Il pensiero di Pol
    “La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto” – ha ammesso il pilota di Granollers, per poi parlare dell’evoluzione della MotoGp nelle ultime stagioni – Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Adoro la Honda, ma voglio essere competitivo”

    ROMA – Pol Espargaro guarda al futuro e lo fa con le idee molto chiare. Reduce da un biennio deludente in Honda, in cui ha centrato appena due podi, lo spagnolo sembra essere destinato ad un ritorno in KTM. Quella KTM che gli aveva regalato molte gioie nel 2020, sua miglior stagione in classe regina. In un’intervista a On-Track Off-Road, il più piccolo dei fratelli Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    La maturità di Pol
    “Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente – ha spiegato lo spagnolo – La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Honda unica opzione per Mir: parola del manager

    ROMA – L’unico modo per vedere Joan Mir correre in MotoGP anche nella stagione 2023 sembra essere l’annuncio ufficiale con la Honda. A svelarlo è stato il manager dello spagnolo, Paco Sanchez, che al canale YouTube TR MotoGp ha fatto chiarezza sulla situazione del 24enne. Dopo l’ufficialità di Suzuki di abbandonare la classe regina, entrambi i piloti (Joan Mir e Alex Rins) sono finiti sul mercato. Negli ultimi mesi aveva preso piede l’ipotesi di vedere Mir in Honda Hrc al fianco di Marc Marquez, tuttavia la pista parrebbe essersi raffreddata di recente.
    Sanchez sul futuro di Mir
    “Joan non è spaventato ed è pronto a trascorrere un anno a casa. E’ consapevole delle difficoltà e dell’assenza di un piano di riserva. O la Honda o nulla”. Queste le parole di Sanchez, andato subito dritto al punto, per poi analizzare la situazione in maniera più approfondita: “Quest’anno è stato molto strano. L’addio di Suzuki ha rivoluzionato il mercato, creando qualcosa d’inaspettato. Con la riduzione del budget in vista dei prossimi anni, di conseguenza anche gli stipendi sono diminuiti. Ormai non sono molti i posti d’appeal per i piloti, in termini sportivi ed economici. Tolti Marc, Fabio e Joan, il mercato piloti è in calo e si sta dirigendo verso livelli allarmanti, le case europee non pagano più salari pre-pandemia” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Ordini di scuderia solo se uno dei due piloti sarà in lotta mondiale”

    SPIELBERG – Via libera per Charles Leclerc e Carlos Sainz, i due possono battagliare liberamente. È quanto ribadisce ancora una volta Mattia Binotto, nonostante la tattica non sembra al momento funzionare in chiave mondiali piloti, rischiando, anzi, di portare malumori all’interno del box Ferrari. E con la concreta possibilità che ciò risulti controproducente nel confronto con gli avversari: ad esempio, Max Verstappen, al termine della sprint race in Austria, ha ammesso che il gap finale è stato dovuto alla bagarre tra i due ferraristi. “Noi agiamo sempre per massimizzare i risultati di squadra. Questo è quello che abbiamo sempre condiviso con i piloti. Cercare di fare vincere la Ferrari sempre e prendere più punti possibili: questi sono gli obiettivi“, è il commento del team principal della Scuderia di Maranello ai microfoni di Sky Sport F1. 
    Binotto spiega tutto
    Il momento di agire di squadra potrebbe arrivare in futuro, ma di certo non a breve. È quanto ribadisce Binotto, che ha dichiarato: “Entrambi i piloti sanno anche che se a un certo punto uno dei due avrà maggiore possibilità di vincere un Mondiale, è chiaro che faremo di tutto per dargli la possibilità di conquistarlo. Fa parte degli accordi.Non è ancora il momento di dare ordini di scuderia, ci sono solo 12 punti tra i due“. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Vogliamo massimizzare risultati, presto per ordini di scuderia”

    SPIELBERG – Charles Leclerc e Carlos Sainz sono liberi di poter battagliare. È quanto ribadisce ancora una volta Mattia Binotto, nonostante la tattica non sembra al momento funzionare in chiave mondiali piloti, rischiando, anzi, di portare malumori all’interno del box Ferrari. E con la concreta possibilità che ciò risulti controproducente nel confronto con gli avversari: ad esempio, Max Verstappen, al termine della sprint race in Austria, ha ammesso che il gap finale è stato dovuto alla bagarre tra i due ferraristi. “Noi agiamo sempre per massimizzare i risultati di squadra. Questo è quello che abbiamo sempre condiviso con i piloti. Cercare di fare vincere la Ferrari sempre e prendere più punti possibili: questi sono gli obiettivi“, è il commento del team principal della Scuderia di Maranello ai microfoni di Sky Sport F1. 
    Binotto spiega gli accordi
    Il momento di agire di squadra potrebbe arrivare in futuro, ma di certo non a breve. È quanto ribadisce Binotto, che ha dichiarato: “Entrambi i piloti sanno anche che se a un certo punto uno dei due avrà maggiore possibilità di vincere un Mondiale, è chiaro che faremo di tutto per dargli la possibilità di conquistarlo. Fa parte degli accordi.Non è ancora il momento di dare ordini di scuderia, ci sono solo 12 punti tra i due“. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Sprint race divertente, domani gara interessante”

    SPIELBERG – Max Verstappen è visibilmente soddisfatto dopo essersi aggiudicato la sprint race davanti al proprio pubblico, nel Gran Premio d’Austria. Il pilota olandese, infatti, ha mantenuto la prima posizione conquistata con la pole position del venerdì davanti a Charles Leclerc e Carlos Sainz, e si è goduto la nuvola arancione sugli spalti: “È bellissimo vedere questo pubblico, coì tanto arancione sulle tribune. È stata una gara discreta, avevamo un buon passo all’inizio. Dopodiché eravamo molto equilibrati come passo con le Ferrari. È stato bello, le sprint race sono così, piuttosto divertenti spingendo dall’inizio alla fine”. 
    Le prospettive sulla gara
    La gara vera e propria, però, sarà completamente diversa, e ci sarà da gestire il ritorno delle Ferrari, che quest’oggi hanno avuto un passo simile, pur chiudendo ad una manciata di secondi da Verstappen. “Credo che sia stato perché loro all’inizio hanno lottato e quindi sono riuscito a staccarmi un po’, ma poi il passo era simile. Mi aspetto che la gara domani sia interessante, che sia una bella battaglia, anche perché sarà più lunga e quindi anche più complicata per le gomme”, ha concluso Verstappen.  LEGGI TUTTO