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    A Jerez cadono tutti: Martin vince una Sprint Race a ‘eliminazione’

    JEREZ DE LA FRONTRA (SPAGNA) – “Nessuno è profeta in patria” è una locuzione che non si adatta a Jorge Martin, che si conferma re della Sprint Race vincendo la gara veloce del gp di Spagna. Sulla pista di Jerez de la Frontera il pilota iberico del team Pramac ha preceduto Pedro Acosta (Ktm GasGas) e Fabio Quartararo (Yamaha) al termine di una gara folle, con il podio che è poi cambiato per la penalizzazione inflitta a Quartararo (8 secondi per la pressione delle gomme), costretto così a cedere la terza piazza al 38enne Dani Pedrosa, presente nel weekend in sella alla Ktm grazie ad una wild card. LEGGI TUTTO

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    Marquez show, pole position in Spagna: delude Bagnaia

    Marc Marquez festeggia la sua prima pole in sella alla Ducati. Sul circuito di Jerez de la Frontera, bagnato dalla pioggia, il pilota spagnolo ha preceduto Marco Bezzecchi (Ducati Vr46) e Jorge Martin (Pramac), rispettivamente di 0.271 e 0.337 secondi. Seguono Binder, Di Giannantonio ed Alex Marquez.  Deludente la prestazione di Pecco Bagnaia. Il campione del mondo in carica ha chiuso con il settimo tempo a 1.189 e partirà dalla terza fila.  LEGGI TUTTO

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    Paura in MotoGp, Martin perde la visiera ed è accecato dalla pioggia

    JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) – Curioso e spaventoso episodio per Jorge Martin durante le prove libere 2 del Gp di Spagna. Il pilota del team Pramac ha perso la visiera nel corso di uno dei suoi giri lanciati. Sorpreso dall’accaduto, è riuscito a tornare ai box senza conseguenze, nonostante la pioggia battente gli entrasse negli occhi in modo fastidioso e anche pericoloso. Una volta tornato ai box ha cambiato casco per poi proseguire con l’ultima sessione di libere prima delle qualifiche e Sprint Race. Il GP di Spagna è in programma alle 14 di domenica. Sabato pomeriggio la sfida alla Sprint Race. LEGGI TUTTO

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    La Giulietta compie 70 anni: Alfa Romeo festeggia in pompa magna

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    “Newey lascerà la Red Bull”: clamoroso dall’Inghilterra! Ferrari in pole?

    “Il direttore tecnico della Red Bull, Adrian Newey, lascerà il team a causa della controversia che coinvolge le accuse contro il caposquadra Christian Horner”. È quanto afferma BBC Sport, secondo cui il 65enne dirigente sarebbe turbato dalla situazione creatasi all’interno della Red Bull da quando Horner è stato accusato di molestie sessuali e comportamento coercitivo e offensivo da parte di una dipendente. Sempre secondo la fonte britannica, Newey – legato contrattualmente alla Red Bull fino al termine della stagione 2025 e intenzionato a negoziare un’uscita anticipata – sarebbe fortemente attratto dalla Ferrari ma, al contempo, avrebbe ricevuto un’offerta da parte dell’Aston Martin. LEGGI TUTTO

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    Jerez, un talismano per Bagnaia e Ducati

    Pecco Bagnaia vede Jerez de la Frontera e sorride. Per quanto sia differente dalla sua Chivasso, il campione del Mondo si sente a casa nel circuito andaluso, tempio del motociclismo spagnolo che il ducatista frequenta fin dai tempi delle scuole medie, quando i viaggi in Spagna nei weekend, per correre, erano una consuetudine. Ma a far sorridere Bagnaia è soprattutto il proprio storico a Jerez in MotoGP.

    Per tre volte, all’Angel Nieto, il torinese si è messo alle spalle un periodo difficile oppure qualche errore. E in questo 2024, l’obiettivo è lo stesso: il weekend anonimo di Austin, preceduto da quello deludente di Portimao – finito con la caduta assieme a Marc Marquez – rende necessaria un’inversione di rotta. Il lato positivo è che arriva nel luogo giusto per effettuarla.  
    I precedenti di Pecco a Jerez
    Nel 2020, dopo una stagione da rookie un po’ al di sotto delle attese e finita in ombra di fronte all’esplosione di Fabio Quartararo, a Jerez il torinese viaggiò subito con i migliori. La doppia prova sul circuito andaluso, dove la MotoGP ripartì dopo la pandemia, vide l’allora pilota del Team Pramac accarezzare il 1º podio nella classe regina nel 2º GP, ma quando il risultato sembrava in cassaforte, la rottura del motore fermò Pecco.

    Tuttavia quella gara testimoniò come Bagnaia – subito a suo agio con la tipologia di gomme Michelin al debutto – potesse recitare da protagonista anche in MotoGP, e il piemontese fece il pieno di fiducia. Nel 2022, Jerez fu il teatro del 1º successo stagionale di Pecco, dopo un inizio in salita tra cadute (in gara in Qatar e in qualifica in Portogallo) e problemi di ambientamento sulla GP22, la moto con cui poi a fine anno si sarebbe laureato campione.

    Per una marcia iniziata proprio in Spagna. Lo scorso anno Bagnaia arrivò a Jerez reduce dall’autogol di Austin, con la caduta quando era comodamente al comando della corsa. La risposta a quel capitombolo, che seguiva un’altra caduta in gara sul bagnato di Termas de Rio Hondo, fu con un weekend da protagonista, pur dovendo fare i conti con una coppia KTM (Brad Binder e l’amico Jack Miller) dotata di un pacchetto tecnico più efficace.

    Pecco vinse la domenica, riprese la vetta del Mondiale e iniziò un assolo durato fino alla successiva tappa spagnola, a Barcellona, con il terrificante volo di inizio gara che però non ha impedito il titolo-bis a Valencia. Jerez è il posto giusto per una risposta veemente come quella che Bagnaia è chiamato a fornire.
    “Sembra di essere tornati al 2022”
    L’inizio del 2024 è stato particolare, poiché la GP24 ha dominato i test invernali, apparentemente senza alcun problema da correggere. Una volta in gara, però, i difetti di gioventù sono emersi, un po’ con Jorge Martin (leader del Mondiale) ed Enea Bastianini, ma soprattutto con Bagnaia.

    “C’erano tante vibrazioni, mi si chiudeva tanto l’anteriore”, ha spiegato Pecco dopo il GP delle Americhe. “Con la moto 2023, ad Austin volavo e andavo più forte, inoltre avevo fatto la metà della fatica, mentre quest’anno la moto è stata più fisica. Ogni volta succede qualcosa che non è sotto controllo, stiamo ancora scoprendo il tutto. Sembra di essere tornati al 2022”. Dove proprio l’arrivo a Jerez cambiò le sorti del campionato in favore di Pecco.  LEGGI TUTTO