Cassidy ed Evans, Envision e Jaguar – ancora una volta – sono le accoppiate più forti in gara. In qualifica la pole è stata di Fenestraz, davanti a Hughes, per un uno-due tutto Nissan-McLaren. Penalità per Fenestraz, però, così in griglia è stato Hughes a partire al palo.
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Arrivo in parata alle spalle della Safety Car
Avvio al rallentatore, un ritmo 15″ più lento rispetto al giro di qualifica. Finale sotto Safety Car. Non c’è la sfida all’ultimo giro tra Cassidy ed Evans, insieme a Jake Dennis bravi a staccarsi dal resto del gruppo, perché più veloci e in palla nell’interpretare la gara nel Principato.
La Safety Car esce due volte, la seconda è per accompagnare tutti sotto la bandiera a scacchi. Un contatto tra Bird e Mueller a Sainte Devote manda il pilota ABT Cupra contro le barriere al giro 28 sui 29 di gara. L’epilogo avviene dietro Safety Car.
Cassidy è il nuovo leader del mondiale, con 121 punti scavalca Wehrlein a 100. Gara negativa per il tedesco, mai in partita se non ai margini della top ten. Finisce 11°, dietro Bird. Evans con il piazzamento sul podio è quarto con 94 punti, due dietro Dennis .
Vittoria con rimonta per Cassidy
“Non ho nulla contro Berlino ma questa vittoria è incredibile. Sono senza parole. Abbiamo avuto una giornata così difficile, nelle libere ero tra gli ultimi, mi sono qualificato decimo. È stata una gara difficile, sono felicissimo e questa vittoria ripaga di tutto il duro lavoro.
Restano ancora molte gare da correre e questi ragazzi, Mitch, hanno dimostrato quanto siano forti, per ora mi godo la vittoria qui a Monaco”, le parole di Cassidy.
Ancora una Jaguar clienti e una ufficiale nelle prime posizioni. Evans che ha avuto il controllo della corsa al giro 16, in una condotta strategica che lo ha visto cedere la leadership in chiave di gestione energetica poco dopo.
Dopo l’avvio con Hughes a guidare il trenino di monoposto, Cassidy è emerso dalla nona posizione in griglia recuperando a suon di sorpassi posizioni su posizioni. Leader della gara dal giro 8, quando ha imposto un ritmo gara “vero”, sull’1’36” (8 secondi più lento della pole) contro il passo da 1’41” dell’avvio gara di Hughes.
3 in 1 @NickCassidy_ is on a charge through the pack and currently in SECOND! #MonacoEPrix pic.twitter.com/89uCgpUCzI
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Poche soddisfazioni per Maserati
Cassidy, Evans, Dennis è un terzetto che si delinea a metà gara nelle prime tre posizioni. Dietro accade un po’ di tutto. Bravo Da Costa a rimontare dalla diciannovesima posizione alla nona, salvo vedere il recupero affossato da un problema che lo ha costretto a passare ai box.
Le Maserati corrono in top ten ma è al giro 21 che iniziano i problemi. Mortara viene stretto contro le barriere da Guenther all’ex Loews e perde l’ala. Guenther poi tampona Ticktum al giro 22, in salita verso il Casinò. NIO del pilota inglese già danneggiata sull’anteriore destra. Con la Maserati ferma all’esterno di Massenet, entra la Safety car e neutralizza la gara fino ai meno 4 dal termine.
Günther Ticktum This is how the race ended for the Maserati MSG Racing driver and brought out the Safety Car #MonacoEPrix pic.twitter.com/pd7I55yDJ7
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Evans, sul podio ma non soddisfatto al 100%
Cassidy ha ripreso la leadership nel momento giusto della corsa, al giro 18, sul rettilineo. Evans si rammarica per uno sviluppo che avrebbe potuto essere differente: “Sono sul podio, sì ma non è la posizione giusta. Pieno merito a Nick, mi ha passato nel momento giusto. È un altro podio, punti buoni, va bene così.
Nel finale avevamo obiettivi di risparmio di energia alti, si tratta di momenti della gara e alcuni avrei voluto farli diversamente. Abbiamo fatto un ottimo lavoro e complimenti a Nick”, dice Mitch.
Soddisfatto è Jake Dennis, unico motorizzato Porsche con il sorriso a Monaco: “Sono di nuovo sul podio, da due gare di fila adesso. Avevamo una macchina per essere in prima fila. Sono felicissimo, un po’ deluso per certi versi perché avevamo una macchina davvero super-efficiente, avevo il 2% di energia residua in più. Siamo tornati nella lotta per il titolo”.
Già dal podio restano Fenestraz su Nissan, Hughes su McLaren, poi Ticktum con NIO, Vergne su DS, Buemi con la seconda Envision, Vandoorne con la DS e Bird su Jaguar.
Prossimo appuntamento con il mondiale, il 3 e 4 giugno, per due gare a Jakarta. LEGGI TUTTO