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    Mondiali di ciclismo su pista, Elia Viviani bronzo nell’Omnium

    Ai Mondiali di Roubaix arriva un’altra medaglia azzurra, è quella di bronzo nell’Omnium per Elia Viviani, conquistato con una rimonta finale come a Tokyo due mesi fa. È l’ottava medaglia azzurra della spedizione

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    Mondiali di ciclismo su pista, altra medaglia azzurra a Roubaix. Elia Viviani – oro olimpico di Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2021 nella specialità – riesce a conquistare il bronzo nell’Omnium grazie ad una grande rimonta finale. Sempre nell’Omnium Viviani era stato bronzo anche nei campionati del mondo di ciclismo su pista del 2015 a Saint-Quentin-en-Yvelines. La rimonta da medaglia si concretizza grazie a una super prova nella corsa a punti: un giro guadagnato più sprint conclusivo vinto. Esattamente come di rimonta era arrivata la medaglia anche negli ultimi Giochi estivi. Perché la la classe e la determinazione del campione vengono fuori proprio nelle difficoltà, come dimostrato anche da Filippo Ganna ieri. “Era giusto e doveroso provare tutto per salire sul podio – ha detto alla fine Viviani, esausto ma contento -. Per la vittoria dobbiamo ancora lavorare e questo risultato è per me un punto di partenza per il prossimo quadriennio, e quindi Parigi 2024”. 

    Oro al britannico Hayter
    La cronaca della corsa a punti finale recita di un dominatore assoluto, il britannico Hayter che, pur partendo in testa, continua a spingere sui pedali, guadagnando due giri. Viviani con pazienza e determinazione attende la seconda metà gara per lasciare andare le gambe e soprattutto per trovare i ritmi della pista. Dopo aver collezionato un giro, il veronese si mette in testa al gruppo e detta il ritmo. Vince l’ultima volata che vale doppio e che gli permette di mettere al collo il bronzo (121 punti). Supera il diretto avversario in classifica e si ferma a tre punti dall’argento del neozelandese Gate.

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    Alzini quarta nell’inseguimento donne
    Una buona notizia, anche se non da podio, arriva dall’inseguimento donne, dove Martina Alzini va nella finale per il bronzo, provando a portare una medaglia che manca al nostro movimento dall’Olimpiade di Atlanta 1996 (oro di Antonella Bellutti). Chiude quarta, segnando comunque il nuovo record italiano nelle qualificazioni (3’26″328). “In un sol colpo sono riuscita a raggiungere entrambi i miei obiettivi: migliorare il riscontro cronometrico ed entrare in una finale. Sono stata contenta di prolungare la mia stagione di qualche ora”, commenta alla fine. L’oro va alla tedesca Lisa Brennauer.

    Il medagliere
    È l’ottava medaglia azzurra ai Mondiali, terza di bronzo, più due argenti e tre ori, quelli di Letizia Paternoster oro nella gara a eliminazione; di Liam Bertazzo, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna nell’inseguimento a squadre; e di Martina Fidanza medaglia d’oro nello scratch.

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    Mondiali di ciclismo su pista, a Roubaix rubate le bici della spedizione italiana

    Certamente non il miglior risveglio. La mattinata azzurra ai Mondiali di ciclismo su pista a Roubaix, infatti, è cominciata con una brutta notizia: le biciclette del gruppo inseguitori e velocisti della spedizione italiana sono state rubate nella notte. Il furgone, che doveva tornare in Italia, è stato scassinato e i ladri hanno trafugato 20 bici, di cui 15 da pista. “È stata opera di professionisti ben organizzati – ha spiegato Roberto Amadio, capo delegazione a Roubaix -. Sapevamo della difficoltà, da questo punto di vista, della trasferta. Per questo abbiamo scelto di soggiornare in un albergo con parcheggio privato e controllato. pur a costo di spostamenti giornalieri più impegnativi”. Un’accortezza che non è bastata a evitare il furto. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo pista, Jonathan Milan argento nell'inseguimento. Bronzo per Ganna

    Jonathan Milan e Filippo Ganna – dopo la medaglia d’oro conquistato nell’inseguimento a squadre – salgono sul podio anche nella prova individuale ai mondiali di ciclismo su pista in corso a Roubaix. Milan è stato sconfitto nella finale per il primo posto dallo statunitense Lambie, portando a casa la medaglia d’argento. Bronzo invece per Filippo Ganna, che nella sfida per il terzo posto ha battuto nettamente lo svizzero Imhof.
    Balsamo bronzo nell’Omnium
    Elisa Balsamo ha conquistato la medaglia di bronzo nell’Omnium femminile alle spalle della britannica Katie Archibald e della belga Lotte Kopecky. L’Italia, dopo le tre medaglie portate a casa nella giornata di venerdì si conferma al primo posto nel medagliere dei mondiali di ciclismo su pista. LEGGI TUTTO

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    Mondiali pista ciclismo, Italia oro nell'inseguimento a squadre. Quartetto donne d'argento

    L’Italia è medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre maschile ai mondiali su pista di Roubaix. In  finale il quartetto azzurro – Simone Consonni, Filippo Ganna, Liam Bertazzo, Jonathan Milan – ha superato la Francia con il tempo di 3’47″192. Bronzo alla Gran Bretagna, che nella finale per il terzo posto ha sconfitto la Danimarca. Stagione magica per il quartetto azzurro, che lo scorso agosto aveva conquistato l’oro all’Olimpiade di Tokyo.
    Inseguimento a squadre femminile: argento Italia
    Italia femminile argento nell’inseguimento a squadre femminile. Le azzurre – Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Fidanza e Martina Anzini – hanno perso in finale contro le campionesse olimpiche della Germania. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Mondiali su pista: Martina Fidanza medaglia d'oro nello scratch

    E’ arrivato il primo oro per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su pista in corso in Francia nel velodromo di Roubaix. La 21enne Martina Fidanza si è imposta nello scratch, una gara di 15 km in pista con sprint finale. L’srgento è andato all’olandese Van Der Duin, il bronzo all’americana Valente.

    “Un sogno, vittoria inaspettata”
    “Una gara totalmente inaspettata, non pensavo di riuscire ad arrivare da sola: è una grandissima emozione”. Non trattiene le lacrime l’azzurra Martina Fidanza, dopo il titolo mondiale. “E’ un sogno – ha detto l’azzurra, che a quattro giri dal traguardo ha fatto il vuoto sulle avversarie – se me l’avessero detto ieri non ci avrei creduto”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2022, il percorso e le tappe: si torna al Col du Granon dopo 35 anni

    Partenza l’1 luglio, arrivo il 24. È stata presentato ufficialmente oggi il percorso che caratterizzerà il Tour de France 2022. La 109^ edizione scatterà dalla Danimarca (il 13° Paese straniero a ospitare la prima tappa) con una cronometro di 13 km a Copenaghen, “il paradiso delle bici”, seguita da altre due tappe danesi prima dello sconfinamento in territorio francese, con il primo appuntamento fissato a Dunkerque. Da qui i ciclisti, con Pogacar (vincitore delle ultime due edizioni) grande favorito, affronteranno alcuni tratti di pavé della Roubaix sulla strada verso Arenberg, prima di approdare in Belgio, dove tra Binche e Longwy “ci sarà la tappa più lunga con i suoi 220 chilometri e un muro al 12% nel finale”, come spiegato dal direttore del Tour, Christian Prudhomme.
    Il Tour de France risale al Col du Granon dopo 35 anni
    Passato il tratto in salita della Super Planche des Belles Filles, la Grande Boucle arriverà in un altro Paese straniero, la Svizzera, con i corridori impegnati tra Losanna, il Massiccio del Jura con il Col de Mosses, il Col de la Croix e il Pas de Morgins, prima di giungere a Morzine dove sarà osservata la prima giornata di riposo. La corsa ripartirà verso Megeve, poi la tappa seguente avrà il suo epilogo al Col du Granon, dove il Tour non sale dal 1986. Il giorno successivo un’altra tappa impegnativa, con approdo alla cima dell’Alpe d’Huez. Dopo altre tre stages ecco l’arrivo a Carcassonne, dove si cominceranno a intravedere i Pirenei ed è in programma la seconda giornata di riposo prima del gran finale. Da qui 179 km per arrivare a Foix, poi un’altra tappa impegnativa con destinazione Peyragudes e la ripartenza da Lourdes verso Hautacam. La terz’ultima tappa vedrà il ritorno in pianura, con traguardo a Cahors, seguita dalla cronometro di 40 km tra Lacapelle-Marival e Rocamadour, antipasto della passerella finale tra gli Champs-Élysées, a Parigi.
    Tour de France 2022, tutte le tappe

    1 luglio: Copenaghen – Copenaghen (cronometro) 13 km
    2 luglio: Roskilde – Nyborg 199 km
    3 luglio: Vejle – Sonderborg 182 km
    4 luglio: Trasferimento
    5 luglio: Dunkerque – Calais 172 km
    6 luglio: Lille – Arenberg Port du Hainaut 155 km
    7 luglio: Binche – Longwy 220 km
    8 luglio: Tomblaine – Super Planche des Belles Filles 176 km
    9 luglio: Dole – Losanna 184 km
    10 luglio: Aigle – Châtel Les Portes du Soleil 183 km
    11 luglio: Riposo
    12 luglio: Morzine Les Portes du Soleil – Megève 148 km
    13 luglio: Albertville – Col du Granon 149 km
    14 luglio: Briançon – Alpe d’Huez 166 km
    15 luglio: Bourg d’Oisans – Saint-Etienne 193 km
    16 luglio: Saint-Etienne – Mende 195 km
    17 luglio: Rodez – Carcassonne 200 km
    18 luglio: Riposo
    19 luglio: Carcassonne – Foix 179 km
    20 luglio: Saint-Gaudens – Peyragudes 130 km
    21 luglio: Lourdes – Hautacam 143 km
    22 luglio: Castelnau-Magnoac – Cahors 189 km
    23 luglio: Lacapelle-Marival – Rocamadour (cronometro) 40 km
    24 luglio: Parigi La Défense Arena – Parigi Champs-Elysées 110 Km

    Il 24 luglio al via il Tour de France femminile
    Il vincitore della Grande Boucle, il 24 luglio, farà da testimone per l’inizio del Tour de France in versione femminile. Un percorso di otto tappe, con epilogo previsto il 31 luglio: il traguardo sarà sulla Super Planche des Belles Filles, in Alsazia, a 1183 metri con pendenza mai sotto il 10%.
    Tour de France femminile 2022, tutte le tappe

    24 luglio: Tour Eiffel – Champs Elysees 82km
    25 luglio: Meaux – Provins 135km
    26 luglio: Reims – Epernay 133km
    27 luglio: Troyes – Bar-sur-Aube 126km
    28 luglio: Bar-le-Duc – Saint-die-des-Vosges 175km
    29 luglio: Saint-die-des-Vosges – Rosheim 128km
    30 luglio: Selestat – Le Markstein 127km
    31 luglio: Lure – Super Planche des Belles Filles 123km LEGGI TUTTO