More stories

  • in

    Mondiali ciclismo, cronometro juniores femminile: oro per Arens, Pegolo 14^

    L’Olanda sale sul tetto del mondo nella prova a cronometro juniores femminile ai Mondiali di Kigali, in Ruanda. Grazie a un finale straordinario, l’orange ha conquistato la maglia iridata di categoria chiudendo i 18.3 km previsti in 25:47.41 e rifilando 35” alla spagnola Paula Ostiz Taco. Sul podio anche la norvegese Oda Aune Gissinger, staccata di 37” dalla vincitrice. La migliore delle azzurre è stata Chantal Pegolo, 14^ a +1:44.56, mentre Elena de Laurentiis ha chiuso in 21^ piazza.  LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo, cronometro Under 23: Soderqvist vince l’oro, Finn chiude 4°. Risultati

    Quattro maledetti secondi. E’ questo il tempo che divide Lorenzo Mark Finn da una medaglia nella prova a cronometro Under 23 ai Mondiali di Kigali, in Ruanda. L’azzurro, già campione del mondo Juniores in linea dodici mesi fa a Zurigo, chiude infatti la sua prova (31,2 km, lo stesso sul quale si sono misurate ieri le donne élite) al 4° posto, dopo aver a lungo sognato il podio. Dominio totale da parte di Jakob Söderqvist, che diventa il primo svedese a conquistare l’oro nella disciplina. 38’24”43 il crono del leader della classifica, che rifilato oltre un minuto di distacco a tutti i suoi inseguitori. Argento per il neozelandese Nate Pringle e bronzo per il francese Maxime Decomble. Tredicesima piazza per l’altro azzurro in gara, Alessandro Borgo.  LEGGI TUTTO

  • in

    Venturelli bronzo ai Mondiali di ciclismo nella cronometro Under 23 femminile

    La prima medaglia azzurra ai Mondiali di Kigali, in Ruanda, porta la firma di Federica Venturelli. La 20enne cremonese che  veste la maglia della UAE Development Team, ha chiuso infatti al 3° posto la cronometro U23 femminile, che si disputava per la prima volta (in precedenza si correva con le Elite). L’azzurra ha chiuso il percorso di 22.6 km e 350 metri di dislivello, pagando 2’11” di ritardo dalla vincitrice, la britannica Zoe Backstedt (30’56”). Medaglia d’argento per la slovacca Viktoria Chladonova. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo 2025, Evenepoel vince ancora la cronometro maschile. Pogacar 4°

    Uno straordinario Remco Evenepoel stravince la crono maschile nella giornata di apertura del Mondiale a Kigali in Ruanda, confermandosi campione per la terza volta consecutiva. Il belga chiude i 40,6 chilometri di gara in 49’46”03, sorpassando anche il rivale sloveno nel finale.  Completano il podio Vine e van Wilder. Pogacar quarto, a 2’37” dalla vetta. Il migliore degli italiani è stato Matteo Sobrero, tredicesimo. Quindicesimo Mattia Cattaneo
    MONDIALI CICLISMO:  IL CALENDARIO – I CONVOCATI AZZURRI

    Semplicemente mostruoso. Remco Evenepoel conquista il suo terzo titolo iridato consecutivo a cronomentro con una prova incredibile, vertiginosa, irreale. Il belga (doppio oro su strada e a cronometro alle Olimpiadi di Parigi un anno fa) riprende addirittura Tadej Pogacar a due chilometri dal termine della prova. Lo sloveno chiude la prova contro il tempo ai piedi del podio, quarto a 2’37” dal belga. Evenepoel ha chiuso la crono mondiale in 49:46.03 a una media di 48.948 km/h. Secondo l’australiano Jay Vine, già maglia a pois alla Vuelta (e secondo alla cronometro di Valladolid, dietro solo a Ganna per 90 centesimi). Terzo il belga Ilan Van Wilder che per poco più di un secondo strappa la medaglia di bronzo a Pogacar. I due italiani chiudono rispettivamente al 13° posto con Matteo Sobrero e al 15° posto con Mattia Cattaneo. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali ciclismo, cronometro femminile: vince Reusser. I risultati

    La svizzera Marlen Reusser veste la prima maglia iridata di questi Mondiali di ciclismo in Ruanda. Si impone, in modo netto, nella cronometro davanti alle olandesi Anna van der Breggen e Demi Vollering, staccate sul traguardo di Kigali rispettivamente 52” e 1’04”. L’azzurra Monica Trinca Colonel, all’esordio in un mondiale e autrice di una prova convincente soprattutto nella parte intermedia, è undicesima a 3’03” dalla nuova campionessa del mondo. Buono anche il piazzamento di Soraya Paladin, 26^ a 5’27”, al rientro dopo l’infortunio ai primi di agosto.

    Le parole delle azzurre
    Soraya Paladin dopo la gara: “Percorso esigente, bisogna trovare il ritmo giusto: spingere in salita ma gestire al meglio anche le discese. Riguardo la prestazione, sono molto soddisfatta: dopo la caduta al Tour dovevo ritrovare il ritmo gara e fare fatica e ne ho fatta tanta in previsione della gara di sabato nella quale ci faremo trovare pronte”. Monica Trinca Colonel, al suo primo mondiale: “Un’esperienza fantastica. Ho corso senza riferimenti perché il rilevatore di potenza non funzionava. E’ stata veramente dura. L’altura ha inciso marginalmente. La vera fatica di questo percorso è legata a salite, lunghe e impegnative. In alcuni momenti avevo la sensazione di essere ferma. E’ stata una crono difficile, ma indicativa della condizione. Adesso il pensiero va già alla staffetta e poi alla gara di sabato”. LEGGI TUTTO

  • in

    Addio al dottor Tredici, lo storico medico del Giro d’Italia aveva 81 anni

    Giovanni Tredici è morto quest’oggi, venerdì 19 settembre, all’età di 81 anni. Lo storico ‘dottore del Giro’, ruolo che ha svolto per 40 anni, era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. “Scompare con lui una delle figure di riferimento non solo nel mondo del ciclismo ma in quello più ampio dello sport per quanto riguarda l’assistenza durante le gare – si legge dal sito della Federciclismo -. Ha svolto per 40 anni il compito di responsabile dell’assistenza medica della corsa rosa con carisma, eleganza e profonda umanità, rappresentando un modello per coloro che sono poi arrivati ad uguale responsabilità dopo. Lascia ai figli Stefano, Paola e Francesco che, nei rispettivi campi della medicina, hanno raccolto l’eredità. A loro e ai familiari tutti il presidente della FCI Cordiano Dagnoni esprime i sensi del più profondo cordoglio a nome di tutto il movimento ciclistico italiano”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali di ciclismo in Ruanda: calendario gare e programma

    Tutto pronto a Kigali per l’inedito mondiale di ciclismo in Africa. Diversi i corridori già arrivati in Ruanda. Si parte con le prove a cronometro domenica 21 settembre, con la sfida contro il tempo tra il dominatore Evenepoel e Pogacar. Lo sloveno è il candidato numero uno per la maglia iridata nella prova in linea che si svolgerà domenica 28 settembre, su un tracciato durissimo con oltre 5 mila metri di dislivello. Per gli azzurri, occhi puntati su Lorenzo Mark Finn nella prova in linea Under 23, su Elisa Longo Borghini nella prova femminile, mentre nella prova maschile Giulio Ciccone e Giulio Pellizzari proveranno a confermare l’ottimo stato di forma dimostrato in questa stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali di Ciclismo su strada 2025: i convocati Italia per il Ruanda (Kigali)

    Conto alla rovescia per la partenza della Nazionale azzurra per i Mondiali di Ciclismo su Strada 2025 che si disputeranno per la prima volta nel continente africano. Sono 27 gli atleti convocati dall’Italia per questi Mondiali, che si disputeranno dal 21 al 28 settembre in Ruanda, primo paese a ospitare la competizione in Africa. A fare da cornice alla rassegna iridata sarà la capitale Kigali. Il calendario prevede prove su strada maschili e femminili, cronometro individuali maschili e femminili e la staffetta mista a cronometro a squadre. Tranne quest’ultima, che è una prova unica, le gare su strada e a cronometro avranno competizioni per le categorie junior, U23 ed élite. Il primo contingente di undici atleti parte mercoledì 17 settembre, guidato dal ct Marco Villa, mentre un secondo gruppo di otto atleti arriverà in Ruanda il 19 settembre. Tra il 23 e il 24 settembre, infine, raggiungeranno la sede gli ultimi otto stradisti, tra cui Elisa Longo Borghini, Giulio Pellizzari e Giulio Ciccone. Ospite a sorpresa oggi, nel corso della presentazione delle squadre, è stato Pippo Ganna:  “È sempre bello sentire il profumo d’azzurro” ha spiegato Ganna che ha accompagnato Matteo Sobrero, il fidanzato della sorella. Per Ganna è  Pogacar l’uomo da battere. “Non sarò al Mondiale per evidenti motivi di percorso ma – spiega – sto lavorando per preparare l’appuntamento con gli Europei. La Nazionale per i mondiali può contare su tanti corridori che hanno disputato  una Vuelta durissima e quindi avranno sicuramente la condizione ideale per affrontare l’impegno”. L’uomo da battere? “Pogacar ma certamente gli avversari non mancheranno e speriamo che ci sia anche qualche azzurro a dar battaglia”. Sul fronte competizione il ct Marco Villa non ha dubbi: “Siamo una squadra completa e abbiamo le nostre carte da giocarci. La nostra sarà una Nazionale pronta a coprire ogni ruolo, con corridori che sapranno dare il loro contributo alla causa e con Ciccone che è entusiasta di ricoprire il ruolo di leader”. “Arriviamo da successi nelle altre categorie e mondiali fuoristrada, i risultati lusinghieri dei nostri atleti nel corso dell’estate e anche alla Vuelta ci hanno convinto ad allargare la rosa per questi primi storici mondiali africani”, ha aggiunto  il presidente federale Cordiano Dagnoni. Mentre sul fronte di eventuali difficoltà dovute al disputare il Mondiale in Africa è il ct Villa a precisare: “Credo che il ciclismo sia abituato a un’attività globale. Gli atleti cominciano in Australia e finiscono in Cina. Non credo che questo Mondiale, che si correrà per la prima volta in Africa, possa rappresentare qualcosa di diverso. Gli atleti sono abituati a correre in tutto il mondo”.  LEGGI TUTTO