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    Tour de France 2024, il percorso e le tappe

    Da Firenze a Nizza, passando per Torino, il Galibier, il Massiccio Centrale, i Pirenei, Monte-Carlo e Cime de la Bonnette. L’edizione numero 111 della Grande Boucle, che scatterà dall’Italia il prossimo 29 giugno, promette spettacolo. Ecco le altimetrie e tutte le tappe della Grande Boucle
    TOUR 2024, LA PRESENTAZIONE LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024, la partenza in Italia per la prima volta

    Il percorso dell’edizione numero 111 è stato svelato al Palazzo dei Congressi di Parigi. Inizio a Firenze, la prima tappa di 205 chilometri terminerà a Rimini. Poi Cesenatico, Bologna, Piacenza, Torino e Pinerolo. La corsa terminerà con una cronometro individuale in Costa Azzurra, e non a Parigi (per evitare sovrapposizioni con le Olimpiadi)
    FOTO: LE ALTIMETRIE DEL TOUR 2024

    Tour de France 2024, edizione numero 111. Durante la presentazione ufficiale al Palazzo dei Congressi a Parigi è stato svelato il percorso che, come annunciato, partirà per la prima volta in Italia e terminerà con una cronometro individuale in Costa Azzurra, e non a Parigi, per evitare che si sovrapponga alle Olimpiadi. L’ultima volta che la Grande Boucle è terminata con una cronometro risale a 35 anni fa. Inizio a Firenze: prima tappa di 205 chilometri che terminerà a Rimini con sette salite impegnative ed un passaggio a San Marino. La corsa si terrà dal 29 giugno al 21 luglio.

    Cesenatico, Bologna e non solo
    Il giorno dopo il gruppo partirà da Cesenatico e, dopo 200 chilometri, arriverà a Bologna passando per la Cima Gallisterna e Imola. La terza tappa tutta in Italia prevede i 225 chilometri tra Piacenza e Torino. Infine, l’ultimo impegno in terra piemontese con partenza da Pinerolo ed arrivo in Francia. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, record dell’ora per Vittoria Bussi. Prima donna a superare i 50 km/h

    Dopo quello di Filippo Ganna, l’Italia ora detiene il record mondiale dell’ora anche in campo femminile, grazie alla prestazione di Vittoria Bussi, realizzata nel velodromo di Aguascalientes (Messico). La ciclista romana, specialista delle cronometro individuali, ha coperto l’ora in 50.267 km/h, stracciando il precedente record realizzato dall’olandese Ellen Van Dijk a maggio 2022, quando la sua velocità media fu di 49,254 km/h. A 36 anni l’azzurra non solo si è ripresa un primato che aveva ottenuto  per la prima volta nel 2018, ma è diventata la prima donna della storia a realizzare il primato dell’ora superando i 50 km l’ora. LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2024: il percorso e le tappe. FOTO

    Svelato a Trento il percorso della 107^ edizione del Giro d’Italia, in programma dal 4 al 26 maggio 2024. Partenza da Venaria Reale con passaggio a Superga nel giorno del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Ultimo atto ancora a Roma, come nel 2023. Previste 5 tappe di montagna, due crono, 6 frazioni per velocisti e 8  ‘mosse’, per un totale di 3.321,2 km e 42.900 metri di dislivello. Presentato anche il trofeo del Giro d’Italia Women LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2024 al via il 4 maggio: 1^ tappa a Torino nel 75° anniversario di Superga 

    Il Giro d’Italia 2024 prenderà il via il prossimo 4 maggio da Venaria Reale, con passaggio a Superga, proprio nel giorno del 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Tre le tappe in Piemonte: nella 2^frazione si arriva ad Oropa (teatro della grande impresa di Pantani nel 1999), nella 3^ saranno gli sprinter i protagonisti a Fossano

    E’ stata presentata a Torino presso il Grattacielo Piemonte la Grande Partenza del Giro d’Italia 2024 che prenderà il via sabato 4 maggio da Venaria Reale con arrivo nel capoluogo piemontese. Il Piemonte ospiterà le prime tre tappe – e la partenza della quarta frazione – della 107^ edizione che vedrà il gruppo affrontare diverse difficoltà altimetriche fin dalle prime battute.

    Tre tappe in Piemonte, si parte da Venaria Reale
    Si parte con la Venaria Reale-Torino, riedizione light della “tappa di montagna in città” che nel 2022 vide trionfare Simon Yates. Lungo i 136 km del percorso ci saranno tre GPM con passaggio sul colle di Superga a 75 anni esatti dalla tragedia che vide l’aereo che trasportava il Grande Torino schiantarsi contro la collina che sovrasta il capoluogo piemontese. Il giorno successivo sarà già tempo di arrivo in salita con la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (Biella) che ricorderà l’impresa compiuta da Marco Pantani al Giro d’Italia 1999. Il finale, con l’ascesa di Nelva a precedere la scalata verso il Santuario, ricalca quello del GranPiemonte del 2019 vinto da Egan Bernal. La terza e ultima tappa piemontese sarà la Novara-Fossano, adatta ai velocisti ma con uno strappo finale che potrebbe tagliar fuori gli sprinter più puri. La carovana saluterà la Regione Piemonte il 7 maggio con la quarta frazione che partirà da Acqui Terme.

    TAPPA 1: VENARIA REALE-TORINO, 136 KM
    Tappa mossa con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Avvicinamento contornando Torino da nord. Si entra quindi in un ampio circuito scalando la salita del Pilonetto sulla collina di Superga raggiungendo Moncalieri e il lungo Po dove è posto l’arrivo. Il Circuito di circa 28 km affronta la salita dell’Eremo che prosegue al Colle Maddalena dal versante di Corso Casale per scendere nuovamente su Moncalieri e raggiungere l’arrivo.

    TAPPA 2: SAN FRANCESCO AL CAMPO-SANTUARIO DI OROPA (BIELLA), 150 KM
    Tappa mossa con arrivo in salita. Si attraversa il Canavese e il Biellese fin a raggiungere Valdengo dove iniziano le ondulazioni più marcate con due salite da superare: l’Oasi Zegna e Nelva. Si scende quindi in Valle Cervo a Andorno Micca e attraversata Biella si affrontano i 13 km fino al Santuario teatro dell’impresa di Marco Pantani nel 1999. 

    TAPPA 3: NOVARA-FOSSANO, 165 KM
    Tappa adatta ai velocisti che però dovranno conquistarsi la volata. Si attraversa la zona del riso di Novara e Vercelli per poi superare le ondulazioni del Monferrato dopo Casale. Pochissimi gli strappi come Lu e Cherasco, fino alla rampa finale che porta all’arrivo.

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    Giro di Lombardia, vince Pogacar davanti a Bagioli e Roglic: ordine d’arrivo e classifica

    Tadej Pogacar ha chiuso la stagione con un’altra impresa storica delle sue, imponendosi per il terzo anno di fila al Giro di Lombardia, cosa che finora era riuscita solo a due fuoriclasse come Alfredo Binda, quasi un secolo fa (1925, 1926 e 1927), e Fausto Coppi, che piazzò addirittura un poker tra il 1946 e il 1949. Lo sloveno delle Uae Emirates ha staccato tutti nell’ultima discesa verso Bergamo ed ha tagliato il traguardo con quasi un minuto di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, regolato allo sprint dall’italiano Andrea Bagioli che è riuscito a imporsi su Primoz Roglic. Si tratta della 63^ vittoria in carriera per il 25enne Pogacar e la 17^ in una stagione d’oro che lo ha visto trionfare in due classiche monumento come il Giro delle Fiandre e il Lombardia, oltre che nella Freccia Vallone, nell’Amstel Gold Race e nella Parigi-Nizza. Lo sloveno è poi arrivato secondo al Tour de France con due vittorie di tappa. Tanto vincere non lo ha evidentemente fiaccato e nel 238 chilometri tra Como e Bergamo della 117^ edizione della corsa è stato sempre tra i più attivi, andando infine all’attacco sul Passo di Ganda, l’ultima salita di giornata, con le altre squadre, in particolare la Jumbo Visma di Roglic e la Soudal QuickStep di Biagioli, hanno cercato di frenarlo. Pogacar ha dato l’impressione di accodarsi ma sulla successiva discesa è ripartito di forza, aprendo presto una voragine tra sè e gli altri. “Ho provato ad attaccare in salita, dove sentivo di essere uno dei più forti, ma poi ho trovato il momento giusto nella successiva discesa – ha spiegato lo sloveno -, anche se avevo avuto un po’ di crampi e temevo di dovermi arrendere. Vincere tre volte, per la seconda volta qui a Bergamo, è un sogno diventato realtà, è stato fantastico”. Tra gli attesi protagonisti è venuto a mancare Remco Evenepoel, vittima di una caduta come vari altri partecipanti, ma la volata per il secondo posto è stata ugualmente entusiasmante: Roglic l’ha lanciata ma Bagioli è riuscito a superarlo per pochi centimetri sul traguardo, meritandosi gli applausi del pubblico. Grande festa, infine, per il francese Thibaut Pinot, che al Lombardia ha chiuso la sua carriera. Centinaia di suoi tifosi sono arrivati a Bergamo per salutarlo,  tra cori, striscioni e anche qualche fumogeno.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Roglic lascia la Jumbo-Visma e firma un biennale con la Bora-Hansgrohe

    Primoz Roglic lascerà la Jumbo-Visma, in anticipo sulla scadenza di contratto (2025). Lo sloveno è pronto a firmare un contratto biennale con la Bora-Hansgrohe.  Il team principal della Bora, Ralph Denk ha confermato il suo ingaggio in una conferenza stampa questa mattina. Uno degli obiettivi è provare a conquistare il Tour de France, l’unico dei tre grandi giri che manca al suo palmares.  oglic ha infatti in carriera conquistato tre volte la Vuelta (2019, 2020 e 2021), oltre al Giro d’Italia quest’anno. Sabato sarà uno dei favoriti del Lombardia, l’ultimo Monumento dell’anno: 238 km da Como a Bergamo. Sarà l’ultima sua corsa con la Jumbo-Visma.    LEGGI TUTTO

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    Giro di Lombardia 2023: percorso, orari e partecipanti

    Ultima classica della stagione ciclistica con la 117^ edizione del Giro di Lombardia, in programma sabato. Tutti contro Pogacar che andrà a caccia di uno storico tris sui 240 km di percorso con arrivo a Bergamo. Attesa per Roglic ed Evenepoel. La guida completa della “Classica delle foglie morte”

    Si chiude sulle strade italiane il 2023 del ciclismo con il consueto appuntamento del Giro di Lombardia, ultima classica della stagione. Da Como a Bergamo, 240 km da affrontare con 4400 metri di dislivello da affrontare nella “Classica delle foglie morte” che anche quest’anno propone un parterre di altissimo livello. 

    Il percorso
    Partenza da Como in direzione Cantù. Si scala il Ghisallo come prima asperità, ma dal versante Asso per scendere su Bellagio e raggiungere Lecco lungo la riva del Lago di Como. Entrati in provincia di Bergamo inizia la serie di asperità che porta all’arrivo caratterizzata da un continuo succedersi di salite e discese quasi senza tratti pianeggianti tra una e l’altra. Si scala per prima la Roncola (Valico di Valpiana, pendenze fino al 17%). Seguono le salite di Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Passo di Ganda che portano il dislivello complessivo sopra i 4400 m. Da Ganda si arriva a Selvino dove inizia la classica lunga discesa ritmata da 19 tornanti. Ci sono quindi 9 km di avvicinamento alla città (gli unici pianeggianti di tutto il finale) e il classico passaggio della Città Alta fino all’arrivo.

    L’altimetria del Giro di Lombardia 2023

    La startlist e i favoriti
    I riflettori saranno su Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni. Lo sloveno della UAE Team Emirates andrà a caccia di uno storica tripletta consecutiva, riuscita nella storia del Lombardia solo ad Alfredo Binda e Fausto Coppi. Il grande avversario sarà Primoz Roglic. Il capitano della Jumbo-Visma, che a fine stagione lascerà la squadra, ha dimostrato un ottimo stato di forma dopo il terzo posto alla Vuelta di Spagna, vincendo il Giro dell’Emilia. Ruolo di terzo incomodo per Remco Evenepoel, che quest’anno ha già vinto una classica monumento: la Liegi-Bastogne-Liegi. Non mancano gli outsider: da Enric Mas a Richard Carapaz e Ben Healy, fino a Bauke Mollema. L’Italia inseguirà una vittoria che manca dal 2017, ma non ci sarà Giulio Ciccone dopo la caduta alla Tre Valli Varesine.

    Giro Lombardia in tv e streaming: dove vederlo
    Il Giro di Lombardia 2023 è in programma sabato 7 ottobre. La partenza è prevista alle ore 10.35 da Como, con arrivo tra le 16.39 e le 17.25 sul traguardo di Via Roma a Bergamo. La gara sarà in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky. Visibile anche in streaming con SkyGo. 

    Giro di Lombardia, l’albo d’oro

    2022: Tadej Pogacar (Slo)
    2021: Tadej Pogacar (Slo)
    2020: Jakob Fuglsang (Den)
    2019: Bauke Mollema (Ned)
    2018: Thibaut Pinot (Fra)
    2017: Vincenzo Nibali (Ita)
    2016: Esteban Chaves (Col)
    2015: Vincenzo Nibali (Ita)

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