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    Tadej Pogacar, Eddy Merckx: “Ormai è evidente. È più forte di me”

    Che fosse un suo estimatore era una cosa risaputa nel mondo del ciclismo. Eddy Merckx non ha mai nascosto la sua ammirazione per Tadej Pogacar e le sue imprese che si susseguono in modo costante e impressionante. Ma dopo il Mondiale conquistato a Zurigo dal fenomeno sloveno, il “Cannibale” si è lasciato andare a un omaggio che è anche quasi una sentenza definitiva. Parole sentite, non di circostanza, che hanno anche il sapore della storia. “Ciò che ha realizzato è inimmaginabile. Ormai é evidente che Tadej Pogacar è al di sopra di me”. Un omaggio davvero speciale, unico da parte di Merckx, considerato il più grande corridore di tutti i tempi. Una vera e propria incoronazione, dopo l’impresa vertiginosa compita da Pogacar a Zurigo, con un mondiale conquistato dopo un attacco ai -100 km e 51 in fuga solitaria. Con la maglia iridata che completa la tripletta con Giro e Tour, come solo il Cannibale nel 1974 e Roche nel 1987. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, Tadej Pogacar: “Era l’ultimo grande obiettivo del mio 2024 perfetto”

    Tadej Pogacar sempre più nella storia. Dopo aver trionfato al Giro e al Tour, il fuoriclasse sloveno vince anche ai Mondiali di Zurigo raggiungendo il tris nello stesso anno che era riuscito a Merckx e Roche. Clamoroso il suo attacco a 101 km, seguito da oltre 51 km in solitaria, scelta che Pogacar ha commentato così dopo la vittoria: “La gara stava prendendo una piega che un po’ mi preoccupava, non so cosa mi è passato per la testa ma sapevo che qualcosa dovevo fare: per fortuna sono soltanto partito e ho fatto la cosa giusta. Avevamo in mente di tenere la corsa sotto controllo, non era pianificato questo attacco: c’era una fuga pericolosa e la gara si è aperta molto presto. Ma Jan Tratnik ha creduto in me. Una corsa molto dura, ma è stato incredibile. Volevo questo titolo assolutamente”. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, la gara elite in diretta live

    “Evenepoel ha fatto un’eccellente cronometro e ha fatto bella figura. È rimasto calmo, soprattutto dopo la partenza, considerando che non aveva più il misuratore di watt. Ma oggi il percorso sarà diverso e non mi aspetto una fuga da lontano da parte di Remco”. Tadej Pogacar, da Zurigo, parla anche dell’altro favorito del Mondiale in linea di domenica, il fenomeno belga che campione del mondo è già stato nel 2022, quando ha vinto in Australia, e quest’anno ha conquistato la maglia iridata nella cromometro, dopo aver vinto la stessa prova, e anche quella in linea, all’Olimpiade di Parigi.   Dopo aver ribadito che “la maglia iridata è il mio sogno più grande”, Pogar spiega come potrebbe essere la corsa: “sul percorso ci saranno  molte salite e questo rende  tutto più complicato. Non sono molto lunghe, ma non c’è nemmeno una lunga discesa. Quindi sarà difficile recuperare completamente – continua -. Saranno possibili diversi scenari. La differenza probabilmente la farà  la distanza, il percorso e la strategia adottata dalle altre squadre”.   Il campione in carica Mathieu Van der Poel, sempre in prima linea nelle corse di un giorno, può ripetersi? “Mathieu è in forma – risponde Pogacar – e con quella maglia ha ottenuto delle vittorie fantastiche. Domenica però per lui sarà una gara più difficile a causa delle salite. Ho sentito che ha perso un chilo e mezzo, magari si sta preparando appositamente per il Mondiale. Lo terremo sicuramente d’occhio”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, prova in linea femminile: bronzo per Elisa Longo Borghini

    Ancora una medaglia mondiale per Elisa Longo Borghini. La straordinaria ciclista azzurra conquista il sesto podio della sua carriera, il terzo personale oltre ai tre nella staffetta mista, tra cui l’ultimo lo scorso 25 settembre. Un altro bronzo dopo quelli di Limburgo nel 2012 e di Imola nel 2020. Sul circuito svizzero di Zurigo, l’italiana è stata preceduta in volata sul traguardo dalla favoritissima belga Lotte Kopecky, al secondo titolo consecutivo, e dall’americana Chloe Dygert. Bruciata al fotofinish l’olandese Demi Vollering. Per Longo Borghini si conferma un ottimo 2024 dopo la vittoria del primo Giro d’Italia della carriera e la doppia affermazione al Giro delle Fiandre e ai campionati italiani. Domani il programma dei Mondiali si chiuderà con la prova in linea maschile. 

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    Mondiali di ciclismo a Zurigo: dove vedere le gare in tv e streaming

    I Mondiali di ciclismo su strada a Zurigo si chiudono con la prova più attesa, la gara in linea élite maschile. Il campione in carica, l’olandese Mathieu van der Poel, dovrà difendersi dall’assalto delbelga Remco Evenepoel, desideroso di bissare il trionfo nella cronometro come a Parigi, e dal dominatore della stagione, lo sloveno Tadej Pogacar. La diretta dalle 10:30 su Eurosport e in streaming su SkyGo e NOW
    IL PERCORSO

    I signori del ciclismo sono pronti a sfidarsi sulle strade svizzere. Domenica 29 settembre si chiudono i Mondiali di Zurigo con l’ultima prova, quella in linea èlite maschile. L’appuntamento più atteso vede al via i migliori al mondo, a partire dal campione in carica Mathieu van der Poel, chiamato a difendere il titolo contro Tadej Pogacar, vincitore della doppietta Giro-Tour nel 2024, Remco Evenepoel, già iridato nella cronometro e voglioso di centrare la doppietta già riuscitagli ai Giochi Olimpici di Parigi, e Primoz Roglic, indietro nelle gerarchie rispetto al connazionale Pogacar, ma che ha dimostrato alla Vuelta di essere in un ottimo momento di forma. Per l’Italia le speranze di medaglia non sono molte, con il CT Daniele Bennati che spera in un exploit di Giovanni Tiberi o Giulio Ciccone. 

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    Muriel Furrer morta a 18 anni: era caduta ai Mondiali juniores di ciclismo

    È stata avviata un’indagine per cercare di capire come sia avvenuto l’incidente. Il luogo esatto della sua caduta però non è stato specificato. Secondo i media svizzeri l’incidente è avvenuto in un bosco sopra Küsnacht, sulla sponda orientale del Lago di Zurigo, e l’atleta ha impiegato molti minuti prima di essere scoperta. “Sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti”, ha spiegato l’Uci prima dell’annuncio della morte, aggiungendo che i Campionati del mondo proseguiranno con le gare femminili e maschili, rispettivamente sabato e domenica.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali di Ciclismo: la Furrer in condizioni critiche, le gare proseguono

     ⁠I campionati del mondo di ciclismo e paraciclismo su strada a Zurigo per il momento proseguiranno regolarmente: lo hanno annunciato stamattina l’Uci, Swiss Cycling e il comitato organizzatore in un comunicato stampa congiunto dopo l’incidente di ieri alla svizzera Muriel Furrer, che stava prendendo parte alla gara Juniores femminile ed ora è ricoverata in “condizioni molto critiche” dopo una rovinosa caduta di cui è stata protagonista durante la prova. “La prosecuzione dei Mondiali – aggiunge il comunicato – avverrà in consultazione e nell’interesse della famiglia che desidera che i Campionati del mondo proseguano secondo il programma”. “Lo stato di salute di Muriel Furrer – precisa la nota – rimane molto critico. L’Uci, Swiss Cycling e il Comitato Organizzativo Locale di Zurigo 2024 rimangono estremamente preoccupati”. Il programma inizierà con le gare di paraciclismo C1 e C2 maschili, seguite dalle competizioni nelle categorie T1-2 maschile e T1-2 femminile. Nel pomeriggio, gli U23 maschili pedaleranno da Uster a Zurigo per il titolo di campione del mondo.  “Le indagini sulle modalità dell’incidente – conclude il comunicato – da parte delle autorità responsabili sono ancora in corso. Ulteriori informazioni seguiranno in un secondo momento”. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo a Zurigo, percorso e altimetria della gara in linea maschile elite

    Domenica 29 settembre si chiudono i mondiali di ciclismo con la gara più attesa, la prova in linea èlite maschile. Il percorso montuoso, lungo 274 km da Winterthur al circuito di Zurigo, rende favorito Tadej Pogacar, protagonista della stagione con la doppietta Giro-Tour e reduce anche dal successo al GP di Montreal. Evenepoel è lo sfidante più pericoloso, ma occhio al campione in carica van der Poel 

    Dopo 15 anni i Mondiali di ciclismo sono tornati in Svizzera e promettono spettacolo. In parte ne hanno già regalato nell’ultima settimana con le altre gare già disputate, in primis con la crono vinta di un soffio da Remco Evenepoel davanti al nostro Pippo Ganna e all’altro azzurro Edoardo Affini. Il meglio però deve ancora venire: domenica si correrà la prova più attesa, la gara in linea élite maschile, con un parterre de rois di assoluto livello. C’è Tadej Pogacar, dominatore della stagione con la storica doppietta Giro-Tour e tornato a mostrare i muscoli nel GP Montreal dopo quasi due mesi di mesi di lontananza dalle gare. Solo due corridori nella storia hanno aggiunto il Mondiale a Giro e Tour nello stesso anno, l’irlandese Stephen Roche nel 1987 e il solito Eddy Merckx nel 1974. Ci sarà ancora Remco Evenepoel, che vuole bissare la vittoria in crono come fatto alle Olimpiadi di Parigi. Mancherà il danese Vingegaard in un percorso che poteva essere adatto alle sue caratteristiche, ma ci sarà Mathieu van der Poel, campione del mondo in carica e mai da sottovalutare nelle corse di un giorno. 

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    Il percorso del Mondiale

    La prova sarà lunga 273,9 chilometri, partirà da Winterthur e prevede l’arrivo a Zurigo, con il traguardo al termine di un circuito da ripetere sette volte. Nei primi 69 km che precedono l’arrivo a Zurigo, le salite più significative saranno quella di Buch am Irchel (4,8 km al 4,2% di media) e gli strappi di Kyburg e Suessblatz. La selezione arriverà però al circuito con due strappi impegnativissimi, lo Zürichbergstrasse lungo 1,1 km con l’8% di media e punte del 15%, e quello di Witikon lungo 2,3 km al 5,7% e con un tetto del 9%. Ci sarà poi un lungo tratto di saliscendi che condurrà ai chilometri finali nel centro cittadino, decisamente più rilassanti anche se non si può di certo escludere un arrivo in volata. La gara inizierà alle 10:30 e sarà l’ultima di questi Mondiali.  LEGGI TUTTO