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    Tour de France, la 2^ tappa in diretta live

    Oggi seconda tappa della Grande Boucle in Italia, con la frazione da Cesenatico a Bologna e omaggio a Marco Pantani, ultimo a compiere l’impresa della doppietta Giro-Tour nel 1998. Bardet dopo la vittoria di ieri a Rimini parte per la prima volta in carriera indossando la maglia gialla. La diretta del Tour de France su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky
    LE CLASSIFICHE – L’ALBO D’ORO – IL PERCORSO E LE TAPPE LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 2^ tappa da Cesenatico a Bologna: percorso e altimetria

    L’Italia continua a essere protagonista della Grande Boucle. Dopo la tappa inaugurale tra Firenze e Rimini, si parte da Cesenatico per arrivare a Bologna. Protagonista finale il Santuario di San Luca, che sarà scollinato due volte dai corridori iscritti. Altri 200 chilometri con poco dislivello tra partenza e arrivo (appena 40 metri), ma altri 6 GPM, appena uno in meno di quelli affrontati oggi. 

    L’omaggio a Pantani

    Cesenatico è la città del Pirata, vincitore del Tour nel 1998, ultimo corridore ad aver realizzato la doppietta con il Giro d’Italia nello stesso anno. La comitiva viaggerà sia accanto allo Spazio Pantani, museo dedicatogli dalla città, che al cimitero che accoglie il grande campione scomparso nel San Valentino di 20 anni fa. Tra la partenza e l’arrivo ci sono sei GPM. Gli ultimi due riguardano la stessa cima, il Colle del Santuario di San Luca a Bologna. Prima ascesa il Monticino (2 km al 7,5% medio), mentre a metà tappa, vicino Imola, il primo vero strappo di giornata: la Gallisterna (1,2 km al 12,8%), memorabile rampa di lancio per l’iridato Julian Alaphilippe del 2020. 
    Qui ci sara l’omaggio di sfuggita, nella vicina Brisighella, ad Aldo Ronconi: una tappa (a Lussemburgo), due giorni in giallo e appena giù dal podio a Parigi nel 1947.
    Scollinato il Montecalvo (2,7 km al 7,7%), ecco il circuito conclusivo di 18 km ideale per gli attacchi con una finale bello tosto che prevede la doppia scalata del San Luca (1,9 km al 10,6%), dove gli studenti dell’ateneo più antico del mondo occidentale (1088) espiano il proprio voto alla Madonna. Domani lo faranno anche i campioni delle due ruote, con la speranza di essere scortati anche dal Divino fino a Nizza. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 1^ tappa in diretta live

    Il Tour de France 2024 inizia oggi con la storica partenza dall’Italia. La prima tappa da Firenze a Rimini. Tadej Pogacar, dopo il trionfo al Giro, insegue una storica doppietta che manca dal 1998, quando a realizzarla fu Marco Pantani. Ma occhio ai rivali, da Vingegaard a Roglic. Il Tour è in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 della piattaforma Sky
    TOUR 2024: IL PERCORSO E LE TAPPE – L’ALBO D’ORO LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2024, 1^ tappa da Firenze a Rimini: percorso e altimetria

    Scatta domani, sabato 29 giugno, l’edizione 111 del Tour de France. Partenza impegnativa con 7 GPM da Firenze a Rimini: il trittico italiano animerà il weekend e l’inizio della prossima settimana con gli arrivi a Bologna e a Torino. Occhi puntati sul bi-campione in carica Vingegaard, reduce però da un grave infortunio, e su Tadej Pogacar, desideroso di ambire alla doppietta Giro-Tour che manca proprio dai tempi del Pirata. Il Tour è in diretta su Eurosport, canale 210, e in streaming su NOW
    TUTTE LE TAPPE

    Riparte il Tour de France. E lo fa dall’Italia, più precisamente da Firenze con una tappa lunga 206 chilometri fino a Rimini. Una frazione in cui i protagonisti potrebbero essere subito gli uomini di classifica. 

    L’altimetria e i GPM della 1^ tappa

    206 chilometri di lunghezza e appena 73 metri di dislivello tra partenza e arrivo. Nel mezzo però un continuo saliscendi con moltissime salite, dalla prima a Col de Valico Tre Faggi al km 12,5 all’ultima a San Marino sul Monte Titano a circa 18 km dal traguardo in pianura sulla Riviera romagnola. Tra le due anche il Colle delle Forche, il Carnaio, il Colle di Barbotto, il Colle di San Leo e il Colle di Montemaggio. Si tratta di sette GPM di seconda e terza categoria, molto impegnativi per essere la partenza di una lunga corsa a tappe e con pendenze massime del 7,7%. La Grande Boucle transiterà anche per Ponte a Ema per omaggiare Gino Bartali. Il vincitore del Tour nel 1938 e nel 1948 verrà celebrato nel paese di nascita, sede anche del museo a lui dedicato.  LEGGI TUTTO

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    Il Tour de France 2024 è già nella storia: la prima Grand Départ in Italia

    La Grande Boucle per la prima volta parte dall’Italia. Un evento storico, reso possibile dallo sforzo di Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, e l’impegno in prima persona dell’ex Ct azzurro Cassani. I protagonisti più attesi Pogacar e Vingegaard. La pattuglia italiana promette battaglia. Ecco cosa dobbiamo aspettarci
    IL PERCORSO E LE TAPPE – L’ALBO D’ORO – 1^ TAPPA, L’ALTIMETRIA

    Il Tour de France 2024 parte dall’Italia. Dice: capirai, sai che notizia, è da settant’anni che la Grande Boucle comincia dall’estero, embè? È già successo venticinque volte. Che vuoi che sia la 26ª, anche se da Firenze? No, forse non ci siamo capiti: il Tour de France parte dall’Italia, per la prima volta nella storia. In 121 anni e, con questa, 111 edizioni, non era mai successo. È più chiaro, ora Capirai: dopo Germania, Svizzera, Lussemburgo, Danimarca, Spagna, persino Inghilterra e Irlanda (pure quella del Nord), in sei occasioni dall’Olanda e cinque dal Belgio, la notizia semmai è come mai da noi sia avvenuta solo adesso. Anno (poco domini) 2024. Almeno una cosa però è sicura: una bellezza come i tre chilometri di autentica “Open to meraviglia”, questa sì non virtuale, dalla Sala dei Cinquecento a piazzale Michelangelo – “il Piazzale”, come dal 1869 lo chiamano i fiorentini – non s’era mai vista. E chissà se mai si vedrà.

    Lo sforzo di Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte
    Con un impressionante sforzo economico, organizzativo e logistico, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte – in rigoroso ordine di tappe – si sono fatte trine e una, unendo le forze per regalare al Belpaese un momento epocale. L’evento sportivo a cadenza annuale più seguito al mondo, e nel ciclismo – semplicemente – la corsa più importante nel calendario internazionale. 

    Pogacar insegue una storica doppietta
    Nell’ambiente è notorio che «il campione “fa” il Giro, il Tour “fa” il campione». E se questa Grande Boucle, è già nella storia per la prima Grand Départ italiana, può entrarci anche per questioni tecniche: la prima doppietta giallorosa 26 anni dopo l’ultima, quella di Marco Pantani. Tadej Pogačar, il Merckx ma gentile di quest’epoca, ha stravinto il Giro al debutto. E punta a conquistare il suo terzo Tour dopo i due secondi posti consecutivi dietro il danese Jonas Vingegaard, che da quest’anno si è aggiunto il cognome Hansen della consorte Trine Marie

    Gli sfidanti: Vingegaard, Roglic e…
    A insidiare il tris dello sloveno, sarà anche il suo connazionale Primož Roglić, ex compagno di Vingegaard alla Jumbo-Visma vincitutto nel 2023 e alla prima stagione nella Bora-Hansgrohe che proprio da questo Tour sarà marchiata anche Red Bull. Con nuovi colori e livrea all-black. Con obiettivi tutti da definire strada facendo, è il caso di dirlo, in vista dell’Olimpiade, anche i due fuoriclasse campioni del mondo: l’olandese Mathieu van der Poel in linea, il belga Remco Evenepoel a cronometro e a 24 anni e mezzo, al suo primo Giro di Francia. Il primo anche che, proprio a causa dei Giochi, non si concluderà a Parigi, bensì a Nizza.

    Gli azzurri in gara e l’impegno di Cassani per le tappe italiane
    Okay la prima partenza italiana di sempre, ma gli italiani in gara? Otto. Uno in più rispetto al 2023, dunque scongiurato il back-to-back negativo del minimo storico negli ultimi trent’anni. Non abbiamo ambizioni di classifica. Ma il toscanissimo Alberto Bettiol, alla prima uscita in maglia tricolore di campione nazionale, e il camoscio abruzzese Giulio Ciccone, maglia a pois uscente del Tour, possono puntare ad almeno un successo di giornata che ci manca da cinque anni e 85 tappe. Era il 27 luglio 2019, Vincenzo Nibali nella Albertville-Val Thorens, 20ª e penultima frazione del Tour vinto da Egan Bernal. Il “Bettio” ci proverà già dal via, per puntare alla prima maglia gialla: 206 km da Firenze a Rimini adattissimi a fughe e a colpi di mano. La specialità della casa per il re del Fiandre 2019 e splendido vincitore, il 13 marzo con uno straordinario assolo, della Milano-Torino. “Cicco”, dopo tanta sfortuna, si scatenerà quando la strada sale sul serio. E di occasioni ne avrà eccome: 68 GPM, 438 km di salite classificate e 4 arrivi in quota (Pla d’Adet, Plateau de Beille, Isola 2000 e Col de la Couillole) per un dislivello complessivo di 52.230 metri. Poi ci sono i gregari extralusso. Davide “Roccia” Formolo, non più di Pogacar nella UAE Emirates, ma di Enric Mas alla Movistar. La ruota veloce Davide Ballerini e Michele Gazzoli nel treno per Mark Cavendish, il Cannonball britannico che si era già ritirato vincendo a Roma a fine Giro 2023. E invece è rientrato a caccia della vittoria di tappa numero 35 che lo proietterebbe oltre Eddy Merckx come recordman di successi parziali ogni epoca al Tour. Luca Mozzato, a sorpresa piazzato al Fiandre 2024 dietro sua maestà Mathieu van der Poel, alla Arkéa tirerà le volate al francese Arnaud Démare, vincitore della (discussa) Sanremo 2016 e in cerca di rilancio dopo annate un po’ così. Il redivivo Gianni Moscon per Evenepoel alla Soudal-QuickStep e Matteo Sobrero per Roglić. Le tre tappe (e mezzo) italiane, ora. Essenziale nel portare da noi il Tour, l’ex Ct Davide Cassani che da presidente della APT Emilia-Romagna è stato anche il braccio oltre che la mente del progetto. Come per il mondiale di Imola 2020 organizzato a tempo di record, è sua la firma sui percorsi.

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    Da Pogacar a Vingegaard, Firenze è pronta a dare il via al Tour de France

    Miigliaia di appassionati, italiani e stranieri, si sono ritrovati nel piazzale Michelangelo a Firenze, molti proprio in bici, per assistere alla spettacolare passerella di presentazione delle 22 squadre che da domani daranno vita alla 111^edizione del Tour de France. “Finalmente il Tour ha riparato a un errore, non essere mai partito dall’Italia”, ha affermato il direttore della corsa, Christian Prudhomme, secondo cui la Grand Départ da Firenze “è il modo di rendere onore a grandi campioni che hanno reso grande il ciclismo e il Tour”. Fra loro il più grande campione fiorentino, Gino Bartali, vincitore della Grande Boucle nel 1938 e nel 1948: lo ha ricordato sul palco la nipote Gioia. Ma Firenze è anche la terra di altri grandi campioni che si fecero onore Oltralpe, Gastone Nencini, vincitore del Tour nel 1960, e il ‘Leone delle Fiandre’ Fiorenzo Magni che indossò la maglia gialla.  Per la neosindaca Sara Funaro è “un’occasione straordinaria per la nostra città”, mentre il suo predecessore Dario Nardella, salito con lei sul palco tra applausi e qualche fischio, ha augurato a tutti “tre giorni straordinari”, ricordando Bartali e un personaggio mitico del ciclismo fiorentino e italiano come l’ex Ct della nazionale azzurra Alfredo Martini, che “sognava il Tour da Firenze”.  LEGGI TUTTO

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    Tadej Pogacar, carriera e vittorie del ciclista sloveno

    Alla vigilia del Tour de France i riflettori sono tutti puntati su Tadej Pogacar. Dominatore assoluto del Giro d’Italia, lo sloveno va a caccia di una storica doppietta Giro-Tour che manca dal 1998, quando Marco Pantani riuscì nell’impresa. Scopriamo la storia del “cannibale” sloveno, predestinato di questo sport LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la Visma di Vingegaard perde Kuss: non ha recuperato dal Covid

    Un forfait pesante per la Visma-Lease a Bike a pochi giorni dall’inizio del Tour de France. Il team ha infatti comunicato che Sepp Kuss non sarà al via della Grand Boucle. “The Durango Kid”, vincitore della Vuelta 2023, non ha recuperato al 100% dopo aver contratto il Covid nei giorni scorsi. Un’assenza pesante, l’americano infatti sarebbe stato uno dei gregari più preziosi per Jonas Vingegaard e anche un potenziale capitano nel caso di scarsa forma del danese. Al suo posto in squadra schierato l’olandese Bart Lemmen LEGGI TUTTO