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    Milano-Sanremo, la corsa “fuori strada” che riporta il ciclismo indietro nel tempo

    La Sanremo 2020, vinta da Van Aert su Alaphilippe, si è corsa fuori percorso oltreché fuori stagione (per via dello stop degli eventi per il coronavirus). Un’edizione che segna una svolta nel mondo delle due ruote: un ciclismo che ritorna al passato e di cui l’emergente Van der Poel si candida a essere l’interprete principale nei prossimi anni
    MILANO-SANREMO 2020: VINCE VAN AERT

    Fuori stagione, fuori percorso, fuori…strada. Il ciclocross vince a Sanremo,  ha formato Van Aert e Alaphilippe, e le strade bianche senesi portano al traguardo di via Roma, quest’anno come nel 2019. È il nuovo ciclismo che sembra tornare al passato, di quello fatto di fango e preparazione invernale. L’ultimo decennio ha visto la pista protagonista, con inseguitori che hanno preso addirittura la maglia gialla, da Wiggins a Geraint Thomas, adesso va di moda quello fuoristrada. Con l’atteso Van Der Poel, figlio di Adri e nipote di Pou Pou Poulidor, che sembra fatto apposta per confermare il tutto e riportarci alla tradizione e alla storia. 

    Cambio generazionale

    Milano-Sanremo, capolavoro di Van Aert

    Intanto l’unica certezza è che pochi corridori possano vincere oltre 250 chilometri, la distanza della verità, e che Peter Sagan sembra in calo. Siamo a un ricambio generazionale? Si, con Evenepoel, assente a Sanremo, pronto a prendersi qualunque tipo di corsa, con eloquente esempio al Giro di Polonia, attacco a 50 chilometri dal traguardo e numero assoluto con Majka, Yates e Fuglsang, non gente senza motore, impotenti. Anche lui con un passato sui prati, ma quelli a undici del calcio, nazionale belga under 15 e under 16. Basta coi soliti nomi e coi luoghi comuni, su bambini professionisti prima del tempo e decisamente fuori stagione.

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    Ciclismo, Milano-Sanremo d'agosto: il trionfo di Van Aert

    SANREMO  – Un fiammingo torna a vincere la Milano-Sanremo dopo 39 anni. Nella volata a due di via Roma è Wout Van Aert a battere Julian Alaphilippe. Una vittoria conquistata nella discesa del Poggio, dove il belga è riuscito a raggiungere lo scatenato francese, autore dello scatto decisivo ma fermato a pochi centimetri dalla doppietta personale. Van Aert imita proprio l’Alaphilippe del 2019, primo alla Strade Bianche e primo a Sanremo. Era stato Fons De Wolf, nel 1981, l’ultimo vincitore nato in Belgio della Classicissima. Terzo posto, a 2″, per l’australiano Michael Matthews, arrivato con una gamba insanguinata dopo una caduta, comunque il migliore di un gruppetto piuttosto folto con, dentro, anche Sagan (4°), Nizzolo è quinto e migliore degli italiani. Sempre nel vivo della corsa anche Vincenzo Nibali, iniziatore dello scatto che ha poi portato davanti la coppia Van Aert-Alaphilippe. Così all’arrivo Van Aert: “Corsa durissima, ma meno calda delle Strade Bianche. Grazie ai compagni che mi hanno tenuto davanti. Brinderemo con un buon vino piemontese”. Toni più dimessi per Alaphilippe: “Sono molto deluso, ma ho dato tutto. Sto migliorando, ci riproverò al Lombardia”. Il vincitore 25 anni, da quattro nel professionismo dopo una carriera da fenomeno del ciclocross, Van Aert è alla vittoria numero 13 della carriera, la più preziosa di una collezione iniziata nel 2016 con una crono al Giro del Belgio. Prima dell’estate 2020, il suo punto più alto l’aveva raggiunto al Tour dello scorso anno, quando vinse una volata ad Albi. Pochi giorni più tardi, a Pau, durante la cronometro agganciò con la coscia una transenna posizionata male in una curva. L’impatto gli squarciò un muscolo. Dopo l’operazione la lunga riabilitazione e i dubbi sul ritorno ad alto livello, fugati subito dagli ultimi, formidabili risultati. “Sul Poggio sono arrivato al limite – ha detto il vincitore – Alaphilippe è partito molto presto e ha fatto un grande numero. Per fortuna in discesa sono riuscito a recuperare prendendo anche tanti rischi. Poi nel finale Julien ha saltato qualche cambio ma io ho preferito tirare dritto perché a quel punto non potevo fare altro. La volata? Quando Alaphilippe è partito, ho messo sui pedali tutta la potenza che avevo. La gara è stata veramente difficile, per fortuna c’era meno caldo rispetto alla Strade Bianche: è stato importante bere molto e gestire alla perfezione le energie. I miei compagni di squadra hanno fatto un grandissimo lavoro, mi hanno sempre permesso di essere al punto giusto nel momento giusto. Non ci posso credere a quel che ho fatto, adesso posso anche ritirarmi…”La corsaDopo 2 km si avvantaggiano Bais, Boaro, Mazzucco, Tonelli, Damiano Cima, Carretero e Frapporti, margine massimo di 7 minuti. Primo colpo di scena a 88 km dall’arrivo con la caduta di Matteo Trentin, finito nell’erba in un tratto in leggera salita e portato via dolorante in ambulanza. Nibali mette i suoi davanti sull’ultimo tratto del Colle di Nava per iniziare davanti la discesa. La fuga, dopo aver perso Mazzucco e Carretero, viene ripresa ai -35, dopo 268 km di fuga. Nell’istante del ricongiungimento Alaphilippe ha un problema meccanico e deve fermarsi, ma poco dopo, ai -31, riprende la coda del gruppo, giusto in tempo per la Cipressa. I primi a muoversi sono il belga Vliegen e il compagno di squadra di Nibali Jacopo Mosca. Poi tocca a Ciccone, per un paio di km, al servizio della squadra. Già sulla Cipressa si stacca il velocista australiano Caleb Ewan, uno dei più accreditati della vigilia. Poco dopo anche Gaviria si lascia sfilare e addio. Nella discesa della Cipressa si isola davanti il trentino Daniel Oss, per Sagan, ms non arriva però al Poggio, che il gruppo inizia praticamente compatto. Forcing ancora della Trek con De Kort e poi Brambilla. Ai 6,5 lo scatto di Nibali e la risposta secca e decisiva di Alaphilippe con Van Aert. I due si ricompattano in discesa e dopo un paio di km di studio si sfidano nella volata di via Roma, dove le braccia alzate sono quelle dell’uomo della Jumbo-Visma. LEGGI TUTTO

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    Milano Sanremo, vince Van Aert. Risultati e classifica

    La Classicissima , corsa per la prima volta nella sua storia ad agosto, ha visto il trionfo di Van Aert, che dopo le Strade Bianche si impone anche in via Roma, battendo al fotofinish il campione uscente Alaphilippe. Quarto Sagan, che precede Nizzolo primo degli italiani

    Wout Van Aert compie un autentico capolavoro, conquistando per la prima volta in carriera la Milano-Sanremo. Il belga della Jumbo Visma si è imposto in uno sprint ristretto dopo una corrida di 305 km (edizione più lunga di sempre), battendo di pochi centimetri il campione uscente Julian Alaphilippe. Decisiva l’azione dei due sul Poggio, capaci di fare il vuoto con uno scatto imperiale. Van Aert si era imposto anche la scorsa settimana sulle Strade Bianche: per lui si tratta della prima Monumento. Sul podio anche Matthews, mentre si accontenta ancora una volta di un piazzamento Peter Sagan, quarto, che precede Giacomo Nizzolo, primo degli italiani. Vincenzo Nibali ha provato a restare in scia di Alaphilippe e Van Aert sul Poggio, non riuscendo però a tenere il ritmo indiavolato dei due. La prossima settimana torna una Monumento con il Lombardia.  

    L’ordine d’arrivo della Milano-Sanremo 2020
    1. Wout Van Aert in 7h16:09
    2. Julian Alaphilippe  s.t.
    3. Michael Matthews  a 2”
    4. Peter Sagan  a 2”
    5. Giacomo Nizzolo  a 2”
    6. Dion Smith a 2”
    7. Alex Aranburu  a 2”
    8. Greg Van Avermaet  a 2”
    9. Philippe Gilbert  a 2”
    10. Matej Mohoric a 2” LEGGI TUTTO

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    Jakobsen risvegliato dal coma, dopo la caduta al Giro di Polonia: news

    L’olandese si è svegliato dal coma farmacologico nell’ospedale di Katowice. Secondo fonti ospedaliere le sue condizioni sono buone

    Buone notizie per Fabio Jakobsen, coinvolto in uno spaventoso incidente nello spaventoso incidente sul traguardo della prima tappa del Giro di Polonia. Lo sprinter olandese si è infatti risvegliato dal coma artificiale. Jakobsen si trova in ospedale da mercoledì con gravi lesioni al viso.  Il suo risveglio era previsto ieri ma, alla fine, è stato deciso di rimandare tutto a oggi. Secondo fonti ospedaliere, le condizioni di Jakobsen vengono giudicate buone. Un giudice polacco, intanto, ha deciso di aprire un’inchiesta per fare luce sulla dinamica dell’incidente ed eventualmente accertare responsabilità precise. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, da Classica di primavera a corsa di agosto: è la Sanremo più attesa

    Non è la Sanremo di sempre, è stato il Covid a cambiarla, e assieme a lui la rivolta di un pugno di sindaci del savonese che la corsa, l’8 agosto, proprio non l’hanno voluta. Sarà forse (Rcs non esclude che il cambio possa avere un futuro) la prima Milano-Sanremo di una nuova epoca, con meno mare e più collina, più Piemonte e meno Liguria, il Colle di Nava al posto del Turchino, 299 km in tutto, con più dislivello, più incertezza, assai più caldo. Da Classica di San Giuseppe a corsa di agosto, alla cara vecchia Sanremo è capitato di migrare di mesi, ma comunque resta la prima delle Monumento, forse la più bella e, mai come quest’anno, la più attesa. Il ciclismo è tornato a pedalare davvero da una settimana ed ecco subito la corsa più lunga del calendario. “Non mi si addice, ma alle gare italiane io tengo in modo speciale” dice Vincenzo Nibali, vincitore in via Roma due anni fa, ora al via da Milano con la mano sinistra malconcia ma con la gamba frizzante. Nibali è la dimostrazione dell’imprevedibilità della Classicissima: possono vincerla tutti, dai velocisti agli uomini da corse a tappe, e l’anno scorso la vinse Julian Alaphilippe, che è un po’ tutto, velocista da gruppetto, uomo da gare di un giorno e forse anche corridore da Tour. Ciclismo LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Jakobsen uscito dal coma farmacologico

    VARSAVIA – Fabio Jakobsen è uscito dal coma farmacologico. Arrivano notizie rassicuranti sulle condizioni del 23enne corridore olandese, rimasto vittima di una grave caduta mercoledì scorso al Giro di Polonia. A renderlo noto sono stati gli stessi organizzatori della corsa con un tweet.Jakobsen era finito contro le transenne durante la volata conclusiva della prima tappa, a seguito di una manovra da parte di Dylan Groenewegen, poi escluso dal Giro di Polonia. Nella caduta sono rimasti coinvolti altri corridori, ma ad avere la peggio è stato l’olandese, che ha perso molto sangue e subito un grave trauma cranico, oltre a fratture multiple al volto. Immediatamente trasportato all’ospedale di Sosnowiec, dove è ancora ricoverato, è stato sottoposto a un intervento di cinque ore. Le condizioni adesso appaiono buone. LEGGI TUTTO

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    Milano-Torino: vince Demare davanti a Ewan e Van Aert. Ottavo Belletti

    Primo successo alla Milano-Torino per il corridore francese che sul traguardo di Stupinigi ha preceduto l’australiano Caleb Ewan e il belga Wout Van Aert. Primo degli italiani è stato Manuel Belletti giunto al traguardo in ottava posizione

    Arnaud Demare, con il tempo di 4h18’57”, ha vinto allo sprint la 101^ edizione della Milano-Torino di ciclismo, disputata fra Mesero e Stupinigi (Nichelino), su un percorso lungo 198 chilometri. Il corridore francese è al primo successo in carriera nella gara organizzata da Rcs Sport e che precede di alcuni giorni la classicissima Milano-Sanremo.

    Demare ha preceduto sul traguardo l’australiano Caleb Ewan, secondo, e il belga Wout Van Aert, vincitore della Strade Bianche a Siena. Quarto il pluricampione del mondo, lo slovacco Peter Sagan, 5° l’olandese Danny Van Poppel, che hanno preceduto a loro volta il francese Nacer Bouhanni, 6°, e il colombiano Fernando Gaviria 7°. Ottavo, e primo dei corridori italiani, Manuel Belletti LEGGI TUTTO