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    Ciclismo, tra pericolo Covid e incognita favoriti: il Tour al via da Nizza

    Al 107° Grand Départ e al suo 117° anno di vita il Tour de France sperimenta per la prima volta i brevi pomeriggi di agosto, i tramonti improvvisi di settembre, il freddo pungente delle Alpi e dei Pirenei in un periodo dell’anno che non era mai stato suo. Il Covid ha spostato più in là la corsa francese, ma la febbre gialla scorre comunque tra le strade di Nizza, dove la corsa partirà, domani, con una tappa in linea e con una probabile volata che varrà la prima maillot jaune. Un Tour speciale, inedito e inaudito, fatto di bolle difficili da non far scoppiare (una, quella della Lotto-Soudal, è già esplosa, due meccanici sono positivi al Covid e sono stati rispediti a casa), di molta paura e alberghi sequestrati dai team, per paura del contatto con la gente comune. La presentazione è avvenuta dietro grandi paraventi, per impedire ai curiosi di accalcarsi e di alimentare il preoccupante focolaio di Nizza e dell’intera regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Al pubblico sarà anche vietato di salire sui colli delle prime tre giornate di gara. Tutti dovranno usare la mascherina. I corridori no. Loro dovranno fare il loro mestiere. Provare a farlo. Il percorso Il Tour 2020 misura 3470 km suddivisi nelle canoniche 21 tappe. Le prime due, entrambe con partenza e arrivo a Nizza, sono hanno due percorsi contrapposti: per velocisti la prima, per puncheurs alla Alaphilippe la seconda. Le Alpi arrivano presto, già alla quarta tappa, con il traguardo di Orcières-Merlette, cima indigesta anche a Eddy Merckx, bastonato là da Ocaña nel 1971. Il primo fine settimana sarà sui Pirenei (non terribili, niente Tourmalet, nessuna delle due tappe ha arrivo in salita), poi il Massiccio Centrale e il ritorno sulle Alpi: Grand Colombier e soprattutto l’inedito Col de la Loze (la vetta più alta del Tour, 2304 metri) faranno davvero la classifica a cavallo dell’inizio della terza settimana. L’unica prova contro il tempo alla Planche des Belles Filles, è lunga 36 km, gli ultimi 6 di durissima salita. L’arrivo a Parigi il 20 settembre, dopo, in sintesi, 9 tappe piatte, 3 vallonate, 8 di montagna con 4 arrivi in salita, una crono individuale e 2 giorni di riposo. I favoriti Nessuno dei grandi arriva al Tour con il conforto della forma perfetta. L’avvicinamento di Bernal, Roglic, Dumoulin, Pinot, Quintana è stato rovinato da cadute, controprestazioni, dubbi di varia natura. Bernal e Roglic, i due più logici favoriti, non hanno concluso il Criterium del Delfinato per problemi fisici. Dumoulin, compagno di Roglic alla Jumbo-Visma, non sembra quello del 2017 e del 2018. Pinot ha perso male al Delfinato una corsa quasi vinta (bravo però, lì, il colombiano Martinez a sorprenderlo). Quintana volava a inizio anno, una caduta in allenamento a luglio ha spento la sua verve. A livello di squadre, la guerra tra Ineos e Jumbo sarà il cuore della storia. Mancheranno Froome e Thomas, per scelta tecnica: la Ineos è tutta, compreso Carapaz, maglia rosa 2019, per il vincitore uscente Egan Bernal. Altri colombiani volano: da seguire il terzetto della EF Uran, Higuita, Martinez, in grado di fal saltare i piani delle due corazzate. Può fare molto bene lo scalatore sloveno Tadej Pogacar, terzo alla Vuelta 2019 al primo anno da pro. Miguel Angel Lopez si misura per la prima volta con l’alta classifica del Tour. E poi il caro, vecchio, sfortunatissimo e splendido scalatore Mikel Landa. L’incognita Alaphilippe I francesi, che aspettano dal 1985 una vittoria di un loro connazionale, dopo aver ormai scartato l’opzione Bardet e delusi più volte dal fragile Pinot non vedono l’ora di scoprire a che grado di maturazione sia giunto Julian Alaphilippe. Impressionante lo scorso anno, attaccante alla Hinault, chiuse quinto dopo aver a lungo illuso di poter davvero portare la maglia gialla a Parigi. In inverno ha lavorato sulla salita e, almeno questo dicono le prime gare, sembra aver perso un po’ di brillantezza nello scatto secco e nello sprint. Gli mancherà una crono piatta, ma gli arrivi in quota non sono mai davvero impossibili in questo Tour e per lui. La Francia intera è sulla canna della bici di Ju-Ju. Gli italiani Saranno 16 (Italia il quarto paese più rappresentato, la precedono la Francia con 36 al via, la Spagna e il Belgio con 17), val la pena elencarli tutti, per specialità. I velocisti sono Nizzolo (neo campione d’Europa), Viviani, Consonni, Bonifazio, Colbrelli. Gli scalatori Aru, Formolo, Pozzovivo, De Marchi, Rosa e Caruso. I passisti in cerca della fuga giusta Bettiol, Trentin, Oss, Cataldo e Marcato. È un Tour fondamentale per Fabio Aru, alla ricerca di se stesso dopo tre anni da dimenticare: i due giorni in maglia gialla nel 2017 restano i suoi ultimi momenti memorabili. Aru è anche uno dei sette vincitori di almeno uno dei grandi giri in corsa al Tour: gli altri sono Quintana, Dumoulin, Carapaz, Roglic, Bernal e Valverde.  I numeri Valverde è il più anziano del Tour (40 anni). Il più giovane è il 21enne ex ciclocrossista Maxime Chevalier. L’età media dei 176 al via è 29 anni e 76 giorni, 180 cm l’altezza media, 68.1 kg il peso medio. La squadra più giovane è la Sunweb (26 anni e 254 giorni), la più anziana la Mitchelton-Scott (32 e 296). Gli esordienti al Tour sono 42. Trenta i paesi rappresentati, due sono le bandierine nuove: quella di Israele grazie a Guy Niv e quella dell’Ecuador con Richard Carapaz. Il corridore tra i partenti che ha corso di più in questa stranissima stagione è Giacomo Nizzolo (5348 km di gara), mentre l’olandese Joris Nieuwenhuis ha all’attivo appena 603 km e solo tre corse completate, tre tappe del Giro della Repubblica Ceca.   LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Tour de France 2020 in tv, streaming e radio: programmazione, orari e canali

    Sabato 29 agosto partirà il Tour de France, giunto all’edizione numero 107 e valido come dodicesima prova dell’UCI World Tour; rispetto alle scorse stagioni la corsa è stata programmata a fine estate a causa dell’emergenza Coronavirus che ha modificato il calendario delle gare. Nonostante ciò ci si aspetta un Tour dalle grande emozioni soprattutto in montagna con tanti ciclisti pronti a darsi battaglia per conquistare la maglia gialla il 20 settembre a Parigi. Andiamo a vedere ora chi trasmetterà questo importantissimo evento ciclistico che come al solito sarà seguito da tantissimi appassionati.
    Ricordiamo che la presenza del pubblico sarà molto limitata, e sia alla partenza sia all’arrivo non sara’ possibile avvicinare i corridori ne’ per fare le foto con loro ne’ per farsi firmare gli autografi.
    Dove vedere Tour de France 2020 in tv e streaming
    Grande protagonista sarà la Rai con il secondo canale e Rai Sport ed è proprio su quest’ultimo che comincerà la programmazione giornaliera alle ore 12.35 con “Anteprima Tour“, alle ore 14 (orario che potrebbe variare in base alle varie frazioni) invece ecco Rai 2 con la diretta della tappa di giornata con telecronaca di Francesco Pancani e Marco Saligari e al termine di essa con”Tour Replay“: commenti, analisi, approfondimenti e interviste ai protagonisti; in studio conduce il giornalista Antonello Orlando con Beppe Conti e gli ex ciclisti Daniele Bennati e Alessandro Ballan. All’inviato Ettore Giovannelli, invece, saranno affidate le interviste ai protagonisti.Alle ore 20 invece “Tour di Sera” dove in mezzora si potranno rivivere attraverso immagini e interviste, i momenti clou della giornata.Il tutto sarà visibile anche in streaming su Rai Play e sul sito tour.rai.it.
    A far compagnia alla Rai, ci sarà come negli ultimi anni anche il canale Eurosport (ch.210 del decoder Sky e disponibile anche sulla piattaforma DAZN per tutti gli abbonati). che inizierà la sua programmazione del giorno alle ore 12 con “Tour Extra pre tappa“, mentre alle ore 13 Tour Live con la diretta della tappa giornaliera con telecronaca affidata alla coppia Luca Gregorio e Riccardo Magrini, mentre alla fine di essa “Tour Extra dopo tappa“. Saranno due le repliche della frazione di giornata per permettere a chi non l’ha vista in diretta di poterlo fare in serata con un’ampia sintesi: primo appuntamento alle ore 20, il secondo alle ore 23.Inoltre ci sarà la possibilità di seguire tutte le tappe in streaming su Eurosport Player, il canale a pagamento di Eurosport dove la fruizione è possibile sottoscrivendo un abbonamento mensile o annuale.
    Oltre alla tv e allo streaming non poteva mancare l’appuntamento radiofonico grazie a Radio 1 e in simulcast sul canale digitale sportivo Radio1Sport. Dal lunedì al venerdì alle ore 15.02 si parte con uno speciale di alcuni minuti ogni mezz’ora, dopo le edizioni brevi dei Giornali Radio e Onda Verde (alle 15.32, 16.05, 16.32). Dalle 17.02 alle 18.00, andrà in  onda “Sulle strade del Tour“: la radiocronaca, fino al traguardo, delle fasi finali della tappa di giornata. Ampio spazio al racconto della tappa anche in tutte le edizioni dei Gr, dal mattino alle 7.30 fino all’edizione delle 24. Nel weekend ci saranno collegamenti in Sabato e Domenica Sport: il Tour de France sarà presente dalle 14.00 con degli interventi in radiocronaca durante la tappa, mentre a partire dalle 17  la diretta dell’arrivo.
    SEGUI IL TOUR DE FRANCE 2020 IN DIRETTA STREAMING SU DAZN
    Programmazione Rai
    ore 12:35 – Anteprima Tour: Rai Sportore 14:00 – Tour in diretta: Rai 2Fine tappa – Tour Replay: Rai 2ore 20:00 – Tour di Sera: Rai Sport
    Programmazione Eurosport

    Ore 12:00 – pre tappa (Tour Extra)Ore 13:00 – dal primo km della tappa (Tour Live)Fine frazione – dopo tappa (Tour Extra)Ore 20 e 23 – sintesi tappa di giornata LEGGI TUTTO

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    Presentazione Tour de France 2020: percorso, date e calendario

    Tour de France 2020, tutto sul percorso, le date e il calendario. Partirà ufficialmente questo sabato, 29 agosto 2020, la 107° edizione del Tour de France 2020, l’appuntamento più atteso dell’intera stagione ciclistica. Anche questa edizione de ‘La Grande Boucle’ sarà trasmessa in diretta e in chiaro sui canali Rai, mentre in streaming live su Eurosport.

    Tour de France 2020 percorso: le tappe di questa edizione
    La partenza del Tour de France 2020 è stata rimandata di due mesi rispetto al calendario originale a causa della pandemia di Covid-19, ma il rinvio sembra aver favorito ancor di più lo spettacolo, dal momento che ha attirato in terra transalpina un numero di big più alto del solito. Scopriamo quindi il percorso del Tour 2020 e l’altimetria delle 21 tappe.
    Quando inizia il Tour de France 2020? La Grand Depart avverrà il 29 agosto nella Francia meridionale, per la precisione da Nizza. Da lì ci si sposterà fino a raggiungere gli Champs-Élysées di Parigi domenica 20 settembre. Sarà un percorso prevalentemente per scalatori: molte le tappe di montagna presenti, che daranno la possibilità di avvincenti duelli in salita in ottica classifica generale. Le frazioni si presentano piuttosto brevi (soltanto una, la dodicesima, supera quota 200 chilometri), mentre ci sarà una sola cronometro, molto insidiosa e posta nel penultimo giorno di corsa. Rispetto ad altri anni si divertiranno meno i velocisti, per i quali non saranno tantissime le tappe in cui tentare il colpaccio.
    Tappe Tour de France 2020, il calendario completo
    Sabato 29 Agosto – Prima tappa: Nice – Nice (156 km)Domenica 30 Agosto – Seconda tappa: Nice – Nice (187 km)Lunedì 31 Agosto – Terza tappa: Nice – Sisteron (198 km)Martedì 01 settembre – Quarta tappa: Sisteron – Orcières-Merlette (153 km)Mercoledì 2 settembre – Quinta tappa: Gap – Privas (183 km)Giovedì 3 settembre – Sesta tappa: Le Teil – Mont Aigoual (191 km)Venerdì 4 settembre – Settima tappa: Millau – Lavaur (168 km)Sabato 5 settembre – Ottava tappa: Cazères – Loudenvielle (140 km)Domenica 6 settembre – Nona tappa: Pau – Laruns (154 km)Martedì 8 settembre – Decima tappa: Ile d’Oléron – Ile de Ré (170 km)Mercoledì 9 settembre – Undicesima tappa: Chatelaillon-Plage – Poitiers (167 km)Giovedì 10 settembre – Dodicesima tappa: Chauvigny – Sarran (218 km)Venerdì 11 settembre – Tredicesima tappa: Chatel-Guyon – Puy Mary (191 km)Sabato 12 settembre – Quattordicesima tappa: Clermont Ferrand – Lyon (197 km)Domenica 13 settembre – Quindicesima tappa: Lyon – Grand Colombier (175 km)Martedì 15 settembre – Sedicesima tappa: La Tour-du-Pin – Villard-de-Lans (164 km)Mercoledì 16 settembre – Diciassettesima tappa: Grenoble – Méribel (168 km)Giovedì 17 settembre – Diciottesima tappa: Méribel – La Roche-sur-Foron (168 km)Venerdì 18 settembre – Diciannovesima tappa: Bourg-en-Bresse – Champagnole (160 km)Sabato 19 settembre – Ventesima tappa: Lore – La Planche des Belles Filles (Cronoscalata, 36 km)Domenica 20 settembre – Ventunesima tappa: Mantes-la-Joly – Paris (122 km)
    Tour de France 2020: come seguire ‘La Grande Boucle’ in tv e streaming
    Tutte le tappe del Tour de France 2020 saranno trasmesse in diretta tv, gratis e in chiaro su Rai 2: il network pubblico manderà in onda le varie frazioni sulla seconda rete generalista, confermando così la sua grande fiducia nei confronti del ciclismo, sempre in grado di garantire grandi ascolti. Il canale a pagamento del gruppo Discovery, Eurosport assicurerà una copertura capillare dell’evento più importante della stagione, trasmettendo in diretta tv tutte le tappe della Grande Boucle, visibili sia su Eurosport 1 che Eurosport 2 per tutti gli abbonati.

    Ma non finisce qui: la 107° edizione del Tour de France 2020 sarà visibile in diretta streaming gratis anche su Rai Play ed Eurosport Player (ricordiamo che i canali di Eurosport sono visibili in streaming anche su DAZN). La diretta integrale sarà soltanto per alcuni tapponi di montagna, negli altri casi il collegamento partirà a tappa già iniziata. LEGGI TUTTO

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    Europei di ciclismo, Elisa Balsamo oro nella prova in linea Under 23 donne

    L’Italia festeggia a Plouay il titolo europeo vinto da Elisa Balsamo nella prova in linea Under 23 donne. La piemontese ha battuto in volata l’olandese Uneken e la danese Jorgensen. Per le azzurro è il secondo Europeo consecutivo dopo quello centrato da Letizia Paternoster nel 2019

    La prima giornata dedicata alle prove in linea ai Campionati Europei di Plouay si apre con il primo oro per la trasferta azzurra. A regalarlo è Elisa Balsamo, già iridata juniores nel 2015, nuova campionessa europea U23 donne. La 22enne piemontese ha battuto in volata l’olandese Uneken, poi argento e la danese Jorgensen. Chiara Consonni, già protagonista ieri nel GP di Plouay ha chiuso al 10° posto. Per la Nazionale di Dino Salvoldi si tratta del secondo titolo consecutivo in questa gara, dopo quello dello scorso anno di Letizia Paternoster.

    Balsamo: “Titolo che ripaga di tanti sacrifici”
    Queste le prime parole di Elisa Balsamo, fresca di titolo europeo: “Tutta la squadra ha corso benissimo – ha detto l’azzurra, come riporta il sito della Federciclismo –. Grazie di cuore a alle mie compagne di squadra, questo successo è nostro. Abbiamo controllato la corsa, come era nei programmi. L’ultimo giro, su strappi e salite, abbiamo tentato di aumentare il ritmo per scremare il gruppo all’arrivo. E’ il mio ultimo anno nella categoria, quindi ci tenevo tantissimo a questo titolo che ripaga tutte noi dei sacrifici fatti in questa stagione così difficile e degli allenamenti realizzati a casa sui rulli”. 

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    Ciclismo, Europei: argento per Elisa Longo Borghini, titolo a van Vleuten

    PLOUAY – Altra soddisfazione per il ciclismo azzurro agli Europei in corso di svolgimento a Plouay, in Francia. Elisa Longo Borghini ha vinto la medaglia d’argento nella prova in linea Elite femminile. La piemontese è stata battuta nella lunga volata finale a due dalla fuoriclasse olandese Annemiek van Vleuten, che ha vinto il suo primo oro europeo. Bronzo alla polacca Niewidoma.Gara emozionante e molto dura, in parecchie fasi caratterizzata dal maltempo. Va via una fuga di dieci elementi: presenti, tra le altre, due olandesi (Vollering e Blaak) e due azzurre (Paladin e Cecchini). Alle orange non sta granché bene, hanno altre carte da giocare. Un forcing di van der Breggen screma il gruppo, quindi nel momento decisivo restano in quattro. Olanda ancora in superiorità numerica con Van Vleuten e Blaak: insieme a loro Longo Borghini e Niewiadoma. L’azzurra si prende la scena, fa la gara nel tentativo di isolare Van Vleuten, che a sua volta con i suoi allunghi cerca l’assolo. Poi lo sprint con la campionessa del mondo che detta la sua legge.”Spero tanto, nel mio piccolo, di aver regalato delle emozioni al mio Paese. Dopo tutto quello che è successo, abbiamo bisogno di emozionarci – ha detto l’azzurra -. Durante l’allenamento sui rulli in casa pensavo proprio a questo: regalare all’Italia, appena possibile, uno show. Avevamo pensato di realizzare una corsa di rimessa ed ero io l’ultima carta, poi l’Olanda ha fatto una corsa dura ed io sono stata costretta a restare davanti. Sul finale, sapendo di non essere veloce, ho attaccato e sono stata attaccata a mia volta. E’ andata così, ma ho dato davvero tutto”.”Elisa stratosferica, oggi secondo me si meritava di vincere”. Così il ct delle azzurre Salvoldi. “Ci ha provato fino all’ultimo centimetro: lo sport talvolta regala emozioni contrastanti. In qualsiasi caso Elisa torna a casa con una sola certezza: oggi è stata la migliore”.  LEGGI TUTTO

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    Incidente Jakobsen, Lefevere: “Ha 130 punti di sutura e gli è rimasto un solo dente”

    Il patron della Deceuninck-Quick Step, Patrick Lefevere, ha parlato delle condizioni di Fabio Jakobsen dopo la terribile caduta al Giro di Polonia: “Ha una corda vocale paralizzata, gli hanno applicato 130 punti di sutura e gli è rimasto un solo dente. Ci vorranno mesi per recuperare. Evenepoel guarirà prima, ma potevo fare due funerali in 10 giorni”
    JAKOBSEN, L’INCIDENTE IN POLONIA

    Arrivano tramite Patrick Lefevere, patron del team Deceuninck-Quick Step, aggiornamenti sulle condizioni di salute di Fabio Jakobsen, caduto a inizio agosto durante uno sprint al Giro di Polonia. Il ciclista olandese, dopo essere uscito dal coma, non è più in pericolo di vita, anche se il suo recupero sarà molto lento, dopo aver riportato fratture multiple al volto e diversi altri danni fisici. “Una corda vocale è paralizzata – ha detto Lefevere a VTM Nieuws -.  La ferita che aveva al collo è stata curata e ora è chiusa. Sono scioccato dal numero di cicatrici. Aveva 130 punti di sutura in faccia, ha ancora un solo dente, il suo palato è danneggiato. È uno spettacolo terribile. Adesso speriamo che  si riprenda. Ma sarà un processo per cui ci vorranno mesi”. Poco dopo, la Deceuninck-Quick Step ha vissuto un altro dramma con la caduta da un ponte di Evenepoel durante il Giro di Lombardia. Per il baby fenomeno belga, frattura del bacino e tanta paura: “Se Remco farà tutto bene nella riabilitazione, sarà guarito in sei settimane. Avrei potuto avere due funerali in dieci giorni”, ha concluso Lefevere.  LEGGI TUTTO

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    Europei di ciclismo, Nizzolo oro nella prova in linea uomini

    Dopo la maglia tricolore, Giacomo Nizzolo vince in volata il Campionato Europeo di ciclismo a Plouay: con un colpo di reni, l’azzurro ha preceduto Demare e Ackermann. Per l’Italia terzo titolo consecutivo dopo quello di Trentin e Viviani
    BALSAMO, ORO NELL’U23 DONNE

    Giacomo Nizzolo è il nuovo campione europeo di ciclismo. Il campione italiano ha conquistato in volata la prova in linea maschile, 177,5 km con 13 giri di un circuito in programma a Plouay (Francia). Podio completato dal francese Demare e dal tedesco Ackermann. Nizzolo succede nell’albo d’oro all’italiano Elia Viviani, oggi assente. Gara che ha visto molti tentativi di fuga, sempre ripresi, con un grande lavoro della squadra italiana guidata dal CT Cassani, perfetta dal punto di vista tattico. Si è arrivati compatti all’ultimo chilometro, con Nizzolo che con uno sprint spettacolare si è imposto con un colpo di reni davanti a Demare, grazie soprattutto al lavoro perfetto del treno azzurro. Per Nizzolo un momento da sogno: dopo la maglia tricolore, ecco quella di campione europeo. L’Italia conquista il terzo titolo consecutivo dopo quello di Trentin e Viviani. 

    Europei, l’ordine d’arrivo della prova in linea uomini
    1) Nizzolo2) Demare 3) Ackermann4) Van der Poel5) Stuyven LEGGI TUTTO

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    Elisa Balsamo campionessa europea under 23

    Plouay, Italia. Due medaglie d’oro pesantissime per gli azzurri ai Campionati europei di ciclismo su strada, sul percorso bretone adattissimo alle ruote veloci. Giacomo Nizzolo ha battuto Demare di centrimetri e può sovrapporre alla sua maglia di campione italiano, conquistata appena tre giorni fa a Cittadella, quella bianca e celeste di campione d’Europa èlite. La cuneese Elisa Balsamo, sempre in volata, ha vinto la prova delle Under 23. Un doppio successo che doppia quello di un anno fa ad Alkmaar (Viviani oro tra i pro, Paternoster tra le Under) e dà un senso a un evento inizialmente assegnato a Trento, poi trasferito in Bretagna e anticipato collocato assai infelicemente nell’immediata vigilia del Tour de France. Il successo di Nizzolo Gara nervosa, bellissima, quella degli uomini, con ripetuti attacchi di Van der Poel sempre domati da una nazionale azzurra impeccabile. Nel treno finale, sullo stesso rettilineo del Mondiale 2000 vinto dal lettone Vainsteins, Nizzolo ha potuto contare sul lavoro di Trentin e Ballerini e ha scoccato la sua freccia negli ultimi centro metri: Demare, il grande favorito e padrone di casa, battuto di un’inezia, poi Ackermann e Van der Poel. Sesto ed esultante, come tutti gli altri azzurri, Ballerini, che a Cittadella s’era fatto battere negli ultimi metri proprio da Nizzolo. Una settimana memorabile per il 31enne brianzolo dopo anni caratterizzati da molti infortuni e pochi risultati. Corre nella formazione sudafricana Ntt, e sabato, a Nizza, potrà esporre per la prima volta la maglia di campione d’Europa anche sulla Promenade des Anglais, dove sarà molto probabilmente volata. È il terzo titolo consecutivo per gli azzurri nell’Europeo dopo quelli di Trentin (Glasgow 2018) e appunto Viviani, in Olanda, nel 2019. Balsamo reginetta Anche al femminile è grande Italia. Il merito è di Elisa Balsamo: volatona e gran successo per la 22enne, già campionessa mondiale juniores a Doha nel 2016 e pistard plurimedagliata a livello europeo e mondiale, in tutte le categorie. Corre nell’italiana Valcar. Anche lei sarà impegnata sabato a Nizza, nella Course, gara al femminile che precederà la prima tappa del Tour de France.    LEGGI TUTTO