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    Jakobsen, migliorano le condizioni: sarà trasferito in Olanda

    Buone notizie per Fabio Jakobsen, protagonista del terribile incidente al termine della prima tappa del Giro di Polonia: il ciclista della Deceuninck-Quick-Step migliora e mercoledì sarà trasferito all’ospedale di Leiden, in Olanda, dove proseguirà il recupero dall’infortunio

    Arrivano buone notizie dalla Polonia per Fabio Jakobsen, il ciclista della Deceuninck-QuickStep protagonista di un terribile incidente durante la volata della prima tappa del Giro di Polonia. Il 23enne, dopo essere stato risvegliato dal coma, sta meglio e potrà essere trasferito dall’ospedale di Katowice, dove è ormai ricoverato da giorni, in Olanda. Questa la nota ufficiale della sua squadra: “Le condizioni di Fabio Jakobsen stanno evolvendo in maniera favorevole, tanto da consentire il trasferimento previsto mercoledì presso l’ospedale di Leiden, in Olanda, dove il ciclista proseguirà la terapia riabilitativa dall’infortunio”. Jakobsen era volato oltre le transenne mentre stava sprintando al termine della prima frazione del Giro di Polonia, chiuso da Groenewegen, successivamente squalificato dall’UCI.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France 2021, la nuova partenza sarà da Brest

    Lo spostamento delle Olimpiadi e del calendario internazionale ha costretto l’organizzazione del Tour a rivedere i propri piani: non sarà più Copenaghen la città di partenza, ma Brest, in Bretagna. L’edizione di quest’anno, invece, partirà da Nizza il 29 agosto

    Il Tour de France 2021 avrà una nuova città di partenza: non più Copenaghen, come era stato stabilito, ma Brest, in Bretagna. Ad annunciarlo il direttore del Tour, Christian Prudhomme, e le autorità locali, dopo la rinuncia forzata della capitale danese. Lo spostamento delle Olimpiadi e di tutto il calendario internazionale ha costretto infatti Copenaghen a dire di no a una tappa già prevista, così la partenza dal ‘finis terrae’ francese è stata anticipata dal 2022 al prossimo anno. “Già nel 2018 avevamo accennato all’inizio del Tour, di una possibile partenza dalla Bretagna e poi con gli amministratori locali avevamo concordato lo scorso autunno per una partenza per il 2022. Il Covid-19 ci ha costretto ad invertire così le due partenze”, il commento di Prudhomme.

    È la quarta volta che il Tour parte da Brest, “un record”, ha ricordato Preudhomme. La Bretagna ospiterà così le prime quattro tappe dell’edizione 2021, che sarà presentata il prossimo 29 ottobre. L’edizione di quest’anno invece partirà da Nizza il 29 agosto, e si chiuderà a Parigi il 20 settembre. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Giro Polonia: Evenepoel fa ancora centro con la benedizione del Papa

    CRACOVIA (Polonia) – Prima la benedizione del Papa, poi l’ultima tappa e la vittoria finale del ventenne fenomeno belga Remco Evenepoel. Si chiude così un Giro di Polonia contrassegnato dall’incidente iniziale che ha provocato il coma indotto al danese Jakobsen, ora in via di miglioramento. La quinta e ultima tappa, da Zakopane a Cracovia, città dove Giovanni Paolo II fu a lungo vescovo, si era aperta in mattinata con la benedizione di Papa Francesco, che dalla finestra del suo Angelus domenicale ha ricordato come la corsa fosse dedicata al centenario della nascita di Karol Wojtyla.Ballerini piazza lo sprint vincente a CracoviaPoi all’arrivo a Cracovia, dopo 188 Km, a piazzare lo sprint vincente è stato Davide Ballerini, compagno di squadra alla Deceuninck-QuickStep di Evenepoel, che ha preceduto sul traguardo Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Alberto Dainese (Team Sunweb). Evenepoel, 20 anni, il ciclista più giovane di sempre ad aver vinto il Giro di Polonia, ha chiuso in testa la classifica generale con 1’52” sul danese Jakob Fuglsang e 2’28” sul britannico Simon Yates, con in quarta posizione Rafal Majka, seguito da Diego Ulissi, mentre Ballerini si è piazzato settimo in graduatoria. Per il giovane belga è il quarto successo in una corsa a tappe nel 2020, dopo la Vuelta San Juan e la Volta Algarve a febbraio, prima dello stop per la pandemia, e la Vuelta Burgos della settimana scorsa.Roglic vince il Tour de l’AinPrimoz Roglic vince il Tour de l’Ain. Terza e ultima tappa e secondo successo di fila per lo sloveno della Jumbo-Visma, solo al traguardo al termine dei 144,5 chilometri che portavano da St.Vulbas al Grand Colombier. Egan Bernal (Ineos) attacca sull’ultimo chilometro di salita, ma Roglic risponde e nei metri finali riesce anche a staccarlo di 4 secondi, prendendosi un’altra vittoria di tappa. Bernal chiude in classifica secondo a 18″, completa il podio a 28″ Nairo Quintana (Arkea-Samsic), terzo oggi anche sul Col du Grand Colombier. LEGGI TUTTO

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    Milano-Sanremo, la corsa “fuori strada” che riporta il ciclismo indietro nel tempo

    La Sanremo 2020, vinta da Van Aert su Alaphilippe, si è corsa fuori percorso oltreché fuori stagione (per via dello stop degli eventi per il coronavirus). Un’edizione che segna una svolta nel mondo delle due ruote: un ciclismo che ritorna al passato e di cui l’emergente Van der Poel si candida a essere l’interprete principale nei prossimi anni
    MILANO-SANREMO 2020: VINCE VAN AERT

    Fuori stagione, fuori percorso, fuori…strada. Il ciclocross vince a Sanremo,  ha formato Van Aert e Alaphilippe, e le strade bianche senesi portano al traguardo di via Roma, quest’anno come nel 2019. È il nuovo ciclismo che sembra tornare al passato, di quello fatto di fango e preparazione invernale. L’ultimo decennio ha visto la pista protagonista, con inseguitori che hanno preso addirittura la maglia gialla, da Wiggins a Geraint Thomas, adesso va di moda quello fuoristrada. Con l’atteso Van Der Poel, figlio di Adri e nipote di Pou Pou Poulidor, che sembra fatto apposta per confermare il tutto e riportarci alla tradizione e alla storia. 

    Cambio generazionale

    Milano-Sanremo, capolavoro di Van Aert

    Intanto l’unica certezza è che pochi corridori possano vincere oltre 250 chilometri, la distanza della verità, e che Peter Sagan sembra in calo. Siamo a un ricambio generazionale? Si, con Evenepoel, assente a Sanremo, pronto a prendersi qualunque tipo di corsa, con eloquente esempio al Giro di Polonia, attacco a 50 chilometri dal traguardo e numero assoluto con Majka, Yates e Fuglsang, non gente senza motore, impotenti. Anche lui con un passato sui prati, ma quelli a undici del calcio, nazionale belga under 15 e under 16. Basta coi soliti nomi e coi luoghi comuni, su bambini professionisti prima del tempo e decisamente fuori stagione.

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    Ciclismo, Milano-Sanremo d'agosto: il trionfo di Van Aert

    SANREMO  – Un fiammingo torna a vincere la Milano-Sanremo dopo 39 anni. Nella volata a due di via Roma è Wout Van Aert a battere Julian Alaphilippe. Una vittoria conquistata nella discesa del Poggio, dove il belga è riuscito a raggiungere lo scatenato francese, autore dello scatto decisivo ma fermato a pochi centimetri dalla doppietta personale. Van Aert imita proprio l’Alaphilippe del 2019, primo alla Strade Bianche e primo a Sanremo. Era stato Fons De Wolf, nel 1981, l’ultimo vincitore nato in Belgio della Classicissima. Terzo posto, a 2″, per l’australiano Michael Matthews, arrivato con una gamba insanguinata dopo una caduta, comunque il migliore di un gruppetto piuttosto folto con, dentro, anche Sagan (4°), Nizzolo è quinto e migliore degli italiani. Sempre nel vivo della corsa anche Vincenzo Nibali, iniziatore dello scatto che ha poi portato davanti la coppia Van Aert-Alaphilippe. Così all’arrivo Van Aert: “Corsa durissima, ma meno calda delle Strade Bianche. Grazie ai compagni che mi hanno tenuto davanti. Brinderemo con un buon vino piemontese”. Toni più dimessi per Alaphilippe: “Sono molto deluso, ma ho dato tutto. Sto migliorando, ci riproverò al Lombardia”. Il vincitore 25 anni, da quattro nel professionismo dopo una carriera da fenomeno del ciclocross, Van Aert è alla vittoria numero 13 della carriera, la più preziosa di una collezione iniziata nel 2016 con una crono al Giro del Belgio. Prima dell’estate 2020, il suo punto più alto l’aveva raggiunto al Tour dello scorso anno, quando vinse una volata ad Albi. Pochi giorni più tardi, a Pau, durante la cronometro agganciò con la coscia una transenna posizionata male in una curva. L’impatto gli squarciò un muscolo. Dopo l’operazione la lunga riabilitazione e i dubbi sul ritorno ad alto livello, fugati subito dagli ultimi, formidabili risultati. “Sul Poggio sono arrivato al limite – ha detto il vincitore – Alaphilippe è partito molto presto e ha fatto un grande numero. Per fortuna in discesa sono riuscito a recuperare prendendo anche tanti rischi. Poi nel finale Julien ha saltato qualche cambio ma io ho preferito tirare dritto perché a quel punto non potevo fare altro. La volata? Quando Alaphilippe è partito, ho messo sui pedali tutta la potenza che avevo. La gara è stata veramente difficile, per fortuna c’era meno caldo rispetto alla Strade Bianche: è stato importante bere molto e gestire alla perfezione le energie. I miei compagni di squadra hanno fatto un grandissimo lavoro, mi hanno sempre permesso di essere al punto giusto nel momento giusto. Non ci posso credere a quel che ho fatto, adesso posso anche ritirarmi…”La corsaDopo 2 km si avvantaggiano Bais, Boaro, Mazzucco, Tonelli, Damiano Cima, Carretero e Frapporti, margine massimo di 7 minuti. Primo colpo di scena a 88 km dall’arrivo con la caduta di Matteo Trentin, finito nell’erba in un tratto in leggera salita e portato via dolorante in ambulanza. Nibali mette i suoi davanti sull’ultimo tratto del Colle di Nava per iniziare davanti la discesa. La fuga, dopo aver perso Mazzucco e Carretero, viene ripresa ai -35, dopo 268 km di fuga. Nell’istante del ricongiungimento Alaphilippe ha un problema meccanico e deve fermarsi, ma poco dopo, ai -31, riprende la coda del gruppo, giusto in tempo per la Cipressa. I primi a muoversi sono il belga Vliegen e il compagno di squadra di Nibali Jacopo Mosca. Poi tocca a Ciccone, per un paio di km, al servizio della squadra. Già sulla Cipressa si stacca il velocista australiano Caleb Ewan, uno dei più accreditati della vigilia. Poco dopo anche Gaviria si lascia sfilare e addio. Nella discesa della Cipressa si isola davanti il trentino Daniel Oss, per Sagan, ms non arriva però al Poggio, che il gruppo inizia praticamente compatto. Forcing ancora della Trek con De Kort e poi Brambilla. Ai 6,5 lo scatto di Nibali e la risposta secca e decisiva di Alaphilippe con Van Aert. I due si ricompattano in discesa e dopo un paio di km di studio si sfidano nella volata di via Roma, dove le braccia alzate sono quelle dell’uomo della Jumbo-Visma. LEGGI TUTTO

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    Milano Sanremo, vince Van Aert. Risultati e classifica

    La Classicissima , corsa per la prima volta nella sua storia ad agosto, ha visto il trionfo di Van Aert, che dopo le Strade Bianche si impone anche in via Roma, battendo al fotofinish il campione uscente Alaphilippe. Quarto Sagan, che precede Nizzolo primo degli italiani

    Wout Van Aert compie un autentico capolavoro, conquistando per la prima volta in carriera la Milano-Sanremo. Il belga della Jumbo Visma si è imposto in uno sprint ristretto dopo una corrida di 305 km (edizione più lunga di sempre), battendo di pochi centimetri il campione uscente Julian Alaphilippe. Decisiva l’azione dei due sul Poggio, capaci di fare il vuoto con uno scatto imperiale. Van Aert si era imposto anche la scorsa settimana sulle Strade Bianche: per lui si tratta della prima Monumento. Sul podio anche Matthews, mentre si accontenta ancora una volta di un piazzamento Peter Sagan, quarto, che precede Giacomo Nizzolo, primo degli italiani. Vincenzo Nibali ha provato a restare in scia di Alaphilippe e Van Aert sul Poggio, non riuscendo però a tenere il ritmo indiavolato dei due. La prossima settimana torna una Monumento con il Lombardia.  

    L’ordine d’arrivo della Milano-Sanremo 2020
    1. Wout Van Aert in 7h16:09
    2. Julian Alaphilippe  s.t.
    3. Michael Matthews  a 2”
    4. Peter Sagan  a 2”
    5. Giacomo Nizzolo  a 2”
    6. Dion Smith a 2”
    7. Alex Aranburu  a 2”
    8. Greg Van Avermaet  a 2”
    9. Philippe Gilbert  a 2”
    10. Matej Mohoric a 2” LEGGI TUTTO

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    Jakobsen risvegliato dal coma, dopo la caduta al Giro di Polonia: news

    L’olandese si è svegliato dal coma farmacologico nell’ospedale di Katowice. Secondo fonti ospedaliere le sue condizioni sono buone

    Buone notizie per Fabio Jakobsen, coinvolto in uno spaventoso incidente nello spaventoso incidente sul traguardo della prima tappa del Giro di Polonia. Lo sprinter olandese si è infatti risvegliato dal coma artificiale. Jakobsen si trova in ospedale da mercoledì con gravi lesioni al viso.  Il suo risveglio era previsto ieri ma, alla fine, è stato deciso di rimandare tutto a oggi. Secondo fonti ospedaliere, le condizioni di Jakobsen vengono giudicate buone. Un giudice polacco, intanto, ha deciso di aprire un’inchiesta per fare luce sulla dinamica dell’incidente ed eventualmente accertare responsabilità precise. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, da Classica di primavera a corsa di agosto: è la Sanremo più attesa

    Non è la Sanremo di sempre, è stato il Covid a cambiarla, e assieme a lui la rivolta di un pugno di sindaci del savonese che la corsa, l’8 agosto, proprio non l’hanno voluta. Sarà forse (Rcs non esclude che il cambio possa avere un futuro) la prima Milano-Sanremo di una nuova epoca, con meno mare e più collina, più Piemonte e meno Liguria, il Colle di Nava al posto del Turchino, 299 km in tutto, con più dislivello, più incertezza, assai più caldo. Da Classica di San Giuseppe a corsa di agosto, alla cara vecchia Sanremo è capitato di migrare di mesi, ma comunque resta la prima delle Monumento, forse la più bella e, mai come quest’anno, la più attesa. Il ciclismo è tornato a pedalare davvero da una settimana ed ecco subito la corsa più lunga del calendario. “Non mi si addice, ma alle gare italiane io tengo in modo speciale” dice Vincenzo Nibali, vincitore in via Roma due anni fa, ora al via da Milano con la mano sinistra malconcia ma con la gamba frizzante. Nibali è la dimostrazione dell’imprevedibilità della Classicissima: possono vincerla tutti, dai velocisti agli uomini da corse a tappe, e l’anno scorso la vinse Julian Alaphilippe, che è un po’ tutto, velocista da gruppetto, uomo da gare di un giorno e forse anche corridore da Tour. Ciclismo LEGGI TUTTO