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    Incidente Jakobsen, Lefevere: “Ha 130 punti di sutura e gli è rimasto un solo dente”

    Il patron della Deceuninck-Quick Step, Patrick Lefevere, ha parlato delle condizioni di Fabio Jakobsen dopo la terribile caduta al Giro di Polonia: “Ha una corda vocale paralizzata, gli hanno applicato 130 punti di sutura e gli è rimasto un solo dente. Ci vorranno mesi per recuperare. Evenepoel guarirà prima, ma potevo fare due funerali in 10 giorni”
    JAKOBSEN, L’INCIDENTE IN POLONIA

    Arrivano tramite Patrick Lefevere, patron del team Deceuninck-Quick Step, aggiornamenti sulle condizioni di salute di Fabio Jakobsen, caduto a inizio agosto durante uno sprint al Giro di Polonia. Il ciclista olandese, dopo essere uscito dal coma, non è più in pericolo di vita, anche se il suo recupero sarà molto lento, dopo aver riportato fratture multiple al volto e diversi altri danni fisici. “Una corda vocale è paralizzata – ha detto Lefevere a VTM Nieuws -.  La ferita che aveva al collo è stata curata e ora è chiusa. Sono scioccato dal numero di cicatrici. Aveva 130 punti di sutura in faccia, ha ancora un solo dente, il suo palato è danneggiato. È uno spettacolo terribile. Adesso speriamo che  si riprenda. Ma sarà un processo per cui ci vorranno mesi”. Poco dopo, la Deceuninck-Quick Step ha vissuto un altro dramma con la caduta da un ponte di Evenepoel durante il Giro di Lombardia. Per il baby fenomeno belga, frattura del bacino e tanta paura: “Se Remco farà tutto bene nella riabilitazione, sarà guarito in sei settimane. Avrei potuto avere due funerali in dieci giorni”, ha concluso Lefevere.  LEGGI TUTTO

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    Europei di ciclismo, Nizzolo oro nella prova in linea uomini

    Dopo la maglia tricolore, Giacomo Nizzolo vince in volata il Campionato Europeo di ciclismo a Plouay: con un colpo di reni, l’azzurro ha preceduto Demare e Ackermann. Per l’Italia terzo titolo consecutivo dopo quello di Trentin e Viviani
    BALSAMO, ORO NELL’U23 DONNE

    Giacomo Nizzolo è il nuovo campione europeo di ciclismo. Il campione italiano ha conquistato in volata la prova in linea maschile, 177,5 km con 13 giri di un circuito in programma a Plouay (Francia). Podio completato dal francese Demare e dal tedesco Ackermann. Nizzolo succede nell’albo d’oro all’italiano Elia Viviani, oggi assente. Gara che ha visto molti tentativi di fuga, sempre ripresi, con un grande lavoro della squadra italiana guidata dal CT Cassani, perfetta dal punto di vista tattico. Si è arrivati compatti all’ultimo chilometro, con Nizzolo che con uno sprint spettacolare si è imposto con un colpo di reni davanti a Demare, grazie soprattutto al lavoro perfetto del treno azzurro. Per Nizzolo un momento da sogno: dopo la maglia tricolore, ecco quella di campione europeo. L’Italia conquista il terzo titolo consecutivo dopo quello di Trentin e Viviani. 

    Europei, l’ordine d’arrivo della prova in linea uomini
    1) Nizzolo2) Demare 3) Ackermann4) Van der Poel5) Stuyven LEGGI TUTTO

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    Elisa Balsamo campionessa europea under 23

    Plouay, Italia. Due medaglie d’oro pesantissime per gli azzurri ai Campionati europei di ciclismo su strada, sul percorso bretone adattissimo alle ruote veloci. Giacomo Nizzolo ha battuto Demare di centrimetri e può sovrapporre alla sua maglia di campione italiano, conquistata appena tre giorni fa a Cittadella, quella bianca e celeste di campione d’Europa èlite. La cuneese Elisa Balsamo, sempre in volata, ha vinto la prova delle Under 23. Un doppio successo che doppia quello di un anno fa ad Alkmaar (Viviani oro tra i pro, Paternoster tra le Under) e dà un senso a un evento inizialmente assegnato a Trento, poi trasferito in Bretagna e anticipato collocato assai infelicemente nell’immediata vigilia del Tour de France. Il successo di Nizzolo Gara nervosa, bellissima, quella degli uomini, con ripetuti attacchi di Van der Poel sempre domati da una nazionale azzurra impeccabile. Nel treno finale, sullo stesso rettilineo del Mondiale 2000 vinto dal lettone Vainsteins, Nizzolo ha potuto contare sul lavoro di Trentin e Ballerini e ha scoccato la sua freccia negli ultimi centro metri: Demare, il grande favorito e padrone di casa, battuto di un’inezia, poi Ackermann e Van der Poel. Sesto ed esultante, come tutti gli altri azzurri, Ballerini, che a Cittadella s’era fatto battere negli ultimi metri proprio da Nizzolo. Una settimana memorabile per il 31enne brianzolo dopo anni caratterizzati da molti infortuni e pochi risultati. Corre nella formazione sudafricana Ntt, e sabato, a Nizza, potrà esporre per la prima volta la maglia di campione d’Europa anche sulla Promenade des Anglais, dove sarà molto probabilmente volata. È il terzo titolo consecutivo per gli azzurri nell’Europeo dopo quelli di Trentin (Glasgow 2018) e appunto Viviani, in Olanda, nel 2019. Balsamo reginetta Anche al femminile è grande Italia. Il merito è di Elisa Balsamo: volatona e gran successo per la 22enne, già campionessa mondiale juniores a Doha nel 2016 e pistard plurimedagliata a livello europeo e mondiale, in tutte le categorie. Corre nell’italiana Valcar. Anche lei sarà impegnata sabato a Nizza, nella Course, gara al femminile che precederà la prima tappa del Tour de France.    LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, esplode il caso dei falsi positivi al Covid

    A quattro giorni dal via del Tour de France esplode nel ciclismo il caso dei falsi positivi al Covid-19. Oscar Gatto (Bora-Hansgrohe) si era sottoposto tre giorni fa a un test, come da procedura. Stamane ha ricevuto il risultato: positivo, appunto. Ha avuto contatti con alcuni compagni di squadra: ok, la Bora non ha potuto prendere il via del Bretagna Classic-Ouest France di Plouay, vinto poi dall’australiano Matthews. Mentre si correva la gara il team tedesco ha sottoposto tutta la squadra a tampone. Tutti negativi, compreso Gatto. Corsa andata, pazienza. Ma il veneto è solo il terzo falso positivo scoperto nell’ultima settimana. Prima c’erano stati Hugo Houle (Astana) e Inge van der Heijden (CCC femminile). E Houle correrà anche il Tour de France.Il post di Ralph Denk (Bora)”Sembra che le mie preoccupazioni siano confermate” ha scritto in lungo, interessante post sui social Ralph Denk, team manager della Bora. “È noto che i test PCR hanno un certo tasso di errore e quindi producono risultati falsi positivi. Questo di per sé non sarebbe un problema, se ci fosse la possibilità di controllare immediatamente i risultati nel caso di riscontro positivo. Nella normativa antidoping sono previsti, proprio per questo motivo, un Campione A e un Campione B. Se il Campione A è positivo, il risultato viene verificato con il Campione B. Nell’attuale strategia di test dell’UCI, questa verifica non è presente. Anche i laboratori antidoping sono accreditati, il che significa che determinati standard sono fissati e controllati. Oggi abbiamo ritirato tutta la nostra squadra da una gara World Tour. Si tratta di punti, ma anche di presenza sui media, in altre parole, il valore pubblicitario su cui si basano gli impegni dei nostri sponsor. Oggi non è stato possibile ottenere questi benefici. Certo, la salute di tutte le persone coinvolte dovrebbe e deve sempre avere la priorità, tuttavia è ancora insoddisfacente che non si tenga conto di tutti gli altri aspetti. Penso che gli aggiustamenti debbano essere effettuati immediatamente qui. Chiediamo anche certezza riguardo alle procedure e alla strategia di test. Se non lo abbiamo, presto avremo problemi seri, perché chi vuole investire in una lotteria del genere?”. Il protocollo del Tour prevede che i corridori e gli staff delle squadre effettuino tamponi sei e tre giorni prima della partenza e in ognuna delle giornate di riposo (7 e 14 settembre). Nel caso di due positivi in una squadra (corridori e membri dello staff, è indifferente) nell’arco di sette giorni, tutto il team dovrà lasciare la Grande Boucle. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Uci: “Troppi incidenti, ci sarà una riforma sulla sicurezza”

    ROMA – Tanti, troppo incidenti nelle gare di ciclismo corse dopo il lockdown. E l’Uci annuncia provvedimento per la sicurezza, spiegando Lombardia, Delfinato, Polonia e Vallonia sotto inchiesta per possibili sanzioni dopo ‘non rispettate alcune misure fondamentali’.”L’Unione Ciclistica Internazionale è estremamente preoccupata per la sicurezza, con il moltiplicarsi di incidenti gravi da quando sono riprese le corse. Anche se i rischi fanno parte del nostro sport -si legge in una nota-, l’UCI non può tollerare il fatto che gli incidenti delle ultime settimane siano stati spesso il risultato del mancato rispetto delle norme di sicurezza che si applicano a tutti i giocatori di ciclismo su strada professionistico”.”Poiché la sicurezza rimane una responsabilità degli organizzatori, l’UCI ha immediatamente preso le misure previste dal regolamento dopo gli eventi verificatisi, in particolare, al Tour di Polonia, Il Lombardia, Critérium du Dauphiné e Tour di Vallonia. La nostra Federazione prosegue le indagini e non può escludere la possibilità di attuare procedure disciplinari. Notiamo che alcune misure di sicurezza fondamentali non sono rispettate anche se nuove misure con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei corridori durante le gare sono state introdotte alla riunione del Comitato Direttivo dell’UCI nel gennaio 2020 su richiesta dei corridori e in accordo con tutte le parti – corridori (CPA) , organizzatori (AIOCC) e squadre (AIGCP). Pertanto, fino alla fine della stagione, l’UCI rafforzerà ulteriormente le proprie ispezioni prima e durante le manifestazioni, insieme ai propri Consiglieri Tecnici, con l’obiettivo di garantire il più possibile la massima sicurezza degli atleti”. Ciclismo LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Europei: Kung oro nella crono. Italia: Cipressi e Milesi due bronzi tra gli juniores

    PLOUAY – Stefan Kung si aggiudica la medaglia d’oro al termine della cronometro Elite maschile ai campionati europei di ciclismo di Plouay 2020, in programma in Francia. Il ciclista che gareggia per la Svizzera è il più veloce a tagliare il traguardo in 30’18” conquistando il gradino più alto del podio.Affini, quinto, miglior italianoIl francese Remi Cavagna ottiene la medaglia d’argento, bronzo per il belga Victor Campenaerts. Erano due gli italiani in gara: a ottenere il risultato migliore è Edoardo Affini con il quinto posto dietro Alex Dowsett (Gran Bretagna) dopo il bronzo dello scorso anno, mentre Alexander Konychev finisce nelle retrovie. Assente, come è noto, il campione in carica Remco Evenepoel, protagonista suo malgrado di un grave incidente al Giro di Lombardia e dimesso soltanto oggi dall’ospedale.Donne, doppietta olandeseLa crono femminile è vinta dall’olandese Anna Van Der Breggen, che ha chiuso in 34’03″92, aggiudicandosi la medaglia d’oro. L’altra olandese nonché campionessa uscente Ellen Van Dijk conquista l’argento, mentre la svizzera Marlen Reusser sale sul gradino più basso del podio. L’unica azzurra in gara, Vittoria Bussi, è finita quinta nonostante fosse stata velocissimo nella prima metà di gara, dietro alla tedesca Lisa Brennauer.Bronzi per Carlotta Cipressi e Lorenzo MilesiLe soddisfazioni per l’Italia sono arrivate dalle categorie juniores. A conquistare la medaglia di bronzo nella prova a cronometro juniores sono stati Carlotta Cipressi e Lorenzo Milesi. Cipressi, 17 anni di Forlì, quest’anno campionessa italiana nell’inseguimento, è arrivata a 1’28” dall’olandese Elise Uijen e a 27″ dalla francese Squiban Maeva. Milesi, 18 anni di San Pellegrino Terme approdato al ciclismo solo pochi anni fa dopo aver iniziato la carriera sportiva nel calcio, ha chiuso a 18 secondi dal vincitore, il ceco Vacek Mathias ed a 14″ dal tedesco Marco Brenner. Nella crono under 23, sempre andata di scena sulle strade della località della Bretagna, si è confermata campionessa d’Europa la passista tedesca Hannah Ludwig che ha preceduto di 24″ la connazionale Franziska Koch e di 1’18” la polacca Marta Jaskulska. E’ rimasta ai piedi del podio, quarta, per appena tre secondi l’altoatesina Elena Pirrone che ha così fallito il bis del bronzo vinto lo scorso anno ad Alkmaar. LEGGI TUTTO

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    Campionati Italiani di ciclismo a Nizzolo: risultati e classifica

    Giacomo Nizzolo conquista con una volata imperiale il titolo italiano di ciclismo, battendo a Cittadella Ballerini e Colbrelli. Fuori dai primi 10 Vincenzo Nibali, rimasto nel gruppo di testa fino al traguardo. Per Nizzolo seconda maglia tricolore dopo quella del 2016

    Giacomo Nizzolo è il nuovo campione italiano di ciclismo. Il corridore del team NTT Pro Cycling ha conquistato in volata i Campionati Italiani 2020, 253,7 km da Bassano del Grappa a Cittadella. Nizzolo, al secondo successo nel Campionato nazionale dopo quello del 2016, succede nell’albo d’oro a Davide Formolo. Podio completato da Ballerini e Colbrelli. Gara decisa nel finale, con un gruppetto ristretto di corridori che sono arrivati nei chilometri decisivi a giocarsi la maglia tricolore. Dopo scatti e controscatti, si arriva in volata: Nibali tenta l’affondo ai 1000 metri, ma viene subito ripreso. Ballerini sembra averne di più, ma viene passato di pochi centrimetri da Nizzolo, che va a prendersi il titolo italiano per la seconda volta in carriera. Fuori dalla Top 10 Vincenzo Nibali, rimasto comunque nel gruppo di testa per tutta la gara.  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Nizzolo campione d'Italia: battuti in volata Ballerini e Colbrelli

    Tre volate in una sul traguardo di Cittadella, dove Nizzolo per la seconda volta in carriera si laurea campione italiano nella prova in linea. Un rettilineo non particolarmente lungo, preceduto da una curva: è Colbrelli che inscena una volata delle sue, di grande impatto agonistico. Non basta: esce Davide Ballerini, che memore di quello fatto di recente al Giro di Polonia, si mette a centro strada curandosi poco degli altri. Non basta: neanche questo, perchè l’ultima parola la dice il milanese, perfetto nella scelta del tempo di uscita. Non una sorpresa, perché Nizzolo aveva fatto un inverno importante, con vittoria di tappa al Tour Down Under ed alla Parigi-Nizza, poi dopo il lockdown aveva fatto anche una buona Milano-Sanremo, chiusa al quinto posto. La curiosità: per la prima volta vince un corridore ‘ritirato’. Nizzolo infatti aveva cambiato bici, e non essendo rilevato dal dispositivo posto sul mezzo, era stato dato fuori dai giochi.”Quando si rimane in pochi le volate sono pazzesche, complesse, imprevedibili. Però quando ho visto il percorso mi era piaciuto, duro ma sapevo di potercela fare. Un grazie a Battistella, che ha fatto un grande lavoro. La dedica? A me stesso, dopo tre anni non facili me lo merito”, le prime parole da campione italiano. Già Battistella. Se Nizzolo ha potuto piazzare il suo spunto lo deve anche al giovane compagno di squadra, che si è caricato sulle spalle insieme a Bagioli (altro molto interessante, lavorava per Ballerini) il compito di evitare che le idee da finisseur che avevano contagiato parecchia gente diventassero realtà. Anche nel caso di Battistella comunque sorpresa fino ad un certo punto, essendo il campione under 23 in carica.Un percorso degno di un campionato italiano, per essere degno di qualcosa in più l’ultima salita poteva essere piazzata un po’ più vicino all’arrivo (invece di km ne mancavano 25). Partenza da Bassano del Grappa, arrivo a Cittadella dopo 254 km: in mezzo 11 giri con la salita della Rosina e, una tantum, il muro della Tisa, un tocco di nord visto il pavé. Nel momento decisivo si trovano davanti in tredici: tra loro c’è anche Nibali, che però non prova a fare la differenza sull’ultimo strappo della Rosina, ma su un falso piano. Per ritrovare lo Squalo a cercare di fregare il prossimo, bisogna arrivare all’ultimo km, ma la sorpresa dura un amen, il tempo mecessario a Oss per neutralizzarla. Altri tentativi di evitare la volata: abbastanza convinto quello di De Marchi, ripreso a 14 km dall’arrivo, un po’ meno quelli di Ulissi e del campione uscente Formolo. Poco da fare però, alla fine è stato un affare tra velocisti.  LEGGI TUTTO