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    Pogacar, bilancio 2025: “Un anno da 9 ma si può sempre migliorare”

    Una stagione da 9, perché si può sempre migliorare. E Tadej Pogacar, fuoriclasse del ciclismo, intende prendersi tutto nel 2026, per rendere la prossima stagione da 10. Il campione sloveno si è raccontato a ‘Marca’ da Abu Dhabi, dove è testimonial dei Mondiali di ciclismo virturale ‘MyWoosh’. “Che voto darei alla mia stagione? Un 9, c’è sempre margine di miglioramento in ogni aspetto della vita. Credo di poter migliorare in certi ambiti, sia in bici sia fuori. Si può fare di meglio”. 

    Gli obiettivi per il prossimo anno
    Spinto dalla rivalità con Vingegaard (“ci motiviamo a vicenda ogni anno. Negli ultimi quattro anni, Jonas mi ha spinto a raggiungere un altro livello al Tour. È essenziale averlo lì ogni anno”), Pogacar ha già fissato i tre obiettivi principali per il 2026. “Penso che tornerò al Tour. È abbastanza ovvio: è la corsa più importante di tutte – le sue parole -. Ma voglio anche mettermi alla prova nelle Classiche, per dimostrare se posso migliorare nelle corse di un giorno rispetto a quest’anno o allo scorso. La Milano-Sanremo e la Roubaix sono due corse in cui sono davvero motivato a riprovare e a lottare per la vittoria”.  LEGGI TUTTO

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    Jonathan Milan vince il Criterium di Singapore

    Il vincitore della maglia verde del Tour de France Jonathan Milan ha superato difficili condizioni di bagnato e si è aggiudicato il Singapore Criterium del Tour de France con uno sprint finale spettacolare. Su un circuito condizionato da una forte tempesta pre-gara, Milan ha superato l’eritreo Biniam Girmay e il belga Jasper Philipsen. “È davvero speciale essere qui per la prima volta e portare a casa un bel risultato – le parole di Milan – Devo dire che non mi aspettavo questo tempo. Gli ultimi due giorni sono stati piuttosto caldi, ma oggi per la prima ora di gara ha piovuto molto e questo a volte può influenzare la gara. Ma la strada era abbastanza buona ed era pulita e ho potuto pedalare bene”. Ben Healy ha tentato una fuga all’inizio dell’ultimo giro della gara di 60 chilometri, ma l’irlandese è stato raggiunto dal gruppo a 700 metri dal traguardo con Milan ben posizionato in testa al gruppo. “La squadra ha fatto davvero un ottimo lavoro”, ha detto Milan riferendosi ai suoi compagni di squadra della Lidl-Trek. “Abbiamo avuto pochi attacchi e con l’ultimo hanno colmato il divario e mi hanno posizionato per lo sprint in modo perfetto”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali su pista, Viviani vince l’oro nell’eliminazione: è la sua ultima gara in carriera

    L’ultima gara di Viviani si trasforma in una favola. L’azzurro vince la medaglia d’oro ai Mondiali su pista nella gara ad eliminazione, per lui si tratta del terzo titolo iridato in carriera nell’eliminazione. È arrivato mimando una X, a indicare la fine dell’attività agonistica. La carriera di Elia termina così a 36 anni nel migliore dei modi, con l’abbraccio di amici e familiari che indossano una maglietta con scritto “The last dance”. Ieri il bronzo della coppia Vittoria Guazzini-Chiara Consonni nella Madison

    Un immenso Elia Viviani, che ha già annunciato il ritiro, si regala il trionfo sulla pista di Santiago del Cile vincendo la gara dell’eliminazione: uno sprint dietro l’altro eliminando tutti i concorrenti, fino allo scatto conclusivo sul neozelandese Campbell Stewart, nella gara che chiude una carriera di successi. E’ la prima e unica medaglia degli uomini per l’Italia nel Mondiale cileno, che si aggiunge alle due del ciclismo azzurro al femminile. Dopo l’oro dal quartetto delle azzurre dell’inseguimento, la seconda medaglia era arrivata ieri sempre dalle ragazze: è il bronzo conquistato nella Madison dalle campionesse olimpiche Vittoria Guazzini e Chiara Consonni.

    The Last Dance
    “E’ il finale di carriera che avevo sempre sognato” – sono state le parole dell’azzurro dopo la premiazione, su un palco riempito da tutta la squadra azzurra che indossava una maglietta con la scritta ‘The Last Dance’, ripetuta poi sul mantello bianco che il 36enne campione veronese ha indossato sopra la maglia iridata e l’oro al collo. Viviani corona così una splendida carriera nella gara su pista a lui più congeniale. E’ il terzo titolo iridato dell’inseguimento, dopo quelli del 2021 e del 2022, e in bacheca andrà sicuramente vicino all’oro olimpico dell’Omnium a Rio 2016. “Sedici anni di carriera, sempre al top: se guardo indietro, mi rendo conto di quale livello ho raggiunto. E dico grazie al ciclismo”, le parole di un sorridente Viviani. “Questo intendevo l’anno scorso quando non avevo squadra per la strada, e la volevo per dare il meglio, come ho fatto con un’ottima Vuelta. E poi volevo questa maglia iridata – ha concluso – La mia più grande soddisfazione e’ aver creato, col Ct Marco Villa, un movimento: dopo le mie vecchie medaglie ne sono arrivate altre, con le ragazze e con i quartetti. Ora c’e’ una struttura, una federazione che ci crede, tanti giovani che premono. Il futuro e’ nostro”.

    Bronzo per Guazzini-Consonni
    Con lui a festeggiare anche la coppia Guazzini-Consonni. Nella gara che le aveva viste trionfare a Parigi 2024, la Madison, le azzurre hanno lottato in una prova segnata dalle cadute che hanno messo fuori causa l’Olanda, che era al comando, e gli Stati Uniti. Anche Consonni è finita a terra ma è riuscita a ripartire contribuendo a conquistare il podio alle spalle delle britanniche Leech-Archibald e delle francesi Berteau e Borras. “È stata una delle Madison più dure che abbia fatto, un po’ per la caduta, un po’ perché non avevo le gambe giuste – ha detto Consonni -. Se non ci fosse stata Vittoria, non saremmo salite sul podio. Abbiamo fatto qualche errore tattico, c’è margine per migliorare, ma proprio per questo questo bronzo ha un sapore speciale”. “Chiara come sempre si sminuisce un po’. Dopo l’arrivo mi ha fatto piangere, perché non voglio che si senta in colpa o che rimpianga qualcosa. Siamo salite in due sul podio e abbiamo corso fino alla fine, unite: si vince e si perde insieme”, ha replicato Guazzini.

    Le altre azzurre e azzurri in gara
    Podio solo sfiorato nell’inseguimento individuale donne, dove Federica Venturelli ha ottenuto il quarto posto, mentre Martina Alzini ha chiuso al settimo. Nella finale per il bronzo, l’azzurra è stata battuta dalla statunitense Chloe Dygert. L’oro e argento alle britanniche Morris e Knight. Delle quattro atlete nelle finali, Venturelli era peraltro la più giovane, essendo tecnicamente ancora una Under 23, una specialità in cui esperienza e gestione delle energie sono decisive. La lombarda sarà presente  anche all’ultima gara femminile, la corsa a punti. Sempre in campo femminile, Martina Fidanza è giunta sesta nel chilometro, facendo segnare il nuovo record italiano (1:05.573). Il titolo iridato, con nuovo record del mondo, è stato conquistato dalla olandese Hetty van de Wouw (1.03.121). Argento per la russa Burlakova e bronzo per la neozelandese Andrews. Nell’Omnium maschile, Juan David Sierra ha cominciato con un terzo posto nello scratch ma nelle prove successive è scivolato indietro, chiudendo dodicesimo. Nello sprint, Stefano Moro è stato eliminato ai sedicesimi.

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    Ciclismo, mondiali su pista: Guazzini-Consonni bronzo nella Madison

    L’oro a Parigi 2024 era stato uno dei momenti più emozionanti dell’intera spedizione olimpica azzurra alle Olimpiadi francesi. Vittoria Guazzini e Chiara Consonni non perdono la loro caratteristica ed entusiasmano anche ai Mondiali di ciclismo su pista, conquistando il bronzo nella Madison al termine di una gara in cui non sono mancati i colpi di scena. Sulla pista del velodromo di Santiago del Cile diverse le cadute: prima a terra le cilene, poi la stessa Chiara Consonni, che nonostante la caduta e le abrasioni riprende la corsa con la grinta che la contraddistingue. Fuori dai giochi sempre per cadute le olandesi Wiebes e van Belle. Al termine della prova oro alle britanniche Leech  e Archibald con 30 punti, argento per le francesi Berteau e Borras con 24 punti e bronzo per le nostre Guazzini-Consonni che totalizzano 20 punti.

    Gioia e lacrime per Vittoria e Chiara
    Al termine della gara tutta la gioia e la fatica di Chiara Consonni: “È stata una delle Madison più dure che abbia mai fatto, un po’ per la caduta, un po’ perché non avevo le gambe dei giorni migliori. Però davvero, se non ci fosse stata Vittoria (Guazzini), forse non saremmo neanche salite sul podio. È stata una gara difficile, con tante cadute e anche qualche errore tattico da parte nostra. C’è margine per migliorare, ma proprio per questo questo bronzo ha un sapore speciale. Come ho detto prima, non era una delle mie giornate migliori, ma ci compensiamo sempre. Oggi lei aveva una gamba atomica e mi ha davvero trascinata. Dopo l’arrivo mi sono lasciata un po’ andare, forse anche per il rammarico, perché vedendo come stava Vittoria mi sono detta che potevamo fare ancora di più. Le devo tanto. Ma, come ho detto, si può sempre migliorare”. La parole della sua compagna Vittoria Guazzini : «Penso che Chiara abbia già detto tutto, anche se come sempre si sminuisce un po’. Dopo l’arrivo mi ha fatto piangere, perché non voglio che si senta in colpa o che rimpianga qualcosa. Siamo salite in due sul podio e abbiamo corso fino alla fine, unite: si vince e si perde insieme. È sempre una medaglia mondiale, non è certo da buttare via. È vero, dopo l’oro olimpico può sembrare che arrivare terze significhi aver fallito, ma non è così. Ogni volta che corriamo a questo livello ci sono tante nazioni forti e agguerrite, e noi siamo sempre lì, anche se un po’ acciaccate. Questo ci fa ben sperare, perché la Madison è una disciplina che ci piace tanto, e oggi lo abbiamo dimostrato ancora una volta”

    Gli altri risultati
    Nell’inseguimento individuale femminile quarto posto per la giovanissima Federica Venturelli, un piazzamento che fa ben sperare per il futuro visto che era l’unica finalista ancora Under 23. Martina Alzini ha chiuso al settimo posto. Nell’Omnium maschile Juan David Sierra chiude 12°, oro allo spagnolo Torres Barcelo. Nel Km donne Martina Fidanza conquista il record italiano con il tempo  1’05”573 chiudendo con il sesto posto in finale. Titolo all’olandese Hetty van de Wouw, che segna anche il nuovo record del mondo, 1’03”121 LEGGI TUTTO

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    Ciclismo in lutto: è morto Kevin Bonaldo

    E’ morto questa mattina, dopo un mese nel quale ha lottato tra la vita e la morte all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, Kevin Bonaldo, 25enne della Sc Padovani Polo Cherry Bank che era stato colpito da un malore lo scorso 21 settembre al termine della Piccola Sanremo di Sovizzo. L’annuncio della società sui social: “La Sc Padovani Polo Cherry Bank è affranta nell’annunciare che questa mattina, al termine di un mese in cui ha lottato con coraggio tra la vita e la morte, Kevin Bonaldo si è spento. La nostra società vuole manifestare la propria vicinanza alla famiglia di Kevin e a tutti i suoi cari”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo su pista: oro per le azzurre nell’inseguimento a squadre

    Ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Santiago del Cile arriva la prima medaglia azzurra. Le azzurre conquistano l’oro nella prova a inseguimento a squadre femminile. Battuta in finale la Germania, bronzo per la Gran Bretagna

    Prima medaglia per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su pista al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile: oro per la squadra femminile di inseguimento – composta da Martina Fidanza, Federica Venturelli, Vittoria Guazzini e Martina Alzini – che in finale ha sconfitto la Germania. Medaglia di bronzo per la Gran Bretagna e quarto posto per il Belgio. Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni, Federica Venturelli e Vittoria Guazzini riportano così il titolo mondiale nel nostro paese a tre anni dalla prima storia vittoria nel 2022. Lo fanno al termine di una gara vibrante e per nulla scontata nell’esito, diversamente da quanto poteva sembrare dopo le qualifiche di ieri nelle quali le azzurre avevano stampato il miglior tempo. Nel primo turno la Germania (4:09.059) supera la Gran Bretagna (4:10.736) mentre le azzurre, con Chiara Consonni al posto di Martina Alzini, si sbarazzano abbastanza agevolmente dell’Australia con il tempo di 4:11.101. Il riscontro cronometrico delle tedesche (alla fine del torneo il miglior crono) rimette tutto in discussione. La finale vede l’Italia indietro nel primo chilometro, per passare avanti decisamente nella parte centrale e perdere decimi solo negli ultimi 500 metri, portando a casa un successo che muove anche il medagliere di questo mondiali. Tempo finale per l’Italia 4:09.569, la Germania chiude in 4:09.951, bronzo alla Gran Bretagna. Si tratta del secondo titolo assoluto per noi, dopo la storica vittoria nel 2022 ai mondiali di Parigi. Lo scorso anno le rocket girls colsero il bronzo. Nella prova a squadre maschile, l’oro è stato vinto dalla Danimarca, campione in carica, che ha battuto l’Australia. La medaglia di bronzo è stata conquistata dalla Nuova Zelanda davanti agli Usa

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    Guazzini: “Oro che dimostra l’intesa che c’è tra di noi”
    Tutta la gioia di Vittoria Guazzini, che dopo l’oro olimpico conquistato con Chiara Consonni, si prende anche l’oro mondiale nell’inseguimento a squadre: “È stata un’emozione incredibile. Forse lì per lì, quando ero in pista, non me la sono goduta appieno perché ero veramente a tutta. Ma ci voleva, ci credevamo. Volevamo tantissimo questo risultato e, da un certo punto della stagione in poi, ci siamo messe lì con i nostri tecnici: abbiamo deciso insieme i giorni in cui trovarci, nessuna si è mai tirata indietro, l’abbiamo fatto tutte con tanta volontà. E oggi siamo qui a festeggiare.. L’ultimo giro non so neanche io con cosa ho spinto: non mi era mai capitato di dare il cambio a metà pista e poi continuare fino all’arrivo. Questo dimostra l’unità e l’intesa che c’è fra di noi: basta uno sguardo, neanche serve capire la pedalata di quella davanti, per sapere come stiamo. Tutto questo rende la vittoria ancora più speciale”

    Il Ct Villa: “Fiducia nel futuro, puntiamo alle Olimpiadi”
    “Siamo un gruppo molto coeso: anche se cambiano le componenti, il risultato non cambia. Il bello di questa nazionale è che tutte siamo utili, ma nessuna è indispensabile”, le parole di  Martina Alzini dopo il trionfo. “Il secondo titolo sembrava forse più facile dopo il primo turno, ma secondo me è stato un torneo molto avvincente. Non sono io a dirlo: lo dicono i tempi. C’erano tre squadre nettamente superiori alle altre e ottenere il miglior tempo in qualifica ci ha dato una grande mano per il primo turno e poi per la finale”. Federica Venturelli è attesa ora dalla prova dell’ inseguimento individuale: “Lì ho meno chance di podio perché devo ancora crescere tanto. Ma cercherò di fare il meglio possibile e di tornare a casa con una prestazione che mi renda contenta, a livello di numeri e come sfida personale”. “Le nostre ragazze sono state bravissime – la soddisfazione del ct, Marco Villa – abbiamo un gruppo giovane: l’inserimento di Venturelli, al suo primo quartetto, è stato importante. Ieri 3’09”, oggi 4’09” e titolo mondiale. È un innesto interessante, insieme a Guazzini, Fidanza, Alzini e Consonni, che sono giovani ma già esperte. A casa abbiamo anche Balsamo e Paternoster, quindi guardiamo con fiducia al futuro, alla qualifica olimpica e poi, naturalmente, alle Olimpiadi”

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    Tour de France 2026: tappe, percorso e altimetria

    Di nuovo alture, precedute dal primo giorno di riposo previsto lunedì 13 luglio. Sarà battaglia nel tratto finale, davvero entusiasmante con tre GPM, tra cui il Pas de Peyrol a quasi 1.600 metri di altitudine e il Col de Pertus con una pendenza media dell’8,5% a circa 15 km dall’arrivo. Una frazione emozionante, come da tradizione nel giorno di festa nazionale, anniversario della Presa della Bastiglia 

    Lunghezza: 167 km 
    Dislivello: 3.900 metri LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Regioni 2025 di ciclismo, Scaroni vince la classifica generale

    Christian Scaroni (XDS Astana Team) si aggiudica la classifica generale della Coppa Italia delle Regioni 2025, confermando una leadership mai in discussione nella seconda parte di stagione. Davide Piganzoli (Team Polti Visit Malta) conquista il titolo fra gli Under 25, mentre la classifica a squadre va al Team Polti Visit Malta, che supera la VF Group Bardiani CSF Faizanè nella sfida decisiva della Veneto Classic. Lorenzo Milesi (Team Movistar) è il corridore più combattivo della stagione, e Mattia Bais (Team Polti Visit Malta) si impone nella classifica GPM.

    Scaroni precede i compagni Velasco e Ulissi
    Il 2025 si chiude così con il successo di Christian Scaroni, leader ormai da diverse settimane, che termina con 227 punti. Alle sue spalle, i compagni di squadra Simone Velasco (150) e Diego Ulissi (entrambi XDS Astana Team) con 129 punti. Ulissi, grazie al terzo posto alla Veneto Classic, guadagna 44 punti e scavalca Davide Piganzoli (120, Team Polti Visit Malta) e Giulio Ciccone (98, Lidl–Trek). Da segnalare le ottime prove di giornata di Lorenzo Germani (Groupama–FDJ) e Davide De Pretto (Team AlUla Jayco), rispettivamente quarto e quinto a Bassano del Grappa, che portano a casa 38 e 32 punti. LEGGI TUTTO