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    Tour de France 2025: il percorso e le tappe

    La seconda tappa, 209 km, è una grande occasione per vedere già battaglia. Partendo dal cuore della regione di Douais, il percorso potrebbe già segnare un cambio della maglia gialla. Da affrontare infatti le colline dell’Artois e del Boulonnais. L’arrivo è a misura di attaccanti con due strappi brevi ma molto duri sulla costa, a Saint Étienne-au-Mont, dove ci sono anche tratti al 15%, poi a Outreau, a circa 5 km dalla fine, l’arrivo sarà situato in cima ad una salita lunga un chilometro. I favoriti per la vittoria finale dovranno stare già molto in guardia  LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Tadej Pogacar prolunga il contratto con la UAE fino al 2030

    Tadej Pogacar ha prolungato il suo contratto con la UAE Team Emirates con la quale era già impegnato fino al 2027, fino al 2030. Il 26enne sloveno ha concluso all’inizio di ottobre, vincendo il suo quarto Giro di Lombardia, una stagione leggendaria in cui ha completato una doppietta Tour de France/Giro d’Italia, prima di trionfare ai Mondiali. Vincitore anche di due classiche (Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia), conta un totale di 25 vittorie nel 2024, un record raggiunto solo da Alessandro Petacchi, nel 2005. “Sono molto orgoglioso di prolungare il mio contratto con gli Emirati Arabi Uniti. Questa squadra mi dà le migliori possibilità di lottare per la vittoria ed è esattamente quello che voglio fare”, ha detto Pogacar in una dichiarazione diffusa dalla UAE. “Tadej è entrato nella squadra quando era un ventenne ambizioso e lo abbiamo visto crescere fino a vincere il Giro d’Italia, il Tour de France e i Mondiali”, ha commentato il suo manager Mauro Gianetti. LEGGI TUTTO

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    Chris Hoy: “Ho un tumore allo stadio terminale”. L’annuncio del 6 volte oro olimpico

    Il sei volte campione olimpico di ciclismo Sir Chris Hoy ha annunciato che il suo cancro è terminale. In un’intervista al ‘Sunday Times’, ha dichiarato che i medici gli hanno detto che gli restano tra i due e i quattro anni di vita. Nell’intervista – che ha suscitato grande commozione, in Gran Bretagna e non solo – Hoy, che ha 48 anni ed è nato ad Edimburgo, ha raccontato di avere avuto la diagnosi lo scorso mese di febbraio e di essersi sottoposto a chemioterapia. Hoy ha spiegato che inizialmente aveva liquidato il dolore alla spalla come un infortunio causato dagli sforzi in palestra. Tuttavia, gli esami hanno rivelato la presenza di un tumore alla prostata metastatizzato alla spalla, al bacino, all’anca, alla colonna vertebrale e alle costole. In mattinata il leggendario atleta ha dichiarato su Instagram di “sentirsi in forma, forte e positivo”. Il ministro della Salute Wes Streeting , interpellato dalla Bbc ha dichiarato di essere “in soggezione” per il coraggio, la positività e il “meraviglioso messaggio di speranza” di Sir Chris, aggiungendo che “l’intera nazione farà il tifo per lui” e gli invierà affetto. “Per quanto possa sembrare innaturale, questa è la natura. Nasciamo e moriamo – le parole di Hoy al ‘Sunday Times’ – e questo fa parte del processo. Non ho la fortuna che ci sia una medicina che possa prendere per respingere tutto questo il più a lungo possibile. La maggior parte delle volte sono abbastanza positivo e sono sinceramente felice. È una cosa più grande delle Olimpiadi. È più grande di qualsiasi cosa. Si tratta di apprezzare la vita e trovare la gioia”, le parole del corridore su pista più vincente della storia, insieme a Harrie Lavreysen. Padre di due figli, Hoy si trova a vivere un altro momento difficile dopo che alla moglie Sarra è stata diagnosticata la sclerosi multipla. Dopo la pubblicazione dell’articolo del ‘Sunday Times’, Hoy, che è in Danimarca per commentare con la Bbc i mondiali su pista, ha postato un messaggio su Instagram: “Potreste vedere nei notiziari di questo fine settimana alcuni articoli sulla mia salute, quindi volevo solo rassicurare tutti voi che mi sento in forma, forte e positivo, e sono sopraffatto da tutto l’amore e il sostegno mostrato alla mia famiglia e a me. Avanti così!”.  Sotto il post ci sono stati molti commenti di sostegno e auguri, tra cui quello dell’ex campione del mondo Mark Cavendish, che ha definito Sir Chris un “eroe umano” mentre il primo ministro scozzese John Swinney lo ha definito “una persona di incredibile coraggio”, inviandogli gli auguri in un post su X. “Sei incredibile Chris, ti mando tanto amore e forza”, ha detto la medaglia d’oro olimpica Sally Gunnell. L’opinionista televisivo ed ex calciatore Ally McCoist ha scritto: “Tu, amico mio, sei una superstar in ogni senso della parola. Amore e forza da tutti noi”. “Chris Hoy è uno dei migliori atleti che abbiano mai rappresentato il nostro Paese”, ha dichiarato l’olimpionico del canottaggio Matthew Pinsent. “Il nostro pensiero va a lui, a Sarra e alla sua famiglia”.  Ritiratosi dalle competizione nel 2013, Hoy ha vinto in carriera sei titoli olimpici, 11 titoli mondiali e 43 titoli di Coppa del Mondo. Il corridore ha vinto per la prima volta l’oro alle Olimpiadi di Atene nel 2004, per poi conquistare altre tre medaglie d’oro quattro anni dopo, a Pechino 2008. Ha vinto altri due ori a Londra 2012 LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo su pista, Viviani d’argento nell’Eliminazione

    Elia Viviani è il nuovo vice campione del mondo nell’Eliminazione del ciclismo su pista. A Ballerup in Danimarca, il 35enne azzurro, soprannominato ‘Il Profeta’, ha conquistato la medaglia d’argento alle spalle del danese Tobias Hansen. Bronzo al canadese Dylan Bibic. “Ho corso bene, un po’ nella testa avevo il declassamento dell’Olimpiade e quindi avevo un po’ di paura che mi ha portato a correre sempre in testa. Ma la verità è che avevo le gambe per fare il secondo (posto ndr), perché il danese è partito in testa e non sono riuscito a rimontarlo. Poi quando vedi che non riesci, molli perché comunque lui ha avuto uno sprint superiore”. Così un Elia Viviani che appare soddisfatto dopo aver preso la medaglia d’argento nella gara dell’Eliminazione dei Mondiali su pista, a Ballerup.   “Sono stato poco brillante nell’ultimo sprint – spiega – perché la testa era brillante per pensare ma le gambe non per rispondere”. Ma il bilancio è comunque positivo, sottolinea, visto che “nell’eliminazione negli ultimi quattro mondiali per me ci sono state due maglie (iridate ndr), un bronzo e un argento”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo su pista, Consonni d’argento nell’omnium

    Simone Consonni ha conquistato questa sera l’argento nel torneo dell’omnium ai Mondiali di ciclismo su pista a Ballerup (Danimarca) al termine di una grande giornata: secondo nello scratch, sesto nella tempo race e terzo nell’eliminazione. Oro al belga Lindsay De Vylder. “E’ pur sempre un argento in una disciplina olimpica al Mondiale. Oggi volevo solo la maglia, nei primi giri sono stato passivo volevo giocare con i miei avversari, ma il belga ha fatto una gara incredibile. Sono venuto qui con la serenità di poter far bene – ha aggiunto l’azzurro – l’ho dimostrato. Nella mia testa ho un progetto e questo argento non è male per iniziare”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo su pista, Milan d’oro nell’inseguimento individuale

    Jonathan Milan si è ritagliato un posto speciale nella storia del ciclismo. L’azzurro ha vinto la medaglia d’oro nella finale dell’inseguimento individuale ai Mondiali su pista di Ballerup (Danimarca), stabilendo anche il nuovo record del mondo in 3’59″153. L’argento è andato al 21enne britannico Josh Charlton. Milan ha vinto l’oro e stabilito il record sulla distanza dei 4 km con una media oraria di 60,260. In precedenza la finale per il bronzo era andata al britannico Daniel Bigham, che ha battuto il connazionale Charlie Tanfield. Il 24enne friulano succede proprio al compagno di squadra Ganna e un anno dopo riporta il tricolore sul tetto del mondo. E’ il settimo italiano a conquistare l’oro iridato nell’inseguimento individuale. “Charlton ha tenuto il record solo per mezza giornata – ha commentato il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni – Siamo orgogliosi di averlo riportato in Italia con un Milan straordinario, che ha dato anche tanto morale alla squadra, che in questi giorni ha avuto sfortuna, non riuscendo a raccogliere i risultati sperati nonostante una preparazione minuziosa. Ora speriamo che la ruota giri”. 

    “Non ci siamo fatti distrarre, è andata alla grande”
    “Una serata di festa? No, questa prestazione ne merita molte di più”: così il neo campione del mondo dell’inseguimento su pista, Jonathan Milan che ai mondiali in Danimarca ha stabilito anche il nuovo primato mondiale. “Non ci siamo fatti distrarre dal record del mondo di Charlton di questa mattina – ha aggiunto il friulano prima di salire sul podio – abbiamo cercato solo di rispettare la tabella di marcia che ci eravamo prefissati e le cose sono andate alla grande”.  “Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo – ha aggiunto – Prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il tempo di Charlton era incredibile e sono ancora incredulo di averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era l’obiettivo primario. Quando sei in finale pensi a portare a casa l’oro. Però contro un avversario così dovevo fare qualcosa di eccezionale.” Soddisfatto, e anche commosso, il ct azzurro Marco Villa: “Oltre alla prestazione di stasera, su cui c’è poco da dire, il merito di Jonathan è stata la costanza. Si è avvicinato a queste specialità della pista avendo davanti a lui un fenomeno come Filippo Ganna; una rivalità interna che ha spinto entrambi a un livello eccezionale, tanto da avere due atleti in grado di abbattere il muro dei 4′ nell’inseguimento”.  LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo su pista, azzurre di bronzo nell’inseguimento a squadre

    Primo podio per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Ballerup (Danimarca). Lo hanno conquistato le azzurre dell’Inseguimento a squadre (Fidanza, Consonni, Alzini e Guazzini). Qualche rimpianto per la semifinale contro la Germania e per il crollo nel finale che ha fatto sfumare la finale più importante contro la Gran Bretagna. Terza medaglia per l’Italia negli ultimi anni dopo l’argento del 2021 e l’oro di due anni fa. Oro alle inglesi che hanno avuto la meglio sulle tedesche. 

    Il Ct Villa: “È l’anno dei bronzi, dei quarti posti e delle cadute”
    L’amarezza del Ct azzurro Marco Villa: “Questo è l’anno dei bronzi e dei quarti posti e delle cadute. È un anno un po’ così, siamo qui a fare delle prestazioni e a subire certe cadute, ma ci sta. L’importante è essere competitivi e noi abbiamo dimostrato di esserlo. Con le donne avevamo come obiettivo la finale per il primo e secondo posto ha aggiunto Villa – invece è arrivato questo bronzo. Ci ripaga di altre sconfitte, ma per qualcosa ci va stretto”. LEGGI TUTTO

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    Morte Rebellin, condannato a 4 anni il camionista tedesco che travolse l’ex corridore

    E’ stato condannato a quattro anni di reclusione il camionista tedesco Wolfgang Rieke, accusato di aver travolto e ucciso l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin nel novembre 2022 a Montebello Vicentino. Rebellin si stava allenando ed era nei pressi di una rotonda quando fu travolo dal mezzo pesante. L’uomo alla guida era fuggito dal luogo dell’incidente con il suo camion fino in Germania, e poi era stato individuato e arrestato dai carabinieri di Vicenza. Il patteggiamento a tre anni e 11 mesi era stato respinto per due volte prima della sentenza di primo grado di oggi, pronunciata a Vicenza. Il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni. LEGGI TUTTO