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    Basket, Venezia: Daye positivo al Coronavirus

    Caso di coronavirus alla Reyer Venezia. Il club lagunare, che da domenica è in ritiro ad Alleghe, ha comunicato che “Austin Daye al suo arrivo a Venezia è stato immediatamente sottoposto ad esami medici che hanno rivelato la sua positività al COVID-19. Da venerdì, giorno del suo arrivo dagli Stati Uniti, il giocatore è in isolamento domiciliare, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomatico”.Daye, 32 anni, Mvp della Final Eight 2020 di Coppa Italia vinta dalla Reyer, è a Venezia dal 2018. A giugno l’ala statunitense ha firmato il rinnovo biennale con il club campione d’Italia in carica.Basket LEGGI TUTTO

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    Colpo Reggiana: ingaggiato l'americano Bostic

    ROMA – Joshua Lamont Bostic è un nuovo giocatore della Pallacanestro Reggiana. Guardia di 196 centimetri nato a Columbus (Ohio) nel 1987, Bostic è uscito nel 2009 dall’ateneo di Findlay ed ha iniziato a Kyoto, in Giappone, la sua carriera professionistica. Per lui tante esperienze nei campionati europei, in Belgio, Francia, Lettonia, Croazia e Polonia, oltre a due stagioni in Serie A, con le maglie di Caserta e Sassari. Nelle ultime due annate Bostic ha giocato in Polonia all’Arka Gdynia, disputando anche l’Eurocup. Nel 2020-2021 per lui in 32 partite tra campionato e coppa, 17.7 punti di media con 4.4 rimbalzi 3.2 assist di media.
    “Sono davvero emozionato all’idea di tornare in Italia – ha dichiarato Bostic – reputo la Serie A un campionato tra i più competitivi e storici del panorama cestistico. E’ un onore poter vestire la maglia della Pallacanestro Reggiana, un club che ricordo per la sua tradizione vincente e per il suo grande ambiente fin da quando l’ho incontrata per la prima volta da avversario. E’ una sfida stimolante in una società che si sposa perfettamente con la mia personalità e con la mia determinazione nel voler rendere questa stagione piena di successi”. (Italpress) LEGGI TUTTO

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    Nba, Lakers sicuri del primo posto a Ovest. Gallinari ne fa 20, Melli 5

    ORLANDO (Stati Uniti) – Spinti dai canestri di Anthony Davis (42 punti) e LeBron James (22 punti), i Los Angeles Lakers battono gli Utah Jazz 116-108 assicurandosi matematicamente il primo posto nella Western Conference di Nba. Autore anche di 12 rimbalzi e 4 assist, Davis ha chiuso all’intervallo lungo con uno score di 24 punti. Nel match nella “bolla” di Orlando si è fatto sentire anche l’apporto di James che mette a referto anche 8 rimbalzi e 9 assist.
    Gallinari ne fa 20, Melli 5
    In casa Italia, invece, niente da fare per Danilo Gallinari che segna 20 punti, ma i suoi Oklahoma City Thunder si inchinano al supplementare ai Denver Nuggets. La franchigia del Colorado si impone 121-113 con 37 punti di Michael Porter. Sorride invece Nicolò Melli (5 punti, 1/4 da 3, 2 rimbalzi e 4 assist in quasi 20 minuti di utilizzo) con i New Orleans Pelicans, che superano 109-99 i Memphis Grizzlies. Nelle altre gare da segnalare la vittoria dei campioni in carica dei Toronto Raptors contro i Miami Heat per 107-103. Eroe di giornata Fred VanVleet con 36 punti. Niente da fare per i San Antonio Spurs, ancora privi di Marco Belinelli infortunato a una caviglia, contro i Philadelphia 76ers, vittoriosi 132-130 con Joel Embiid che chiude a quota 27. Infine gli Indiana Pacers battono 111-100 i Washington Wizards. LEGGI TUTTO

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    Nba, Lakers primi a Ovest. Gallinari show, ma non basta ai Thunder

    ORLANDO (Stati Uniti) – C’è tanta Italia nella notte Nba, a Disney World, con Danilo Gallinari e Nicolò Melli in ottima forma. Anthony Davis è il trascinatore dei Los Angeles Lakers contro gli Utah Jazz, dall’alto dei suoi 42 punti in 39 minuti di gioco. La squadra californiana s’impone 116-108, dopo un inizio ripresa che non lascia scampo agli avversari, e conquista aritmeticamente il primato a Ovest. Per LeBron James e compagni è il riscatto dopo il ko contro i Raptors. Per i Jazz di coach Snyder una serata da dimenticare al tiro. I New Orleans Pelicans battono 109-99 i Memphis Grizzliers: un successo che ad Ovest riapre la corsa al secondo posto. Al trionfo del team della Luisiana contribuisce anche Nicolò Melli, entrando dalla panchina: l’ala di Reggio Emilia regala ai suoi 5 punti (con un tiro da 3) in quasi 20 minuti. I Grizzliers sprofondano con il terzo ko di fila.
    Belinelli infortunato, Gallinari show
    Di misura l’affermazione dei Philadelphia 76Ers sui San Antonio Spurs (132-130), con Shake Milton autore della tripla decisiva a 7″2 dalla sirena finale. In casa Spurs ancora fuori Marco Belinelli per un problema a una caviglia. Gli Oklahoma City Thunder si arrendono all’overtime ai Denver Nuggets per 121-113. La squadra guidata da Malone domina il supplementare con uno scatenato Michael Porter Jr. La differenza, però, ancora una volta, la fa il serbo Nikola Jokic. Buona prova per Danilo Gallinari, autore di 20 punti, conditi da 3 rimbalzi e 2 assist in 29′. Gli Indiana Pacers superano i Washington Wizards 111-100 ed è inutile il tentativo di rimonta orchestrato da Thomas Bryant che realizza 20 punti. Infine i Toronto Raptors battono 107-103 i Miami Heat grazie a un Fred Van Vleet da 36 punti. LEGGI TUTTO

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    Basket, Milano abbraccia Datome: “Voglio vincere con una squadra italiana e l'Olimpia è la scelta giusta”

    MILANO – Una nuova sfida sportiva per Gigi Datome, che dopo cinque stagioni in Turchia, al Fenerbahce, indossa la maglia dell’Olimpia Milano. A consegnarli la canotta biancorossa numero 10, nella presentazione ufficiale svoltasi all’Armani Teatro del capoluogo lombardo, è stato il general manager Christos Stravopoulos: “Oggi è un giorno importante per l’Olimpia, ricominciamo ufficialmente la stagione. Voglio dare il benvenuto a Gigi Datome: ha tutte le caratteristiche di leadership, esperienza e atletismo che potranno servire alla nostra squadra e che cercavamo, e lui del resto è venuto con grande entusiasmo”. Un concetto ribadito fin da subito dallo stesso cestista azzurro: “Sono veramente felice di essere qui, anche se il più è da farsi. Tante le motivazioni che mi hanno portato qui, adesso sotto con il lavoro. Milano in questi anni è cresciuta molto, sotto tutti i punti di vista come società, ambizioni, struttura. Avevo sempre dentro di me la voglia di vincere con una squadra italiana: Armani, Olimpia, Milano, rischio magari di andare sul retorico. C’è Ettore Messina come coach, ci sono compagni di squadra di altissimo livello, insomma i motivi sono tanti. Dobbiamo essere pronti per tutto, dobbiamo saper gestire, il roster doveva essere di 15 giocatori viste le esigenze tra campionato ed Eurolega”.“Qui per competere per grandi obiettivi”Datome ha quindi parlato dell’attesa per la definizione della trattativa. “L’ho vissuta bene, ho aspettato di capire certe cose, volevo fare i passi giusti per lasciare un club a cui ero molto legato e che ringrazio, per uscire nel modo giusto. C’erano dei tempi da aspettare, sapevo che si sarebbe fatto perché c’era intenzione, non avevo alcuna fretta. Sono contento che tutto sia stato fatto nella maniera corretta. Un parallelo con il ritorno in Europa dalla Nba? Dopo l’esperienza Nba cercavo condizioni delle condizioni di gioco che mi consentissero di competere per grandi obiettivi e dopo la Turchia spero che questo avvenga anche qui. La scelta deriva dal fatto di voler vivere la quotidianità della palestra con determinati target”. E in tal senso il 32enne nato a Montebelluna sa quel che si porta dietro per alzare il livello delle ‘Scarpette Rosse’. “Penso che ogni giocatore deve portare al club il proprio bagaglio di esperienza. Sicuramente questi cinque anni al Fenerbahce mi hanno insegnato molto e spero di aiutare la squadra ad arrivare a certi livelli, dove è importante anche il vissuto di determinate partite”.“Cambiare è uno stimolo di crescita personale”Il trasferimento da Istanbul a Milano significa anche passaggio da Obradovic a Messina. “In passato ho avuto la fortuna di essere allenato da Messina in Nazionale, un po’ ci conoscevamo già e ci conosceremo meglio. Mi ha preso per essere me stesso, parlare di leadership è difficile dopo un solo allenamento, non sono cose che si stabiliscono a tavolino… Il mio utilizzo? Un giocatore vuole giocare sempre, stare in panchina non mi piace. Deciderà Ettore dove, come e quanto farmi giocare. Intanto spero che la prossima stagione si giochi e si finisca. Sono curioso di riprendere, sarà un’Eurolega di grandissimo livello perché tanti giocatori hanno avuto molto tempo per prepararsi al meglio. Per quel che riguarda Obradovic, abbiamo avuto un dialogo molto forte: gli ho comunicato la mia decisione, l’ho ringraziato per questi anni, sapevamo entrambi che questo giorno sarebbe arrivato, ho chiamato tutti. Era doveroso ringraziarlo, adesso però c’è una nuova sfida. Hines voleva uscire dalla sua confort zone, lo stesso discorso vale per me e il cambiamento fa sempre bene anche a livello di crescita personale: sono sicuro che Milano sia stata la scelta giusta”.“In questi mesi ho lavorato sul mio corpo come mai prima”Ricordando magari anche l’accoglienza ricevuta lo scorso anno dopo la gara col Fenerbahce quando tanti tifosi lo avevano acclamato fuori dal Forum di Assago. “I tifosi mi hanno sempre trattato bene, per certi versi i tifosi di Milano mi hanno sorpreso. Avendo individuato l’Olimpia come percorso tecnico, poi motivi extra hanno confermato una scelta che spero sia giusta”, riconosce l’ala, uno dei personaggi testimonial del basket italiano: “La responsabilità l’ho sempre sentita in vita mia, ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale, di essere il capitano, ora vesto la maglia di Milano, un club storico. Personaggio non so, però, spero si parli di me per quello che faccio in campo, non perché leggo i libri…”. Datome spiega inoltre quale è stato l’impatto di questi mesi di stop sulla sua condizione fisica. “Ho visto in questa estate la possibilità di lavorare sul mio corpo come mai fatto prima visti gli impegni con la Nazionale. Ho sfruttato l’occasione per lavorare sul mio corpo, spero di avere dei benefici. Passato l’estate tra riposo e lavoro specifico, ora sono contento di allenarmi col gruppo perché ero stanco di allenarmi da solo”.“Italia? Viviamo una situazione storica particolare”Infine ad un atleta che non si limita a parlare solo di sport è normale chiedere quale immagine ha avuto dell’Italia, dall’estero, e se non sia preoccupato per alcuni aspetti del nostro Paese, legati non solo allo sport. “Viviamo una situazione storica particolare, la speranza è che la pallacanestro nel suo piccolo possa aiutare la gente a pensare ad altro e faccia divertire le persone. Da fuori come la vedevo? Un bellissimo posto, tutti adorano l’Italia, molti la adorano più da fuori che da dentro, io sono un privilegiato… Per quanto concerne la pallacanestro ho visto un campionato che aveva perso un po’ di vigore in termini di budget e appeal, dallo scorso anno il torneo però ha ripreso vigore e ancora di più credo sarà così quest’anno. La passione non è mai venuta meno – conclude Datome – e me la ricordo bene”. LEGGI TUTTO

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    Datome, primo giorno all'Olimpia Milano: “Voglio vincere”

    MILANO – “Dentro di me pensavo che quello che dovevo fare al Fenerbahçe l’avevo fatto. Volevo un po’ cambiare pagina e avevo il pensiero di vincere nella mia carriera in Italia da protagonista, cosa che non ho mai fatto”. Il nuovo acquisto dell’Olimpia Milano, Gigi Datome, si presenta al Teatro Armani spiegando i motivi che l’hanno spinto a lasciare la Turchia per tornare in Serie A: “In tutto ciò è subentrata Milano, mi sembra che i miei obiettivi e quelli di Milano combacino, e quindi eccoci qua – le parole dell’ala azzurra ai microfoni di Sky Sport – sono felice di essere qui, sono tornato con grandi obiettivi e grandi motivazioni. Abbiamo però fatto un solo allenamento, il bello deve ancora venire. E’ importante iniziare con entusiasmo e quello non manca”.
    Datome: “Ettore Messina sa come vincere”
    Dall’esperienza al Fenerbahçe “porto il mio piccolo bagaglio d’esperienza, poi starà a Messina trovare l’equilibrio giusto, su come gestirci e come usarci per raggiungere gli obiettivi. Mi sento felice ed entusisasta di essere qui e questo l’ho riscontrato anche tra i compagni di squadra – ha spiegato il cestista sardo – sono felice di avere ancora grossi obiettivi di squadra, la pressione certi giocatori la cercano sempre. Non si può voler vincere evitando la pressione. E’ giusto che ci sia, fa parte della nostra vita. Sono felice di ritrovarla anche quest’anno. Ettore Messina? Sa come si vince a questi livelli, è bello essere un suo giocatore”. LEGGI TUTTO

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    Basket, la Reale Mutua Torino ingaggia Giordano Pagani

    TORINO – Giordano Pagani è un nuovo giocatore della Reale Mutua Basket Torino. Centro di 205 centimetri, nell’ultima stagione ha vestito ha vestito la maglia dell’Urania Milano nel Girone Est di Serie A2. Nato a Busto Arsizio nel 1998, Pagani è un prodotto del settore giovanile della Robur et Fides Varese, con cui nella stagione 2014/2015 ha esordito nel mondo senior. Nel 2017 la prima esperienza lontano da casa a Faenza, dove si è messo in luce come uno dei migliori giovani della Serie B. La stagione successiva è arrivata la chiamata di Bernareggio, con cui disputa un gran campionato e guadagna la chiamata al piano superiore da parte dell’Urania. Ora lo sbarco sotto la Mole dove coach Cavina avrà a disposizione un lungo giovane, dalle spiccate doti fisiche e con tanta voglia di emergere. LEGGI TUTTO

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    NBA, stagione finita per Isaac degli Orlando Magic

    ORLANDO – Nuovo infortunio al ginocchio e stagione finita per Johathan Isaac. Durante il match con i Kings, il 22enne giocatore dei Magic è uscito sulla sedia a rotelle dopo che la sua gamba sinistra ha ceduto all’improvviso. “E’ stato davvero doloroso vederlo uscire ancora in quel modo – ha sottolineato il compagno di squadra Aaron Gordon – una scena che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, perché conosco Jonathan e so quanto ha lavorato per farsi trovare pronto. Davvero dura da accettare”. Per Isaac si tratta del secondo infortunio al ginocchio in pochi mesi, dopo quello subito a Washington il giorno di Capodanno. Venerdì scorso il giocatore degli Orlando Magic aveva fatto discutere per la decisione di restare in piedi durante l’inno nazionale prima della partita contro Brooklyn, mentre compagni di squadra e avversari si erano inginocchiati aderendo alla protesta anti razzista legata al movimento “Black Lives Matter”, sviluppatosi negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd.
    [[smiling:130004]] LEGGI TUTTO