More stories

  • in

    Reggio Emilia acquista l'americano Sutton: è ufficiale

    REGGIO EMILIA – La Pallacanestro Reggiana ha ingaggiato l’ala statunitense Dominique Sutton, 34 anni. Il nuovo giocatore dell’Unahotels, che ha siglato un contratto fino al termine della stagione, ha già giocato nel nostro campionato con Trento (tre stagioni) e Brindisi nello scorso campionato prima dell’interruzione causata dalla pandemia. Sutton ha giocato 114 gare nel campionato italiano con 11,2 punti e 6 rimbalzi di media a partita. Nella stagione in corso ha vinto il campionato del Bahrain con la maglia del Al-Ahli Manama, nello scorso ottobre.  LEGGI TUTTO

  • in

    Unahotels Reggio Emilia, ingaggiato l'americano Sutton

    REGGIO EMILIA – L’Unahotels Reggio Emilia ha ingaggiato Dominique Sutton, ala statunitense di 34 anni. Il nuovo giocatore del club biancorosso, che ha firmato un contratto fino al termine della stagione, ha una lunga militanza nel campionato italiano, con le maglie di Trento (tre stagioni) e di Brindisi nella scorsa annata, prima dello stop per il Coronavirus. Sutton ha disputato 114 partite nel campionato italiano con 11,2 punti e 6 rimbalzi di media. Nella stagione attuale ha vinto, a fine ottobre, il campionato del Bahrain con la maglia del Al-Ahli Manama. LEGGI TUTTO

  • in

    Seattle sogna il ritorno in Nba, il sindaco: “Siamo nella migliore posizione”

    SEATTLE (Stati Uniti) – Sono ormai dodici anni che i Seattle Supersonics mancano nell’annovero delle franchigie Nba: era il 2008 infatti quando, a causa dei problemi della Key Arena (per la ristrutturazione della quale lo stato di Washington decise di non elargire fondi), la squadra fu spostata ad Oklahoma e diede vita ai City Thunder, team che milita tutt’ora nel massimo campionato americano. Fu la nuova proprietà, guidata da Clayton Bennet, a prendere questa decisione. Adesso però, soprattutto dopo le parole dei giorni scorsi di Adam Silver (first commissioner della Nba) che apriva ad una espansione del campionato e al relativo ingresso di nuove squadre, la città di Seattle non vuole farsi trovare impreparata.

    Nba, LeBron James sul caos politico americano: “Adesso capite dove viviamo?”
    Durkan, sindaca di Seattle: “Possiamo ottenere ciò che ci spetta”
    “La notizia su una possibile espansione della NBA è ottima per la nostra città. E sono stata onesta con Silver. Sa che Seattle vuole essere in prima linea. Siamo in buona posizione per ottenere ciò che ci spetta. Ma rispetteremo ogni step e approvazione da parte del Board of Governors”, queste le dichiarazioni rilascieta dalla sindaca della città, Jenny Durkan, che dopo il lavori di ammodernamento della Kay Arena sostiene di avere tutte le carte in regola per regalare a Emerald City una nuova esperienza in Nba. Secondo quanto riporta ESPN, la prima cittadina vrebbe discusso di un possibile ritorno dei SuperSonics con Adam Silver, commissioner della lega. Lo stesso Silver ha chiarito come ci sia la possibilità di riprendere il progetto di espansione della lega, ma bisogna prima attendere la fine della pandemia di Cornavirus. Durkan, nel frattempo, avrebbe quindi ribadito al commissioner il desiderio della città di riavere una squadra.
    Nba, sconfitta a sorpresa per i Lakers.
    I possibili investitori: da Bonderman ad Hansen
    L’espansione però, secondo la teoria di molti addetti ai lavori, pare essere ancora lontana di qualche anno. L’ultima volta che l’NBA ha aperto le sue porte ad una squadra esterna è stato nel 2004 con l’introduzione dei Charlotte Bobcats. In città è però già partito il pronostico su chi potrà essere il proprietario della squadra. Per ora, il nome più in auge è quello di David Bonderman, proprietario di maggioranza dei Seattle Kraken di NHL e investitore di minoranza nei Boston Celtics. A questo nominativo, si aggiunge anche quello di Chris Hansen, nativo di Seattle e gestore di un hedge fund sdi successo, il quale in passato aveva tentato di acquisire i Sacramento Kings e trasferirli a Seattle nel 2012. 

    Guarda la gallery
    Nba, Chicago batte Dallas 118-108: pesa l’assenza di Doncic LEGGI TUTTO

  • in

    Nba, il sindaco di Seattle: “Pronti per riavere la franchigia”

    SEATTLE (Stati Uniti) – I Seattle Supersonics mancano nell’annovero delle franchigie Nba da ormai dodici anni: era il 2008 infatti quando, a causa dei problemi della Key Arena (per la ristrutturazione della quale lo stato di Washington decise di non elargire fondi), la squadra fu spostata ad Oklahoma e diede vita ai City Thunder, team che milita tutt’ora nel massimo campionato americano. Fu la nuova proprietà, guidata da Clayton Bennet, a prendere questa decisione. Adesso però, soprattutto dopo le parole dei giorni scorsi di Adam Silver (first commissioner della Nba) che apriva ad una espansione del campionato e al relativo ingresso di nuove squadre, la città di Seattle non vuole farsi trovare impreparata.

    Nba, Doncic batte Jokic. Allarme Covid fra i 76ers
    Seattle-Nba: scenario possibile. Le parole del sindaco della città
    “La notizia su una possibile espansione della NBA è ottima per la nostra città. E sono stato onesto con Silver. Sa che Seattle vuole essere in prima linea. Siamo in buona posizione per ottenere ciò che ci spetta. Ma rispetteremo ogni step e approvazione da parte del Board of Governors”, queste le dichiarazioni rilascieta dalla sindaca della città, Jenny Durkan, che dopo il lavori di ammodernamento della Kay Arena sostiene di avere tutte le carte in regola per regalare a Emerald City una nuova esperienza in Nba. Secondo quanto riporta ESPN, la prima cittadina vrebbe discusso di un possibile ritorno dei SuperSonics con Adam Silver, commissioner della lega. Lo stesso Silver ha chiarito come ci sia la possibilità di riprendere il progetto di espansione della lega, ma bisogna prima attendere la fine della pandemia di Cornavirus. Durkan, nel frattempo, avrebbe quindi ribadito al commissioner il desiderio della città di riavere una squadra.
    Caos politico negli Usa, LeBron James tuona: “Ora capite dove viviamo?”
    E’ già toto-presidenza: chi finanzierà e guiderà il possible team?
    L’espansione però, secondo la teoria di molti addetti ai lavori, pare essere ancora lontana di qualche anno. L’ultima volta che l’NBA ha aperto le sue porte ad una squadra esterna è stato nel 2004 con l’introduzione dei Charlotte Bobcats. In città è però già partito il pronostico su chi potrà essere il proprietario della squadra. Per ora, il nome più in auge è quello di David Bonderman, proprietario di maggioranza dei Seattle Kraken di NHL e investitore di minoranza nei Boston Celtics. A questo nominativo, si aggiunge anche quello di Chris Hansen, nativo di Seattle e gestore di un hedge fund sdi successo, il quale in passato aveva tentato di acquisire i Sacramento Kings e trasferirli a Seattle nel 2012. 

    Guarda la gallery
    Nba, Kawhi Leonard non basta ai Clippers: vincono gli Spurs LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus, due positivi nel gruppo squadra dell'Orlandina Basket

    CAPO D’ORLANDO (Messina) – La Orlandina Basket rende noto che, in seguito ai test effettuati per il Coronavirus, è stata rilevata la positività al tampone rapido di due membri del gruppo squadra. Il club messinese specifica che non si tratta di atleti della prima squadra. I due, sono asintomatici e sono come da protocollo in isolamento, in attesa di ulteriori esami. I test effetuati questa mattina sul resto del gruppo hanno dato tutti esito negativo. LEGGI TUTTO

  • in

    Orlandina Basket, due positivi al Coronavirus nel gruppo squadra

    CAPO D’ORLANDO (Messina) – La Orlandina Basket ha reso noto che, in seguito ai test effettuati per arginare il contagio di Coronavirus, è stata rilevata la positività al tampone rapido di due membri del gruppo squadra. Il club siciliano specifica che non si tratta di atleti della prima squadra. I due, sono asintomatici e sono stati posti in isolamento, in attesa di ulteriori esami. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di due under. I test effetuati questa mattina sul resto del gruppo, come da protocollo, hanno dato tutti esito negativo. LEGGI TUTTO

  • in

    Nba, LeBron James si sfoga: “Viviamo in due Americhe, non lo capite?”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Il momento drammatico che stanno vivendo gli Stati Uniti d’America viene vissuto e discusso anche nel mondo sportivo specie in Nba. I tafferugli di Washington e la sentenza di Kenosha (mancato arresto del poliziotto che ha sparato a Jakob Blake) sono i temi che i giocatori Nba stanno discutendo con la stella dei Lakers, LeBron James, in prima fila. James è arrivato stanotte allo Staples Center con una t-shirt con scritto “Do you undertadn now? (avete capito adesso?)” e poi su Instagram ha rinnovato il concetto: “HAI CAPITO ORA???!! Conosco la risposta a questo. Ancora non lo fai perché, qualunque cosa accada, non sarai ancora giudice, guarderai come un matto, incatenato, picchiato, impiccato, colpito a morte a causa del colore della tua pelle!!!! Viviamo in due Americhe e tutti lo hanno visto in diretta mondiale ieri al Campidoglio #IPrayForBetterDaysForMyPeople”. LEGGI TUTTO