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    Eurolega, Milano asfalta Valencia: show di Datome

    MILANO – Grande vittoria casalinga nel Round 19 di Eurolega per l’Olimpia Milano che batte il Valencia 95-80 grazie ad una superba prestazione da dietro l’arco di squadra (16/27). L’Olimpia gioca un primo tempo che rasenta la perfezione: concede appena 36 punti al 4° miglior attacco dell’Eurolega e in attacco bombarda gli spagnoli tirando 10/13 da 3. Al riposo lungo i biancorossi comandano sul 54-36 con Gigi Datome autore di 12 punti, tutti nella seconda frazione dominata 33-16. Nel secondo tempo gli spagnoli toccano il -24 ma hanno un motto d’orgoglio portandosi sul -7 (76-69) ad inizio del 4° periodo. L’Olimpia non si scompone e reagisce con un parziale di 12-4 che fa calare il sipario. Per coach Messina una serata magica: vittoria, scontro diretto ribaltato (all’andata perse di 5 punti), 59% da 3 e un Gigi Datome formidabile da 27 punti con 4/7 da 2 e 6/8 da 3 per 26 di valutazione. Milano non ha tempo di rifiatare, giovedì c’è la trasferta di Berlino contro la mina vagante Alba dell’ex Simone Fontecchio. LEGGI TUTTO

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    Champions League, Pinar corsaro a Bologna: quinto ko per la Fortitudo

    BOLOGNA – La Fortitudo Bologna resta a secco di vittorie nella sua avventura in Champions League, collezionando il quinto ko in altrettanti incontri (65-78) contro il Pinar Karsiyaka. I ragazzi di Dalmonte resistono giusto il primo periodo (20-20), ma nella seconda frazione i turchi alzano l’intensità su ambedue i lati del campo e dominano il quarto 25-13, con tanto di tripla sulla sirena di Morgan per il +12 (33-45). Non c’è reazione nella ripresa per i padroni di casa che finiranno anche a -16. Per Dalmonte si salva solo Leonardo Totè (14 punti), che conferma il buon momento, migliore in campo della partita Raymar Morgan (autore di 22 punti). LEGGI TUTTO

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    Champions League, la Fortitudo cade in casa con il Pinar

    BOLOGNA – Niente da fare per la Fortitudo Bologna che neppure nella penultima giornata della Champions League riesce a strappare il referto rosa (quinto ko in altrettanti incontri), sconfitta 65-78 dal Pinar Karsiyaka. I padroni di casa resistono bene nella prima frazione (20-20), ma nella seconda iniziano a cedere il passo, coi turchi che escono negli ultimi 2’46”: parziale di 9-3 con tanto di tripla sulla sirena di Morgan per fissare il punteggio sul 33-45. Nella ripresa non c’è la scintilla per i biancoblù che toccano anche il -16. Tra le note positive Leonardo Totè (13 punti), che conferma il buon momento, mentre per il Pinar partitissima di Raymar Morgan da 22 punti tirando 10/12 dal campo. LEGGI TUTTO

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    Il Brasile concede il bis al campionato sudamericano di basket

    Il Brasile concede il bis. Il 2 agosto 1945 i verdeoro guidati da Octacilio de Souza Braga si aggiudicano la 12esima edizione del campionato sudamericano maschile di basket scrivendo per la seconda volta, dopo il successo del 1939, il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. A quell’edizione, ospitata dalla città di Guayaquil (Ecuador), parteciparono altre cinque squadre: l’Uruguay medaglia d’argento, l’Argentina (bronzo), il Cile la Colombia e i padroni di casa. Il torneo nacque nel 1930 e fu la prima competizione internazionale organizzata dalla Federazione Internazionale Pallacanestro, che ufficialmente fu fondata due anni più tardi. Dal 1945 all’ultima edizione, disputata nel 2016 a Caracas, in Venezuela, i brasiliani hanno collezionato 18 titoli, record di vittorie della manifestazione: campione in carica è il Venezuela, in quell’anno guidato da Nestor Garcia.

    Gli accordi di Potsdam per l’abolizione della legislazione nazista
    Nei documenti segreti veniva chiamata, in codice, “Terminal”. La storia l’ha ribattezzata Conferenza di Potsdam: il 2 agosto 1945 fu l’ultimo dei 34 giorni di questa lunga riunione dei capi di Stato alleati dell’Unione Sovietica (Stalin), degli Stati Uniti (Truman) e del Regno Unito (Churchill, cui subentrò Attlee il 28 luglio). Si ritrovarono presso il castello di Cecilienhof, vicino alla città tedesca di Potsdam, con l’obiettivo di discutere del futuro del mondo e di quello delle potenze sconfitte, Germania e Italia su tutte: in quell’occasione fu siglato l’accordo sui principi politici ed economici che avrebbero dovuto governare i territori tedeschi, tra i quali l’abolizione della legislazione nazista e l’epurazione dei membri del partito fondato da Hitler. La conferenza si svolse in un clima ottimistico, ma quegli accordi restarono presto privi di seguito a causa dello scoppio, due anni dopo, della Guerra Fredda. LEGGI TUTTO