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    Champions, Sassari vince a Istanbul e vola ai playoff

    ISTANBUL (TURCHIA) – Missione compiuta per Sassari in Champions League. La Dinamo Banco di Sardegna espugna la Sinan Erden Arena di Istanbul, battendo il Galatasaray per 92-81, e si qualifica per i play-off. Sassari, infatti, vince nella sesta e ultima giornata del girone A e chiude a quota 10 punti, conquistando uno dei due pass in palio. Decisivi Spissu (23 punti) e Bendzius (20 punti), con Sassari che attende ora di conoscere le rivali della prossima fase che scatterà ai primi di marzo. LEGGI TUTTO

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    Olimpia Milano, sofferta vittoria senza Rodriguez: 83-81 a Cremona

    CREMONA – Milano vince il recupero della quindicesima giornata contro Cremona per 83-81. La gara non era stata disputata in quanto l’Olimpia non era riuscita a rientrare in tempo dall’impegno di Eurolega a Madrid a causa della tempesta Filomena, abbattutasi proprio in quei giorni sulla capitale spagnola.

    Sassari, preso l’americano Happ dalla Fortitudo Bologna
    Nba, Harden batte Antetokounmpo. Lakers k.o. coi Warriors
    Milano al fotofinish: a Cremona finisce 83-81
    Partita sempre equilibrata, con l’Olimpia sempre con mezzo piede avanti e la Vanoli a rispondere colpo su colpo. Il primo tempo si chiude coi milanesi sopra di nove, sul 44-35. Nella seconda metà Cremona racimola punti, arrivando anche sotto di tre all’inizio del quarto periodo, dove però Milano ritrova il baricentro e scappa nuovamente. E’ però effimero il vantaggio dei milanesi, perchè Hommes (22 punti finali per lui, highscorer del match) si fa sotto e trascina i suoi al momentaneo vantaggio al 7′ dell’ultimo quarto sul 76-75. I campioni li ha però Messina che, pur senza Rodriguez a riposo precauzionale, può contare su Punter, Tarczewski e LeDay che mettono a segno 15, 14 e 11 punti permettendo all’Olimpia di violare il PalaRadi e portare a casa i due punti nelle fasi finali concitate della partita, dove Hommes sbaglia la tripla decisiva vanificando il sogno di Cremona di qualificarsi la Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Nba: Durant-Harden battono Antetokounmpo, Warriors stendono in rimonta i Lakers

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Nella notte Nba del Martin Luther King Day la sorpresa arriva dallo Staples Center, dove Golden State recupera da -14 e vince 115-113 contro i Lakers, grazie ai soliti Stephen Curry (26 punti) e Kelly Oubre Jr. (23 punti). Per i gialloviola, campioni in carica NBA, il migliore stavolta è Schroder (25 punti) mentre deludono LeBron James, che si ferma a 19 punti fallendo anche la tripla della vittoria, ed Anthony Davis, che chiude con 17 punti e 17 rimbalzi.  Restando ad Ovest, i Phoenix Suns di Chris Paul pagano l’ottimo momento di Memphis, che centra il quinto successo di fila (108-104) grazie alla sua stella Ja Morant che domina il match nell’ultimo quarto. Mentre un Lillard da 35 punti non evita la sconfitta di Portland contro San Antonio (125-104), guidato dalla solita coppia Aldridge e DeRozan.

    Durant-Harden, che show!
    A Est, invece, la sfida più attesa era quella fra Milwaukee e Brooklyn: vincono i Nets per 125-123.  Protagonisti neanche a dirlo il nuovo arrivato James Harden (34 punti e 12 assist) e Kevin Durant (30 punti e 6 assist), che manda a bersaglio la tripla del definitivo sorpasso nel finale. “Ci sono ancora margini di miglioramento ma è una bella partenza”, commenta Durant mentre i Bucks, dove brilla il solito Antetokounmpo (34+12+7), vedono interrompersi una striscia vincente che durava da quattro partite. A Houston, debutta Victor Oladipo (32 punti e 9 assist) ma i Rockets perdono comunque per 125-120 contro Chicago (33 punti di LaVine e altri sei giocatori in doppia cifra). Serata non brillante per Doncic (15 punti con 4/11 dal campo ma anche 7 rimbalzi e 9 assist) e Dallas va ko contro Toronto (23+9+7 per Lowry, 19 punti per Siakam), alla terza vittoria consecutiva. Ancora assente per infortunio Danilo Gallinari, ma Atlanta manda tutto il quintetto in doppia cifra (25 punti Hunter, 23 punti e 15 rimbalzi Capela, 20 punti e 13 assist Young) e vince 108-97 su Minnesota, i Knicks si confermano (91-84 su Orlando, 22+10 per Barrett, 21+17 per Randle) mentre Miami, nonostante le assenze, rimonta 19 punti a Detroit e si afferma per 113-107, con 28 punti e 11 rimbalzi di Adebayo. Rinviata causa Covid la sfida fra Washington e Cleveland. 

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    Nba, Harden incanta all’esordio con Brooklyn LEGGI TUTTO

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    Nba: Durant-Harden show, Curry batte LeBron in rimonta

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Nel Martin Luther King Day la sorpresa di giornata arriva dallo Staples Center, dove Golden State risale da -14 e vince 115-113 contro i Lakers. Sono Stephen Curry (26 punti) e Kelly Oubre Jr. (23 punti) a guidare gli Warriors contro campioni in carica NBA.  Per i gialloviola il migliore stavolta è Schroder (25 punti) mentre deludono LeBron James, che si ferma a 19 punti fallendo la tripla della vittoria a fil di sirena, ed Anthony Davis, che chiude con 17 punti e 17 rimbalzi.  Restando nella Western Conference, i Phoenix Suns di Chris Paul pagano l’ottimo momento di Memphis, che centra il quinto successo di fila (108-104) grazie alla sua stella Ja Morant che termina la partita con 17 punti e 10 assist. Mentre un Lillard da 35 punti non evita la sconfitta di Portland contro San Antonio (125-104), guidato dal solito duo Aldridge e DeRozan.

    Durant-Harden, che intesa!
    A Est la sfida più attesa era quella fra Milwaukee e Brooklyn: la spuntano i Nets per 125-123.  Protagonisti anche questa volta il nuovo arrivato James Harden (34 punti e 12 assist) e Kevin Durant (30 punti e 6 assist), che manda a bersaglio la tripla del definitivo sorpasso Brooklyn a 36 secondi dalla sirena. Khris Middleton, autore di 25 punti, si ferma soltanto sul ferro allo scadere. “Ci sono ancora margini di miglioramento ma e’ una bella partenza”, commenta Durant mentre i Bucks, dove brilla il solito Antetokounmpo (34+12+7), vedono interrompersi una striscia vincente che durava da quattro partite. A Houston, debutta finalmente Victor Oladipo (32 punti e 9 assist) ma i Rockets perdono comunque per 125-120 contro Chicago (33 punti di LaVine e altri sei giocatori in doppia cifra). Serata sottotono di Doncic (15 punti con 4/11 dal campo ma anche 7 rimbalzi e 9 assist) e Dallas ko contro Toronto (23+9+7 per Lowry, 19 punti per Siakam), alla terza vittoria consecutiva. Ancora priva di Danilo Gallinari, Atlanta manda tutto il quintetto in doppia cifra (25 punti Hunter, 23 punti e 15 rimbalzi Capela, 20 punti e 13 assist Young) nel 108-97 su Minnesota, i Knicks si confermano (91-84 su Orlando, 22+10 per Barrett, 21+17 per Randle) mentre Miami, nonostante le assenze, rimonta 19 punti a Detroit e si afferma per 113-107, con 28 punti e 11 rimbalzi di Adebayo. Rinviata causa Covid la sfida fra Washington e Cleveland. 

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    Nba, Harden e Durant: che spettacolo alla prima insieme coi Nets LEGGI TUTTO

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    Nba, valutazione franchigie: Knicks sempre primi

    NEW YORK (Stati Uniti) – Periodicamente viene svolta una valutazione economica delle franchigie dello sport business americano, i Dallas Cowboys (Nfl) regnano incontrastati da anni ma l’Nba inizia a farsi spazio. Peter J. Schwartz di Sportico ha stilato la Top 10 per valutazione economica delle franchigia Nba con risultati molti interessati a parte il primo posto sempre e solo dei New York Knicks con 5,42 miliardi di dollari di valutazione. Alle spalle dei Knickerbockers ci sono i Golden State Warriors (5,21) e poi, medaglia di bronzo, i Los Angeles Lakers campioni Nba 2019/20 con 5,14 miliardi. Curiosità, queste tre franchigie Nba hanno una valutazione superiore a quasi tutte le altre franchigie Nfl (31) eccetto i Cowboys prima citati con i loro 6,43 miliardi, sempre inarrivabili.

    Top 10 ed influenza covid
    A completare la top 10 dopo i Lakers ci sono: Brooklyn Nets (3.4), Boston Celtics (3.18), Chicago Bulls (3.14), Houston Rockets (2.77), Los Angeles Clippers (2.63), Dallas Mavericks (2.58) e i Toronto Raptors (2.55). Schwartz sottolinea un dato molto significativo figlio della pandemia coronavirus: il franchise medio di un’organizzazione Nba è stimata sui 2,4 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta una diminuzione del 2% come risultato diretto della pandemia. Inoltre, secondo questo rapporto, il fatturato cumulativo medio di una squadra è di 8,3 miliardi di dollari ossia quasi il 10% in meno rispetto agli standard. LEGGI TUTTO