More stories

  • in

    Hawks, rimonta e successo: Gallinari ai playoff

    ATLANTA (Stati Uniti) – Sono 6 le partite della notte Nba con altri verdetti Playoff emessi, tra questi uno riguarda gli Atlanta Hawks di Danilo Gallinari. Il Gallo non gioca una partita indimenticabile (4 punti in 23′) ma i suoi compagni rimontano e in volata piegano i Wizards di Russell Westbrook per 120-166. Trae Young chiude con 33 punti, Bogdan Bogdanovic con 20 ed Atlanta, dopo 4 anni, torna ufficialmente in post-season. Biglietto playoff (dopo 8 anni) anche per i New York Knicks che senza giocare ottengono il pass: ad aiutare la causa Knickerbockers sono stati i Cleveland Cavaliers vincenti contro Boston per 102-94 con un rinato Kevin Love da 30 punti e 14 rimbalzi+
    Lakers-Mavs, botta e risposta
    Niente LeBron James, niente Anthony Davis ma i Los Lakers di misura (124-122) battono Houston nella notte in cui la franchigia gialloviola ha celebrato il titolo vinto l’anno scorso col rituale banner appeso nell’arena. Ancora una volta Talen Horton-Tucker è stato trai i protagonisti (23 punti e 10 assist) ma l’eroe della notte Lakers è stato Kyle Kuzma con in layup a 7″ del sorpasso. I Lakers inseguono il 6° posto (per evitare il play-In) occupato da Dallas che non ha tradito contro i Pelicans: successo netto per 125-107 con Luka Doncic da 33 punti. Per Nicolò Melli solo una breve comparsata da 7′.
    Brooklyn, Harden è tornato!
    Assente dal 5 aprile James Harden è tornato in azione chiudendo con 18 punti, 7 rimbalzi e 11 assist (partendo dalla panchina) con Brooklyn trionfante gli Spurs 128-116. Anche in occasione del ritorno del “Barba” non si è visto il super trio in azione (Irving out) infatti partenza in quintetto per l’ex Olimpia Milano Mike James (12 punti e 5 assist). Infine i Portland Trail Blazers vedono il traguardo playoffs dopo il loro 5° successo consecutivo e questa volta ai danni degli Utah Jazz a Salt Lake City: Damian Lillard e CJ McCollum hanno combinato per 56 punti (30 e 26) nel successo per 105-98 LEGGI TUTTO

  • in

    Nba, i Lakers battono i Knicks all'overtime. Cade Philadelphia

    I Knicks di Spike Lee (a bordocampo) vedono rimandare l’appuntamento con i playoff ai supplementari, a venti secondi dalla sirena quando Talen Horton-Tucker mette dentro la tripla che dà la vittoria 101-99 ai Lakers, che sono a una partita dal 6° posto a Ovest. A Est Philadelphia è battuta 103-94 da Indiana, mentre non mollano Brooklyn, che supera 115-107 Chicago, e Milwaukee che batte Orlando (114-102). A Ovest Utah ringrazia invece Golden State, che supera 122-116 Phoenix. I Suns, a cui non bastano 34 punti di Booker, cadono sotto i colpi di Wiggins (38 punti), Green (11 punti, 11 assist e 10 rimbalzi) e Curry (21 punti) e sono a due partite dai Jazz. Per i Warriors (solo panchina per Nico Mannion) c’è invece la certezza di partecipare ai play-in. LEGGI TUTTO

  • in

    Dennis Rodman, il “Worm” dei Bulls compie 60 anni

    Dennis Rodman festeggia i sessant’anni. Nato nel 13 maggio del 1961, è diventato famoso come quel pizzico di follia nella macchina perfetta dei Chicago Bulls. Si faceva notare sul parquet non solo per i suoi capelli colorati: sulla maggior parte dei rimbalzi, le mani erano sempre quelle di Rodman. Era soprannominato ‘The Worm’, ossia ‘il Verme’, per quel suo strano modo di giocare a flipper nella sua travagliata adolescenza. Un nomignolo portato poi orgogliosamente in campo, con la sua ineguagliabile capacità di prevedere in anticipo qualsiasi traiettoria del pallone a spicchi nei pressi delle plance. La sua carriera inizia nel college in Oklahoma che gli permette di tagliare il pericoloso cordone ombelicale con Dallas. Nel 1986 arriva la chiamata dei Pistons al secondo giro del draft Nba in cui rimane due anni. Poi l’ascesa irrefrenabile di quei Chicago Bulls che fermano la favola dei Pistons e decidono di prendersi la scena. I successivi due anni agli Spurs sono da dimenticare ma in quel momento arriva una chance di redenzione: il coach-zen Phil Jackson decide di puntare nuovamente su di lui ai Bulls e con Michael Jordan, la vittoria è l’unico risultato possibile, a tutti i costi. Due volte miglior difensore, in sette occasioni miglior rimbalzista con in totale cinque anelli Nba, tra Pistons e Bulls. Mai banale, sia nel parquet sia nella vita privata: Rodman si è reso più volte famoso per le sue gesta fuori dal campo come la relazione con Madonna o il matrimonio lampo con Carmen Electra. LEGGI TUTTO