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    Doping, Moraschini squalificato per un anno: “Farò ricorso”

    Riccardo Moraschini, guardia dell’Ax Milano, è stato squalificato per un anno dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo essere risultato positivo ad ottobre al Clostebol. Lo annuncia lo stesso giocatore su Instagram, anticipando di voler fare ricorso per provare a tornare in campo il prima possibile. “Tengo a precisare – scrive Moraschini – che la stessa Procura Nazionale Antidoping ha riconosciuto che la mia positività non è dovuta ad un fatto intenzionale. Cioè hanno capito che non ho mai assunto nulla volontariamente. Il tutto deriva da una contaminazione indiretta, ossia da contatto, con una persona che stava usando, senza che io ne fossi a conoscenza, uno spray cicatrizzante contenente la sostanza. Ora aspetto di leggere le motivazioni della decisione (con i miei legali) per fare appello e fare chiarezza su questa terribile vicenda. Perché non può e non deve finire così. Finché potrò, lotterò per far valere le mie ragioni. Ho affrontato tante difficoltà in questo percorso e continuerò a farlo a testa alta”.Sullo stesso argomentoSerie ABasket, Reggio Emilia-Tortona si giocherà il 6 gennaio LEGGI TUTTO

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    Basket, Moraschini squalificato per doping: “Sentenza ingiusta”

    Il Tribunale Nazionale Antidoping ha squalificato per un anno Riccardo Moraschini, guardia dell’Ax Milano, risultato positivo ad una sostanza vietata, il Clostebol, ad ottobre. Ad annunciarlo è stato lo stesso giocatore su Instagram, affermando di voler fare ricorso per provare a tornare in campo il prima possibile: “Tengo a precisare che la stessa Procura Nazionale Antidoping ha riconosciuto che la mia positività non è dovuta ad un fatto intenzionale. Cioè hanno capito che non ho mai assunto nulla volontariamente. Il tutto deriva da una contaminazione indiretta, ossia da contatto, con una persona che stava usando, senza che io ne fossi a conoscenza, uno spray cicatrizzante contenente la sostanza. Ora aspetto di leggere le motivazioni della decisione (con i miei legali) per fare appello e fare chiarezza su questa terribile vicenda. Perché non può e non deve finire così. Finché potrò, lotterò per far valere le mie ragioni. Ho affrontato tante difficoltà in questo percorso e continuerò a farlo a testa alta”.Sullo stesso argomentoOlimpia Milano: calano i positivi e nuovo acquisto in arrivoSerie A LEGGI TUTTO

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    L'Eurolega pronta a ridurre la quarantena da 14 a 10 o 7 giorni

    La quarantena per i giocatori di Eurolega potrebbe passare dai 14 giorni attuali ai 10 o 7. Come spiega il Mundo Deportivo, questo lunedì (3 gennaio) gli 11 club proprietari con diritto di voto, tra cui anche il Barcellona e il Real Madrid, voteranno per accorciare i giorni di isolamento. È abbastanza scontato che le due settimane fino ad ora previste cadranno, bisogna solo capire se si passerà a una settimana o a dieci giorni. Dopo la votazione, l’Eurolega annuncerà la decisione ufficiale. Il periodo di quarantena è la misura che ha destato più preoccupazione tra i club di Eurolega, visto che i 14 giorni sono in contrasto con i diversi protocolli adottati nei vari Paesi. Per esempio, nel caso della Spagna il tempo di isolamento è di 7 giorni. LEGGI TUTTO

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    Quarantena in Eurolega a 10 o 7 giorni: si vota per la modifica

    L’Eurolega è pronta ad annunciare una modifica ai giorni di quarantena prevista sino ad oggi per i giocatori contagiati dal Covid. Come riporta il Mundo Deportivo, dopo la votazione degli 11 club proprietari, quelli con diritto di voto, la Lega deciderà se conservare l’attuale misura anti Covid o procedere con la nuova regolamentazione, opzione che al momento appre più plausibile. La riunione avverrà oggi (lunedì 2 gennaio) e si voterà per ridurre a dieci o a sette giorni l’isolamento. Facile pensare che la maggioranza spinga per una riduzione, considerando che i 14 giorni previsti sono in contrasto con i diversi protocolli adottati nei vari Paesi. LEGGI TUTTO

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    Caos Covid in Nba: “Alcuni ingaggiano giocatori sconosciuti”

    Il campionato NBA sta proseguendo regolarmente nonostante la tempesta causata dalla variante Omicron. I giocatori che hanno disputato almeno un minuto in stagione sono diventati 572, un nuovo record per la storia, e a dicembre (per evitare i rinvii delle partite causa contagi) sono stati firmati più di 100 contratti da soli 10 giorni. Alcune situazioni sono state surreali, l’urgenza dei trasferimenti è stata tale che un general manager ha rivelato a The Athletic che “una squadra ha ingaggiato un giocatore senza sapere chi sia. E mi hanno detto che non è stato l’unico caso”. Potrebbe trattarsi di Aric Holman, un centro di 24 anni, appena passato agli Heat. E il motivo è sorprendente: il roster di Miami, gravemente impoverito, doveva giocare a San Antonio e Holman si trovava soltanto a un’ora e mezza di macchina perché sotto contratto con gli Austin Spurs. La partita è stata poi rinviata, ma il giocatore è stata comunque messo sotto contratto per dieci giorni. LEGGI TUTTO

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    Nba, è caos Omicron: “Così si ingaggiano giocatori sconosciuti”

    Il campionato NBA sta proseguendo regolarmente nonostante la tempesta causata dalla variante Omicron. I giocatori che hanno disputato almeno un minuto in stagione sono diventati 572, un nuovo record per la storia, e a dicembre (per evitare i rinvii delle partite causa contagi) sono stati firmati più di 100 contratti da soli 10 giorni. Alcune situazioni sono state surreali, l’urgenza dei trasferimenti è stata tale che un general manager ha rivelato a The Athletic che “una squadra ha ingaggiato un giocatore senza sapere chi sia. E mi hanno detto che non è stato l’unico caso”. Potrebbe trattarsi di Aric Holman, un centro di 24 anni, appena passato agli Heat. E il motivo è sorprendente: il roster di Miami, gravemente impoverito, doveva giocare a San Antonio e Holman si trovava soltanto a un’ora e mezza di macchina perché sotto contratto con gli Austin Spurs. La partita è stata poi rinviata, ma il giocatore è stata comunque messo sotto contratto per dieci giorni. LEGGI TUTTO

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    NBA, LeBron James trascina i Lakers. Dallas ritrova Doncic

    Secondo successo consecutivo per i Los Angeles Lakers che battono per la prima volta in stagione Minnesota. Miglior realizzatore dei gialloviola il solito LeBron James con 26 punti. Boston vince all’overtime e soffre più del dovuto contro Orlando, penultima a Est. Da urlo la prestazione di Jaylen Brown autore di 50 punti, 11 rimbalzi e 4 assist. Dopo dieci gare fuori Dallas ritrova Luka Doncic e centra il secondo successo consecutivo. I Mavericks, infatti, si impongono 95-86 contro Oklahoma. Lo sloveno sfiora la tripla doppia e chiude il match con 14 punti, 10 assist e 9 rimbalzi in 31 minuti di gioco. 
    Classifica NBA
    Super prestazione di VanVleet, Cleveland ritrova il successo
    Successo, 115-113, per Sacramento contro Miami. I Kings vengono trascinati da Fox, autore di 24 punti e 6 assist. Fondamentale anche l’apporto di Buddy Hield e Damian Jones, autori rispettivamente di 26 e 18 punti. Agli Heat, invece, non bastano i 22 a testa di Herro e Yurtseven. Vince di misura anche Cleveland, 108-104, contro Indiana. I Cavaliers, grazie a questo successo, mettono fine a una serie di tre sconfitte consecutive. Decisivo il terzo quarto con i padroni di casa che firmano un parziale di 17-0. Phoenix travolge Charlotte 133-99 e resta prima a Ovest insieme a Golden State. I Suns chiudono il match già nel primo tempo siglando 73 punti. Serata tranquilla per Toronto che si impone 120-105 contro New York. Fred VanVleet trascina i Raptors, sigla 35 punti e si gode un meritato riposo nell’ultimo quarto. 
    NBA, gli ultimi risultati  LEGGI TUTTO

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    NBA, vincono i Lakers di LeBron James. Doncic rientra alla grande

    Successo importante in chiave playoff per i Los Angeles Lakers che battono in casa Minnesota 108-103, con LeBron James che per una volta non supera quota 30 e si ferma a 26 punti, risultando comunque il migliore dei suoi e aggiungendo anche 7 assist e 5 rimbalzi. In doppia cifra anche Monk, Westbrook e Bradley, dalla panchina arrivano anche i 14 di Anthony. Minnesota lotta e ne porta 5 in doppia cifra, ma deve arrendersi nonostante i 23 punti e gli 11 rimbalzi di Reid. Boston vince all’overtime e soffre più del dovuto contro Orlando, penultima a Est. Da urlo la prestazione di Jaylen Brown autore di 50 punti, 11 rimbalzi e 4 assist. Dopo dieci gare fuori Dallas ritrova Luka Doncic e centra il secondo successo consecutivo. I Mavericks, infatti, si impongono 95-86 contro Oklahoma. Lo sloveno sfiora la tripla doppia e chiude il match con 14 punti, 10 assist e 9 rimbalzi in 31 minuti di gioco. 
    Classifica NBA
    Phoenix prima a Ovest, VanVleet trascina Toronto
    Successo, 115-113, per Sacramento contro Miami. I Kings vengono trascinati da Fox, autore di 24 punti e 6 assist. Fondamentale anche l’apporto di Buddy Hield e Damian Jones, autori rispettivamente di 26 e 18 punti. Agli Heat, invece, non bastano i 22 a testa di Herro e Yurtseven. Vince di misura anche Cleveland, 108-104, contro Indiana. I Cavaliers, grazie a questo successo, mettono fine a una serie di tre sconfitte consecutive. Decisivo il terzo quarto con i padroni di casa che firmano un parziale di 17-0. Phoenix travolge Charlotte 133-99. I Suns chiudono il match già nel primo tempo siglando 73 punti e restano in testa a Ovest insieme a Golden State. Serata tranquilla per Toronto che si impone 120-105 contro New York. Fred VanVleet trascina i Raptors, sigla 35 punti e si gode un meritato riposo nell’ultimo quarto. 
    NBA, gli ultimi risultati  LEGGI TUTTO