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    “La pallavolo è la mia vita”. Intervista esclusiva alla leggenda russa Lyubov Sokolova

    Cosa ricordiamo di una giocatrice? Quando pensiamo a lei, andando indietro con la memoria, quando magari ha smesso di giocare, cosa ci viene in mente? Di una palleggiatrice ricorderemo le magie per smarcare le attaccanti, di una centrale i grandi muri, di una schiacciatrice i punti migliori. Può darsi che sia così, diciamo pure che è molto probabile. Poi, però, ci sono anche le fuoriclasse e le icone che hanno fatto la storia come Lyubov Sokolova.

    Pensare a lei vuol dire fare un tuffo nel passato e uscirne con un sospiro nostalgico, consapevoli di essersi lasciati alle spalle una delle nazionali più forti di sempre. L’ex giocatrice di Bergamo e Jesi ne è stata protagonista scrivendo capitoli importanti della storia della pallavolo russa: dagli ori europei nel 1999 e nel 2001 a quelli mondiali nel 2006 e nel 2010, senza dimenticare le medaglie olimpiche e tanti successi di prestigio a livello di club nella sua splendida carriera.

    Con il tempo, il volley è cambiato, ma non abbiamo dubbi che campionesse come Sokolova resteranno per sempre nei cuori degli appassionati. Ecco la sua intervista esclusiva ai microfoni di Volley News.

    Lyubov Sokolova, una delle più grandi pallavoliste di sempre: cosa provi quando ti guardi indietro e ripensi alla tua carriera?

    “Se guardo indietro e rifletto su ciò che è accaduto, posso dire di essere grata per tutto ciò che ho vissuto. Sono felice di aver vinto quasi tutto durante la mia carriera da giocatrice. Certo, mi dispiace un po’ non aver messo al collo la medaglia d’oro alle Olimpiadi, ma comunque sono contenta di aver vissuto tanti momenti belli“.

    Quando hai capito che saresti diventata una grande giocatrice?

    “Ho capito di voler fare della pallavolo il mio lavoro a 14 anni, quando sono stata ingaggiata da una squadra professionistica, il CSKA Mosca. Lì ho iniziato a lavorare con la prima squadra; era una prospettiva entusiasmante e ho realizzato che avrei voluto giocare a pallavolo nella mia vita e che avrei potuto farlo con successo“.

    Sei stata una delle schiacciatrici più complete di sempre. Qual è stato il segreto per diventare così forte? Cosa è stato più importante per te: il talento o la dedizione?

    “Per me, è stato importante un mix di talento e dedizione. Puoi avere talento, ma senza allenamento e senza voglia di migliorare, non potrai mai crescere e diventare un giocatore forte. Dentro di te deve esserci la passione per la pallavolo, il desiderio di migliorare e la determinazione per diventare più bravo degli altri. Se possiedi questi elementi, sei sulla strada giusta per diventare un buon giocatore“.

    In campo hai sempre messo in mostra una grande autorevolezza. Da dove arrivava il fuoco che avevi dentro? Fuori dal campo eri più timida?

    “No, io non sono mai stata timida. Anche fuori dal campo, sono sempre stata una persona positiva e piena di energia, a cui piace parlare, divertirsi e ballare. La mia personalità si è manifestata anche quando ero una giocatrice. In campo, non puoi nascondere la tua vera natura; non puoi decidere di mostrarti in un modo piuttosto che in un altro. No, non puoi… Il campo non è il palcoscenico di un teatro. Quando giochi, emerge chi sei realmente, ciò che hai dentro di te, e non puoi fare nulla per nasconderlo“.

    Nel corso della tua carriera, hai lavorato con tanti allenatori. Quali sono gli insegnamenti più importanti che hai ricevuto?

    “Ho lavorato con molti allenatori e posso affermare che ognuno di loro mi ha lasciato un insegnamento prezioso. Ad esempio, l’allenatore che ho avuto da piccola mi ha trasmesso la passione per la pallavolo. In seguito, altri mi hanno insegnato la tecnica, alcuni mi hanno fatto capire l’importanza dell’allenamento, come dovevo lavorare e come dovevo giocare, e altri ancora mi hanno aiutato a sviluppare la giusta mentalità. Sono grata ai miei allenatori e li ringrazio, poiché ciascuno di loro mi ha insegnato qualcosa di utile per la mia carriera“.

    Com’è stato lavorare con Nicolay Karpol? Pensi che spingere le atlete al limite in ogni momento sia il miglior modo di allenare?

    “Nicolay Karpol è stato un allenatore molto importante per me, il primo a convocarmi in nazionale, a mettermi in campo e a credere nelle mie capacità di giocare ad alti livelli. Sono estremamente grata per questa opportunità. Tutti conoscono Karpol e sanno che ha un modo di relazionarsi alla squadra molto diretto. Non posso definire questa caratteristica né positiva né negativa. Certamente, non è bello quando un uomo urla a una donna. Tuttavia, quando un allenatore urla a una propria atleta, lo fa per spronarla a dare il massimo. Lavorando insieme, mi sono abituata al suo stile. Per questo motivo, sono convinta che lavorare con lui sia stato importante per la mia carriera“.

    Hai fatto parte di tante squadre forti. Ma, secondo te, cosa distingue una grande squadra da una buona squadra?

    “Penso che la differenza sia data dalla capacità delle giocatrici di collaborare in campo. È questo elemento che rende una squadra migliore di un’altra“.

    Cosa ha reso speciale la nazionale russa che ha vinto i Mondiali nel 2006 e nel 2010, e le medaglie di argento alle Olimpiadi del 2000 e del 2004?

    “Il discorso è lo stesso della domanda precedente. La nazionale russa di cui ho fatto parte era una squadra unica, in cui tutte condividevano le stesse idee e volevano fare bene, vincere e giocare sia per se stesse sia per le compagne. Per questo motivo siamo state una squadra forte, la più forte del mondo“.

    Qual è il ricordo più bello della tua carriera?

    “Non dimenticherò mai i momenti belli della mia carriera, quando vincevo con le mie squadre e provavo felicità ed emozioni positive. Non è facile elencarli tutti. Come è normale, ci sono stati anche momenti brutti. Tuttavia, in generale, quando si vince si vivono sempre momenti belli, mentre quando si perde si affrontano quelli brutti“.

    C’è stato un torneo o una stagione che ti ha lasciato l’amaro in bocca?

    “Nel corso della mia carriera, mi dispiace non aver vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi. È un grande rammarico. Tuttavia, non cambierei nulla del mio percorso e di quello che ho vissuto“.

    Hai giocato in Russia, Croazia, Giappone, Italia, Spagna e Turchia, per un totale di 12 club diversi. Non avresti preferito una maggiore ‘stabilità’? In che modo ti hanno formato le esperienze all’estero?

    “Sì, ho giocato in molti paesi all’estero, a partire dalla Croazia. In quel caso, non era stata una mia scelta; era stato Nicolay Karpol a dirmi di andare a giocare lì, e così ho fatto. Successivamente, ho avuto molte occasioni di giocare al di fuori della Russia. Mi faceva piacere ricevere proposte dai club stranieri e, alla fine, ho vissuto tante esperienze interessanti, viaggiato in molti paesi e conosciuto nuove culture e persone da tutto il mondo. Anche mio figlio ha avuto l’opportunità di accompagnarmi e imparare le lingue dei posti in cui giocavo. Penso che sia stato bello anche per lui. Perciò, non cambierei nulla della mia carriera“.

    Foto Lega Volley Femminile

    Come descriveresti le tue esperienze in Italia con Bergamo e Jesi? Cosa ti piace di più del nostro paese?

    “Le mie esperienze in Italia sono state bellissime. A Bergamo mi sono trovata molto bene: abbiamo vinto, abbiamo perso e qualche volta è andata così così. Tuttavia, porto ancora con me tutte le emozioni che ho vissuto. Anche a Jesi ho trascorso due stagioni interessanti. Nel primo anno abbiamo sfiorato la vittoria, arrivando in finale. Dopo un periodo in Spagna e in Russia, ho riflettuto su dove avrei voluto giocare e ho scelto di tornare a Jesi. Così, ho vissuto un’altra bella stagione. In generale, giocare in Italia è stato fantastico, anche perché ho trovato tanti amici. Inoltre, il vostro paese è meraviglioso: si mangia bene, ci sono tante cose che lasciano a bocca aperta, avete il mare, il sole… È stato davvero piacevole“.

    Come descriveresti le sensazioni che provavi quando giocavi? E cosa ha sostituito l’adrenalina che ti dava la pallavolo?

    “Non ricordo bene cosa pensassi prima delle partite. Sicuramente, come ogni giocatrice, mi preparavo in base alla squadra che avremmo affrontato e, a volte, sapevo già se quel giorno avremmo vinto o perso. Per quanto riguarda l’adrenalina, posso dire che nella mia vita non manca di certo. Ovviamente, ha assunto forme diverse da quando giocavo: mio figlio mi dà adrenalina, così come mio marito, la mia famiglia e il mio lavoro. Dunque, nella mia vita c’è ancora tanta adrenalina“.

    Dopo il tuo ritiro sei rimasta nel mondo della pallavolo. Come mai hai scelto di diventare direttore sportivo? È stato difficile passare dal campo alla scrivania?

    “Dopo aver concluso la mia carriera da giocatrice, mi sono presa un po’ di tempo per riposarmi e mi sono chiesta: ‘Cosa posso fare adesso?’. La risposta è stata immediata e mi ha riportato alla pallavolo. Ho inizialmente provato a lavorare come manager, per poi diventare direttore sportivo. Ho compreso di voler rimanere nel mondo della pallavolo, che conosco bene e di cui posso parlare, trasmettendo le mie conoscenze ad altre persone. La pallavolo è la mia vita, e credo di aver fatto la scelta migliore per me“.

    Foto: VFV

    Cosa ne pensi della nuova generazione di giocatrici russe? La vostra nazionale avrebbe potuto ottenere grandi risultati senza il ban internazionale?

    “Penso che le nostre giovani stiano crescendo in modo molto positivo e rapido. Abbiamo tante giocatrici desiderose di competere ai massimi livelli, ma al momento non possiamo farlo. Tuttavia, quando avremo l’opportunità di partecipare a competizioni internazionali, mostreremo tutto il lavoro svolto in questi anni. Credo che, se avessimo avuto l’opportunità di partecipare a questi tornei, saremmo stati in grado di andare a medaglia. Siamo pronti a dimostrare che il nostro impegno è stato proficuo, che abbiamo molte giocatrici forti e che siamo competitivi”.

    Un’ultima curiosità: per cosa ti piacerebbe essere ricordata?

    “Vorrei essere ricordata come una persona allegra, positiva e sempre con il sorriso sulle labbra!“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Verso Trento-Corona Brasov, Soli: “È l’opportunità per rimetterci immediatamente in gioco”

    Il primo mese dell’anno solare 2025 si conclude con un impegno di carattere internazionale per la Trentino Itas: giovedì 30 gennaio alla ilT quotidiano Arena di Trento la formazione Campione d’Europa riceverà infatti la visita dei rumeni del CSM Corona Brasov per la gara di ritorno dei Play Off (turno che precede i quarti di finale) di Cev Cup. Fischio d’inizio programmato per le ore 20.30: diretta su Radio Dolomiti.

    L’ultima partita ufficiale di gennaio propone ai gialloblù un appuntamento particolarmente importante: in palio vi è infatti il pass per entrare fra le prime otto squadre della seconda competizione continentale; per staccarlo, dopo il successo per 3-1 nella gara d’andata di due settimane fa in Romania, servirà vincere almeno due set. 

    “La partita di giovedì rappresenta per noi l’opportunità di rimetterci immediatamente in gioco in un momento emotivamente delicato – ha spiegato l’allenatore Fabio Soli – . Tornare subito in campo sarà l’occasione per accantonare le scorie della semifinale di Coppa Italia con la Lube e guardare oltre, fiduciosi nei nostri mezzi, verso i nostri prossimi obiettivi. Il Corona Brasov ci ha chiaramente mostrato nella partita di andata le sue caratteristiche di squadra solida e pronta a metterci in difficoltà, dovremo pertanto farci trovare subito pronti”.

    La Trentino Itas rifinirà la preparazione fra gli allenamenti di questa sera e di giovedì mattina alla ilT quotidiano Arena che, pur con nomi differenti (prima PalaTrento, poi BLM Group Arena), si appresta ad ospitare l’85^ partita internazionale di Trentino Volley. Il bilancio è di 71 vittorie e 13 sconfitte; solo tre di queste sono riferite alla CEV Cup e l’ultima risale a poco meno di dieci anni fa: 4 aprile 2015 per 1-3 con la Dinamo Mosca nella finale d’andata dell’edizione 2015, poi persa con i russi al golden set.

    Il CSM Corona Brasov si presenta a Trento per disputare la partita continentale più importante della sua recente storia. Il ramo pallavolistico della polisportiva, molto competitiva anche in discipline come calcio, pallamano e hockey, è stato infatti inaugurato solo nel 2022, ottenendo subito grandi risultati: la promozione nel massimo campionato rumeno nel 2023 e la vittoria del titolo nazionale, strappato al Galati, nel 2024.

    Proprio per questo motivo nella stagione in corso ha partecipato ai turni preliminari di Champions League, sfiorando l’accesso alla fase a gironi, dopo aver eliminato nel primo turno i bosniaci dell’Ok Radnik Bijeljina, nel secondo gli svizzeri del Schönenwerd ed aver interrotto la sua corsa contro i greci dell’Olympiacos nel terzo. Ripescata in 2025 CEV Cup, ha superato nei sedicesimi di finale i serbi del Novi Sad e negli ottavi gli estoni del Tallin, prima di trovare sulla sua strada la Trentino Itas e contenderle il pass per quello che sarebbe il risultato più importante a livello internazionale della sua attività.

    La rosa a disposizione dell’allenatore Laurentiu Lica (già giocatore di buon livello, con esperienze nel campionato francese), può contare sul palleggiatore argentino Arquez, sull’opposto azero Melnikov, sugli schiacciatori Gommans (olandese), Kovacevic, Stojsavljević e Kovac (tutti e tre serbi) e sui centrali Magdas e Lupu, assieme al libero Kantor gli unici tre elementi autoctoni di un sestetto in cui talvolta trova spazio, come nella gara d’andata, anche il posto 3 australiano Graham. Nel massimo campionato rumeno attualmente si trova al secondo posto in classifica dietro la Dinamo Bucarest (ex squadra di Bela Bartha), con cui ha perso in casa per 1-3 proprio sabato scorso.

    Per superare il turno e accedere ai quarti di finale alla compagine gialloblù serve vincere almeno due set; grazie al successo nel match d’andata per 3-1, i Campioni d’Europa potranno infatti perdere anche al tie break per evitare l’ipotesi golden set contro il Brasov, che si giocherà quindi solo in caso di vittoria al massimo in quattro parziali dei rumeni. Il regolamento è infatti identico a quello adottato nei Play Off di CEV Champions League.

    Chi passa il turno affronterà nei quarti di finale la miglior seconda fra le terze classificate della fase a gironi di Champions League: attualmente in lizza per questa posizione vi sono Maaseik e Roeselare (Belgio), Fenerbahce (Turchia), Saint Nazaire e Chaumont (Francia), ma altri nomi potrebbero aggiungersi in base ai risultati di questa sera, che fugheranno qualsiasi ipotesi. Nel tabellone finale di 2025 CEV Cup intanto c’è già una qualificata ai quarti, il Resovia (Polonia, ha eliminato il Pafiakos Pafos con una doppia vittoria), mentre stasera si giocano altre due partite: Tours-Amriswil (andata 3-1) e Ziraat Ankara-Las Palmas (andata 3-2).

    Quello di mercoledì sarà il secondo incontro assoluto della storia fra le due Società, che in archivio hanno solo la gara d’andata giocata il 15 gennaio in Romania e vinta dalla Trentino Itas per 1-3, con parziali di 25-21, 17-25, 21-25, 23-25 e Rychlicki best scorer (18 punti).

    Contro compagine rumene Trentino Volley vanta in totale sette precedenti, tutti positivi, tenendo conto non solo di quattro vittorie ottenute in Romania (le altre tre: 3-0 a Zalau l’8 dicembre 2010, 3-1 a Craiova il 13 gennaio 2015 e 3-1 a Galati il 13 novembre 2024), ma anche delle tre sfide casalinghe disputate il 13 dicembre 2010 (3-0 sullo Zalau), il 22 gennaio 2015 (3-1 sul Craiova nella sfida di ritorno) ed il 20 novembre 2024 (3-0 sul Galati).

    (fonte: Itas Trentino) LEGGI TUTTO

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    Verso la sfida contro Valsa Group Modena: il focus sugli avversari

    CISTERNA DI LATINA – Dopo un weekend di pausa, il Cisterna Volley è pronto a tornare in scena al Palasport di Viale delle Provincie. Domenica 2 febbraio, alle ore 19:00, ospiterà la Valsa Group Modena per la diciottesima giornata di Superlega Credem Banca. La sfida si preannuncia equilibrata: le due squadre sono separate da un solo punto in classifica, con Cisterna ottava a quota 17 e Modena settima con 18 punti.
    LA SQUADRA – La Valsa Group Modena ha spesso variato il sestetto titolare, sfruttando un’ampia rosa per variare in corso le soluzioni tattiche. A dimostrazione della rotazione frequente, solo tre giocatori hanno disputato tutti i 65 set stagionali: il palleggiatore Luciano De Cecco, il libero Filippo Federici e l’opposto Paul Buchegger. L’austriaco è il punto di riferimento offensivo della squadra, con 281 punti messi a segno, ed eccelle anche al servizio, con 33 ace che lo rendono il secondo miglior battitore del campionato, dietro solo a Plotnytskyi.
    Anche altri giocatori hanno superato i 100 punti in stagione: il centrale Giovanni Sanguinetti (138), gli schiacciatori Vlad Davyskiba (133), José Miguel Gutiérrez (128), e Tommaso Rinaldi (211), gli ultimi due con un passato in provincia di Latina, avendo vestito la maglia della Top Volley. Al centro il migliore a muro è Simone Anzani, tra gli elementi più esperti a disposizione di Modena e a quota 33 da inizio stagione.
    LA STAGIONE – La Valsa Group Modena è reduce da un rotondo successo esterno contro la Mint Vero Volley Monza per 3-0, ma il 2025 non è partito nel migliore dei modi. La vittoria contro i brianzoli è anche l’unico successo del girone di ritorno e al PalaPanini la vittoria casalinga manca dal 24 novembre scorso, quando la squadra di coach Giuliani si impose su Sonepar Padova 3-1. Fuori dalle mura amiche Modena ha trovato la vittoria in sole tre occasioni. LEGGI TUTTO

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    Verona, periodo di stage per lo schiacciatore giapponese Sakamoto Andeisena

    In questi giorni si è aggregato al gruppo squadra di Rana Verona anche Sakamoto Andeisena, giovane schiacciatore giapponese proveniente dalla Chuo University di Tokyo, che nel 2016 ha avviato il progetto Volleyball Club Support Association, che offre la possibilità a giovani atleti delle formazioni collegiali di maturare esperienze formative in campionati esteri.  

    Il giocatore classe 2005 – 192 cm di altezza e capace di toccare i 337 cm nel salto in attacco – svolgerà un periodo di stage di alcune settimane, durante le quali prenderà parte agli allenamenti assieme a Mozic e compagni, entrando così a contatto con il metodo di lavoro e la preparazione alle partite di una squadra di SuperLega. 

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

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    Che integratori assumere in una partita di pallavolo?

    Prima di una partita di pallavolo, scegliere gli integratori giusti è fondamentale per ottimizzare la performance e ridurre il rischio di infortuni. Gli integratori a base di glucidi (carboidrati) sono essenziali per garantire energia immediata e sostenuta durante la partita; è utile poi reidratarsi almeno nei cambi di set con un giusto apporto di Sali minerali specialmente nei periodi caldi. I sali minerali, come sodio, potassio e magnesio, aiutano a mantenere un corretto equilibrio elettrolitico, fondamentale per prevenire crampi e cali di performance. Un pre-workout equilibrato, contenente carboidrati a rilascio rapido e lento, combinato con una buona idratazione, può fare la differenza.

    Quali marche di integratori scegliere per la pallavolo?Il mondo degli integratori è affollato di marche ed è difficile scegliere l’opzione migliore, bisogna quindi affidarsi a marchi che rispettino le regolamentazioni italiane e siano certificati. Il marchio che si è maggiormente affermato per gli sport di squadra e quelli di resistenza è Sprintade: un brand 100% italiano specializzato nel reintegro energetico prima, durante e dopo la gara. Il motivo di questa preferenza è la qualità farmaceutica dei prodotti e il sorprendente grado di innovazioni, con prodotti unici.

    Benefici dell’integrazione negli sport di squadraNegli sport di squadra come la pallavolo, l’integrazione nutrizionale è un alleato prezioso per migliorare la resa atletica e favorire il recupero. Le partite e gli allenamenti di pallavolo richiedono movimenti esplosivi, salti continui e cambi di direzione rapidi, che portano a un elevato dispendio energetico e a un consumo significativo di riserve di glicogeno muscolare.

    Riduzione degli infortuniUna corretta integrazione può contribuire a ridurre il rischio di infortuni muscolari e articolari. Integratori ricchi di aminoacidi essenziali (EAA) e ramificati (BCAA) possono supportare la sintesi proteica muscolare, accelerando la riparazione dei microdanni causati dallo sforzo fisico. Inoltre, micronutrienti come la vitamina D e il calcio aiutano a mantenere la salute ossea, riducendo il rischio di fratture da stress, mentre il magnesio supporta la funzione neuromuscolare, prevenendo crampi e contratture.

    Il ruolo del dispendio energeticoUna partita di pallavolo, della durata media di 60-90 minuti, può bruciare tra le 300 e le 600 calorie, a seconda dell’intensità e del livello di gioco. Questo dispendio energetico richiede una strategia di integrazione mirata per evitare cali di prestazione. Durante il gioco, integratori a base di maltodestrine o gel energetici possono fornire energia rapidamente assimilabile, mentre le bevande isotoniche contribuiscono a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione.

    L’importanza degli integratori post-allenamentoIl recupero è una fase cruciale per gli atleti. Dopo una partita o un allenamento intenso, è importante ripristinare le riserve di glicogeno, favorire la rigenerazione muscolare e reidratare l’organismo. Un buon integratore post-allenamento dovrebbe includere:

    Proteine: le proteine del siero del latte (Sprintade WPC) o le proteine vegetali sono ideali per stimolare la sintesi muscolare.

    Carboidrati: glucidi a rapido assorbimento, come il destrosio o la maltodestrina, aiutano a ricostituire il glicogeno muscolare (Sprintade ISOTONIC GEL, Sprintade ATP BOOSTER).

    Sali minerali: il reintegro di elettroliti è essenziale per bilanciare i liquidi corporei e prevenire affaticamento (Sprintade HYDRO o NITRED).

    Aminoacidi: la leucina, in particolare, è fondamentale per attivare la sintesi proteica (Sprintade BCAA o Complete Amino).

    Consigli pratici per gli atleti di pallavolo

    Prima della partita: assumere una bevanda pre-allenamento con carboidrati (30-60 grammi), sali minerali e, se necessario, un piccolo apporto di caffeina per migliorare la concentrazione.

    Durante la partita: consumare bevande isotoniche ogni 15-20 minuti per mantenere il livello di idratazione e integrare energia.

    Dopo la partita: optare per uno shake contenente 20-30 grammi di proteine e 50-100 grammi di carboidrati entro 30 minuti dal termine dell’attività.

    ConclusioniL’integrazione nella pallavolo e negli sport di squadra è un elemento chiave per supportare la performance, migliorare il recupero e prevenire infortuni. Personalizzare la strategia di integrazione in base alle proprie esigenze, intensità di gioco e obiettivi è essenziale per ottenere i massimi benefici. Consulta un professionista della nutrizione sportiva per definire un piano adatto al tuo profilo atletico. LEGGI TUTTO

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    Champions League volley maschile, 6^ giornata: Milano, Monza e Perugia oggi su Sky

    Su Sky e in streaming su NOW prosegue la grande stagione del volley europeo. Oggi, mercoledì 29 gennaio, va in scena la sesta giornata di regular season di CEV Champions League maschile. Tre le squadre italiane impegnate: Mint Vero Volley Monza nel girone B, Allianz Milano nel girone C e Sir Sicoma Monini Perugia nel girone D. Le sfide con in campo le squadre italiane sono tutte in diretta su Sky e NOW: alle 18 Allianz Milano è ospite dei polacchi dello Zawiercie. Diretta su Sky Sport Max e NOW, telecronaca di Giovanni Cristiano. Alle 18.30, in diretta su Sky Sport Arena e NOW, Mint Vero Volley Monza affronta i tedeschi del Giesen, con il commento di Rudy Palermo e Rachele Sangiuliano. Alle 20.45 il turno si chiuderà con la sfida tra Sir Sicoma Monini Perugia e i turchi dell’Ankara, in diretta su Sky Sport 259 e NOW, con il commento di Stefano Locatelli e Andrea Zorzi. Con risultati, classifiche, notizie e highlights, il grande volley europeo è protagonista anche su skysport.it, sulla APP Sky Sport e sui profili e account ufficiali di Sky Sport sui principali social network. LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina ai Playoff: possibile o impossibile? E chi è stata l’ultima neopromossa a riuscirci?

    Un girone d’andata maltrattata peggio di Cenerentola in versione sguattera (2 punti). Un girone di ritorno principesco da 13 punti: gli stessi di Trento e Civitanova, uno in meno della sola Piacenza, uno in più (udite udite) di Perugia. E ancora siamo ben lontani dai titoli di coda. Ma che favola è mai questa per Grottazzolina?

    Nelle ultime stagioni, complice un mercato che penalizza oltre misura chi sale dalla Serie A2 e prova ad attrezzarsi solo a promozione acquisita, raccogliendo le briciole di chi invece si è mosso sei mesi prima, le neopromosse in Superlega hanno sempre avuto in mano sia il biglietto d’andata che quello di ritorno. L’ultima eccezione è stata Taranto.

    La novella Cenerentola Yuasa Battery, però, quel biglietto di ritorno lo ha tirato fuori dal taschino il 13 dicembre scorso stracciandolo e cestinandolo nel secchio della spazzatura dello spogliatoio ospiti dell’Opiquad Arena. Prima storica vittoria nel massimo campionato, arrivata a fagiuolo come regalo di compleanno di Massimiliano Ortenzi, che alla mezzanotte di quella sera da incorniciare di candeline ne ha spente 44.

    Ok, vincerne una ci può anche stare, ma tanto sono già condannati, avranno pensati in molti quella sera. E invece… Di cosa fosse fatta la torta di compleanno di Ortenzi non è dato sapere, fatto sta che da Monza in poi Grottazzolina ha tirato fuori numeri da big, e come una big potrebbe anche rompere l’incantesimo di mezzanotte e continuare a danzare, facendo addirittura ‘after’. Tradotto, qualificandosi ai playoff.

    Possibile o impossibile? Le prossime avversarie di Grottazzolina, che attualmente di punti in classifica ne ha 15 al pari di Padova, saranno Milano (casa), Perugia (casa), Cisterna (trasferta), Piacenza (casa) e infine Civitanova (trasferta). Sfide di un certo peso specifico che i ragazzi terribili di coach Ortenzi giocheranno però col braccio sciolto senza nulla da perdere. Le avversarie, invece, con la tensione di chi avrà paura di fare una figuraccia. L’ottavo posto al momento è occupato da Cisterna, appena due punti più su (17). Modena è invece settima, ma anche lei a sole tre lunghezze di vantaggio (18).

    Insomma, magari non succede, ma se dovesse succedere, qualificarsi ai playoff da neopromossa rappresenterebbe in Superlega una impresa che ha avuto pochi precedenti in passato. Basti pensare che per trovare l’ultima squadra capace di riuscirci siamo dovuti andare a ritroso di quasi un decennio.

    2023-2024: Campionato a 12 squadre. La neopromossa Farmitalia Catania retrocede chiudendo all’ultimo posto con 9 punti. Penultima la Gioiella Prisma Taranto con 14.

    2022-2023: Campionato a 12 squadre. La Emma Villas Aubay Siena, iscrittasi alla Superlega acquistando il titolo dall’avente diritto Volley Tricolore Reggio Emilia, retrocede chiudendo all’ultimo posto con 15 punti. Penultima la Gioiella Prisma Taranto con 16.

    2021-2022: Campionato a 13 squadre, retrocedono la Consar Ravenna, ultima con 2 punti, e la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, penultima con 22. Terzultima la Kioene Padova con 24 punti. La neopromossa Prisma Taranto chiude al decimo posto con 26 punti.

    2020-2021: Campionato a 12 squadre, nessuna retrocessione causa Covid. Per la cronaca arriva comunque ultima la Top Volley Cisterna con 7 punti, preceduta dalla Kioene Padova con 15.

    2019-2020: Campionato sospeso l’8 aprile 2020 causa Covid. Nessuna retrocessione.2018-2019: Campionato a 14 squadre. Retrocedono la BCC Castellana Grotte, ultima con 10 punti, e la Emma Villas Siena (neopromossa), penultima con 17. Prima tra le salve la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia con 20 punti.

    2017-2018: Campionato a 14 squadre, nessuna retrocessione prevista. La squadra neopromossa, la BCC Castellana Grotte, aveva comunque chiuso il campionato in ultima posizione a quota 10 punti, tre in meno di Sora e Vibo Valentia.

    2016-2017: Campionato a 14 squadre, nessuna retrocessione prevista. Due le squadre neopromosse: la Biosì Indexa Sora, vincitrice dei playoff di A2, e la Tonno Callipo Calabria Vibo Valencia su licenza concessa dalla Lega. Sora chiuse la stagione penultima con 20 punti. Vibo Valentia, ottava con 32, si qualificò ai PlayOff. Ultima, per la cronaca, si piazzò la Revivre Milano con 18 punti.

    Grottazzolina. Paesino nelle Marche che di anime ne conta 3.218, Erasmus permettendo, e che in Superlega gioca al PalaSavelli di Porto San Giorgio che di posti a sedere ne offre 4.000. Nel film “In equilibrio precario” del regista Giovanni Panozzo, nella parte in cui si racconta Grottazzolina e la sua promozione in Superlega, Mauro Berruto dice che “se fosse stata una cittadina americana, a Hollywood ci avrebbero fatto un film con un cast stellare”. Come dargli torto. Non resta che mettersi comodi, munirsi di pop corn e vedere come va a finire questa storia. Per il film, al massimo, ci si attrezzerà più avanti.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Domotek,Polimeni: “Reggio,pubblico straordinario.”

    Innanzitutto, la Fipav ha disposto un minuto di silenzio in memoria dell’allenatrice Simonetta Avalle, figura simbolo della pallavolo italiana. Simonetta ha segnato la storia del movimento lasciando una impronta indelebile nel volley di vertice e nell’attività dei settori giovanili grazie alla grande passione, alla competenza e all’impegno profuso in oltre 50 anni di carriera”.Parliamo della prima allenatrice della storica Medinex in Serie A in ambito femminile nella città di Reggio Calabria.
    Nel frattempo, Antonio Polimeni, allenatore degli amaranto, commenta la sconfitta contro la capolista Sorrento, elogiando il pubblico e la reazione della sua squadra.
    “Il pubblico è stato straordinario, abbiamo fatto il record di presenze stagionale”, esordisce Antonio Polimeni, coach della Domotek Volley. “È stata una sconfitta che brucia, ma abbiamo lottato pallone su pallone contro una grande squadra. Sorrento ha meritato la vittoria, dimostrando esperienza e gioco di squadra”.
    Polimeni non cerca alibi: “Nonostante l’assenza di Enrico Zappoli,giocatore molto importante per noi, sono entrati praticamente tutti in campo e hanno dato il loro contributo. Murabito, ad esempio, ha fatto una grande partita, ma tutto il gruppo ha dimostrato di poter crescere ancora”.
    “Abbiamo 12 giocatori straordinari e due giovani che lavorano duramente per raggiungere il livello degli altri”, continua Polimeni. “Siamo stracontenti del nostro gruppo e della loro voglia di lottare. Questa partita si doveva giocare in 9 o 10 effettivi, e così è stato”.
    Il coach analizza la sconfitta: “Nel quarto set siamo stati ingenui in alcune situazioni, e questo ci è costato caro. Sorrento è stata brava a sfruttare i dettagli, e questo ha fatto la differenza”.
    Polimeni conclude con un elogio alla capolista: “Sorrento è una squadra forte, che merita la posizione in classifica. Baldi è un giocatore di altra categoria, ma tutta la squadra campana ha dimostrato grande valore. Noi dobbiamo continuare a lavorare e a crescere, per regalare a questo pubblico qualcosa di importante”. LEGGI TUTTO