More stories

  • in

    Cocciaretto rimonta e avanza a Cluj-Napoca: battuta Begu in due set. L’azzurra ha salvato ben cinque palle set nel secondo set di cui tre consecutive

    Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Getty Images

    Elisabetta Cocciaretto si qualifica per il secondo turno del WTA 250 di Cluj-Napoca superando la padrona di casa Irina-Camelia Begu con il punteggio di 6-3 7-5. La marchigiana, settima testa di serie del torneo e numero 59 del ranking mondiale, ha mostrato grande carattere specialmente nel secondo set, quando è riuscita a ribaltare una situazione che sembrava compromessa.
    Il primo parziale ha visto Cocciaretto reagire prontamente a un break iniziale subito, recuperando lo svantaggio nel quarto game. L’azzurra ha poi preso il sopravvento piazzando il break decisivo nel sesto gioco e chiudendo il set sul 6-3.Ancora più emozionante il secondo set, dove l’italiana si è trovata in una situazione molto delicata sul 3-5, con la Begu al servizio e tre set point a disposizione sul 40-0. Con grande freddezza, Cocciaretto ha annullato tutte e cinque le palle set (una anche sul 4-5 e servizio) che avrebbero portato l’incontro al terzo set. Da quel momento, l’azzurra ha inanellato quattro game consecutivi, completando una rimonta straordinaria e chiudendo l’incontro sul 7-5.
    La vittoria contro Begu, ex numero 22 del mondo nel 2016 e attualmente numero 78 WTA, proietta Cocciaretto al secondo turno dove affronterà la wild card rumena Ana Bogdan o Jodie Anna Burrage.
    WTA Cluj-Napoca Elisabetta Cocciaretto [7]• 0670 Irina-Camelia Begu0350 Vincitore: Cocciaretto ServizioSvolgimentoSet 3Elisabetta CocciarettoServizioSvolgimentoSet 2Elisabetta Cocciaretto 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5Irina-Camelia Begu 0-15 0-30 0-405-5 → 6-5Elisabetta Cocciaretto 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5Irina-Camelia Begu 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 4-5Elisabetta Cocciaretto 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 3-5Irina-Camelia Begu 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Elisabetta Cocciaretto 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3Irina-Camelia Begu 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Elisabetta Cocciaretto 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2Irina-Camelia Begu 0-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Elisabetta Cocciaretto 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Irina-Camelia Begu 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Elisabetta Cocciaretto 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 6-3Irina-Camelia Begu 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-2 → 5-3Elisabetta Cocciaretto 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2Irina-Camelia Begu 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2Elisabetta Cocciaretto 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2Irina-Camelia Begu 0-15 15-15 15-30 15-401-2 → 2-2Elisabetta Cocciaretto 0-15 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2Irina-Camelia Begu 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Elisabetta Cocciaretto 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Domani in campo tre azzurri sul cemento di Rotterdam: Bellucci sfida Medvedev (con il programma completo)

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Tre italiani scenderanno in campo domani al torneo ATP 500 di Rotterdam, con sfide di alto livello che promettono spettacolo sul veloce indoor olandese.La sfida più impegnativa è quella che attende Mattia Bellucci, che dopo aver superato brillantemente il primo turno contro Rottgering, si troverà di fronte il numero due del tabellone Daniil Medvedev. Per il tennista lombardo si tratta di un test decisamente probante contro uno dei migliori interpreti del cemento indoor.
    Matteo Berrettini torna in campo contro il padrone di casa Tallon Griekspoor. Il tennista romano, che sta cercando di ritrovare la migliore condizione, avrà bisogno della sua miglior versione per superare l’olandese, sempre ostico sul veloce indoor.Andrea Vavassori affronterà Felix Auger-Aliassime in quello che si preannuncia come un match interessante e molto difficile. Il tennista torinese dovrà fare affidamento sul suo gioco d’attacco per provare a mettere in difficoltà il talentuoso canadese.
    Centre Court – ore 11:00Arthur Fils vs Constant Lestienne Andrea Vavassori vs Felix Auger-Aliassime (Non prima 13:00)Matteo Berrettini vs Tallon Griekspoor (Non prima 14:30)Mattia Bellucci vs Daniil Medvedev (Non prima 19:30)Jiri Lehecka vs Hubert Hurkacz
    Court 1 – ore 11:00Aleksandar Kovacevic vs Giovanni Mpetshi Perricard Jan-Lennard Struff vs Fabian Marozsan Ivan Dodig / Zhizhen Zhang vs Sander Gille / Jan Zielinski Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Yuki Bhambri / Giovanni Mpetshi Perricard (Non prima 16:00)Nikola Mektic / Michael Venus vs Matthew Ebden / Joran Vliegen Hugo Nys / Edouard Roger-Vasselin vs Sadio Doumbia / Fabien Reboul LEGGI TUTTO

  • in

    Arnaldi dopo l’esordio vincente a Dallas: “L’obiettivo quest’anno è essere più solido e concreto”

    Matteo Arnaldi

    Matteo Arnaldi ha iniziato la sua corsa all’ATP 500 di Dallas con una convincente vittoria sullo statunitense Chris Eubanks, forte di un tennis piuttosto concreto. Parlando a tennis.com dopo il successo, il ligure ha sottolineato proprio la solidità della sua prestazione e come l’essere più solido e concreto rispetto al 2024 sia il suo principale obiettivo per la stagione da poco iniziata. Quella appena raccolta in Texas è stata la seconda vittoria nel 2025, dopo l’esordio vincente a Brisbane su Popyrin; poi lo stop contro il super servizio del ritrovato Opelka e quindi il derby perso contro Musetti a Melbourne.
    “Sono contento della vittoria, Eubanks serve molto bene” afferma Arnaldi, “Sono stato bravo a sfruttare le piccole occasioni che lui mi ha concesso, l’ho brekkato due volte e poi ho tenuto bene i miei turni di servizio”.
    “Non ho iniziato il 2025 come avrei voluto, ma ho perso una partita dura contro Opelka a Brisbane e poi una maratona di quattro ore contro Lorenzo a Melbourne. Non è stato facile, ma ora qua ho vinto un bel match e ho la chance di continuare il torneo”. Al secondo turno Matteo trova Davidovich Fokina, ha vinto l’unico precedente lo scorso anno in Canada per ritiro dello spagnolo nel terzo set dopo aver rimontato il primo.
    Ricordano ad Arnaldi la sua repentina ascesa, fino al n.30 del ranking nell’agosto 2024, e le due vittorie in Davis Cup. Esperienze importanti: “Sono stati due anni fantastici per me, ma penso che l’anno scorso non sono riuscito a giocare il mio miglior tennis. Ho ottenuto alcuni buoni risultati, ma l’obiettivo per quest’anno è cercare di essere più solido. L’anno scorso ho perso al primo turno in alcuni tornei verso la fine della stagione e anche a metà, intorno a Wimbledon nel periodo sull’erba. Nel 2025 voglio essere più continuo e giocare più match, sono sicuro di potercela fare”.
    Chiedono ad Arnaldi cosa ha tratto dal potersi allenare con Jannik Sinner in Davis, e dall’esempio del n.1 del mondo: “Nel 2023 è stato il mio primo anno come giocatore di Davis, ero abituato a giocare solo per me stesso e non in squadra. Non solo io ma tutto il gruppo ha imparato tanto da Sinner. Tutti mi hanno dato molti consigli in campo. Jannik gioca un tennis incredibile, non c’è molto altro da aggiungere solo guardarlo come lavora e gioca e apprendere da lui”.
    Ecco cosa pensa Matteo in merito alla differenza del livello di gioco tra tennisti che gravitano dietro alla posizione n.30, il suo best ranking, e quelli invece che sono a ridosso dei migliori. “Non penso che ci sia una grande differenza a livello di gioco, tutto sta nella loro continuità di risultati nel corso della stagione. I migliori riescono a sfruttare le occasioni che si presentano nel corso delle partite e così vincono di più. Io l’anno scorso non ci sono riuscito, ricordo diversi match nei quali ho avuto chance ma non le ho sfruttate. Questo è quello che credo distingua i migliori 15 dagli altri”.
    Analisi piuttosto lucida quella di Arnaldi, che in effetti lo scorso anno non è stato in grado di giocare il suo miglior tennis quando la partita si è fatta accesa, la gestione dei momenti decisivi. Più volte Matteo si è fatto prendere dalla frenesia di chiudere il punto rapidamente, invece di affidarsi a quelli che restano ancora i suoi punti di forza: elasticità, rapidità di copertura del campo, apertura dell’angolo e reattività nel passare da difesa ad attacco. Ovviamente riuscire a prendersi il punto velocemente già rischiando col primo colpo dopo il servizio o entrando dopo una risposta rappresenta un bel passo avanti, ma questo è un processo che richiede pazienza e lucidità di scelte. Dopo il 2023 con la clamorosa esplosione, era naturale vivere un 2024 di assestamento, con la necessità di confermare risultati e l’alto livello raggiunto. Quest’anno Arnaldi è atteso a un cambio di passo: più solidità, servizio più continuo, più vittorie. Iniziando da Dallas, dove c’è spazio per fare bene.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

  • in

    Challenger Manama, New Delhi e Tenerife 2: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Giulio Zeppieri nella foto – Foto Patrick Boren

    – Manama 🇧🇭 USD 125 H Saturday Final– New Delhi 🇮🇳 USD 75 H– Tenerife 2 🇪🇸 EUR 75 H

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Manama (MD) Inizio torneo: 10/02/2025 | Ultimo agg.: 04/02/2025 12:30Main Draw (cut off: 218 – Data entry list: 23/01/25 – Special Exempts: 0/0)

    #entrylist_box .reset5358 {
    margin-top: -168px;
    }

    78. A. Cazaux97. P. Kotov99. M. Fucsovics110. M. Kukushkin111. J. de Jong138. D. Ajdukovic149. Y. Uchiyama154. T. Atmane167. D. Evans171. C. Wong177. C. Lestienne179. O. Jasika181. M. Cilic185. M. Marterer198. A. Galarneau203. A. Blockx206. N. Basilashvili210. B. Holt213. P. Kypson217. A. Andreev218. F. Cristian JianuAlternates

    #entrylist_box .resetAlternates5358 {
    margin-top: -168px;
    }

    1. A. Karatsev (222)2. N. Mejia (224)3. A. Dougaz (231)4. B. Zhukayev (244)5. D. Yevseyev (249)6. D. Masur (256)7. E. Dalla Vall (277)8. C. Broom (278)9. F. Sun (279)10. G. Blancaneau (282)11. E. Kirkin (285)12. V. Durasovic (289)13. M. Erhard (291)14. J. Sels (294)15. M. Janvier (299)16. D. Prizmic (301)17. M. Geerts (303)18. I. Gakhov (309)19. C. Sanchez Jo (310)20. M. Sharipov (318)  LEGGI TUTTO

  • in

    Rybakina amplia il suo team: Davide Sanguinetti nuovo coach

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Foto Getty Images

    Elena Rybakina ha annunciato un’importante novità nel suo team tecnico con l’ingresso di Davide Sanguinetti come nuovo allenatore. L’ex tennista italiano ha già iniziato a lavorare con la campionessa kazaka ed è presente con lei questa settimana al torneo di Abu Dhabi.
    Sanguinetti si unisce allo staff tecnico in un momento particolare, considerando la situazione di Stefano Vukov, storico coach di Rybakina, che al momento si trova in una posizione di sospensione provvisoria da parte della WTA. L’organizzazione sta infatti conducendo un’indagine su Vukov per una presunta violazione del Codice di Condotta.Nonostante la sospensione temporanea, Vukov mantiene un canale di comunicazione aperto con il team, continuando a contribuire alla preparazione della giocatrice in coordinamento con Sanguinetti. Questa soluzione permette a Rybakina di mantenere continuità nel suo percorso di sviluppo tecnico mentre la WTA completa le sue verifiche.
    L’arrivo di Sanguinetti, con la sua notevole esperienza sia come giocatore che come coach, rappresenta un importante rinforzo per il team della tennista kazaka, attualmente tra le protagoniste del circuito WTA.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Bergamo ritrova il suo torneo: il grande tennis sbarca al ChorusLife

    Una veduta aereo del complesso ChorusLife

    Uno dei più longevi Challenger italiani ritrova la sua sede: dopo un anno di “esilio”, il torneo di Bergamo torna in città e si giocherà nella nuovissima ChorusLife Arena, impianto di nuovissima generazione inaugurato nel novembre 2024. Tutti i match saranno radunati nel palazzetto, la cui capienza sarà di oltre 3.000 posti. Appuntamento dal 16 al 23 novembre.
    Bergamo torna ad avere il suo ATP Challenger. L’anno di “esilio” a Rovereto (con successo di Luca Nardi) ha avuto un doppio valore: da un lato ha preservato la storicità di un torneo nato nel 2006 e a cui tutti – sponsor e organizzatori in primis – tenevano molto. Dall’altro, ha permesso di blindare la collocazione in calendario. La ventesima edizione (la diciannovesima a Bergamo), denominata “Trofeo FAIP-Perrel”, si terrà dal 16 al 23 novembre e la notizia più bella riguarda la location: l’evento si giocherà presso la nuovissima ChorusLife Arena, impianto che – nell’allestimento previsto per il tennis – permetterà di accogliere oltre 3.000 spettatori e risolvere uno storico problema del Challenger orobico: la doppia sede. Entrambi i campi di gara, infatti, saranno allestiti nel maxi impianto di Via Carlo Serassi 26, sito in posizione strategica a due passi dal centro storico, nonché a pochi minuti dal casello autostradale e a distanza di camminata dalla stazione ferroviaria. Si tratta di una rivoluzione: sin dal 2006, il torneo aveva fatto i salti mortali per individuare il secondo campo di gioco. L’ex palasport cittadino (oggi convertito ad altro utilizzo) aveva spazio per un solo campo, così negli anni è stata chiesta ospitalità a varie strutture: il palazzetto del Comune di Gorle, quello di Alzano Lombardo e la palestra Italcementi. Adesso il torneo si concentrerà in un impianto di nuova generazione (è stato inaugurato lo scorso 21 novembre) che garantirà ogni comfort a giocatori, staff e pubblico. Per gli allenamenti è confermato il sostegno del Tennis Club Città dei Mille, che – come accade da anni – metterà a disposizione le proprie strutture.
    UNA GRANDE STORIASi tratta di una rivoluzione che cambia completamente le prospettive di un torneo che ha fatto la storia del circuito Challenger in Italia, garantendo un albo d’oro da brividi. La stessa ATP, dopo il recente successo di Jannik Sinner all’Australian Open, ha ricordato Bergamo con un post social in cui sottolineava come l’altoatesino abbia vinto tre ATP Challenger (dopo Bergamo si impose a Lexington e Ortisei) prima di intascare altrettanti Slam. Ma l’albo d’oro comprende altri nomi d’eccellenza come Matteo Berrettini, Holger Rune e Jack Draper, giusto per citare i più recenti. L’evento si giocherà in contemporanea con le Davis Cup Finals, che nel 2025 si terranno a Bologna. Si tratta di una doppia buona notizia: da una parte, non condizionerà il parco giocatori perché i Challenger e le finali di Davis attingono da bacini ben diversi; dall’altra, in quei giorni ci sarà grande attenzione mediatica sul tennis di cui beneficerà il rinnovato Challenger orobico, che per la sua 20esima edizione (e alla vigilia del ventennale, che nel 2026 sancirà la… ventesima edizione nella città di Bergamo) ha trovato una casa degna della sua storia e vivrà un nuovo inizio che ricorda l’entusiasmo nel 2006, quando The Olme Sport lanciò la prima edizione in un contesto storico ben diverso dall’attuale. In realtà l’entusiasmo degli organizzatori non è mai venuto meno, a partire da quel Marco Fermi (direttore sin dalla prima edizione) che si è sempre battuto in prima persona non solo per la sopravvivenza, ma anche per la qualità dell’evento, anche quando la logistica non era delle più semplici. La collaborazione con ChorusLife è il premio, il coronamento, per tanta tenacia. “Ma tengo a ringraziare anche il Comune di Bergamo – dice Fermi – che ci segue passo dopo passo e ha voluto fortemente che il torneo tornasse in città” L’appuntamento, dunque, è dal 16 al 23 novembre 2025. Oggi si può dire: il grande tennis torna ufficialmente a Bergamo.
    ATP CHALLENGER BERGAMO – ALBO D’ORO2006 – Alex Bogdanovic (GBR)2007 – Fabrice Santoro (FRA)2008 – Andreas Seppi (ITA)2009 – Lukas Rosol (CZE)2010 – Karol Beck (SVK)2011 – Andreas Seppi (ITA)2012 – Bjorn Phau (GER)2013 – Michal Przsiezny (POL)2014 – Simone Bolelli (ITA)2015 – Benoit Paire (FRA)2016 – Pierre Hugues Herbert (FRA)2017 – Jerzy Janowicz (POL)2018 – Matteo Berrettini (ITA)2019 – Jannik Sinner (ITA)2020 – non assegnato (finale non disputata a causa Covid-19)2021 – Holger Rune (DAN)2022 – Otto Virtanen (FIN)2023 – Jack Draper (GBR)2024 – Luca Nardi (ITA) (edizione disputata a Rovereto) LEGGI TUTTO

  • in

    Tommy Paul, sorrisi e ambizioni: “Dopo la top10 ho nuovi obiettivi. È una vita da sogno”

    Tommy Paul

    Entrare nella top 10 è un sogno diventato realtà, ma non è il massimo obiettivo di Tommy Paul, pronto a partire verso traguardi sportivi ancor più ambiziosi sempre con il sorriso, perché questa vita è meravigliosa. Il 27enne del New Jersey sta vivendo il miglior momento in carriera, appena entrato tra migliori dieci nel ranking dopo i quarti di finale agli Australian Open. Nel 2024 ha trionfato in tre tornei e questa settimana è impegnato nella difesa del titolo conquistato a Dallas l’anno scorso. Da n,9 ATP è terza testa di serie nel torneo texano, dietro a Fritz e Ruud, in un tabellone che vede già al secondo turno il nostro Matteo Arnaldi. Paul ha rilasciato un’intervista a ATP.com, nella quale si dice molto contento di come le cose stanno andando, ma anche di esser sempre in guardia di fronte a troppi complimenti perché lo mettono quasi in difficoltà. Il tennis di vertice vive di massima competizione e per restare agganciato al treno dei migliori è necessario continuare a spingere e crescere, provando ad alzare l’asticella con nuove ambizioni.
    Paul si è presentato a Dallas con il suo solito sorriso e la tranquillità che lo contraddistingue, tanto che i suoi pensieri questa settimana vanno anche al prossimo Super bowl (domenica notte) dove i Philadelphia Eagles, dei quali è tifosissimo, proveranno l’impresa contro i campioni in carica di Kansas City, guidati dalla stella Patrick Mahomes. Quando la stampa locale ha interrogato Tommy sulla difesa del titolo 2024 a Dallas, congratulandosi per l’ingresso in top10 e chiedendogli come si sente riguardo a tutta questa attenzione, Paul ha scrollato le spalle rispondendo: “Top10? Molto bene, ma non è il mio obiettivo finale. È bello, ma adesso ho dovuto reimpostare gli obiettivi dopo averne raggiunto uno, e ora sono concentrato solo sui nuovi. Mi sento sempre un po’ a disagio quando le persone si congratulano con me per qualcosa“.
    Modesto e sereno, Paul è il classico ragazzo che cavalca la sua vita e carriera con sincero disincanto, cercando di non mettersi mai addosso pressione negativa e riuscendo a trarre gli aspetti positivi dalla sua giornata e prestazioni. Come quando si butta avanti dietro attacchi non perfetti e viene passato dal rivale, ma al punto successivo ci riprova aggredendo il campo e le traiettorie degli avversari con rinnovata fiducia.
    “Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto. Sono più orgoglioso delle cose che faccio lontano dai tornei che nei tornei, a dire il vero. E sono orgoglioso del mio team“, continua Paul. “Penso che senza il team che ho, non sarei dove sono”. L’allenatore storico di Paul è Brad Stine, ex coach di Jim Courier e Kevin Anderson. I due sono alla sesta stagione insieme. “Penso che Tommy sia diventato progressivamente più professionale nel suo approccio alle cose”, afferma Stine. “Una volta che è entrato nella Top 100 ha iniziato a vedere i progressi passo dopo passo, e il miglioramento è diventato un processo naturale. Ha voglia di continuare a migliorare, continuare a salire la scala, soprattutto adesso che c’è un bel gruppo si ragazzi statunitensi che si motivano a vicenda“.
    Paul ama stare in compagnia, è forse il più compagnone tra i colleghi del suo paese, sempre pronto ad organizzare qualcosa per stare assieme e chiamare tutti per sentire come va. Vedere i successi di Fritz, Shelton e Tiafoe è stata per lui una molla decisiva a credere sempre più in se stesso. “I suoi amici erano in una posizione sempre migliore e  Tommy sentiva di dover spingere per avvicinarsi a loro, arrivare a competere con quei ragazzi ai loro livelli”, continua Stine. “Questa è stata un forte motivazione per lui, inseguire gli altri ragazzi che erano davanti. Ma direi che la cosa più importante resta la disciplina, la disciplina per fare la cosa giusta dentro e fuori dal campo”.
    Paul è migliorato tanto affinando il lavoro e credendo fermamente che solo grazie alla qualità degli allenamenti puoi raggiungere i risultati. Ha incrementato gli allenamenti atletici tanto da diventare uno tennisti più veloci in campo e tra i più in forma. Del resto il suo tennis si basa sulla velocità di copertura del campo e sull’anticipo della palla degli avversari. Un tennis rapido che non può prescindere da una perfetta condizione fisica. “Ci sono allenamenti per così dire fastidiosi e ripetitivi. Molte volte sono entusiasta di andare ad allenarmi e lavorare, ma a volte tutto è davvero ripetitivo. Ci sono dei giorni nei quali proprio non voglio fare atletica, tipo il sabato, ma alla fine mi ritrovo sempre lì fuori a farlo ogni sabato!”, racconta Paul. “Dipende anche da quanto siamo lontani da un torneo. Se c’è spazio, faremo un certo tipo di lavoro più intenso, mentre quando ci avviciniamo allora le ripetizioni cambiano e si cerca il massimo spunto”.
    Per Stine lavorare con Paul è un piacere visto l’ottima attitudine del suo assistito: “Tommy è una persona con cui è davvero facile stare. Dal punto di vista professionale è ineccepibile, è disposto a lavorare e a dedicare tutto il tempo che serve. Ma anche fuori dal campo è un ragazzo con cui è molto facile trascorrere del tempo, è divertente stare con lui. E questo rende il nostro rapporto bello. Il lavoro non sembra nemmeno un lavoro la maggior parte delle volte, visto il buon clima con cui lo affronta”.
    Top10 raggiunta, qual è ora l’obiettivo di Paul? Uno Slam? “Penso che lo sia per tutti, no?” sorride Tommy. Una meta a dir poco difficile, e forse per Paul impossibile, ma intanto si sta godendo il viaggio… “È fantastico. È bello non stare seduto dietro una scrivania per vivere. Mi piace fare ciò che sto facendo, è quello che amo. Vivere e guadagnare soldi con lo sport. È un sogno” conclude l’americano.
    Davvero un’attitudine perfetta quella di Paul per affrontare lo stress e le difficoltà del tennis di vertice. Lavorare tanto, con dedizione, migliorare il proprio gioco ma senza l’ossessione della vittoria ad ogni costo. Meglio un bel sorriso e godere di quel che la vita gli ha portato, sperando domenica di vincere anche il Super Bowl.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Badosa: “Alcaraz e Sinner sono un’ispirazione per come gestiscono la pressione”

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    Paula Badosa torna sotto i riflettori in vista del WTA di Abu Dhabi, dove parteciperà come testa di serie numero due. La tennista spagnola, reduce da un eccellente Australian Open dove ha raggiunto le semifinali, ha condiviso riflessioni significative sul suo percorso di rinascita e sui suoi obiettivi futuri.
    Il 2024 ha segnato un punto di svolta nella carriera di Badosa, che ha vissuto il suo momento più buio dopo la sconfitta al primo turno del torneo di Madrid contro Jessica Bouzas. “Fisicamente e mentalmente ero in un momento molto oscuro, molto triste. Ricordo che non volevo nemmeno uscire dalla camera”, ha confessato in un’intervista alla WTA. Tuttavia, quella crisi si è trasformata in un momento di rinascita, culminato con la vittoria al torneo di Washington nei mesi successivi.
    La spagnola ha rivelato il dialogo interiore che l’ha aiutata a superare quel periodo difficile: “Vediamo cosa succede se dai il 100% Paula. Cerca di trovare la forza da qualsiasi parte per ritrovare quella potenza ed energia. Prova a finire l’anno e poi potremo prendere una decisione.”
    Ora, tornata nella top 10, Badosa guarda con ambizione alle WTA Finals di Riad come obiettivo principale del 2025: “L’anno scorso è stato un po’ doloroso essere così vicina, ma non potevo chiedere di più. Ho iniziato a vincere partite dopo sei mesi, ho iniziato un po’ tardi. Spero quest’anno di poter reagire un po’ prima e raggiungere Riad. Dopo tutte le mie battaglie, specialmente negli ultimi anni, tornare nella top 10 e a questo livello mi fa capire che sono molto più forte di quanto pensassi.”
    In una recente intervista sul canale YouTube “Tennis Insider Club” insieme a Caroline Garcia, Badosa ha espresso particolare ammirazione per Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, citandoli come esempi nella gestione della pressione: “Li guardo come fonte di ispirazione perché la gestiscono bene, soprattutto Carlitos. È incredibile. Sorride sempre. Anche sul 5-5 sorride. Come è possibile? Credo che Jannik e Carlitos siano molto simili. Sono un’ispirazione per noi, gestire la pressione in quel modo è la maniera giusta di farlo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO